Due amati genitori per le loro rispettive figlie: Liliana è la mamma di Rosanna, Filippo il padre di Cristina. Li introduce Sant'Erasmo - 04/01/2014

I genitori restano nel loro ruolo anche quando sono già passati oltre, e sia Liliana che Filippo vengono a confermarlo, mostrando affetto e sollecitudine per le vite delle loro rispettive figlie, mostrando loro la loro vicinanza che, sebbene invisibile, è però concreta e reale. si ripete all'infinito il concetto che questi "fili" per comunicare, che sono instaurati fra i due mondi, li dona e li ha voluti Gesù Cristo, e finchè non sarà compreso questo concetto, la metafonia sarà sempre bersaglio di assurdi sospetti e non le sarà data quella dignità che invece le spetta per il fatto di donare luce, verità e consolazione anche ai cuori più lontani e smarriti.

E’ lì morte, ma solo se c’è vidimà, se pass è errato...

SANT'ERASMO

Dire strade grotta che rovina!
Vien si ccà radio!

Vuò già nave? E giù l’hai,
e andar! Che è dà li da fa!
Ah e vali, prova a far passare “qua sta, di qua c’è!”
Beh, c’è asti avere di lì?
Oh, vabbè, ma c’è lì fede?
E’ lì morte, ma solo se c’è vidimà
se pass è errato……

 


LILIANA

Bicchiere, c’è cuor dire,
il marmo, e dillo qui, si, piede ha,
or di lì marmo dice e dà,
e di lì, lì già troppo n’hai!
Po’ nun è ride, è vero, vita,
diglielo, è ver, ch’è mò a decider!
Ha spalle non molti di arrivare e lo sa,
si c’ha spalle lì fili li do, vie,
i raggi li dà sta Croc’…
di sta permette, i biglietti te dà!
Oh là le darà, lì breccia, mi cruccio per voi,
caro manda che è giù nastro!
Lì, eh, si, in terra caro ha Martire e dare…
È si ver che a Lido belle dà!

 


FILIPPO

Oh, sta mi citta dove le davo oro, dì, l’uva!
E dillo: Re c’è ccà!
Potrò, ccà l’è vetro…
Salta, a rischio cosa c’ha?
Oh bussa e gelo uscirà!
E noi, di giù colà, troppo!….qui c’è bocca!
Era, già, vere, si, onde!
E’ ovvio ed è costume da lì
che già amore ccà do!

Oh avvisare: con te registra voce!
Lì spero che me ripeti…
E’ vero, capisci, Re? Ci spero….
Buono do lì, e le giuro, direi è libertà qui!
Ora pietra è trovare il corpo….e che vedi?

