Da me richiesto arriva il grande padre Pasquale Ulderico Magni. Con lui Giovanna, mamma di Giulia, e Dea, zia di Giliola - 24/07/2015

Ho più volte scritto di padre Magni, figura insostituibile nel panorama della ricerca paranormale e nel campo della vita oltre la vita, e ne ho parlato proprio per dimostrare, a quanti obiettano che la Chiesa condannerebbe la metafonia, che in effetti non è proprio così. A chi non conoscesse la figura di questo studioso eccelso, teologo e filosofo della scienza, ideatore della teoria del "corpo di luce", consiglio di guardare una vecchia intervista che Roberto Giacobbo, presentatore del programma "Voyager", fece proprio a padre Magni sul tema dei contatti con l'Aldilà, qui il link. Ho chiesto personalmente a Sant'Erasmo la grazia di poter sentire padre Magni, per tutta una serie di motivi, primo fra tutti proprio il fatto che egli fu un sacerdote aperto e ben disposto verso il tema del contatti strumentali con l'Oltre, e questo ha aiutato ad affrontare, anche all'interno della chiesa stessa, questo tema con maggiore apertura mentale ed un approccio più scientifico e meno superstizioso. E per chi, come me, è credente e si dedica a questa pratica, la cosa è davvero molto consolante ed incoraggiante. Lo conobbi personalmente qualche anno fa, era un uomo scherzoso, allegro, aperto, gioviale, ma serio e profondo, e ricevere questo suo messaggio dall'altra parte è stato per me molto emozionante perchè ritengo che egli abbia fatto molto per diffondere la verità della metafonia come un mezzo di conoscenza, consolazione e fede. Con padre Magni arrivano Giovanna, mamma di Giulia, e Dea, zia di Giliola. ascolta il testo

qua c’ha na sim, deh, chiami...... istruzioni

PADRE MAGNI

Ah là fa! Perché allà l’aveva,
disco, uh, già v’è!

C’è via, anche lei ha, uh, e rida!
Qua eh c’era, qua stava, ha lassù le ali!
Io, ah, là sereno! Tocca marcarlo!
E lei, ah, va! Agì là, eh, già va duro.
Si là, in ccà anche sa, ccà hai sale: ciò dici!
Ha avuto leggi, andava là, hai carme dì, eh!
Chiamata, c’ha le marche e you guarì là!
Alè, oh, qua sentì c’ha! Uh doni c’ha là!
Segna ch’è raro…
No, ma fate miele! E là soldo hai…
Regala, già, ye, de là ha radio, guarì là!
Vai, giù molti lì, c’è santi di Re…
Viver c’è più…
E bare lì n’avrà, santi fa!
Cerume mò hai qua?
Metta là: dura fatica là,
si, ma lì in guerra…
e già fare: sana piaga Re!
Ci vuole là e mò avete!


GIOVANNA

Ma quanto piacere! Offra pace, qua, mà dà!
Si, pace là dà!
E là in bene c’ha là, bene giù dà!
Su genera la fine!
Si forma, uh, basso l’ali
per salire…
In ccà l’acido, cara, è tumori….
E le gambe reca, dì,
a chiamà, voce dice, c’era,
qua, neh, giunti, lì può dire,
in giù ti vende si già lì pace mì Re?
Ch’è giù vie dì, grida!
Tira e butta giù, ma c’era Giuda ccà!
Tira va, comunicà c’è là!
Oh ti dà qui Oltre,
esce, quindi tu sai, le onde…
giuramenti: lì giù dà, figlia!



DEA

Me dà de fa la banda su!
Si, scatta qua menti,
ccà doni, cosa ci danno, adorà!
Mò amà, giù senti, vidi mò, venire!
Pescate, si, là uscita…
Dama d’onda è amica, do.
Dall’albe noi gira, qua noi sta!
Ah qui andar, testo aspetti lì.
Noi gira: qua, lì stam!
Anche la rogna è vestirsi da Re…
Mò già mandi Re! Giù leggi lì e dà, cresci qua!
Saremo al telefono, sa! Oh, sta Re, si!
E giù guardare! Feste! Buco ma dà, si!
Basarsi è di più, là fede,
ce n’è già risposte là,
qua c’ha na sim, deh chiami,
ti dà, ah l’è giù rete di lì!

