Il tenero messaggio di due bimbi piccolissimi, richiesti dalle loro rispettive mamme: Adrian, abortito, e Marco Pio, volato in cielo dieci giorni dopo la sua nascita - 19/08/2015

Ho preferito cercarli insieme questi due piccolissimi bambini che hanno portato il loro messaggio sul reverse della registrazione che ho effettuato su richiesta delle loro rispettive mamme. Per dare più forza e significato a questo fatto che ci lascia più stupiti e sbalorditi del solito. Si, perchè anche se ho già cercato ed avuto i messaggi di altri bambini davvero molto piccoli e addirittura abortiti, non smetto di stupirmi (e con me chi legge) per come ciò sia possibile, per come essi portino messaggi di grande ricchezza anche se hanno vissuto sulla terra poco e niente, meravigliandomi sempre per come possano esprimersi con maturità e linguaggio appropriato anche se, quando sono tornati lassù, sapevano appena emettere qualche vagito. Com'è possibile? Me lo chiedono in tanti. La risposta possiamo trovarla quando riusciamo a comprendere razionalmente qualcosa che non è semplice da figurarci nel nostro cervello che è costruito per agire lungo linee temporali orizzontali che vanno sempre dal passato al futuro, qualcosa che oggi ci sconvolge, ma che un giorno, lassù, ci apparirà del tutto normale, e cioè il fatto che dopo la morte del corpo la nostra coscienza si trova a vivere in una condizione molto diversa, dove lo spazio ed il tempo non esistono più per come li abbiamo conosciuti su questa terra. E questa premessa ci conduce a dover prendere atto di un fatto evidente, quando si è eliminato il fattore tempo dalla nostra esistenza: nell'Oltre noi siamo contemporaneamente tutto ciò che siamo stati, siamo e saremo. Nello stesso "istante", se posso usare questo termine temporale per farvi meglio comprendere. Vi invito a pensare a voi stessi e a cosa siete stati fino ad oggi: neonati, bambini, adolescenti, giovani adulti, persone più mature....tante "cose" diverse ma che indicano sempre voi stessi, tante apparenze fisiche diverse che individuano però sempre la stessa persona: voi, quelli che oggi si vedono con un determinato aspetto ma che pochi anni fa erano diversi da oggi, non è vero?. Immaginate ora di poter sovrapporre tutti i momenti che avete vissuto nella vostra vita dal concepimento fino ad oggi, come se ogni attimo della vostra vita fosse una carta appartenente ad un intero mazzo: ecco, per capire come si è nell'altra dimensione bisogna immaginare che quel mazzo sia una singola unità che "vive" contemporaneamente in tutti i suoi molteplici aspetti, senza soluzione di continuità. Lassù anche le anime più piccole ed immature sono già quello che avrebbero dovuto essere all'apice della loro maturità e continuano ad evolvere, come accadrà a tutti noi. Dunque nessuna meraviglia che bimbi così piccini oggi possano darci messaggi di tale bellezza e tenerezza, con piena coscienza ed intelligenza. ascolta il testo

In noi qui vedo sole, vedi già?...... istruzioni

ADRIAN

Si, qua lady, “mamma” era scrive…
Erasmo è adorà, ciò avviso lì!
Metti qua, han già dì!
Noi stare là,
n’hai, cherie, voce!
Ha là, là disco!
In noi qui vedo sole, vedi già?
Che voli che fa là!
Dire: cammina là e qua ride!
Gambe ce l’ho,
hai santo e là va Sire,
giù mollare più…..
sa, ci lega lì,
spero già lì, e liberà ce n’è là….




MARCO PIO

Ha là cieli e lì già metti lì: là l’ha voci, uh!
Ho visti là,
scendo: già c’adotti qui.
Oro n’ha là,
c’era sta donna lì e rispose ali
e vengo qui!
E sta voce, è chiaro?
E’ lì lo scritto, conosci lì…
E’ il cuore…
E lì ha bambino, là!
E là vai lady lì,
là voli giù…
premi là, è là segnale, dille giù lì.
Oh sta lì cielo: senti, mò, cara!
Permesso ce l’ha…
Costà denari: il vero dice!
E là mì Re ci mette là degli amici,
e alè, venite!
E mamma dire: via de lì lucciole…decifra!


clicca 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Adrian vuole che io dica che lui sta scrivendo alla sua mamma questa "lettera" da lassù. Ci avvisa: dobbiamo adorarlo S.Erasmo che ci assiste senza sosta dal cielo per metterci in contatto e portarci consolazione. Loro stanno qui, e Adrian rivolge un affettuoso "cherie" (cara) a sua mamma dicendole che qui lei può sentirlo in voce. Ha davvero questa sua registrazione. Lassù dove lui si trova vede il sole, la luce di Dio, e vorrebbe che potesse vederla anche sua mamma. Lassù essi possono volare e che voli che fanno, dice il piccolo! Vuole che io dica a sua mamma che lui cammina anche lassù, e che ride, è felice. Ha le gambe, e qui c'è il santo e col santo arriva la Parola del Signore Gesù (Sire). Dice a sua mamma di lasciar andare di più dolore e tristezza, in fondo loro due saranno sempre legati. Adrian spera che sua mamma possa ascoltarlo e liberarsi da ciò che la rattrista. ascolta il testo
Marco Pio annuncia che attraverso questo mezzo parlano i cieli e qui ce ne sono di voci, eccome! Precisa che ha il visto per poter parlare, il permesso divino, e dunque "scende" e scherzosamente mi chiede se li "adotto". C'è oro per tutti in questi messaggi; Marco Pio constata che c'ero io (sta donna) che l'ho cercato e gli angeli lo hanno condotto (ali). C'è qui la sua voce, è chiaro questo fatto? C'è il suo messaggio scritto da me così che lo possiamo conoscere, e poi c'è il suo cuore e così sua mamma ha il suo bambino qui a registrare. Mi chiede di "volare" a portare il suo messaggio a sua mamma. Anche lui dice che c'è il cielo dietro queste registrazioni e che lui ha il permesso di parlare. E questa verità che egli sta dicendo vale "denaro" per sua mamma, un denaro che arricchirà la sua anima. Gesù (lo chiama "il mì Re") mette spiriti amici a gestire queste comunicazioni per cui possiamo registrare tranquillamente e senza paura. L'ultima frase va decifrata, dice il piccolo, e ciò perchè credo che col termine "lucciole" egli voglia indicare le lacrime di sua mamma, e quindi il significato sarebbe quello di un invito a sua mamma a non piangere più. ascolta il testo

newsletter

COMMENTO

Nelle deliziose e chiare vocine di questi due piccoli angioletti vibra un amore semplice, entusiasta, senza tante complicazioni o dettami di tipo morale. Il loro scopo principale è quello di dare consolazione alle loro mamme, di dar loro la certezza che essi non sono svaniti nel nulla e che un giorno, quel legame indissolubile tra una mamma ed un figlio, che va oltre la morte, potrà essere riallacciato come se il tempo non fosse mai trascorso. Non ci sono molte parole da dire per simili miracoli, il giusto modo per "gustarli" è quello di ascoltarli con calma e conservare le loro dolcissime parole nel proprio animo, come un balsamo consolatorio per tutta la violenza e la bruttura del mondo in cui stiamo vivendo, perchè ci fanno intravedere una bellezza inesprimibile, un mondo perfetto e possibile appena dietro all'orizzonte ingannevole di questo mondo spesso difficile da vivere. ascolta il testo

image