Sant'Erasmo accompagna col suo bel messaggio Rosaria, amica di Elena, e Chiara, giovane fidanzata di Alberto - 06/10/2014

Sant'Erasmo ci dona una delle sue perle, rinnovando i suoi insegnamenti e le sue esortazioni a superare i dubbi sulla nostra natura immortale; ormai disponiamo di prove sufficienti nei più svariati campi di ricerca nell'ambito della sopravvivenza alla morte fisica ed anche proprio in questo sito, dove sono ormai raccolte migliaia di voci ed innumerevoli messaggi. Il santo mi incoraggia come sempre, ma in questo momento, nel quale ne ho più bisogno del solito, appare ancora più paterno ed affettuoso, cercando di rassicurarmi nei dubbi e nelle tante domande che mi pongo per certe questioni private. Lo seguono Rosaria, cara amica di Elena, e Chiara, una giovanissima ragazza, fidanzata di Alberto, che ha lasciato in lui tanti dubbi, domande e cose non dette.....ma dall'Oltre non giunge altro che amore e consolazione ed incoraggiamento a vivere pienamente.

Tu fa lì, sa, vita Dio rivela qua!...

SANT'ERASMO

E dubbi spogliatevi!
E accedere voglio qui.
E acciderti, c’è da vulà, gestisce noi traffico in terra,
dal cielo dare Martire, ah nennè!…

A cieli salute deciderà, ah, no cifre,
fa l’uscite negà!

Le cifre per lì terrà,
e ha Frà dire il vero che ha,
mò la voce è aprire mare, deh, e giura, lì scende!
Ah giù terra massacrate,
Erà fa venire il vero!

E bere c’è alla vita che ha là offrire,
là farò, ahi, che vuò?
Hai cenacolo, si, aggiungi in note.
In noi si luci, deh, e Leo c’è!
E là noi assiste lì, lo vedrai.
Restami là che stava a uscì Rai, restami là.
Li ha mondi, uh lì, ehhh!
Cò ostie dosi entra, approfitta amore!
E tu quaggiù la ronda ce hai,
s’era qua e lo giuro!

 


ROSARIA

Fare Terra eh, su c’è guida!
Fai là ndò l’ama, e s’adopera sta signora.
Fa, a bene là j’, si, a scole…
Che faro là, ragazzi!
Tu fa lì, sa, vita Dio rivela qua!
E madame mì amica, e la và, qua realtà!
Va, già mò luce, dà: ah qua c’è!
E Vangeli è bona a difendere, dopo?
Do là, sai, lei pigliava?
L’ha lì garante, qui già va a sta!
Mire a voi dà fede,
si giura: lei amato lì,
mò rima andà…
e qua agire, su fa lì, c’hai disco, ne hai a scialà!



CHIARA

Lady, vuoi dire, si, qua amore?
E sempre lì mangia, salute lì….
Grazie, amore!
Qua venni e disco presta,
quassù c’è la radice, viventi era!
Ma sta su!
E ccà presto venì l’acqua: Gange!
E sta lì, dà promessa:
nel cuore, cercami in cuore!
Amici lì, d’offrì sta, ah, giù lì,
e di luce qui dà!
Pongan fiori, senti ah là,
ha tutti qui i colori e si dà.
Non senti? Dolce è st’aria,
guardi, qui sta luce:

frase ti trasporta lì!
Luce ha faro, ce la dà!
Qua dai cibo e se lamenta:
ultra, si, non si finisce!

A dì parente mò lì vola, lui dica!
Ccà giovaria, ci metti: “il Re su lì!”
Godi pure eventi, ma su, si!
Ma qui sto, telegramma aprì!