 

 


 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Padre Magni mi esorta a fare, a continuare con la metafonia, visto che ho avuto questa strada aperta e che i "dischi" mi arrivano ormai da tempo. Mi conferma che in effetti c'è davvero una via aperta di comunicazione fra i due mondi e per questo mi chiede di ridere, di essere felice. Con il registratore arrivo davvero lassù e lassù ci sono gli angeli che, con la loro energia, permettono la comunicazione fra chi ancora vive sulla terra e chi, invece, vive già nell'Oltre. Padre Magni vuole rimarcare che lui lassù è sereno e lo fa proprio per chi, invece, lo criticava per la sua posizione di apertura verso i contatti con l'Aldilà: infatti, se lui è sereno lassù, vuol dire che Dio gli ha dato ragione e che non si fa qualcosa contro il volere di Dio se si opera in questo campo con fede, altruismo e senza nessun desiderio di tornaconto personale. Mi esorta ancora a continuare a diffondere questa verità perchè, purtroppo, il mondo oggi vive momenti duri. In questi messaggi c'è il sale che la conoscenza mette nella nostra vita e ciò va detto a chiare lettere. La legge di Dio permette di ricevere questi doni, questi "carmi" dall'Oltre, essi sono permessi per il nostro bene. Sono stata chiamata a questo compito, ne ho le "marche", i "bolli", e questo ha guarito, prima di tutto, me stessa. Con la sua tipica allegria padre Magni mi ricorda che ho sentito tanti spiriti in questo registratore, ho avuto tanti doni per chi cercava un proprio caro trapassato, e ciò è raro. Con questi messaggi si fa "miele", ovvero si addolcisce l'amarezza di chi soffre un lutto ed ha perso la fede, questi sono "soldi" sonanti per l'evoluzione della nostra anima verso la verità. Mi spinge a continuare a regalare questi messaggi a chi ne ha bisogno, l'Aldilà ha una stazione radio che trasmette senza sosta e guarisce le ferite dell'anima. Vengono in molti a collaborare a questo progetto da lassù, e sono i santi di Dio. Lassù c'è ancora di più da vivere, e avrò ancora tanti "morti" a parlare tramite le onde radio, i santi operano affinchè ciò sia possibile. Che forse abbiamo cerume nelle orecchie per non sentire queste meravigliose prove? Padre Magni vuole che io metta per iscritto che devo faticare duramente per raccogliere e diffondere questi messaggi, qui sulla terra siamo in guerra ormai (una guerra fra chi vuole cancellare Cristo e le sue Leggi e chi invece ancora vuole difendere le nostre radici cristiane), se ci si dà da fare tutti insieme poi Dio sanerà questa piaga di immoralità e vuoto di valori che si è aperta nel mondo. Questi messaggi occorrono nel mondo di oggi ed è per questo che ci sono stati concessi dalla misericordia divina. ascolta il testo
Giovanna esprime tutto il suo grande piacere nel poter finalmente dare il suo messaggio, da tempo atteso da sua figlia Giulia. Pare proprio che attendesse con ansia questo momento. Loro ci offrono pace e questa pace vogliono che sia diffusa anche ad altri. Questi messaggi ci vengono donati dal bene e questo bene va condiviso quaggiù. Subito dopo Giovanna esprime due concetti molto profondi: ella dice infatti che la nostra fine corporale ci "genera" ad una nuova vita lassù, senza la morte del corpo l'altro mondo, la vera vita, non ci è accessibile, e poi che le "ali" che ci permetteranno di salire verso i livelli più elevati dell'Oltre ce le formiamo quaggiù, con i nostri comportamenti. Avremo dunque ali da "mosca" o da angelo, a seconda di come abbiamo vissuto qui sulla terra e di quanto amore siamo stati capaci di dare. Essere acidi, incattiviti, qui sulla terra, poi genererà "tumori" nell'Aldilà, ovvero problemi che l'anima faticherà a superare. Giovanna chiede a sua figlia di avere gambe per portare questo messaggio, di avere voce per chiamare chi ancora non sente questa verità, per dire loro che i nostri "morti" giungono qui per dare il loro messaggio di pace gratuito, perchè di certo Dio non lo vende il suo proclama di pace, ma lo dona a tutti i suoi figli. Le chiede di gridare che quaggiù c'è una via per comunicare con loro ed avere, di conseguenza, prova della loro realtà. Loro ci "tirano" e ci "buttano" giù le loro preziose informazioni e le loro prove, ma ci sono sempre i "giuda" che negano e rinnegano tutto in nome di una visione limitata e distorta della realtà o di un bieco materialismo. Bisogna comunque comunicare a tutti che i nostri morti ci possono parlare. E' il mondo dell'Oltre che qui comunica attraverso queste onde radio che provengono proprio da lassù. Saluta chiedendo con insistenza a sua figlia di giurare che farà sapere a tutti che lei è venuta a dare questo messaggio. ascolta il testo
Prima di inoltrarmi nella spiegazione delle parole di Dea, devo dirvi che ella era gravemente malata di Alzheimer negli ultimi anni della sua vita terrena. La "banda" celeste le concede di parlare, e subito Dea chiarisce che ora la sua mente è scattante, che non è più impedita dalla malattia. Questi sono doni preziosissimi, e se solo si pensasse a cosa ci concede il cielo dovremmo stare in adorazione perpetua di Dio. Bisogna amare quaggiù, dice Dea a Giliola. Ci invita a "pescare" fra tutti i tesori che ci giungono da lassù attraverso questa "uscita" che ci tiene in contatto. Mi dice che io (dama d'onda) le sono amica e per questo lei dà con fiducia il suo messaggio. Loro girano intorno al mio registratore dall'alba (un modo per dire che sono impazienti di parlare), stanno davvero qui, sulla terra, quando registrano. Sa che Giliola aspettava il suo "testo" e per questo ora lei è qui. Loro girano fra i due mondi, ma ora lei sta qui. Ci dice che su questa terra anche la "rogna" si veste da Re, e con ciò vuol significare che finanche coloro che non sono degni di rispetto, i violenti, i corrotti, coloro che operano per il male, riescono a farsi dichiarare "re" dal mondo che non sa più distinguere fra il bene ed il male. Con le leggi di Dio si cresce, sia come individui che come società, anche loro vengono per rammentarci questo e per questo stanno qui, al "telefono" che collega i due mondi, per aiutarci a mantenere lucidità. Loro ci guardano da lassù e questa è una cosa che va festeggiata, perchè Dio ha concesso questo "buco" fra i due mondi, un'apertura che per noi è davvero vitale, per donarci conoscenza e speranza anche in momenti così difficili e confusi della storia umana. Bisogna avere fede e basarsi di più su quanto ci giunge dall'alto, ci sono già tutte le risposte che ci servono in quel che ci donano, qui c'è una "sim" dice simpaticamente Dea, bisogna chiamarli lassù, loro ci donano sempre il loro conforto ed il loro incoraggiamento, c'è una rete che permette ai due mondi di stare in contatto per il bene dell'umanità . ascolta il testo

