Sant'Erasmo introduce, con le sue parole, Antonello, giovane suicida chiesto da Mariangela, sua amica, e Gregorio, giovane marito di Daniela - 23/08/2013

Dolcissime le parole di S.Erasmo che proprio non si stanca mai di invitarci alla fede e alla speranza, ad ascoltare questi messaggi che ci portano, come lui stesso dice, pace. Oggi ci porta Antonello, un giovane ragazzo suicida che ha avuto evidentemente, stando a quanto egli stesso dice in questa registrazione, problemi seri nella sua vita terrena, e poi Gregorio, un giovane uomo morto improvvisamente, che ha lasciato la moglie Daniela e due bimbe.

Costì ma davvero si venne, noi si chiama lì!!.....

SANT'ERASMO

Dì: credo qua Dio, dì,
già dì”ormai vedrò là”?…..

speri lì giù davvero, so qui già.
E cò raggio è nota, nnammurato ha qui de lì!
Costì ma davvero si venne, noi si chiama lì!
E se qui intrai là ce l’ho, eh, speranza lì….
Oh pace che portammo giù, ah!
Ha là paghe, resta qua, hai su, con baci dà,
fa che era cibo, che male testa tengo, ohi!
Se l’ira uh s’alleggerì,
d’ascoltato nastro veniva pace.

 


ANTONELLO

Va lì folle, vuo? Lì dice.
Oh n’ha uscite, deh!
E oplà! E cò spinello, ah, nel menù
ho il Tavor qua!

Cò sta cena lì me sazio, dì:
noi stile hai là!

Qua zoo amma sta, che vuò?
Qua sa: di giù smette, che c’è lì!
A Re dai retta,
ma lassù, sarà l'istessa là, o vittime!
Entra e dai retta, ma là sta chi lì imbuca,
chatteremo così e c’è, amici, prove!
E’ si ora lì, oh giù, per ndò se sale,
lo sai ch’è disco e lo può dà,
domo s’andrà quassù!

 


GREGORIO

Ah lì si badi spendere,
non sta scritto qua, oh vai, de là sta bare!
Yes, a lavorà si esce, so, eh, lì dire!
N’esce e occorre lì, sta là mi forza, n’hai qua!
Oltre a dì, e il sale cieli ha,
e usare, mira, è lì scoglio,
so tosti, deh, si, uh!
Ah che fa? E’ da pormi oggetti?
Vero hai lì trovar, suono hai poi
stella rara ch’è ridestà!
Vai, butto lì note,
ccà era dire no?
Da Legge n’hai, già accettato,
so e dagli: ce n’è!
E’ già armate, vi do, oh là!
S’abbona su l’eroi,
ma guid’è, oh, mò Lui!

