Gabriele è un giovane padre, purtroppo morto suicida, che ha lasciato nel dolore suo fratello Samuele che me lo ha richiesto - Clelia è la mamma di Manuela - 12/03/2014

Durante tutti questi lunghi anni di "frequentazione" con l'Aldilà tramite questi messaggi, ho dovuto imparare anche a cercare di soffocare un pò le mie emozioni, umane e normalissime, specie quando ci si trova di fronte a persone che sono passate oltre giovani, per incidenti, malattie o suicidio. Le persone mi scrivono tantissime lettere raccontandomi delle tragedie che hanno vissuto, ognuno col suo personale stile ed il suo modo di reagire, e ormai dovrei essere abituata, dovrei averci fatto, come si suol dire, la "scorza", e invece, purtroppo, non è così. Per me è sempre doloroso raccogliere la pena di mamme, mogli, mariti, figli, fratelli, e di certo vorrei aiutare tutti e subito portando loro un messaggio che possa aiutarli a superare un pò la disperazione, ma purtroppo non è possibile. Ormai siete in tanti a scrivermi, ed effettuare una registrazione richiede giorni di impegno, anche perchè devo ritagliarmi spazi fra lavoro e famiglia, per cui faccio il possibile per venire incontro a ciascuno di voi, ma le liste si allungano sempre di più, anche se ci sono delle persone che mi aiutano, che lavorano umilmente e nel silenzio, e che S.Erasmo mi ha affiancato, proprio perchè ormai l'impresa è diventata davvero tanto grande per una persona sola. Ecco perchè spero sempre che, nell'attesa di un messaggio personale, le persone possano comunque trovare sollievo nella lettura degli altri messaggi che sono raccolti nel sito, in fondo il messaggio che arriva è sempre quello: i nostri cari defunti sono vivi con lo spirito, in una dimensione parallela e vicina alla nostra, che ha una frequenza vibratoria più elevata rispetto alla dimensione in cui viviamo noi, e per questo non è percepibile ai nostri normali sensi. Il sito è qui per questo, per dare prove e speranza, per squarciare il velo che divide i due mondi da sempre e per far si che la gente muti prospettiva nei riguardi della vita, della morte e dei valori ai quali ispirarsi. Oggi vengono in visita nel mio registratore Gabriele, giovane padre suicida, fratello di Samuele, e Clelia, l'amata mamma di Manuela. ascolta il testo

E là Maria vuole fede…qui sto!.... istruzioni

GABRIELE

Viene là….salgo su a assaggiare.
Qua il matto fiata…cerco mani da qua.
Cò Dio va in pace, dei piani ha.
Là è festa, si va in coppa…
Siti là senti e voilà!
Ahi, donna, vi interessa che scesi? Vera lì ha!
E’ la vostra fata, qua alzà è ‘a voce…
E là Maria vuole fede…qui sto!
E là aggiungi anche mia…
E lì pensieri, uh, ha!
Di là imparo via, ci vuole il Martire,
com’era negativo giù…umani lì!
E a tutti li poterà lì,
han, dì, aprire lì!
Igual sangue, qua dà a me, salverà dì,
comunque passerà…
Anche giù messe,
qui rivelo, in giù mena medicina!
Fumo: che, era via?
Fa il “ragno” ma le file lì cade….
Gente l’ha qui e là avvisa!
Pure esce di lì giù aiuto!
Oh, lasciatela allegra,
ben, ha là Dio,
se è "nua" già mò dà lì giù ali…
dì: matura!
A rubà lì affari è qui noi…
Aprire qui!


CLELIA

E avrei lì lettere, lì pace.
Ne ha qua rime, doccia!
Ti vengo, guarii qua.
Ma torni già qui,
vi chiedo: è da venì!
Per esser guida avrò,
ha i morti ciclo,
da Francy ccà mò Lido venni.
In schede d’oro lì, mi sa mi esce….
Ma te sogni, te salva lì i dolori…
Santi è giù dire, si!
C’è Oltre cd, l’avrà.
La zia è di lì rinata,
tornate amici lì…
Aprì te, ti interessa in qua Francy?
Sta ccà prova…

E vita mia, Frà dì, stimo!
C’è, si do, d’eventi strani là..
E su, vi si leva morte, gridi!
Si, sbaglia via chi far male…
Cresci e godi te!
Qui prece dà, tiro disco
però io attendo lì…
e già calma, parlare c’è qua,

e c’è, si, a’ “banda” segue giù.
Sta coppia, là baci,
in su mamma, fata là acquistà…
terra! Ah, via sta là!
E' là un Padre già,
c’è Salvatore, n’ha santi già lì…

Vai, si, “quaterna” ci sarà lì!
C’è, si, “bare” lì, già, ah va lette!
Cuore, lì c’è amore,
lì grotte vietar giù! Ma sta lì, in fiamma!