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COMMENTO

Con lo stesso stile scherzoso, leggero e gioviale che aveva in vita, padre Magni si è presentato ed espresso in questa registrazione. Il significato profondo del suo messaggio continua nello stesso solco che egli aveva tracciato in vita, dandoci conferma che questi contatti strumentali con l'Aldilà sono voluti e permessi da Dio in un momento in cui il mondo ne ha davvero bisogno, forse come mai prima, soprattutto per lo sbandamento morale e la perdita dei valori tradizionali che la nostra società sta progressivamente subendo anche ad opera di chi ci governa e che non riconosce più le radici cristiane della nostra società e della nostra civiltà. Il relativismo è generatore di smarrimento, di isolamento culturale, di perdita di punti cardinali, e l'uomo, senza questi punti fermi, sperimenta solo solitudine, vede sciogliersi il senso della sua vita in un piatto qualunquismo insapore ed incapace di darci la spinta per vivere con gioia ed entusiasmo, per lottare per un fine più grande di noi, per rivestire di senso la nostra esistenza terrena. L'ho detto già tante volte: i nostri tempi sono quelli in cui si prescrivono in assoluto più psicofarmaci di sempre, in cui si consumano più droghe e si cercano emozioni sempre più artificiali e forti. Come mai? Io credo che sia perchè ogni uomo nasce con un istinto per cercare Dio, suo solo compimento, con un posto vuoto nell'anima, un posto che solo Dio può riempire, con un richiamo che ci riporta continuamente a Lui, anche quando lo neghiamo, e da quando il nostro mondo lo ha cancellato dalle nostre vite, questo Dio, quel posto, in tantissime anime, è desolatamente vuoto e dolorante e reclama il suo pasto, ha fame e sete, e se non c'è il suo legittimo occupante a riempirlo di senso, di gioia, pace e speranza, allora è naturale che bisogna riempirlo con un surrogato, con falsi idoli che generano sempre più fame e più sete in un crescendo di disperazione, non senso e depressione. Esagero? Non mi pare, basta guardarsi intorno. Le proposte di questo mondo sono insufficienti per la grandezza di quel posto vuoto che abbiamo tutti dentro di noi, sono briciole illusorie che non placano quella fame, e l'uomo è chiamato a pretendere e ricevere l'infinito, non una briciola di meno. ascolta il testo

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