SANT'ERASMO
E lì figli gli dici: va già Erà,
lì farà entrare, da cuore sceglie.
E so che là dì.
E stà era ci fa solo schifo, c’è là dì!
In Oltre a luce entrate di lì? Solo belli!
Ombrelli a fa era capace, noi spera che là tutti c’è!
Oh si, è luci!
E che, si, do e giravo…c’è logorà da lì!
E’sfide Re,
è spine Re…di là vo già!
Ma mò vero scende,
c’hai lì, uh, la luce lì!
E leggi..
Ah lì nube, dirò qui il vero, c’era, puoi dire.
Oh più luce giù posso fa, c’è qua soli, si!
Oh lo apri là? Oh, gli bussa, vuò sapè?
Eroi santi lì, uh!
Qua, si eh, do, conosci, passavo: vi è il giurì!
E spiego com’è su!
Ha piazza e deve là dire de Roma…
ha là di ridì: oh là è sole!
ROSARIO
Unica, si, ora qua vita!
Ohi tu, rara bocca dà: sorgi….
Ora constata già…
Cuor rido a te, su l’aiuto…
Qua s’ha voce altro,
ti dà santo, lì prua.
Dite, va, attirà, cattura!
Cuor lì arma lì, arma ti dà,
sa, dole trame…
Ormai “sordo” è una moda,
“Re dopo sta”, ah, bugia lì?
Garante su lì ha....
Big bang è in giù, eh?
Dà, apre via là
chi soldato da giù.
E dire, si, camera mia addobba..
In su Re, se sei sconfitto vai via!
Non giù è pure miti, è là nebbia!
V’è chi stravecchio,
e artisti in coma c’è…
ah, issan cuori? E tu può giù!
Qui brilla, avanti!
E che musi tristi! Qua azione, il risultato!
DIEGO
De là è debole, ho badà e vengo, ha.
Francy therapy già lì…
Si, cari de là è, è chiaro! Ma no?…
E ho venia, oh, urrà!
Là sto, lì su, li su!
Ci hai, esci, oh va a dì!
Ah se deve! Per me lite là è!
Oscuro è là, mercato c’è, uh!
Oh là amara no!
E lì va più, c’è pure santo.
Oh, chattà le dà, mi hai giocando….
Ah di là va cane?
E’ di su a dì giù lady!
E’, oh, lady, ce vado! Zitti, là, eh!
E arò stev’? Cca, è Diego!
Cercà, invece!
Su, care! Ora cielo è là!
Oh, Legge là è! Oh, deh, care, continua, eh!
Chi vale? In giù mò siete?
Sta bene cantare, care, dì, ah, Re invia!
A rubà, dì, star là, deh!
Qua dare giù:
conti ha qua!

| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Il santo vuole che io dica a tutti (ci chiama "figli) che lui, Erasmo, fa entrare le persone lassù per mezzo della metafonia scegliendole dalla qualità del loro cuore, poi sa lui cosa dire. Usa parole un pò pesanti, il Santo, per dirci che questa epoca amorale e violenta a loro lassù fa davvero "schifo" (e per parlare così vuol dire che proprio ne sono nauseati), e non si pensi affatto che dopo la morte andremo tutti nella luce, solo i "belli", quelli con l'anima bella cioè, ci andranno. Lui è capace, coi suoi messaggi, a creare questi "ombrelli" protettivi nel tentativo di offrirci un riparo contro il male, e lassù sperano che alla fine tutte le persone possano entrare sotto questi ombrelli e trovare poi salvezza nell'Aldilà. Si, in queste sue parole ci sono luci che ci indicano la direzione giusta. E lui, poverino, gira fra tanti che fanno metafonia con la sua guida, e ci sarebbe da logorarsi per la fatica e l'impegno, anche per un santo! Nel mondo oggi si fanno troppe sfide a Dio, e Dio ha troppe spine per quello che accade sulla terra, ed è per questo che lui viene in "missione" quaggiù. E con lui scende la verità, la vera luce fra tante menzogne che vengono dette, anche sull'Aldilà e su cosa ci aspetta dopo. Per questo ci consiglia di leggere i suoi tanti messaggi, raccolti in questo sito. E' come se una nube oscura avvolgesse la terra e le menti degli uomini, questa è la verità, e allora lui ci dona più luce possibile, visto che lassù ci sono "soli" capaci di ridarci luce, calore e vista. Mi chiede di aprirgli sempre la porta del mio registratore, ci sono santi eroi come lui ad aiutare in queste comunicazioni fra due mondi, e lui ci passa quello che sa dell'Oltre, ovvvero che dopo la nostra morte ci attende un "giurì", il giudizio per come abbiamo vissuto, amato ed agito. Lui ci spiega come stanno le cose lassù. Chiude chiedendomi di dire a questa piazza virtuale composta dai miei lettori che bisogna guardare alla chiesa di Roma, il vero sole della verità sta proprio lì. 
