Due giovani figli, volati via troppo presto. E' il turno di Claudia, che si è suicidata a soli 20 anni, e poi di Stefan, morto per un incidente in bicicletta a soli 17 anni. Vengono richiesti dalle loro rispettive mamme - 24/02/2015

Due ragazzi, due vite troncate troppo presto, vengono per portare il loro messaggio alle rispettive mamme. Con amore, affetto sempre vivo e tanta dolcezza, affermando con forza la verità della loro immortalità e della loro vita in quell'Aldilà che è la casa finale di tutti gli esseri viventi. Il rimpianto che si avverte nelle parole di Claudia non ci trasmette amarezza, piuttosto una forma di nostalgia nel non aver dato a se stessa la possibilità di realizzare il progetto che era sulla sua vita terrena. Stefan ce lo dice invece con chiarezza: a lui piaceva stare qui con sua mamma e la sua famiglia, ma il rimpianto dura appena un attimo, e trova anche la forza per invitare tutti a non avvicinarsi alla droghe, anche quelle cosiddette "leggere" che tali poi non sono.....lassù, infatti, come già è stato detto innumerevoli volte, la dipendenza continua a farsi sentire causando una sofferenza ancora maggiore allo spirito che, ovviamente, non può più soddisfare questo vizio che, dunque, rovina il corpo ma anche l'anima, ed in modi che non possiamo nemmeno immaginare. Sapete che loro da lassù vengono anche con degli insegnamenti da darci, con degli avvertimenti, e Stefan ha scelto di darci questo, sperando di poter aiutare i suoi coetanei che sempre più spesso e sempre più precocemente cadono in questa rete da cui poi è davvero molto difficile uscire. ascolta il testo

E’ Re, Croce č, vedi, che va gił!.... istruzioni

CLAUDIA

E rido, lei sente? E feste, dici!
T’incido, si, noi cd!
Fa a lei, si, un santo.
E non c’è niente che dole, si,
ah, in su, eh sta,
a te vicina verrà,
lei scenne che vuole i Tre…
ali entrà, c’è qua rete,
c’è posto, vuoi giù entrà?

E devi là aprì!
Si, in core Sire qua!
Si, neh, qui tutto è virtù,
nun ce sta le ingiustizie!
Giù mi fischiate, ve fo….
Ah dole se c’è giù polvere…
Più c’è, qui sono!
Se per lì giù ah conto c’è,
lo sa, devi pianà…
E’ Re, Croce è, vedi, che va giù!
E noi là tanto mettere i nasini…
E da là cercai pace,
cuore c’è, hai compresse…avete qui!



STEFAN

Star su! Me suona, ti fa giù!
Ccà io, già mo, ah, c’hai figlio,
qua vi annuncio: qua è volà!
Ah morte nun è tacè, si madre là,
ah c’è più dirai!
Mà gongolà! Da ccà fa Amor!
Francesca vene, ah, ccà!
Si, eh, mà più a mago nun andà,
che la maggior qua è, e in giù tremo là!
A lettori esempio qua dà
onda, chiaro cò lady!
Me sogno, sa, che mò collega…
Rimpiango, piaceva stare
mà giù insieme…farò, esca il pensiero!
Carro, tira cuore e tira per lì!
Stai lì, mà, oh ali chiese tua lingua….
Ahi, morivan de lì ladri…
e giù quelli qua camminà!
Si, guarire, non c’è di là canne…
E avanti, cura, noi ombra di lì!
E a malati qua na ronda lì già, vero, cura…
Scioperate tutto e dì “viva” giù!
Io, qui era urla, che venne lì in chiaro,
qua avevo hd, ma ccà mò uscire…
chiave, si, Re!
Così noi lì và augurà e lì va!