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Gabriele viene e ci fa capire che, per poter parlare con l'aiuto di Sant'Erasmo, deve salire rispetto al posto in cui si trova lui, e nel salire può "assaggiare" la bellezza dei livelli più elevati. Si dà del "matto" da solo per quello che ha fatto e dice che ora lui "fiata", viene a parlare, e cerca aiuto (aiuto spirituale, come preghiere e messe per salire un pò). Probabilmente Samuele "incolpa" un pò Dio per quanto accaduto a suo fratello (spesso, nel male, lo incolpiamo, salvo dimenticarci di ringraziarlo quando accadono cose belle nella nostra vita, è un atteggiamento molto comune), ma Gabriele gli ricorda che Dio ha i suoi piani che, spesso, noi non comprendiamo. Dunque lo invita a fare pace con Dio. Sinceramente non capisco se la frase successiva è uno scherzoso commento calcistico o se invece Gabriele vuole dirci che lassù fa festa come se avesse vinto una coppa. Invita ad ascoltare le voci che escono da questo sito e "voilà", si può prendere atto in un attimo che i nostri cari defunti ancora vivono e che la morte riguarda solo il corpo fisico. Rivolto a me, mi chiede un pò stupito come mai mi sono interessata di farlo "scendere" a parlare, e dice che è tutto vero quanto viene fuori da queste registrazioni. Poi, carinamente, dice che sono un pò la vostra "fata" quando vi porto queste registrazioni e che bisogna alzare la voce per dire a tutti della metafonia. Sappiamo che la Madonna visita spesso il Purgatorio per consolare le anime purganti ed evidentemente Gabriele l'ha vista ed ascoltata quando ella chiede di avere fede, e la fede bisogna averla anche nel fatto che ora Gabriele sta qui, effettivamente, a parlare. Ma la fede la Madonna la vuole anche da lui che ora ne ha bisogno per il suo cammino di purificazione. Sa che suo fratello è in pensiero per il suo destino nell'Oltre, ma lui dice che sta imparando la via per elevarsi con l'aiuto anche del martire, ovvero di S.Erasmo, e chiede a suo fratello di non essere così negativo, in fondo siamo umani e questI errori, seppur gravissimi, sono sempre possibili per le nostre fragilità. Lassù verremo tutti "potati" dei nostri "rami secchi", quelli che opprimono il nostro spirito, e ciò per essere aiutati ad elevarci distaccandoci dalla materia e dai bisogni che essa genera, bisogna aprire queste porte, registrare, perchè i vantaggi sono soprattutto per ciò che sarà la nostra vita eterna. Gabriele dice che suo fratello ha lo stesso sangue suo e che quindi può aiutarlo, soprattutto facendogli dire delle messe in suffragio, vera medicina che Gabriele richiede a suo fratello, e un giorno passerà per lui questo periodo oscuro nell'Oltre, anche lui andrà verso la luce. Qui Gabriele parla di "fumo", ovviamente quello delle droghe, e io non so di certo se lo fa in modo generale, come monito (come spesso fanno da lassù) ai giovani e a chi ne fa uso, o se lui stesso lo abbia provato, questo solo lui lo sa. E parla di fumo dicendo che quella non è certo la giusta via da prendere per risolvere i problemi, è il demonio (spesso definito "ragno" da loro lassù) che opera per far si che la droga si diffonda e ormai sono file le persone, soprattutto giovani, che cadono in questo vizio che danneggia corpo ed anima. Lassù c'è gente, persone ancora vive, e vuole che tutti vengano avvisati di questo, e da lassù esce anche aiuto per noi tramite questi messaggi. La fine del messaggio Gabriele la dedica a sua figlia, da me sollecitato. Dice di lasciarla crescere allegra, che ha Dio dalla sua parte e che se è "nuda" (nua in veneziano vuol dire nuda) dell'affetto di suo padre, ebbene il Signore le manderà degli angeli in aiuto (ali) e lei maturerà fino a diventare una donna equilibrata. Siccome i due fratelli lavoravano nella stessa impresa famigliare, Gabriele rassicura il fratello dicendogli che lui da lassù lo aiuterà a gli procurargli affari (a rubà affari è qui noi), e saluta raccomandando ancora di aprire queste comunicazioni, loro ne sono sempre felicissimi. ascolta il testo
Clelia ha qui dei messaggi da dare ed augura pace a sua figlia. Qui ci sono tante "rime", tanti di questi versi che ci giungono dall'Oltre, ci arrivano "a doccia". Ora lei viene a parlare ed è guarita dai suoi mali lassù. Chiede a Manuela di tornare anche lei stessa a parlare con Clelia, di fare anche lei matafonia, e le dice che bisogna proprio farlo. Lei avrà la possibilità di farle da guida, i morti hanno un ciclo, un cammino da compiere, ed il suo, evidentemente, prevede che ella possa svolgere anche il compito di guida per sua figlia. E' venuta da me al Lido per poter registrare. Anche lei ci offre l'oro della sua verità in questa scheda. Manuela ha il dono di fare sogni premonitori e la mamma glielo ricorda, le dice che questo dono la salva dai dolori, perchè la prepara a quanto poi deve accadere nel futuro. Ci sono santi che agiscono quaggiù attraverso queste comunicazioni. Anche Manuela, se vuole, potrà avere queste registrazioni (spesso chiamate "cd") che vengono dall'Oltre. Parla di una zia con cui Manuela non ha rapporti proprio idilliaci e chiede che facciano pace. Le chiede ancora di aprire il suo registratore, se le interessa quello che faccio io, per comunicare direttamente con lei. Qui ci sono prove che la vita continua dopo la morte.Vuole che io dica a sua figlia che lei la stima. Sa che nella vita di Manuela ci sono "eventi strani". Con queste comunicazioni i nostri defunti da lassù ci levano lo spettro della morte come la fine di tutto. E chi fa del male sicuramente sbaglia sempre via. Chiede a sua figlia di crescere, di maturare e godersi la vita. Le chiede anche delle preghiere, lei manda questa registrazione però poi aspetta che sia sua figlia a provare a registrare. Chiede a sua figlia di stare calma, di cercare di risolvere i problemi col dialogo, la "banda" dei suoi cari defunti le sta vicino, la segue e l'aiuta. A lei e al suo compagno manda dei baci e le ricorda che ora che lei è lassù, sua figlia ha trovato in lei una "fata" che la protegge. La via per il bene sta qui, è la via che porta a Dio, che è un padre per tutti noi e che, attraverso la figura di Gesù ci aiuta, e tanti santi sono già accanto a chi crede ed invoca il loro aiuto. Assicura sua figlia che avrà fortuna (la quaterna è simbolo di un colpo di fortuna che sistemerà qualche problema). Davvero qui ci sono i "morti" a parlare (bare) e bisogna leggere i messaggi che ci lasciano perchè ci aiutano. Manda il suo amore ed il suo cuore, e chiude ricordando una verità che tanti non vogliono sentire: lassù esistono le cosiddette "grotte", ovvero luoghi di pena per anime perse, anche se ormai qui in terra è vietato parlarne, anche se abbiamo rimosso questa verità, ma ciò non conta, questo luogo esiste davvero ed "infiamma" le anime di coloro che, per i loro peccati, vi cadono dentro. ascolta il testo