Rosario dichiara subito che la vita è unica, nel senso che quella lassù è una continuazione di quella terrena.
E' raro che loro possano avere una "bocca" per parlare e dire che lassù si risorge in spirito, e ora lui sta già constatando questa verità. Chiama "cuore" Graziella, le sorride e le assicura l'aiuto che può darle. Certo hanno la voce di un'altra persona, quella dello speaker che parla alla radio e le cui parole loro trasformano, ma è il santo che dona queste grazie portando qui la prua della sua "nave" spirituale. Rosario chiede di dire a tutti di queste comunicazioni, di attirare qui la gente, "catturarla" per mostrarle queste prove. Il cuore, ovvero la capacità di amare, è una vera arma qui sulla terra, e il tramare, l'inganno, fanno molto male all'anima. Essere sordi alla Parola di Dio e alla chiamata verso il divino, è diventata ormai una vera e propria moda, e dire che dopo la morte c'è il Signore ad attenderci non è una bugia, è la verità. Ci sono spiriti che garantiscono la bontà di queste comunicazioni; e non è che la teoria del "big bang" sostituisce Dio, non è affatto così e questa teoria, tra l'altro oggi rimessa in discussione, non ci offre la spiegazione per tutto. Il Signore apre questa via per comunicare a chi quaggiù si fa "soldato" per lui, a chi combatte perchè queste verità si affermino. Non so se qui Rosario si riferisca davvero alla sua camera, che forse Graziella addobba coi suoi ricordi, oppure alla sua tomba stessa...Quando arriveremo lassù, se saremo sconfitti nel rapporto che abbiamo avuto con Dio in terra, dovremo andare via dalla Sua presenza ed evolverci in luoghi oscuri e pesanti. E non è un mito ma pura realtà la "nebbia" che opprime i livelli più bassi dell'Oltre, e in quella nebbia si trova di tutto, molte tipologie umane, da chi è morto vecchio ma senza saggezza agli artisti "maledetti" che, diffondendo l'idea che Dio è morto, lassù stanno ancora chiusi nel loro "coma" spirituale. I messaggi issano i cuori di chi li leggi ed anche Graziella potrebbe farli conoscere a chi ne ha bisogno. Il luogo dove lui si trova "brilla", c'è luce e chiede a Graziella di andare serenamente avanti. E non vuole vedere "musi tristi", chiede azione, di darsi da fare, perchè i risultati si ottengono solo con l'azione.
Diego vede sua mamma "debole" spiritualmente e per questo viene a dare il suo messaggio. Col termine scherzoso "Francy therapy", ovvero terapia Francesca, indica il fatto che un messaggio metafonico può essere una terapia per il dolore e la non accettazione della perdita.
E' ovvio che ci sono davvero i nostri cari dall'altra parte del "filo", perchè sua mamma si ostina a dire che non è vero? Grida "urrà" perchè ha avuto venia dal Signore che gli ha dato il permesso di ritornare a parlare per sua mamma. Ripete con forza a sua mamma che veramente lui c'è, e sta lassù, lo ripete due volte per cercare di metterglielo in testa una volta per tutte. Davvero sua mamma lo ha qui e dovrebbe uscire a dirlo a tutti, lo deve fare, per questo motivo lui litigherebbe anche con lei che non riesce a credere fino in fondo. Questa frase mi resta un pò sibillina, forse lui vuole riferirsi al fatto che il mercato di quelli che dicono di parlare coi morti, indovini e quant'altro a pagamento, è un mondo oscuro. Le chiede di non essere così "amara". Quaggiù arriva sempre di più dal cielo, e viene sempre anche il santo che mi concede di "chattare" con loro, quasi fosse un gioco avere qualcuno in linea dall' Oltre. Chiede sarcastico a sua mamma se pensa che sia un cane a venire a parlare, invece di lui...non lo è di certo, e vuole che io lo dica con chiarezza. E tutti zitti, perchè è vero che lui viene a parlare qui da me. In dialetto chiede dove sua mamma pensava che si trovasse, lui sta qui e dice anche il suo nome. Invece di dubitare, dice Diego, che si metta anche sua mamma a cercare di ricevere qualche sua comunicazione. Esorta a sollevarsi che il cielo è qui che ci parla, e la Legge di Dio permette tutto questo, e per questo bisogna continuare a registrare. Chi vale davvero resta qui a leggere ed ascoltare, dice Diego. E starebbe bene cantare di gioia visto che ora sua mamma lo ha avuto in registrazione. Le chiede di star qui a "rubare" quello che i messaggi ci insegnano. Saluta volendo dare un'ultima verità: alla fine lassù si faranno i conti per come ci si comporta verso Dio e verso gli uomini.
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