Sant'Erasmo ci porta a parlare "San Giusto", a sorpresa - Andrea è il giovanissimo figlio di Paolo - Alessandro è, invece, il marito di Tiziana - 12/12/12

In maniera del tutto inattesa, Sant'Erasmo dice solo una breve frase per introdurre a parlare San Giusto. Ora io, sinceramente, non sono in grado di dirvi di quale San Giusto si tratti in effetti, visto che di santi con tale nome, nel calendario, ce ne sono circa 17 e ben dieci di essi sono morti martiri per Cristo. Ma forse non è tanto importante saperlo, ciò che conta è il messaggio che questo Santo ci porta, come sempre. Dopo San Giusto possiamo ascoltare le parole di Andrea, figlio di Paolo: di lui so solo che è morto in giovanissima età, presumo per un incidente, e suo padre ha tentennato per molto tempo prima di decidersi a chiedermi un messaggio metafonico del figlio, per vari motivi, non ultimo un rifiuto psicologico ad accettare la morte del figlio, a considerarlo effettivamente come un abitante dell'Aldilà. Alessandro viene, infine, a chiudere la registrazione: è il marito di Tiziana, morto per un tumore.

Chi piange ha lì chiave, ha da aprire là!...

SANT'ERASMO

Il papa v’è lì a dire: cielo è vero!
C’avrei San Giusto a dì, d’oro è angelo!

 


SAN GIUSTO

Ah, giù i vizi, dì, troppi!
Giri qui e rubi!
Mi piaci là, sonetti là uniti, là, oh vidi!
Contà il denaro? Rifuggi de fa giù….
C’è un amore: è disastro?
C’è qui chi ti dà,
e giù fede ti dà, ha il cuor lì!
E noi già a dì gli piaci,
ed è lì, giù nota lì!

Ah Signore, dì, può! Giuri!
Sta lì vita, si!
Oh, dischi….più dura l’è giù l’ora lì, eh!

 


ANDREA

Dirò: verde! Venni, è si vero!
Ma io ho piedi,
gli dirà: c’è sfere, e giurà: so là!
Hai cero?
Si, mani sull’euro metti!
E va davvero là tv…
Stare sempre a dì dagli affetti.
Arrivo, fischio giù:
c’è il lume, gira, prova là!
Eh siii, venga!
Penna e cuore è lady mò lì,
si alzava, si, vola di là,
i rischi là si negherà:
si in noi era anche fede,
il destino era parlarci.

Gran fede ti dette, salva,
“sa”….lei risponde.

Oro gli dette là…chi ha là se cambia!
E’ un artista; lì inganni, soldi?
Mai lì giù, eh!

Che rotture amore gli dà!
Ma le vocali lì? Sentire “bla” e dì!

 


ALESSANDRO

Ora in mezzo ha più carte: è noi qui!
E no sete: c’è di là amor giù,
e venni di là qui.
E lì fa, risponderà giù padre.
E’ noi, sta prove, più suonare qui c’è!
Sono guide armate e noi stare giù in onda.
S’annà, s’annà!
E tu chiedi, là è bene,
ti dà mò Martire, sai, qui?

E so che là rideranno: vederlo vò?
Ah qui so volare, bella aggiungi là,
mò vengo, sto giù.
Fa cose operative!
Chi piange ha lì chiave, ha da aprire là!
Luce poteva mezzo darla,
già il Re butta d’una lenza giù,
si, “documenta” dà!        