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COMMENTO

Siamo umani, dice Gabriele, e Dio, sebbene condanni questo gesto contrario alla sacralità della vita, comprende la fragilità dell'uomo e desidera salvarlo fin oltre la morte. Per questo Gabriele, dopo il suo periodo di purificazione, che è poi un percorso di comprensione profonda di se stesso, arriverà alla luce anche lui. Dio è padre, come conferma per l'ennesima volta anche Clelia, e proprio come un padre non vorrebbe perdere nessuno dei suoi figli e si sforza di tendere la sua mano con una pazienza infinita, la tende anche di fronte a tutti i "no", a tutti gli errori, al desiderio stesso di ignorarlo e di incolparlo per tutto ciò che di difficile viviamo nella nostra vita. Tende la mano, ma rispetta la nostra volontà e la nostra libertà fino al paradosso di tollerare anche il gesto più estremo, e ancora oltre, fino in quei territori dell'Oltre in cui l'anima si ritrova orfana di Dio e di se stessa per proprio volere e, smarrita, si dibatte in cerca di quella luce che non può vedere per i propri limiti ed i propri rifiuti che fanno da barriera insormontabile all'amore ed al perdono, soprattutto verso se stessi. Maturare è un lungo percorso, che si può compiere qui in terra, risparmiandoci poi lassù un cammino più lungo, oppure va fatto nell'Oltre, e a questa regola non ci sono eccezioni nel mondo di Dio. Gabriele ha accettato il suo destino, sa che con l'aiuto dei suoi cari potrà accelerare il suo percorso verso la luce, i rimpianti oggi sono il suo peso più grande, ma piano piano saprà liberarsene e perdonarsi. Clelia chiude parlando delle cosiddette "grotte", ovvero quel luogo di pena più basso, talmente basso da essere simile all'inferno, con la differenza che dalle grotte, anche dopo millenni, si può uscire, mentre da quello che chiamiamo inferno e che è la situazione a cui l'anima si autocondanna per rifiuto totale di Dio e del suo amore, non si esce più. E' bene ogni tanto ricordarci che esistono questi luoghi, anche se, come dice Clelia, oggi è vietato parlarne, e con tale divieto pensiamo di aver cancellato quei luoghi e quelle realtà, ma non è così. Mi ricordo che qualche persona anziana, in passato, si rifiutava di dire la parola "tumore" per paura di evocare la malattia, e così, non nominando quel termine, pensava di aver eliminato il rischio di contrarre questa malattia....ecco, la storia di affermare che l'inferno non esiste è proprio la stessa cosa, vietato nominarlo, così almeno possiamo illuderci che non esista. Peccato che non è come in una vecchia pubblicità di tanti anni fa in cui si affermava che "basta la parola". In questo caso non basta dire che non esiste per cancellarlo dalla realtà dell'Oltre. E in quei luoghi, mi piace ricordarlo, ci si va per propria volontà, sempre. ascolta il testo

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