Amicizia, tenerezza e dolcezza nelle parole di Massimiliano, amico di Silvia, e in quelle di Elena, mamma di Anna - 26/02/2014

Una registrazione dove la tenerezza fa da filo conduttore. Quella di Massimiliano, giovane uomo, per la sua cara amica Silvia che lo ha richiesto, e poi quella tutta materna di Elena per sua figlia Anna. Come sempre esortazioni alla fede, all'altruismo e a dedicarsi in proprio alla metafonia, sempre tenendone presenti i rischi e le poche regole da rispettare: mai farlo per soldi, per avere soluzioni a problemi terreni o per senso di superiorità. Se ciò accade ci pensano loro lassù a chiudere presto le comunicazioni e a lasciare il posto a spiriti negativi e bugiardi che possono facilmente ingannare e causare seri guai a chi, con tale spirito "mondano", registra.

A mal che sta di qui lì agisce.....

MASSIMILIANO

Di qui  ti fo segnale laggiù.
Sole già, uè, si po’ manda!
Sai lì, eh già, com’è che ti dà,
se Dio hai, il cielo è già giù!
Ma c’è ccà sorellina!
A mal che sta di qui lì agisce.
Viè ccà, piccola!
Ma qui sta vol tu? Vuoi che dà?
Giù fa, si lì poi litiga!
Ah lì vi nega là? Là sciocchi!
Preti, sai eh, più tarli là ha!
Si, monti lì e rote metti in giù:
bene dà giù!
T’allenano a fa!
E c’è acquistà qua messe…
Silvia prega: ciò ali dà giù….
Hanno il Re che fa….
So, tu lividi là,
e fammi annà che preghi..
qui mi seppe lady salì là!

 


ELENA

Ma oh, hallo, piange? Dà suo Re!
E attendete? E accendi là!
Si, ccà pace
so darti, saprà se m’entri, già, sì.
Se dà lady lì trai, ccà le navi!
Su, pure a dà pace lì scesi, ‘un pol tenere….
Gente e bendati va, tiri,
Feriti fascia lì!
Te stai, vedo usci, ha usciere invito.
Hai noia, si, lì? Parte Spirito alta ode!
Giù vestirti, de già onda hai pescà!
Te brinda, e l’han cari!
Ave unire già lì invisi,
su, avvisai là, si, senti: stai!

