Tre genitori in "visita" per le loro rispettive figlie: Giannino, Marta e Roberto. Con amorevoli consigli ed anche tanta allegria - 07/04/2014

In tre sono venuti "in visita" da lassù tramite le onde radio, tre genitori che portano il loro messaggio pieno di sollecitudine ed indicazioni ad abbracciare pienamente la fede in Cristo. Tanta saggezza che nasce dalla conoscenza che essi ora posseggono pienamente ed anche un pizzico di allegria che serve a ricordarci che l'Aldilà, per le anime salve, è un luogo di gioia e meraviglie, difficilmente spiegabili con il linguaggio umano ed ineffabili, percepibili solo nel profondo dell'anima quando essa è libera, pronta e disponibile a ricevere tali doni. Vi faccio notare che sia Giannino che Roberto hanno due tonoi di voci diversi per la differenza di voci nella registrazione ad onde corte.

Già là fa Gesù, sbrigarsi, era pace!....

GIANNINO

Sole là andrà ed una canzone,
più mare insegna.
Si a te qua pronto, che attore, è qua giù master!
Che occhiali! News è lì, che mà c’è!
So ca ccà muti, ‘un fai sentire,
che in cuore, ah, gioia accettare!
Tornato papà, c’è più, vuoi già?
Corra de già, a dì c’ha!
E ah stai, già chiama,
lo sai, l’argento è là,
si gode e addò va?
E tolda afferra, è là!
Già veda: sempre Francè ha.
E se, ah, vedi na mula….
E vengo a dare qui mira!
Vabbè, mira qua, eh, dà fede, ah!
Jawhol! Sta qui, ha raggio.

 


MARTA

C’è qui si vorrai dischi,
li dà, si.
Qua, si, è verità, si,
parole han fare, rodersi muti, eh ccà.
Già là fa Gesù, sbrigarsi, era pace!
Buste d’Oltre, qua genio,
come stile si tratti un po’ là voci,
bussan ble e do canto a lady,
che non sono buona?
Gioia ha da mostrà,
vorria croci lì insegne se sia pace pro!

 


ROBERTO

Si va da nati, salta!
Casa oh apriteeee!
E ah veri guida,
gira, sai, in casa a lady.
Sto in collina: tuta, eh;
qua c’è nati: pigiama!
Qua vò guida, con voi tornato, ho via!
Qua vola! Su, arrosto lì cuoce o no?
Vabbè, lì chiamerà “sfigato”!
C’è frutta, mi voi, lì dà!
Pà, oh, c’è! Al cuore sa chiamare, fibre n’ha, yes!
Mi coinvolge là,
ah già rimanevo là, t’abbandonavo?
Così da qua perla viva là do!
Mò va, t’alleni, c’è manier!
E lì si crea dati,
sti testi ispir!
Qua v’è Re, dimentica ste masse?
Passò, gaudi qui!
Guerra giù a fare lì
dì, eh, là: basta!
Terra, eh, c’è trama!

 

