SANT'ERASMO
Oh si, e qua non vendo, il Re vi dà accesso,
laggiù, Frà, d’oro fo più…
Ora qui reppo solo:
fiducia, onestà, quando semino il sale ci provo!
Là amaro, là,
mò, si, è torme di noi, lì, eh,
e allà giù feste, su, cè Frà,
giuro qua c’è e ti dà disco.
Ma da lista a me le fa dì,
chiami lì Erasmo!
Porto luce e sole giù,
qua nube nera, loro san già lì.
Neh l’hai e là devi scrivere:
a udì speranza, là!
Dacci là, giù cagnerebbe a udì, si. lì.
Ma so: di già fa Re!
Ma pare scura più,
un grazie sai tu ricevi,
fa là cielo, sfere là,
e giù, già hai visto, là so’!
NICOLA
Ohi, n’han di là!
Un fiore e vai, giunta ora costì…
Ccà i’ me scetà, jà…
Fa veglia là, migliora…
Lavà pensai…
eh si, l’anima lì,
ah dì, neh, là vorrà?
Là, là, via, fai, lì sciatà?
Esce, ccà va, l’hai,
già fa quella lisciar st’ori…
qua lo fa, cambiale là farò…
lì spumanti, eh, eh …eh vado là!
Quanta uva hanno là, già!
Pane giù è là!
Voilà, là esce paura…
E là rimanè, e se po’ dà…
Qua lo sala, su salà, eh, c’ha!
Ora lassù è Santità, è lì,
abbaglia qua cò interessi, potenza ne ha!
Lì marca Pietro,
preghi, su, molto,
e porta a Pietro rispetto.
Ah vede e’ se scetà,
deve cambià recita,
serve, insisto, sta guerra a varà….
Già è l’orti pc…miliardo!
Lo sa, qua si c’è file,
e vonno donna,
oh luce c’è su, nasce…
Due, ah cingi i fratè..
Farà santo, sarà bene…
Fa cò Re giù, preghi tu e si può dà!
Corro lì per questa via:
che fa scemi, oh?
Cuore apre tutto,
presto, dà fede, ccà t’esce il Re!
ALFREDO
Onde passa, eh già..
Ea va, renderà, lì do.
Udrà lui, e qua, deh, quotata era lì.
E da Roccia ero lì,
casa i’ ero, ah,
già lodavo,
fifa eh, ah rossi c’ha là,
certi, lo ha là…
segui là.
Va là mente, vai, vai a casa.
Lì ha ccà santo, era in Dio.
Po' si lì ha bile, libera…
Dire, giù farete, jà!
Uh, constata, ne hai,
fede nel Divo darà,
per versi dai: c’era là!
Preti va per lì.
Han devià armi,
leve è forse dure?
Sentiam, passan le onde…
So’ “bare” qui che batte su terra,
volan a dì: su c’è terra!
Ah veneta è ccà, ce fa fari, Francè, terra!
Ma ha costì di note…
Su classifica,
cieli gita, che sole che c’è qui!
Qua che dà un Re! Già tempi…
E’ possibile? Con cosa e pecchè?
Giù può saltà, di qua con Sant’Erà lì,
il tempo so voi giudica…bussà!
E più con Frà.
Là specie d’obbedì ci suona il Re!

| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Il santo ci ricorda che qui non si vende nulla, è per grazia del Signore se ci viene concesso questo "accesso" privilegiato e se lui continua a fabbricare sempre più l'"oro" della verità quaggiù. Ironicamente il santo dice che ora fa una frase a tempo di "rap": chiede di avere fiducia in lui che cerca di essere sempe onesto quando viene a spargere il suo "sale", la sua conoscenza, tramite questi messaggi. Qui sulla terra c'è tanta amarezza, ma folle di spiriti buoni scendono in nostro aiuto e per questo ci chiede di far festa, per questo grande aiuto invisibile che il cielo ci manda. Su c'è davvero chi ci aiuta e ci manda questi messaggi. Io ho una lunga lista di richieste di persone che aspettano di ricevere un messaggio dai loro cari e lui mi esorta a continuare a chiamare lui, come faccio da sempre, per poter avere i messaggi delle persone che aspettano in lista. Con i suoi messaggi lui ci porta luce e sole, nella speranza di diradare un pò questa nube nera di violenza e sopraffazione che oggi avvolge la terra e che noi già ben conosciamo. Devo continuare a scrivere quanto mi viene dato, continuare a far udire la speranza che ci viene donata con queste registrazioni. Se solo tutti udissero questi messaggi tutto potrebbe cambiare in meglio sulla terra (cagnerebbe, ne lo dice in napoletano, vuol dire, appunto, cambierebbe). Ma già il Signore è all'opera per aiutare il mondo e il santo lo sa bene, anche se pare ancora più scura questa nube metaforica che avvolge la terra. Ricevo un grazie (mamma mia! addiritttura...), qui opera il cielo e le sue sfere superiori, e lui è sempre qui accanto a noi. 