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Claudia ride di contentezza per il fatto che può comunicare, lassù fa feste per la possibilità che le viene data, addirittura, di poter "incidere" questo cd (spesso loro chiamano "cd" le registrazioni che ci danno dall'Oltre). Mi aiuta un santo, Sant'Erasmo, a ricevere questi messaggi, dice Claudia. Non c'è nulla che faccia male in questi messaggi, nulla di sbagliato, chiede alla mamma di stare su di morale che lei appena può le va vicina, scende da lassù perchè così vuole la Santissima Trinità (i Tre...). Gli angeli (ali) permettono queste comunicazioni con la loro energia, qui c'è la rete per poterci scambiare questi messaggi e c'è anche posto, per questo Claudia chiede a sua mamma di provare anche lei a fare metafonia, le chiede di aprire questo contatto, questo ponte radio. Bisogna tenere Gesù nel cuore quaggiù, lassù è tutto virtù e non esistono ingiustizie, ognuno riceve per quello cha ha fatto in vita, in maniera giusta. Basta che la mamma faccia un fischio e lei andrà a parlare nel suo registratore, se vorrà. Fa male pensare che noi diventiamo solo polvere quando moriamo, ma non è così, c'è di più, e infatti lei è ancora qui che parla, col suo spirito. Se abbiamo conti in sospeso quaggiù, dice Claudia, dobbiamo cercare di appianarli qui, sulla terra. Con questi messaggi è Gesù, il Re, che viene quaggiù. E loro, sebbene siano nell'Aldilà, mettono spesso i loro "nasini" nelle nostre faccende, nel senso che spesso possono aiutarci spiritualmente nelle nostre difficoltà, con ispirazioni e senso di vicinanza. Dice che il suo gesto fu dettato dal desiderio di trovare pace, ora nelle sue parole c'è tutto il suo cuore e in questi messaggi è come se avessimo una medicina, delle compresse, per consolarci dal dolore e combattere la depressione e l'ansia. ascolta il testo
Il giovane Stefan si rivolge a sua mamma Mihaela (si chiama proprio così, non è un errore, credo sia straniera) e le chiede di star su di morale che ora io gli sto "suonando" per farlo parlare quaggiù. Lui, suo figlio, è qui ed annuncia che lassù l'anima può volare. La morte non significa silenzio, Stefan lo dice a sua madre, c'è ben di più lassù, e non è certo un mondo di silenzio. Che "gongoli" di gioia, sua mamma, è l'Amore universale che opera questi miracoli e permette queste comunicazioni. Sono io, Francesca, che vado lassù col mio registratore. Chiede alla mamma di non andare mai dai maghi, lui trema al pensiero che la mamma faccia questo. Con le loro parole ci danno l'esempio, e quest'onda radio che ci fa comunicare a casa mia è molto chiara. Lui sogna che anche sua mamma provi a collegarsi con lui facendo metafonia. Rimpiange la sua vita terrena, gli piaceva stare con sua mamma, ma da lassù si darà da fare che almeno il suo pensiero riesca a raggiungere i suoi cari. Il cuore, quando ama, è come un carro trainato con forza che ci attira verso chi amiamo, anche da lassù. Chiede alla mamma di stare su questo sito, di leggerlo, gli angeli (ali) gli hanno chiesto quale fosse la lingua d'origine di sua mamma, ma è ovvio che con me debbano esprimersi in italiano. Dice alla mamma che le persone cattive che vorrebbbero rubarle serenità prima o poi moriranno e poi dovranno camminare nei luoghi più oscuri lassù. Poi passa a parlare di "canne" , ovvero di droghe e dice che bisogna guarirne quaggiù perchè poi lassù la dipendenza continuerà e non potrà essere soddisfatta, bisogna insomma curarsi, anche perchè lassù non c'è più il corpo ("noi ombra di lì") e la sofferenza sarà dunque non fisica, ma spirituale, e ronde di spiriti elevati "curano" coloro che sono stati schiavi di dipendenze sulla terra, ma a costo di grandi sofferenze per queste anime. Bisogna "scioperare" di ogni cosa che ci crei dipendenza e bisogno, e dire "viva" quaggiù, viva per queste prove, per questi messaggi e per queste informazioni che ci arrivano e ci aiutano ad evitare sofferenze peggiori lassù. Lui, e andrebbe urlato, è qui, in "chiaro", quasi in hd, e la chiave per uscire dall'Oltre là dà loro Gesù. E' così che loro possono venire quaggiù a portare i loro auguri per andare avanti. ascolta il testo

COMMENTO

Ho parlato tantissime volte del suicidio e di come i suicidi si trovino a vivere lassù, ma vale la pena, ogni tanto, riprendere questo argomento così doloroso e spinoso per chi ha avuto un proprio caro che ha compiuto l'estremo gesto. Quello che ci insegnano da lassù a proposito dei suicidi è che non bisogna mai generalizzare, non è vero affatto che i suicidi finiscano tutti nei luoghi più oscuri dell'Aldilà come si credeva una volta, bisogna sempre distinguere cosa li ha portati a compiere quel gesto e quali erano le loro condizioni mentali e psicologiche nel momento in cui hanno fatto la loro scelta. Per quanto mi riguarda, io ho trovato rimpianto per il gesto compiuto soprattutto in loro, nei suicidi, ma molto spesso essi hanno ricevuto compassione e comprensione lassù, per cui spesso li ritroviamo in un cammino di rielaborazione e guarigione per poter poi meglio inquadrare la propria vita e le proprie scelte alla luce del loro progetto evolutivo. La scelta del suicidio avviene sempre in un'anima in travaglio, e questo travaglio spesso può essere nascosto, non percepito da chi sta intorno alla persona che arriva al suicidio, c'è quasi sempre, alla base, un grande disagio, una sofferenza incapace di esprimersi, e perciò queste anime, lassù, vengono curate, avviate lungo un percorso di riappropriazione di se stessi e della capacità di amarsi e di amare. Sono in minor numero i casi di coloro che compiono questo gesto in spregio della vita, come gesto di sfida e ribellione a Dio, e per costoro, ovviamente, il luogo di destinazione è ben diverso, in quanto, non dimentichiamolo, siamo noi stessi che ci giudicheremo lassù in base al livello spirituale che abbiamo raggiunto in terra, e se questo livello spirituale prevede odio, rabbia ed egoismo, ebbene, quell'anima non potrà che collocarsi al livello che più rispecchia la sua natura, insieme alle anime che condividono la stessa visione di se stessi, degli altri e di Dio. Ma questo vale per tutti, non certo solo per i suicidi. Prevale in queste anime il dispiacere, il rimpianto di aver perso un'occasione; infatti quando si trovano di fronte alla gloria divina e comprendono la loro vera natura ed il vero scopo della loro vita terrena, essi si rendono conto che quel cammino che devono compiere in spirito per riappropriarsi dell'amore di sè, sarebbe stato più facile e piacevole se fatto qui, su questa terra. Ma alla luce arrivano di certo anche loro, con l'aiuto dei maestri spirituali dell'Oltre che si dedicano molto a queste anime con dedizione e quell'amore assoluto che noi non sappiamo nemmeno immaginare. ascolta il testo

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