Mario è il padre di Monica, mentre Giuseppe è il marito di Stefania. Entrambi ci portano quella succosa "uva" dal cielo, frutto prezioso, capace di saziare la nostra voglia di conoscenza e verità - 28/04/2014

Due uomini da tempo attesi dai loro rispettivi cari che li avevano richiesti. Sono Mario, padre di Monica, che da tempo mi segue e da tempo lo aspettava, e Giuseppe, marito di Stefania, morto a soli 45 anni. Mario, a quanto mi è stato detto, se n'è andato lassù in pochi mesi per una brutta malattia, e così è stato anche per Giuseppe. Però la storia di Stefania è particolarmente dolorosa perchè lei, oltre al marito, ha perso anche un figlio in giovane età, figlio che, tra l'altro, le ho già fatto sentire per via metafonica. Di fronte a tutto questo dolore loro, però, vengono sempre a gridare "siamo qui", per portare sollievo e forza a chi è restato a combattere ancora in questa vita che, senza di loro, appare di certo più vuota e dolente. E se aguzziamo le orecchie dello spirito quasi li possiamo percepire mentre ci gridano di resistere, di farci forza mentre, insomma, fanno il "tifo" per chi è rimasto qui, augurandogli di portare a termine nella maniera più degna quest'avventura dello spirito nel mondo della materia. Ma loro non sono andati via; come dice Giuseppe col desiderio che io lo riferisca a sua moglie, loro sono qui, accanto ai cuori che li amano, perchè è l'amore il filo indistruttibile che ci lega a loro anche attraverso il velo della morte.

E ha crede, c’è lì Oltre:...

MARIO

E là partivo e casa, è vero, e ha sempre!
Fretta, deh, già!
Ciao, cuori!
Ah le dette, sai viene!
Là, sa lì bene dare un eletto ora,
care, l’uva vò dà amici, oh, date!
Compativo: lì liber mai….
Eh si, in blu mò ha disco,
ma lì che porta!
Ah vi do: lì permane in cerca,
Re ha si pure supremazia…detti!
Te do se dire,
Frà ti do lì per mannà: stare bene!
Yes, è ancora spersi,
cara, lì papà entra e lì ama!
Noi esse(re) coloni,
a posto, ‘un trepidà, sto!
Deh, svolta! Corde hai te!
Un dato conta avere:
(entro, ja, politica…)
messo trampolino della pace?
E ha crede, c’è lì Oltre:
ideologia apre a te tra iene!
Mentre il partito nazionalista religioso non sarà qua a liberarci…
qua ci vuol originali lodi!
Porta unione!
Qua Dio: grida, parli!
Avviso: leader? Non esiste!
Su, neh, sta!


GIUSEPPE

Presto, scivolo ed andrò.
Fest’ora le industria là!
Già attendente, deh, in porta!
Croce ah no va…
E non c’ha là a cooperà!

Che c’era là è accidentale….
se dà Francesca vorrei porge là: noi siam qui!
E ha là il sito, le fa contattà,
de lì l’appropri, restare forte!
Si che hai reperto di costì!
Fai, più ne legge, sempre incoraggià!
Le può dare amiche affetto, la leggono lì!
De là previsto già date,
Re ce n’ha il governo lì….
entro, entra, apri!
De là Legge, fa santi, vi dona da Re!
In giù, si, scale c’è da dì,
nel cooperare lucrai là!
Siamo là di vento, ci vuole rotta,
che non parti: vai, ah mostri già!
E’ santi de Re e mò vorrà dà
sta capacità, già da imparare, c’è tranquillità!
Darò, si: fa, dolore usa, che vigna, qui è l’uva!
Per lì te dà san Pio,
le dà per fede, inizia a medità!