Nicola constata che ne abbiamo di grazie quaggiù per questi messaggi e manda un fiore a sua moglie dicendole che è venuto il suo momento per parlare. Dopo la morte si svegliò lassù, in un nuovo ambiente, e chiede ad Anna di fare delle veglie di preghiera per lui per aiutarlo a salire ancora, per lavare la sua anima e si chiede se sua moglie lo vorrà fare. La prega, così, dice lui può "respirare" ancora meglio (sciatà, in dialetto napoletano è respirare). Da lassù escono questi messaggi ed io (quella...) aiuto le persone ad accarezzare quest'oro che sono i loro messaggi. Lo faccio, e lui ironicamente dice che farà una cambiale per ripagarmi. Invita a brindare con lo spumante per il fatto che lui viene quaggiù a dare il suo messaggio. Di questa succosa uva che sono questi meravigliosi "cd" quaggiù ne abbiamo già tanta, ormai, essi sono come pane, nutrimento per lo spirito e fanno andare via la nostra paura della morte. Prega la moglie di restare su questo sito, dal cielo mandano conoscenza ed è importante assumere questo "sale". Su nell'Alto c'è Dio e la sua luce e bellezza abbagliano con gli interessi, dice Nicola, ha tanta potenza. E' San Pietro che dà il permesso per entrare nelle alte sfere celesti, per questo occorre la preghiera di Anna, e che si porti rispetto alla chiesa di Pietro. Chiede ad Anna di svegliarsi, di cambiare atteggiamento e reagire, deve iniziare questa guerra per cambiare la sua vita. Tutti i pc che si collegano a questo sito sono come tanti orticelli che ricevono questi semi preziosi dal cielo, lassù ci sono file di anime che vorrebbero parlare al mio registratore, lassù c'è luce che aspetta di nascere anche sulla terra. Domanda ancora ad Anna di cingere in un abbraccio i suoi due figli, il santo li aiuterà a tutto andrà bene, e di affidarsi a Gesù, di pregare, che loro possono dare quanto chiediamo se lo chiediamo con fede. Corre qui attraverso la via metafonica, e questo non lo fanno certo gli scemi, ma spiriti intelligenti. Il cuore apre qualunque porta, che dia fede, qui esce il Signore per venirci incontro.
Alfredo prende al volo le onde che passano e che gli permettono di parlare, io poi renderò a suo fratello il suo messaggio. Marcello sentirà questo messaggio, e gentilmente dice che io sono quotata lassù. Alfredo si trova presso Gesù (dunque in un luogo elevatissimo) e lì è nella sua vera casa e loda Iddio; quaggiù tanti hanno paura di fare metafonia a causa degli spiriti "rossi", ovvero i demoni, e alcuni davvero li hanno come ospiti nel proprio registratore, ma lo invita a seguire il sito e le registrazioni in esso contenute che qui i "rossi" non ci sono. Dopo la morte la mente, la coscienza, torna lassù, ed è quella la nostra vera casa. Io ho il santo che mi fa da guida ed il santo è in Dio, dunque queste comunicazioni sono sane; se c'è rabbia (bile), bisogna lasciarla andare, liberarsene, e bisogna informare tutti di questi messaggi, agire in tal senso. Mi chiede di constatare che ne ho di grazie, e che questi messaggi daranno a chi li legge fede in Dio (Divo), e che attraverso questi versi bisogna dare quanto ci arriva dal cielo. Vengono preti da lassù (anche S.Erasmo lo era in vita). Qui in terra bisogna "deviare le armi", ovvero renderle inoffensive, è forse difficile farlo, chiede Alfredo? Loro da lassù sentono quanto accade in terra, le onde attraversano i due mondi e portano informazioni. Sono proprio i morti (bare) che insistono a dire, qui in terra, che anche lassù c'è un'altra terra, un altro mondo. Io sono veneta solo di adozione come sapete, ma Alfredo mi si rivolge considerandomi veneta e dice che io faccio loro i "fari" per segnalare che qui possono venire a registrare. Ne ho ormai tante di queste loro "note" scritte. Nell'Aldilà c'è una "classifica", dice Alfredo, ovvero vari livelli, e si può passare da un livello all'altro col permesso di Dio per fare una "gita", e lì dove lui si trova c'è un sole, una luce molto viva e forte. Qui è Dio che ci dona tutto questo perchè è già tempo che accada. Alfredo sa che tanti si chiedono come sia possibile che i morti vengano a parlare, con cosa e perchè...loro possono saltare quaggiù con l'aiuto di Sant'Erasmo; sarà il tempo che poi, alla fine, giudicherà quel che faccio, intanto vengo invitata a continuare a bussare a questa porta simbolica che divide i due mondi. Chiede di stare più con quanto faccio. Il Signore si raccomanda specialmente di obbedire alle Sue leggi.

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