Aldo è un caro amico di famiglia, diventato uno "zio" per Francesca che me lo ha chiesto - Catello è il giovane cugino di Patrizia che però, a sorpresa, lascia poi il posto al papà di Patrizia, Pietro - 02/05/2012

Ho effettuato questa registrazione per chiedere, sempre con intensa preghiera, a Sant'Erasmo, di portarmi due persone che erano in lista di attesa: Aldo che mi era stato richiesto da Francesca e che era un carissimo amico di famiglia, talmente caro che lui stesso, lo vedrete, si definirà "zio" di Francesca benchè non lo fosse davvero per parentela, e Catello, cugino di Patrizia che è passato oltre per un brutto male lasciando i giovani figli e la moglie. Ma Patrizia ha avuto anche una sorpresa inattesa e non richiesta da me: insieme a Catello, si presenta anche il padre di Patrizia, Pietro, per portarle il suo affetto e la sua testimonianza di vita eterna. Egli ci teneva davvero moltissimo a portare il suo saluto alla figlia, al genero e ai suoi nipoti e così ha trovato il modo di "intrufolarsi" nella registrazione di Catello che, ben volentieri, gli ha ceduto il passo.

grande sfida, che lì ha amore che gente non ha!....

ALDO

Quanta rabbia qui fa:
cò na lente qui sta già troppi che chiede
senza andare, oh, beati i pazzi!
Francè, dai, celebrate là,
zio gambero, è vero, credi là,
è qua, va davvero,
è giù che stai con Aldo
ed è lì, dà un Re, urli e dà:
si conforta!
Ho qui dunque salire, qua mi alleno,
giù ma va che sogna,
verrò sempre, ero qui!

Però tributo stabilì è da noi….
Sembra che hai là i mezzi:
vero, l’orgoglio è di zio…..

Ah so: qui alla terra era co’ rispetto
mettendo reti giù,
grande sfida, che lì ha amore che gente non ha!

 


PASQUALE

Che sito che sta giù!
Che è a salì grotte già molte braccia lì,
su armi qui getta!
Amori, crepi dubbio!
Lì carezza giù famiglia…
Qua ti tiro, sai, scarpa:
vedrai, ti si dirà santa lì su Roma…..
guida, si, che già era qui da dire.
Sogno è qua, sono a dì….

 


PIETRO

Ha Pietro, puoi annare ad annuncià lì?
Già vado meglio, qui, tesoro, ho baci!
Qua l’osceno neanche del gene lì c’è:
i morti cerca lei poi, ma che disastro!
Qui c’è e non farsi vivo papà?
E si, mò non stai zitta, là può dì,
finalmente!
Ah, lì giù che fa il genero?
Occhi è di Re giù!
Sapete tutti che è Aldilà!