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il Santo ci invita a spogliarci dei dubbi che sempre ci assillano, anche di fronte alla prove di queste voci. E ci rassicura sempre: è lui che vuole accedere attraverso questo microfono, lo desidera, e mi spinge a darmi da fare, scherzosamente, fino ad "uccidermi", fino a morirne. C'è da "volare" per diffondere questi messaggi il cui "traffico" con la terra è gestito da loro, gli spiriti elevati; infatti dice che è proprio lui, soprannominato "il martire", a mandarmi questi messaggi e lo sottolinea con uno scherzoso "nennè" che in napoletano vuol dire bambina. Ci dona poi uno dei suoi preziosi insegnamenti ricordandoci che la nostra salute in cielo non sarà decisa dalle cifre che abbiamo posseduto qui sulla terra (anzi queste cifre ci negano l'uscita per il paradiso), e mi chiede di dire il vero che ricevo da lui attraverso la sua voce, voce che ci apre il mare di queste onde grazie alle quali loro da lassù ci portano queste comunicazioni. Il Santo lo giura per rassicurare me e voi che mi leggete: è proprio lui che scende qui nel mio microfono. Ci ricorda che purtroppo stiamo massacrando la nostra terra la stiamo veramente distruggendo, e dicendo questo ci dice la verità. Però, nonostante questo, bisogna brindare a quello che la vita ha da offrirci, e mi rassicura su alcuni dispiaceri personali: lui farà il possibile per risolvere qualunque problema ed opera affinché questo accada. Mi informa che accanto a lui, nella trasmissione di questi messaggi, c'è addirittura un cenacolo di santi e desidera che io metta questa notizia nel commento. Nelle loro parole ci sono luci, luci di verità e c'è il "leone", ovvero Gesù Cristo, chiamato nella Bibbia "leone della tribù di Giuda". E che loro assistano non c'è dubbio, e prevede che me ne accorgerò presto. Il Signore nell'Aldilà ha tanti mondi, tanti ambienti diversi. Mi raccomanda che io resti qui a portare avanti questo mio compito, perché qui trasmette davvero la Rai celeste. Con una bellissima immagine mi chiede di fare "scorta" di tante dosi di ostie, mi consiglia, cioè, di prendere spesso l'Eucaristia, perché questo è un grande aiuto spirituale. Mi saluta assicurandomi che accanto a me ho una ronda di spiriti buoni i quali fanno la guardia affinché tutto possa avere buon esito.
Rosaria mi raccomanda di darmi da fare qui sulla terra perché c'è una guida molto elevata che mi aiuta, il caro Sant'Erasmo. Mi chiede di darmi da fare qui sulla terra, dov'é la sua amica Elena che si adopera tanto per gli altri. Sa che Elena fa talmente tanto bene che gli altri potrebbero andare a scuola da lei per imparare come si fa ad aiutare il prossimo. E dunque, scherzando, Rosaria dice che a lei resta poco da fare e da dire a Elena che è già tanto brava di suo e non ha bisogno di raccomandazioni. Che continui dunque a darsi da fare come già sta facendo perché qui, in questi messaggi, Dio stesso ci rivela la vita, il segreto più profondo della nostra vita. E la sua amica Elena, questa "madame", va molto bene lungo il percorso della sua vita, ma le ricorda anche che la vera realtà è lassù. Nel luogo dove si trova Rosaria c'è tanta luce, e questa stessa luce lei vuole mandarla qui sulla terra, per la sua amica Elena. Le raccomanda solo di tenersi pronta a difendere sempre la verità dei Vangeli, lei qui sta dando un grande consiglio e spera che Elena lo recepisca. La rassicura dicendole che io ho un garante che avvalora la verità di questi messaggi, garante che è lo stesso Sant'Erasmo. Deve essere la fede in Dio a darci gli obiettivi saldi e veri della nostra vita; le giura di averla amata tanto in terra e per questo arrivano ora queste "rime". Rosaria saluta la sua amica raccomandandole di darsi da fare, di agire anche nella diffusione di questi messaggi; qui ci sono tanti "dischi", ne abbiamo ormai veramente a "scialare" per dimostrare la verità e la realtà di queste comunicazioni e di quanto ci rivelano.
Chiara esordisce chiedendomi di dire che lei ha sempre tanto amore per Alberto; con un pò di ironia dice che lo vede sempre mangiare... e gli augura tanta salute. Lo ringrazia per aver chiesto questo messaggio chiamandolo amore. E' venuta qui, dove io le "presto" la possibilità di fare questo disco, questa registrazione, ed è venuta per dire che la vera radice della nostra vita, le origini di essa, sono lassù, nell'Aldilà, il Regno di Dio creatore, è la sono tutti viventi, coloro che crediamo "morti" in realtà sono più vivi di noi. Prega Alberto, però, di stare su col morale. Chiara utilizza un'immagine molto bella: si riferisce all'acqua spirituale, quella che scaturisce da questi messaggi e che è l'unica che può dissetarci dal bisogno di verità e di senso che tutti noi abbiamo. E quest'acqua è talmente tanta che può essere paragonata al Gange, il fiume sacro per gli indiani. Gli fa presente che sono spiriti benevoli, amici,che portano queste registrazioni in dono, e con esse portano la luce della conoscenza e della verità. Chiara ci fa poi capire un po' com'è l'ambiente in cui ora lei si trova: è un ambiente in cui ci sono dei fiori e tutti i colori che riusciamo a immaginare, vorrebbe che Alberto sentisse quant'è dolce l'aria intorno a lei e che guardasse la stessa luce che guarda lei, luce attraverso la quale gli spiriti elevati ci portano in dono questi messaggi. È evidente che Chiara si trova in un posto molto bello e luminoso dell'Aldilà. Ma il faro principale dell'Aldilà, l'origine di tutta questa luce, è Dio. E' Lui che illumina tutta l'Aldilà e dona la sua luce ed essenza a tutti coloro che vivono nel suo Regno. Chiara si riferisce poi ad un cibo particolare, il cibo di verità che è capèace di dare senso alla nostra vita: lei sa che qui sulla terra ci lamentiamo sempre, e vorrebbe appunto che ci venisse donato questo cibo spirituale, questa dolce verità, affinché non ci lamentiamo più: c'è davvero l'Oltre, non si finisce con la morte. Ma Chiara chiede ad Alberto di fare qualcosa per lei: vorrebbe che lui andasse dai suoi parenti a far conoscere anche a loro il messaggio che ha portato, per consolarli e donare loro questa verità. Dice che gioverebbe a loro sapere che il Re, il Signore, c'è davvero lassù. Lo esorta a vivere tutti gli eventi che si presenteranno nella sua vita, a non vivere, quindi, nel suo rimpianto nel suo ricordo. Lei è davvero qui, e lo esorta ad aprire questo "telegramma" dal cielo che gli ha mandato con tanto amore.

