VITO
E dire ero qui, nervo è fragile, Frà!.
Eh si, ha! Ama, ecco, venuta è!
Ah reagì mò, qua nun v’è, uh, da pagare,
dannai là deduce…..
Ah si fuga, là dì, l’arma?
Ci son regni, più qua nasci!
E n’ebbero beni lì!
Costà rovini? Ah, rogna!
E’, uh, da parlare qui,
ah lì ndò sto dì nulla, eh, ho,
vai cò trombe a lì dire,
e, deh, va già a dà bocca, eh,
che già muro darà ccà, si sa!
A Lido, eh, s’avrà a impegnà:
mille qui n’ha modelli!
Da lì gira: le basti,
va lì a sentire,
sempre, e dici te!
ROSALBA
Mi porta là, ti renda là beato,
gli uomini…ci manca giù, là ccà discute?
Eri un re…e bruscolo sei te!
Si stai al chiuso lì viene l’ernia!
Per me hai, credo, miracolo, al Lido vedo, è l’ambra lì!
E’ l’ambra, ohi, ed è già lì!
Se lì va a dì, distrugge là, lì colite hanno….
Quest’è ospite mio,
ha là d’Ultra e va, deh,
e mò sale, mò fa buca,
neh, voi, che c’è avesse chiesa benedì,
costì che medici è?
Il Tutto era guida, c’è via, annà lì!
E noi vivi lì sta, legionar qua noi!
T’auguro non vedrà giù na bara.
Cuore, ah si ti dà nonni, e là c’era!
| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Vito si presenta dicendo che ha ancora i nervi fragili lassù, che ancora non ha trovato in se stesso la forza per guarire. Sua sorella, che me lo ha richiesto, lo ama ed è per questo amore che ora è come se fosse andata da lui attraverso questa registrazione. Le chiede di reagire al dolore per questa sua morte e le dice che lassù non ha nulla da pagare, e sbaglia sua sorella se deduce che si è dannato, non è certo così. Vuole che si dica a chi quaggiù medita il suicidio che l'arma giusta per risolvere i propri problemi non è la fuga dalla vita, anche perchè nell'Oltre ci sono vari "regni", vari luoghi, più o meno luminosi, più o meno oscuri, in cui si rinasce a nuova vita; non si può morire, la vita è eterna, non ci si illuda suicidandosi. I suoi cari hanno avuto tanti beni dall'Alto, e badino a non rovinarli questi beni, sarebbe una grande rogna per loro se ciò accadesse (in realtà pare che questo monito Vito lo faccia a se stesso). Vuole che si parli di come si trovano i suicidi lassù, dice che lui è in un posto vuoto, dove non c'è nulla intorno a lui (sapete bene ormai che l'ambiente intorno è il riflesso di ciò che si ha nell'anima....), desidera che F. vada con le trombe a dirlo a tutti, lassù donano loro questa "bocca" per parlare e vuole che si dica che lui è come dietro un muro oltre il quale non vede (anche questa immagine simboleggia l'eccessiva attenzione che lui ha avuto solo sui suoi problemi senza riuscire a vedere la sofferenza di chi gli era intorno). Io, al Lido dove vivo, mi devo impegnare a diffondere queste verità, il cielo ci ha donato ormai mille modelli di anime a cui ispirarci. Vuole che io giri a sua sorella il suo consiglio: le basti così, non cerchi di sapere altro di lui, che vada a sentire le altre centinaia di registrazioni del sito per conoscere e consolarsi e che dica a tutti di questa realtà.
Rosalba è felice perchè S.Erasmo la porta qui a parlare e desidera che questo renda beato suo figlio che la aspettava da tanto. Le mancano i suoi uomini (evidentemente in famiglia erano tutti maschi?....) e su questo, dice, non si discute nemmeno. Per lei suo figlio era un re (evidentemente lo ha trattato proprio bene!) e per lei resta sempre un "bruscolo" (una parolina affettuosa che gli dedica, come una mamma può dirne ad un figlio piccolo). Evidentemente Marco esce poco e così la mamma lo stimola a muoversi, altrimenti, gli dice, gli verrà...l'ernia! Per lei quello che accade qui, a casa mia, al Lido, è un vero miracolo, vede la loro "ambra" scendere attraverso questi messaggi. Sa che se suo figlio andrà a dire agli altri suoi cari della metafonia e di questi messaggi, demoliranno tutto, gli verrà il mal di pancia....insomma, non accetteranno. Io, che la ospito nel mio registratore, ospito spesso l'Oltre ed è come se facessi una buca nel cielo per parlare con loro, e dice che la chiesa dovrebbe benedire tutto questo, che medici dell'anima sono se rifiutano questa grande consolazione che Iddio ha voluto donare agli uomini di questo tempo? E' Dio, il Tutto che guida questo progetto di comunicazione fra i due mondi, c'è una via per "incontrarci" e bisogna incamminarcisi. Loro sono vivi e vengono a comunicare (se ci pensate bene la chiesa condanna le comunicazioni coi morti, ma loro sono vivi!....), si sentono come dei legionari che combattono oscurantismo ed ignoranza. Dopo il suo messaggio augura a suo figlio di non vederla più in una bara, lei infatti non è lì. Saluta dicendo a Marco che i suoi nonni erano con lei e che gli mandano il loro cuore. |