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Aldo inizia dicendo parole di sostegno per quanto vado svolgendo e dice che lassù a loro fa rabbia vedere che tante persone mi chiedono contatti solo per poterli poi mettere sotto la loro "lente" esaminatrice, e tutto ciò senza neanche spostarsi di un solo passo da casa loro (mentre, per esempio, per avere una registrazione dai signori Desideri, bisogna recarsi a Sinalunga, a casa loro), e giudica pazzi costoro che poi, invece, non danno alcun valore spirituale ai messaggi che ricevono, limitandosi a valutarli solo da un punto di vista di "prove" e "conferme", senza poi mettere in pratica quanto loro da lassù ci consigliano con amore e vicinanza. Dice poi a Francesca, che lo ha richiesto, di far festa perchè lui, che si definisce in maniera scherzosa "zio gambero" (perchè è tornato indietro sulla terra a parlare) è davvero qui sulla terra per parlare con lei. Le dice che sta davvero con Aldo in questa registrazione e ciò per questo dono che ci fa il Signore di poter comunicare con loro che hanno anche lo scopo di confortarci. Aldo dice che deve ancora salire nell'Aldilà, ma si sta "allenando" per poterlo fare sempre meglio, e poi, rivolto a Francesca, le dice di continuare a sognarlo (Francesca mi ha detto di averlo sognato con particolari rivelatisi poi esatti), lui andrà sempre quando potrà nei suoi sogni perchè in fondo lui, dice "sono qui", ossia, sono vivo e sono ancora io. Però chiede un "tributo", e noi sappiamo di cosa hanno bisogno i nostri cari: preghiere e messe come ho già detto tante volte. Le dice poi che lei avrebbe le capacità per dedicarsi alla metafonia, e che è il suo orgoglio (si definisce ancora "zio", sottolineando appunto questo legame speciale che egli aveva per questa famiglia). Aldo dice che sa bene che da lassù hanno aperto questo canale di comunicazione verso la terra con rispetto, mettendo reti per "accalappiare" le anime più reticenti e dar loro un'opportunità di ricredersi, e questa sfida è stata concessa dal Signore che ha per noi un amore che invece noi non abbiamo per Lui.
Che sito che c'è laggiù, esordisce Catello facendo riferimento a questo sito, ovviamente, un sito che serve a tanti qui sulla terra per aprire gli occhi, visto che nelle "grotte" (in Purgatorio) ci sono sempre troppo braccia che poi devono salire, elevarsi verso il Cielo nella sofferenza, e ciò perchè in vita non hanno creduto all'esistenza dell'Aldilà, non hanno avuto fede nella vita eterna e hanno bruciato la propria esistenza. Bisogna buttare le armi, dice Catello, ossia vivere anche nella propria vita in maniera da cercare sempre la pace e senza aggressività. Rivolto ai suoi cari, li esorta affinchè che il dubbio che ancora possono custodire in cuore circa le verità spirituali, deve morire del tutto. Chiede a Patrizia di portare una carezza alla sua famiglia e poi scherza con lei (che forse vive un periodo di pessimismo e stanchezza) dicendole che le tira una scarpa da lassù, e che sa che poi alla fine la chiameranno santa a Roma per tutto ciò che deve sopportare. Le chiede di guidare la sua famiglia e di far loro conoscere questi messaggi perchè bisogna dir loro il fatto che lui sia venuto a parlare per dimostrare di essere ancora vivo in spirito lassù. Per lui è un sogno il fatto di essere qui a parlare con sua cugina. Ma ecco che, inatteso, entra Pietro, che è il papà di Patrizia: "hai Pietro", mi dice, e mi chiede di andare ad annunciarlo a sua figlia. Le dice, chiamandola affettuosamente tesoro, che lui va meglio lassù e le manda baci. Nel fatto di poter comunicare con noi, dice Pietro, non c'è nemmeno un gene di "osceno" (come invece tanti sostengono, sparlando a sproposito contro la metafonia ed i contatti con l'aldilà), e dice con grande ironia che il fatto che io cerchi i "morti" per dare conforto ai loro cari è, si, davvero un gran disastro! (I veri disastri in questo mondo sono ben altri, non credete?). Chiede a Patrizia che senso avrebbe non farsi "vivo" con lei visto che lui c'è ancora, anche se da un'altra parte, facendo capire che lui desiderava venire a parlare. Le ribadisce anche lui che ora lei non deve tacere sul fatto che loro possono parlarci e quindi deve finalmente dirlo alla famiglia di Catello per dare loro conforto e speranza. Chiede che fa suo genero, il marito di Patrizia, quaggiù, poi li consola dicendo che su di loro ci sono gli occhi del Signore a guardarli nelle difficoltà. Chiude contento perchè sa bene che tutti i suoi cari credono che c'è l'Aldilà e che quindi lui ora vive proprio in quella dimensione.

COMMENTO

Spesso le persone che ricevono questi messaggi restano colpite dal fatto che i loro cari lassù siano diventati molto più affettuosi di come erano in terra e che esprimano senza problemi nè remore il loro affetto, con grande trasporto. Ciò è dovuto al fatto che, ormai sciolte dai condizionamenti culturali ed educativi terreni, le anime sono libere di esprimere la loro vera natura senza temere alcun giudizio da parte nostra. Segno che certi comportamenti erano falsati da regole sociali non scritte, da convenzioni artificiose che spesso, però, anche oggi, soffocano ciò che siamo davvero. Io credo che da questa "costrizione" che facciamo a noi stessi per seguire le regole imperanti e non uscire dal branco, sia alla base di tante infelicità e nevrosi, di tanti rapporti monchi nei quali ha regnato il non detto, il non fatto, in poche parole, il rimpianto. La nuova libertà che l'anima sperimenta fuori dal corpo risolve almeno la falsa necessità di uniformarsi al gruppo e le permette di essere davvero se stessa, nella pienezza della propria vera essenza. Ed ecco, allora, che anche mio padre, che in vita era, per educazione ricevuta, il classico padre nel suo ruolo amorevole, responsabile, ma severo, quando è venuto da me in registrazione si è sempre mostrato affettuoso e gioioso come un bambino, senza mostrare alcuna vergogna nel dire il suo amore e libero di mandare tutti i bacetti che ha voluto. Segno che quello è davvero il mondo della verità, dove ognuno è senza più alcuna maschera.

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