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il santo desidera che si dica che le strade che portano le anime "in grotta", ovvero al Purgatorio, sono la vera rovina dell'uomo, ed è anche per ricordarci questo che viene si quaggiù questa radio celeste. Ho già qui la loro "nave" (sapete ormai tutti che la nave è il simbolo del mezzo col quale essi vengono a parlarci sul piano terrestre), e per questo vengo invitata a darmi da fare, a continuare che c'è tanto da fare ancora. Il santo mi chiede di fare di più per far passare il concetto che loro ci sono davvero, che l'aldilà esiste, in poche parole. E con un pò di amarezza il santo chiede se la gente ha astio per il fatto di ricevere questi messaggi così belli e consolanti....ma se c'è la fede allora va tutto bene, tutto si può vedere come facente parte del piano d'amore di Dio per noi uomini. E chiude, Sant'Erasmo, con una frase che dovrebbe far molto pensare chi equipara tutte le religioni e tutte le fedi: egli dice che la morte esiste solo per chi dovrà "vidimare" il proprio biglietto lassù per entrare nel Regno dei cieli, per chi dovrà pagare per i propri errori, e per chi ha il "pass" sbagliato, ovvero per chi non ha perseguito la giusta strada per trovare la Verità.
Liliana alza simbolicamente il bicchiere per brindare a questa grande occasione che le viene data, ovvero quella di parlare col cuore. Dice che il marmo della fredda tomba sotto cui la immagina sua figlia in realtà ha "piede" per muoversi e capacità di parlare (perchè in realtà ella non è affatto sotto quella pietra, ma la sua anima vive ed è intatta). E quel marmo parla e dice a sua figlia che con questo messaggio ha ricevuto anche troppo, troppa grazia (e quanti, invece, non sanno dare il giusto valore a queste comunicazioni, quando le ricevono!). Non c'è da ridere di fronte al fatto che i morti possono comunicare con noi: è tutto vero e vuole che io lo confermi a sua figlia dicendole che bisogna decidersi ora a fare le giuste scelte spirituali per poi avere un buon percorso nell'Aldilà un giorno. Non molti hanno le "spalle" per arrivare a comunicare con loro, non molti riescono, ma se Rosanna queste spalle le ha, allora, dice Liliana, sarà lei stessa a darle i giusti "fili" per comunicare (la invita a provare a registrare) e le ricorda che questi raggi che permetteono ai due mondi di comunicare li dona Gesù Cristo (la Croce) che le dona i biglietti per poter avere queste comunicazioni, se vuole. Il Signore, dice Liliana, le darà una breccia nel muro che divide i due mondi, e afferma di crucciarsi per i suoi cari rimasti in terra, per questo lei manderà in terra i "nastri" registrati se lo vorranno. Il Martire, ovvero S.Erasmo, tiene cara la terra e per questo ci dà tanto, ed è anche vero che di belle ne dà tante qui al Lido, dove vivo.
La chiama "citta", che vuol dire "ragazza" in toscano...Filippo si rivolge così a sua figlia e dice che lei è qui, ora, dove lui le può dare, simbolicamente, l'uva succosa e l'oro del suo messaggio e della sua verità. Vuole che io dica a Cristina che il Signore c'è davvero, lassù! E lui potrà parlare perchè c'è come un "vetro" che ci permette di comunicare. Vorrebbe che "saltasse" anche lei in questa avventura, che registrasse, in fondo, le dice, che avrebbe da rischiare? Che bussi a questa porta che è la metafonia e il gelo che è dentro di lei uscirà fuori, sciolto dal calore della verità. C'erano già le onde che attraversano le due dimensioni e ci collegano. Come è ovvio ed abitudine da parte di tutti coloro che vengono a comunicare tramite il mio registratore, anche Filippo dà amore a sua figlia e vuole che lei avvisi anche gli altri cari che lui è stato "registrato" da me. Spera che sua figlia ripeta l'esperimento, così lui potrò riparlarle. E spera che lei capisca che Dio è reale, è vero, e glielo ripete (ci tiene molto che sua figlia se ne convinca). Con queste parole dona qualcosa di buono, addirittura qualcosa che dona la vera libertà (pensate che implicazioni per ogni uomo sapere che la morte non esiste così come la pensiamo!). Filippo chiude con una osservazione che dovrebbe sempre fra riflettere: andare al cimitero vuol dire andare a trovare una pietra....e che ci si vede in una pietra? Loro sono in ben altri luoghi!

COMMENTO

Due le riflessioni più importanti che questa registrazione mi porta a fare: sul valore assoluto della Verità e sul significato dei cimiteri. Il "pass" di cui ci parla simbolicamente il santo è evidentemente la nostra predisposizione verso la Verità e il Verbo incarnati in Gesù Cristo, sia che lo abbiamo conosciuto in terra oppure no. In una registrazione passata, parlandomi di coloro che sulla terra hanno avuto un'altra religione o che, addirittura, hanno avversato Gesù Cristo, Sant'Erasmo mi disse che queste persone avranno la loro occasione, nell'Aldilà, di poterlo riconoscere (occasione che, ovviamente, ai cristiani non verrà data lassù, visto che hanno già avuto sulla terra il privilegio di conoscere e poter amare Gesù Cristo), e che costoro potranno sempre scegliere liberamente, anche nell'altro mondo, se accettare il Salvatore oppure no. Ecco che allora il significato di questo "pass" si amplia enormemente, venendo a riguardare ogni singolo uomo. Se il pass è sbagliato, allora per l'anima è la morte che si esprime nel rifiuto del Bene, della Luce, della Vita stessa che è Gesù. E questo appare logico a qualunque tipo di esame razionale, anche perchè miliardi di uomini nascono in culture che non fanno loro conoscere Gesù il Salvatore, anzi....non sarebbe giusto che le anime buone e rette fra costoro non avessero la loro occasione di optare per la Verità, per la salvezza in Gesù. La giustizia di Dio si esprime così perfettamente, anche se non possiamo comprendere adesso come queste anime non cristiane possano avere la conoscenza immediata della Verità, come una rivelazione interiore ed incontrovertibile. La seconda riflessione l'ho più volte fatta, anche in altre occasioni: i cimiteri sono una necessità umana, noi viventi sulla terra vediamo in essi la tenue possibilità di mantenere un legame, anche se siamo solo noi ad illuderci di questo. Ma essi sono paragonabili, secondo me, ad un grande e vecchio armadio dove vecchi abiti non più utilizzati nè utilizzabili vengono accumulati finchè le loro fibre non si consumano. L'essere che indossava quegli abiti non ne ha più bisogno e li ha semplicemente buttati via.

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