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo ci ricorda che il ruolo del papa sulla terra è quello di ricordare a tutti noi che la realtà del cielo è vera, che il cielo esiste ed è la nostra vera patria. Poi annuncia che ci sarebbe lì con lui San Giusto per parlare e commenta che l'angelo, che ci permette queste comunicazioni preziose con la sua energia , è davvero d'oro. San Giusto dichiara subito il suo pensiero. ci sono troppi vizi quaggiù sulla terra, causa di tanti mali che sempre più stiamo pagando tutti. Mi invita a "girare" lassù per "rubare" i loro messaggi e consigli. Bontà sua, il santo dice che gli piace ciò che faccio e che ha visto come, alla fine di ogni registrazione, i "sonetti" che ci mandano da lassù vengono uniti in un messaggio coerente. Ci invita a rifuggire il desiderio di vivere solo per contare il denaro (ovvio che egli si rivolge ai pochi ricchi e potenti della terra che proprio a questo scopo vivono e agiscono per il male). C'è amore in queste comunicazioni: è forse un disastro, come tanti affermano, ascoltarle e cercarle? Lì con lui c'è chi mi dà questi doni, Sant'Erasmo, è lui che mi conduce alla vera fede coi suoi messaggi e che ha il suo cuore qui, sulla terra, e si preoccupa del nostro destino. Bontà loro, San Giusto dice che a S.Erasmo piace quel che faccio per questo sito ed è per questo che mi manda le sue "note". Mi invita a dire e giurare che il Signore può tutto, anche rendere possibile la comunicazione fra i due mondi, come sta avvenendo ormai da anni. C'è la vita, si, lassù, è vero. Oh, dice San Giusto salutandoci, questi "dischi", ovvero queste registrazioni, arrivano dal cielo perchè l'ora che stiamo vivendo sulla terra è particolarmente dura.
Andrea dice che ha il semaforo verde dal cielo per venire a registrare e che è proprio vero, viene proprio lui. Ha i "piedi" per spostarsi (è un'immagine simbolica per dire che loro possono spostarsi) e vuole che io dica a suo padre che nell'Aldilà ci sono varie sfere (un concetto che hanno affermato varie volte), vari livelli di esistenza e può giurare, ribadendolo di nuovo, che lui è davvero quaggiù per dare il suo messaggio. Chiede a suo padre se ha un cero da accendere per questa grazia che entrambi hanno di poter comunicare attraverso questo mezzo, e scherzando incita suo padre a mettere mano all'euro e ad accendere il cero in chiesa. Davvero viene quaggiù la loro "tv" celeste (scherzano sempre dicendo che hanno la Rai dell'aldilà) e tramite questa "stazione trasmittente" loro, dall'Oltre, vengono sempre a parlare coi loro affetti restati sulla terra. Lui arriva e fischia per far meglio sentire a suo padre il consiglio che ha per lui: siccome questo "lume" della metafonia gira e riguarda anche tante altre persone che la fanno, lo invita a provare egli stesso a registrare. Si, insiste, che venga senza avere paure. Ha un pensiero carino per me e dice che ho penna (per scrivere i loro messaggi) e "cuore" nell'aiutare chi mi chiede un contatto con loro (sapete già che mi chiamano spesso "lady" ormai). Col registratore, dice Andrea, è come se io mi sollevassi da terra, volassi fino a loro, e in questo nega che ci possano essere dei rischi: se in chi cerca il contatto c'è anche la fede, allora sarà destino che si riesca a parlarsi, fra i due mondi (Andrea afferma un concetto importante: se si fa metafonia solo per curiosità, o non si ottiene nulla o si rischiano intrusioni malefiche. Bisogna avere fede e disporsi con l'intento di aiutare gli altri, prendendo solo quello che loro ci vogliono dare, senza pretendere risposte). Andrea sa che attraverso la metafonia il cielo mi ha donato la fede che prima non avevo e me lo ricorda, e sa che io, in me stessa, rispondo che lo so, è proprio così. Mi dettero oro, come sempre affermano, con la possibilità di ricevere questi messaggi, e chi li riceve con fede cambia interiormente, si pone in una nuova prospettiva di valutazione della vita. Mi lusinga dicendo che sono un artista (bontà sua) e che mai soldi nè inganni ci sono stati in ciò che faccio (lo vuole chiarire a suo padre, loro sanno i pensieri che ci passano in testa, compresi questi). Anzi, altro che soldi ed inganni, dice Andrea, l'amore per cui mi presto a far da "intermediaria" fra i due mondi mi ha causato, nel tempo, tante "rotture" (lo dice con un linguaggio molto franco). In chiusura Andrea fa presente che ormai, per l'allenamento che ho nel sentire il loro linguaggio particolare, basta che io senta una vocale, un "bla" (ossia qualcosa a prima vista incomprensibile) e comprendo quello che vogliono dire.
Alessandro dice che nel registratore ora avrò più "carte", perchè avrò anche la sua registrazione. Non bisogna avere più "sete"di verità, l'amore è quaggiù e si esprime anche in queste registrazioni col permesso di Dio, e proprio lui è venuto dall'Aldilà qui, per dare il suo messaggio. Lui, il padre (credo avesse anche dei figli) risponderà alla "chiamata" che ho fatto per sua moglie. Sono proprio loro, quelli che noi chiamiamo i "morti" e danno prove con la metafonia, per cui bisogna "suonare" di più alla loro porta col registratore. Ci sono le guide superiori che ci aiutano ad avere i loro messaggi e queste guide sono simbolicamente "armate" per non far entrare entità negative, e loro dunque sono proprio in onda per trasmettere a noi. Si va, si va, dice con entusiasmo Alessandro, e mi esorta a chiedere i contatti con le persone lassù perchè è bene farlo, mi dà il Martire (Sant'Erasmo) questi doni, dunque possiamo stare tranquilli che essi vengano dalla Luce. Alessandro sa già che i suoi sono scettici e rideranno, non crederanno al fatto che è davvero lui a darci il suo messaggio (tanti mi chiedono contatti solo per curiosità e ciò però non è affatto bene) e così gli chiede cosa vogliono, vederlo in carne ed ossa? Mi chiede di aggiungere al suo messaggio che lassù lui sa volare e che ora viene e sta quaggiù. Rivolto alla moglie la esorta a fare cose "operative", a darsi da fare e a non piangere, anche perchè chi piange per un lutto nella metafonia trova la chiave per capire che loro non sono affatto morti "aprendo" la comunicazione al cielo. Questo mezzo, il registratore, può darci la luce, illuminarci sul nostro destino dopo la morte, il Re, il Signore, con la metafonia ci butta giù una lenza affinchè noi la possiamo afferrare e comprendere la verità, ci dona dei veri e propri documenti con queste registrazioni, documenti che sono prove (documenta è detto alla latina, è plurale per indicare "documenti").