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Mario ci dice che lui, morendo, è "partito" dalla sua casa ma che, in realtà, casa è anche il luogo che il Signore ha lassù per tutti noi. Si, morì in fretta, in poco tempo. Saluta i suoi cari chiamandoli "cuori", e dice che il Signore ha concesso questo messaggio a Monica, che ora lui viene a parlare nel mio registratore. Uno spirito eletto, ovvero Sant'Erasmo, sa comunicare bene con noi quaggiù, e spiriti amici vogliono donarci questa "uva" celeste da lassù e vogliono che noi, a nostra volta, la doniamo a chi non la conosce ancora, facendo conoscere loro la metafonia e questi messaggi. Ora compatisce se stesso quando era sulla terra e dice che quaggiù non è stato mai davvero libero come invece è ora lassù. Ora dal cielo, dal "blu", ha avuto la possibilità di mandare a sua figlia questo "disco", questa registrazione, perchè qui, nel mio registratore c'è una porta molto grande attraverso la quale loro possono passare. Sa che sua figlia "permane" ancora in cerca della verità, che ancora non l'ha trovata e così le fa presente che Gesù , il Re, ha la supremazia su tutti gli altri falsi idoli e profeti del mondo. Mi dice (Frà), affinchè io lo riporti a sua figlia, che lui ora sta bene. Sa che i suoi cari sono ancora "spersi" per la sua morte inattesa, ma ora lui "entra" e viene a dire che li ama. Dice che loro adesso sono come i primi coloni che vengono a "colonizzare" la terra per diffondere la conoscenza dell'esistenza dell'Aldilà, e poi assicura Monica che lui è a posto, che non trepidi per lui. Le chiede di "svoltare" perchè ha la capacità di farlo visto che ha le "corde" giuste nel suo animo. E vuole farle sapere che conta sapere una cosa quando ci si occupa di politica: che essa deve essere un "trampolino" per creare la pace....l'ideologia (e ora lui lo sa bene perchè nell'Oltre lo vede) porterà lassù a stare tra le "iene", tra spiriti arrabbiati ed aggressivi. E a liberarci non sarà nemmeno, dice Mario, il "partito nazionalista religioso", perchè nemmeno lì sta la libertà e la verità, la politica sempre si corrompe, la libertà vera sta in Cristo soltanto, e a liberarci è solo l'atteggiamento dell'anima che loda Dio, lo comprende e che in Lui si compenetra. Chiede a Monica di portare sempre unione fra le persone, e mai la divisione che invece l'ideologia produce. Lassù c'è Dio e Mario vuole che sua figlia parli di questo, che lo gridi a tutti. E avvisa che i leader non esistono fra gli uomini, non sono nei partiti o nei movimenti, il vero leader sta lassù.....
Giuseppe "scivola" per venire a parlare e dice che lassù preparano una festa per l'occasione (è contento). Già l'attendente (S.Erasmo) è sulla "porta" per accompagnarlo. Pare che voglia dire a Stefania che si rivolge poco alla croce, a Cristo, che coopera poco per trovare un pò di pace e sollievo. Quello che è accaduto è stato un accidente non certo voluto da Dio e mi dice che, se io lo ascolto, lui vuole dire una cosa importante: che loro sono qui, sono vivi. Sa che io ho il sito e che mi permettono di "contattare" loro lassù, e chiede a Stefania di appropriarsi dei contenuti di questi messaggi per restare forte e trovare pace. E' vero che ha ricevuto il messaggio di suo figlio da lassù (reperto). Stefania cura una pagina su facebook dedicata al figlio e Giuseppe lo sa, dice che anche "legge" quello che lei scrive e le chiede di incoraggiare sempre attraverso le sue parole, le tante mamme che leggono la sua pagina possono darle affetto, aiutarla, darle uno scopo. Era già tutto previsto, anche le date della loro dipartita, è il Signore che governa le nostre vite ed il perchè lo capiremo meglio un giorno. Lui entra attraverso questo registratore ed invita anche lei ad entrare, a registrare. Queste comunicazioni le permette la Legge di Dio, ci sono dei santi ad operare e che ci donano per incarico di Cristo. Nell'Oltre ci sono anche scale che portano in discesa, verso luoghi oscuri e vuole che si dica qui, però lui ha ricevuto vantaggio nel cooperare con gli spiriti superiori, probabilmente portando aiuto ad altre anime bisognose. Quaggiù siamo come fatti di vento, banderuole senza volontà, fragili, ed è per questo che ci occorre la rotta che solo Dio può indicarci per restare saldi; vuole che Stefania mostri agli altri che nessuno "parte", che la morte non esiste e che l'anima sopravvive in eterno. I santi di Dio vogliono donarci queste verità anche tramite questo mezzo e lui vorrebbe che Stefania imparasse questa capacità di comunicare con loro perchè in questo potrebbe trovare la tranquillità. Le dà un ultimo consiglio: che si dia da fare, che usi il suo dolore per aiutare gli altri, che qui c'è una grande vigna da lavorare e questi messaggi sono "l'uva" che essa produce. Per lei ci sarà san Padre Pio ad assisterla, egli le dà aiuto per la sua fede: che inizi a meditare su tutto questo!

COMMENTO

Che grande privilegio per Stefania! Padre Pio la assiste e lo fa dandole fede che lei possa piano piano aumentare la propria fede in Dio. Usare il proprio dolore....ci avevate mai pensato? Nel senso di provare a trasformarlo in uno strumento di aiuto agli altri, perchè solo che ha sofferto può comprendere il dolore dell'altro, i suoi dubbi e le sue paure. E' l'invito che Giuseppe fa a Stefania, la esorta a farsi mezzo di aiuto per chi è nelle stesse sue condizioni e lo fa perchè sa che lei può farlo meglio di un'altra persona che non ha conosciuto lo stesso dolore di Stefania che in poco tempo si è vista porta via un giovane figlio ed il marito. In questa prospettiva si può provare a comprendere il senso e lo scopo del dolore e della sofferenza in questa vita, cercando di considerarlo come un "pass" che ci permette di entrare più facilmente nell'anima dell'altro che ha bisogno di conforto: un "pass" che ci permette di provare empatia immediata, senza bisogno di parole e spiegazioni e che ci mette sulla stessa lunghezza d'onda per trovare le giuste parole, i giusti modi e le giuste percezioni per poter consolare, esortare e beneficare un'anima dolente. Il dolore non va tenuto sepolto, dimenticato, osteggiato....da lassù ci insegnano che dobbiamo usarlo come chiave di accesso ad altri cuori e ad altre anime, che possiamo farlo fruttificare nel servizio verso chi ha perso ogni speranza e che langue nella disperazione e nella solitudine. Il primo passo verso la fede pare che inizi proprio dalla decisione di usare il proprio dolore come una lezione appresa, una cima scalata, una mano tesa..... altro grande tema su cui riflettere ce lo dona Mario: l'ideologia porta sempre divisione, ovvero quanto va contro la vera conoscenza dello spirito che è parte di un Tutto, unione e condivisione. E' nell'ideologia lo spirito che anima le iene e le conduce alla violenza, vero veleno che ottenebra la mente e l'allontana dai suoi veri scopi e dai compiti da svolgere in questa vita.

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