COMMENTO

A sentirli esprimersi con questa "confidenza", questa vicinanza e questo amore, pare che i nostri cari disincarnati siano ancora qui, appena dall'altro capo del telefono, e che nulla sia mutato se non la loro semplice assenza fisica, come quella di una persona cara che si trasferisce a vivere in un altro continente. Ed in effetti è così, l'unica differenza è che per rivederli dovremo attendere di fare il loro stesso "viaggio" e di trasferirci nel loro stesso "luogo" ove non si arriva con aerei o treni, ma con l'abbandono del nostro corpo materiale. Sapere che loro esistono in spirito, e che magari un giorno sarà possibile comunicare col loro mondo più facilmente, è davvero la chiave magica capace di aprire il blocco del nostro dolore, di alleviare grandemente il lutto e la disperazione che tutti coloro che perdono un caro provano (o quasi tutti, perchè al mondo non siamo tutti uguali...). Dio ci sta aprendo tante strade in questi tempi così confusi e disperati, e sono convinta che lo faccia per richiamare il cuore dell'uomo che oggi è accecato, nella convinzione di poter vivere senza di Lui e le Sue leggi, di rovesciare impunemente l'ordine morale che Egli ci ha dettato, di disfare le fondamenta dell'essere umano che nasce solo da un padre ed una madre, senza dover aver bisogno di lottare per dimostrare questa, che è una legge ovvia, com'è ovvio che le foglie d'estate sono verdi. Un mondo senza punti di riferimento fermi, senza spirito di sacrificio, senza radici, ove, appunto, tutto è relativo al desiderio del singolo che assurge a diritto e legge. Un mondo, insomma, senza futuro. E queste strade miracolose si aprono per la grande misericordia di Dio che ha ancora voglia di salvare l'uomo, di chiamarlo al suo vero compimento che è nel Regno dei cieli, non certo nel successo terreno che spesso, invece, costa proprio il Paradiso. Dio chiama, ma noi siamo ancora in grado di sentirlo? O alziamo le spalle con scetticismo, sufficienza, superba superiorità "intellettuale"? Guardatevi intorno e poi datevi una risposta.

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