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Massimiliano fa da segnale a Silvia dall'Aldilà, le dà conferma che è reale ed esistente; è come se ci mandassero un pò di sole per illuminare il buio della nostra ignoranza spirituale, con questi messaggi. Silvia ha un pò di dimestichezza con la metafonia, per cui Massimiliano le dice che lei già sa come accade che loro ci "parlano" dall'altra parte, e poi esprime un bellissimo concetto: se abbiamo Dio nel cuore, allora il cielo è già dentro di noi. Dall'alto agiscono per curare il male che abbiamo quaggiù sulla terra. La chiama "piccola" e la invita a registrare, le chiede stare anche lei qui se vuole che il cielo le dia di più. Massimiliano scherza un pò con Silvia esortandola a darsi dunque da fare anche se poi di certo litigheranno. Chi nega la realtà di queste comunicazioni è solo uno sciocco secondo Massimiliano (spesso anche disinformato, aggiungo io). E anche i preti che condannano queste comunicazioni (non tutti, lo ricordo) è come se avessero sempre lo stesso tarlo che li rende incapaci di vedere la realtà, che è semplice e vera e va giudicata dai frutti che produce. Tutte queste difficoltà, che chi fa metafonia deve affrontare, sono come montagne e allora, dice Massimiliano, bisogna sforzarsi ancor di pù per "mettere le ruote" e superarle, e fare del bene agli altri tramite questo mezzo. Da lassù ci allenano ad operare con amore e pazienza. Con queste parole Massimiliano dice che ha acquistato messe (in pratica le chiede a Silvia), e dà un bel consiglio alla sua amica: quello di pregare, perchè pregare è come mettere le ali e sollevarsi verso il cielo. C'è Gesù che opera dietro queste comunicazioni. Massimiliano sa che Silvia porta qualche "livido" che la vita le ha lasciato sull'anima, e allora dice che ora va via per andare a pregare per lei. Saluta dicendo che io ho saputo salire fino a lui per farlo parlare.
Elena è la mamma di Anna, morta per un tumore. Inizia con allegria, salutando con un bel "hello" e un'esortazione ad Anna a non piangere che il suo Re, Gesù Cristo, qui le sta facendo un bel regalo permettendo questo messaggio. Che aspetti, dice Elena ad Anna, accendi anche tu il registratore (la invita a fare metafonia). Se lo farà lei saprà donarle pace; se Anna vorrà "entrare" col registratore anche lei, lei saprà darle aiuto e guida. Se il messaggio glielo dò io, lei ne tragga pure insegnamenti e beneficio che qui, nel mio registratore, ci sono "le navi", ovvero i mezzi simbolici che davvero scendono dal cielo per portarci questi messaggi di consolazione e verità. Su, le dice Elena facendole coraggio, lei è scesa per portarle pace e dunque non può tenersi una cosa così bella solo per sè, deve dirla anche agli altri suoi cari. Lo deve dire per tirare verso questa verità gente che è come bendata e cieca sulle realtà spirituali, lo deve dire per "fasciare i feriti" dal lutto e dal dolore e che non sanno trovare pace. Le chiede di stare su questo sito, ci sono davvero gli "usci" fra i due mondi ed anche lei ha l'invito a registrare dall'"usciere", ovvero da S.Erasmo. Quando poi si trova a vivere problemi (noia nel senso di problema), che preghi lo Spirito, faccia partire un'alta ode verso di Lui e sarà aiutata sempre. Bisogna "vestirsi" coi giusti abiti spirituali giù quaggiù, le dice Elena, e si può pescare verità e fede anche in queste onde che ci portano le loro sagge parole. Che brindi e sia contenta che arrivano davvero i nostri cari da lassù a parlarci. E si augura che le preghiere (ave) possano unire a tutti i credenti anche coloro che non sopportano questa verità, che ne sono lontani e addirittura non le sopportano (invisi). Saluta dicendo che ha portato il suo avviso e chiedendole di continuare a stare qui, su questo sito.

COMMENTO

Magari si litiga anche con gli amici che sono nell'Aldilà......eh si, lo dice bonariamente proprio Massimiliano a Silvia, per farle capire che quel senso di cameratismo gioioso e di comprensione affettuosa che esiste fra due veri amici non è affatto "morto", ma è rimasto immutato, perchè immutata è rimasta la sua personalità dopo il passaggio nell'Oltre. Stupisce sempre questo senso di continuità e normalità che loro da lassù sempre ci mostrano, quasi a volerci dimostrare che la morte non ha cambiato nulla nella loro personalità e nei loro sentimenti, come in effetti è. Lo sforzo che essi compiono venendo quaggiù a parlarci (ricordate che costa loro molta energia comunicare, e che questa energia per gran parte sono esseri elevati come gli angeli a fornirla) è teso a portarci pace e serenità affinchè, in queste condizioni interiori ottimali, possiamo dedicarci a vivere al meglio la nostra vita, godendone il bello e cercando di limitare gli effetti delle cose negative che ci colpiscono. Ed è dunque un dono molto importante, quello che vengono a portarci, un dono capace di trasformarci interiormente e placare ansia e depressione. Ricordo bene, infatti, che in una registrazione di qualche tempo fa il santo mi disse che nell'accettazione e conoscenza dei loro messaggi c'è la vera cura, altrimenti restano solo le farmacie in alternativa.....con la loro serenità chimica che aggiusta una cosa e cento ne sballa.

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