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Giannino, padre di Barbara, inizia in allegria e dice che, col suo messaggio, manderà "sole" ed anche una canzone per sua figlia; questo "mare" (utilizzano spesso questo termine simbolico per indicare il mare delle onde radio che li conduce fino a noi) ha sempre di più da insegnare a noi viventi su questa terra. Dice a sua figlia che lui è pronto a "recitare" questo suo messaggio per lei, proprio come un attore "master". Che meravigliosi "occhiali" ci donano da lassù con questi messaggi (altro termine simbolico che viene usato per definire la conoscenza nuova che ci viene donata per guardare alla realtà della nostra vita), e porta anche delle "news", delle notizie, dicendo a sua figlia che con lui c'è anche la mamma (mà) di Barbara, sua moglie, che infatti darà un breve messaggio subito dopo di lui. Sa che tanti che conoscono questi messaggi e il dono della metafonia se ne stanno muti, non lo dicono agli altri per timore e titubanza, sa che anche Barbara non fa sentire agli altri questi messaggi che, invece, una volta accettati nel proprio cuore, portano tanta gioia. Papà, dice a Barbara, è tornato grazie a questa registrazione e c'è ancora di più che egli potrebbe dare se lei volesse. Le chiede di correre a dirlo a tutti e di provare anche lei a registrare, questi messaggi sono argento prezioso, e leggendoli si gode, dunque dove (addò, me lo dice in dialetto) pensa di andare a cercare ancora? Le chiede di afferrare la "tolda" di questa nave (altro simbolo per indicare il mezzo con cui loro dicono di scendere sulla terra per parlare) che è qui, sulla terra ormai ancorata bene e che ci dona sempre, basta guardare a tutti i messaggi che donano a me (Francè). E se dovesse vedere una persona testarda sulla propria strada (una mula), una persona chiusa e scettica che nega anche l'evidenza, che le faccia sentire il suo messaggio, lui viene a donare la giusta mira che bisogna avere nella vita. Vabbè, dice a sua figlia, che guardi a questi messaggi che donano la fede. Chiude con un termine tedesco "jawhol", che vuol dire "va bene", ora lui va via perchè ha terminato, e la lascia esortandola a stare qui che c'è il raggio celeste che permette a loro di parlarci.
Marta dice a Barbara che, se anche lei vorrà ricevere questi messaggi, il cielo glieli concederà. In queste registrazioni c'è la verità e noi ndobbiamo parlarne a tutti, e i muti dovrebbero rodersi per non poetr dire a tutti di questa meravigliosa realtà: l'Aldilà ci parla! E' Gesù che permette queste comunicazioni e bisogna sbrigarsi a diffonderle perchè esse significano pace. C'è il genio di Sant'Erasmo lassù che permette possano arrivarci queste "buste" coi messaggi dall'Oltre, l'importante è che chi fa metafonia dia un pò di "stile" a queste voci filtrandole e rallentandole con un programma adeguato. Fare metafonia è un pò come bussare alle porte del cielo (bussan ble) ed è così che Marta ha potuto dare a me il suo "canto", il suo messaggio per sua figlia, e chiede scherzosamente se non è stata brava a parlare (lo è stata eccome). Bisogna mostrare a tutti la gioia che si riceve con questi messaggi. Vorrebbe che chi sceglie come insegna la Croce, sulla terra, fosse a favore della pace (pro).
Roberto inizia con una vitalità ed una gioia davvero inusuali, è entusiasta di scendere qui, fra i "nati" e ha davvero voglia di saltare giù dal cielo per venire a parlare. Chiede di aprire casa per farlo entrare. Sono gli spiriti "veri", genuini e santi, che fanno da guida e che girano qui, in casa mia per permettere le registrazioni. Con un'immagine ci comunica il suo stato nell'Aldilà: si trova ancora in "collina", dunque a metà strada verso il paradiso, ma indossa una tuta, significa che sta lavorando sodo per arrivarci, mentre noi qui sulla terra ci vede addirittura in pigiama, cioè adagiati nella nostra pigrizia spirituale. Si presenta come guida a sua figlia se lei vuole registrare, è tornato grazie a questa registrazione ed ha il via, il permesso per aiutare sua figlia a comunicare con l'Aldilà. Le chiede di volare, di sbrigarsi e se vuole cuocere o no questo "arrosto" che le mandano dal cielo, questa grazia. Se lei rifiuterà lassù lo chiameranno "sfigato" (ma pensate che termini moderni che usano!). C'è frutto per lei, dal cielo le concedono i permessi. C'è davvero papà, dice a Serena, sua figlia, e lui sa chiamare il suo cuore perchè ne ha di buone fibre! Sua figlia evidentemente desiderava fare metafonia e lui lo sa se ne sente coinvolto e assicura sua figlia che non l'avrebbe certo abbandonata in questa impresa. Così, coi messaggi, potrà donare perle vive a sua figlia. Le chiede intanto di allenarsi, ci sono i modi per farlo (credetemi, solo con ore e ore di ascolto paziente ed intensivo). Loro creano dati certi con questi messaggi e danno ispirazione a tutti noi. C'è il Re dietro a tutto questo, potrà dunque mai dimenticare queste masse bisognose di prove e certezze? Il male passò per lui, ora lassù lui prova solo gaudio in attesa del paradiso. Dice che bisogna smettere le guerre qui sulla terra perchè c'è una trama, un disegno divino sulle nostre vite e sul mondo.

COMMENTO

Scherzosi, entusiasti, allegri, ironici: incredibile pensare che stiamo parlando di quelli che noi consideriamo "morti" e ai quali abbiamo da millenni attribuito tenebre e pesantezza, immaginandoli in un mondo oscuro, dove non c'è più spazio per l'allegria, il sorriso e la gioia. Pare assurdo pensare a questi tre genitori come a persone morte, ormai affidate alla serietà della morte e della dimenticanza, immersi nel buio di quel mondo misterioso che è l'Aldilà e nelle atmosfere un pò gotiche che da sempre tanta letteratura ha attribuito alla morte. Eppure.....eppure queste persone scherzano, mostrano allegria ed entusiasmo, interagiscono con gioia con noi "nati", sono attivi nel voler collaborare e nel volersi rendere utili in questo progetto di "svelamento" del mistero della morte e dell'Aldilà. Credo proprio che tutte le idee che abbiamo sulla vita e sulla morte siano necessariamente da rivedere. Capisco che non sarà un compito facile e rapido perchè si tratta di cambiare l'impostazione culturale che da sempre accompagna questi eventi, ma dovrà accadere, è inevitabile, man mano che le prove dell'esistenza dell'Aldilà si accumulano ciò non potrà più essere demandato. E man mano che scopriremo come si vive in effetti lassù, tutto quel velo cinereo e freddo, marmoreo, che ha da sempre coperto di incubi quell'evento naturale che è la morte, dovrà per forza colorarsi e farsi luminoso, donandoci "occhiali" rosa per vivere meglio quaggiù e raccogliere frutti più succosi lassù, un giorno. Intanto impariamo da questi tre genitori che i nostri cari non sono affatto tristi e lugubri, non trascinano catene come i fantasmi di case infestate e non se ne vanno in giro a spaventare bambini. Se decidessero di farlo sarebbe solo per farsi un sacco di risate alle nostre spalle!

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