COMMENTO

Una bellissima sorpresa quella di San Giusto, un santo che, devo confessare la mia ignoranza, non conosco molto bene, nemmeno per sentito dire. Sebbene non sappiamo quale San Giusto sia fra i 17 che la chiesa ha santificato, è comunque importante il messaggio che ci porta questo santo che, con poche ma incisive parole, ci ricorda l'ora terribile che il mondo sta vivendo per la crisi che è, prima di tutto, una crisi di valori, etica e spirituale, e poi economica. Ed è una crisi tale da poter cambiare il nostro modo di vivere, nel bene e nel male. La radice del male, comunque, resta il fatto che l'uomo è lontano da Dio, ogni giorno di più, e gli effetti di questo tentativo di autodeterminazione etica si sentono ogni giorno più pesanti e devastanti. Non basterà sistemare le cose a livello economico e finanziario, in questo mondo senza Dio il rischio di una catastrofe causata dall'uomo stesso, a tutti i livelli, sarà sempre più pressante e reale. Mi hanno colpita i messaggi di Andrea e di Alessandro, entrambi preoccupati di convincere i loro parenti della realtà delle loro comunicazioni, che loro sono effettivamente chi dicono di essere e che sono vivi in spirito. In questa preoccupazione c'è tutto il desiderio di sollevare i propri cari dal loro dolore e donare loro una speranza nuova, alleggerendo il dolore con la certezza che chi si è amato davvero sulla terra, lassù si ritroverà, a patto che si sia vissuta una vita degna e giusta, nel segno dell'amore, della compassione e della bontà.

image