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il santo invita tutti noi a credere in Dio qui, ora, sulla terra, e non a dire "vedrò poi lassù se eventualmente esiste". Sant'Erasmo mi esorta a sperare nell'umanità (esorta tutti noi, ovviamente) che anche lui è qui ad incoraggiarci. Col raggio di energia che gli esseri superiori angelici mettono a nostra disposizione per permettere queste comunicazioni, arrivano le note del cielo che possiamo dunque leggere e meditare, e su questi messaggi possiamo contare perchè S.Erasmo è innamorato dell'umanità e desidera aiutarla. Loro vengono davvero a parlarci, ne dobbiamo essere certi, ci chiamano e specialmente lui ci sta vicino. E se lui ha deciso di entrare qui, attraverso queste registrazioni, è perchè ha forte speranza che il mondo possa farcela a diventare un luogo migliore. Da lassù, con queste registrazioni, portarono la pace, quella dei cuori. Mi dice che ho le mie paghe per quello che faccio (certo non si riferisce ai soldi, ma a paghe "spirituali") mi incita a continuare che dal cielo mi concedono tanto coi loro baci di affetto, e mi chiede di stare in quanto questi messaggi sono "cibo" per le anime assetate di Dio e verità, e nel dirmi per l'ennesima volta queste stesse parole, il santo dice, con la sua grande ironia, che gli viene mal di testa a forza di dover ripetere sempre le stesse cose. Chiude dicendo che se la rabbia si alleggerisce quando si leggono questi messaggi, allora vuol dire che l'ascolto di queste registrazioni può davvero portare la pace alle persone.
Antonella esordisce con un pò di amarezza: se proprio la sua amica Mariangela vuole lui, il "folle", allora lui verrà a dire qualcosa. Il cielo ne ha di "uscite" attraverso le quali loro possono manifestarsi. "Oplà", dice Antonello per dare un senso di velocità al suo presentarsi, eccolo qua con il suo solito menù di spinello e Tavor (per chi non lo sapesse il Tavor è un potente tranquillante contro l'ansia e l'insonnia che però a lungo andare può dare forte dipendenza. Antonello fa capire che anche lassù egli è ancora schiavo delle sue dipendenze terrene che, ovviamente, non può soddisfare). e con questo menù "chimico" e stupefacente egli si "sazia" ancora lassù, e questo indica che egli è ancora nei livelli più bassi dell'Aldilà e non è riuscito ad intraprendere il suo cammino evolutivo. Questo è stato lo stile della sua vita. Lassù coloro che hanno forti dipendenze da sostanze varie e droghe devono sostare in un simbolico "zoo" (ne ho già parlato in altre occasioni) dove l'essere umano deve prendere coscienza di trovarsi ancora in uno stato istintivo ed animalesco che lo ha portato a dipendere da sostanze stupefacenti e a rifiutare la vita nella sua vera essenza. Dice che bisogna smettere qui sulla terra di usare sostanze che generano dipendenza perchè davvero esiste quel luogo desolato in cui l'anima è costretta a stare dal suo stesso bisogno che le impedisce di salire verso sfere più luminose. Bisogna dar retta al Signore, seguire la Sua Parola, e ricordare che poi lassù saremo gli stessi, con i problemi e le dipendenze irrisolte, vittime di esse. Invita Mariangela ad "entrare" in questo sito, a leggerlo, lassù c'è chi "imbuca" queste lettere e loro possono "chattare" attraverso questo mezzo e darci prove che la vita continua dopo la morte. C'è ora, qui sulla terra, questo mezzo attraverso il quale è possibile "salire" fino a loro lassù, possono davvero, da lassù, dare queste registrazioni. Antonello chiude dicendo che alla fine ljui andrà più su solo quando avrà "domato" i suoi problemi, quando sarà guarito.
Gregorio tocca un tema che già altri da lassù hanno toccato, ovvero quello delle troppe spese che noi "vivi" affrontiamo per funerali e casse da morto. Dice infatti che bisogna badare a spendere per queste cose che per loro non sono importanti, non sta scritto da nessuna parte che bisogna spendere tanto, le bare restano qui, ma loro sono da un'altra parte, loro non sono lì dentro. Ora lui esce da lassù per venire a "lavorare" registrando, visto che sa parlare, si sa esprimere attraverso il registratore (con l'aiuto di S.Erasmo). Da lassù lui le manda la sua forza, sa che le occorre e lui le assicura la sua vicinanza spirituale. C'è l'Oltre a dire e con questi messaggi il cielo ci dona il suo "sale", il sal sapientiae, la sua sapienza che dobbiamo usare visto che nella vita affrontiamo tanti scogli che sono davvero "tosti". Chiede a sua moglie di non portargli più cose materiali (penso si riferisca a lumini e fiori?), che pensi piuttosto a trovare la verità che è in questi messaggi che arrivano col suono di queste voci che hanno il compito di ridestare le coscienze e le anime alla fede (chiama sua moglie "stella rara" con grande affetto). Pare quasi invogliarla a provare a fare metafonia che poi lui le "butterà" le sue note da lassù. Ha il permesso di farlo dalla Legge divina che ha già accettato che lei faccia metafonia e Gregorio vuole che io le dica che ce ne sono di cose belle in serbo per lei se vorrà provare. Armate di protettori già sono pronte per aiutarla, eroi (spiriti superiori che aiutano noi qui sulla terra) si "abbonano" a portare aiuto, ma la vera guida è sempre e solo Lui, il Signore.

COMMENTO

Le parole di Antonello meritano una spiegazione un pochino più approfondita. Molte volte i trapassati hanno detto di continuare a subire, nell'Aldilà, gli effetti deleteri di un vizio, di un comportamento errato, di una dipendenza che già avevano sperimentato nel corpo quando erano sulla terra. L'ubriacone continuerà a desiderare l'alcool, il drogato la droga, il tabagista la sigaretta e così via. Ebbene io sono del parere che questi effetti deleteri siano replicati dal loro stesso spirito come forma di rieducazione e purificazione, in realtà essi, non avendo un corpo per poter sperimentare ancora gli effetti nefasti delle dipendenze ancora lassù, "sentono" solo a livello della percezione spirituale quelle stesse pesanti conseguenze, ma ciò non toglie che esse siano ancor più penose. Lo spirito soffre anche per la percezione della propria incapacità a gestire il problema della dipendenza, dipendenza che arriva come effetto di proprie scelte azzardate, spesso fatte sotto la spinta della voglia di trasgredire, senza riflettere sulla sproporzione enorme tra la trasgressione e il conseguente prezzo da pagare. L'anima stessa sa che solo passando attraverso queste "forche caudine" potrà risolvere quei problemi che non ha saputo risolvere sulla terra e che l'hanno travolta, impedendole di far frutto dell'esperienza terrena. E Antonello, con le sue parole, cerca di farci comprendere che proprio questo è il dramma più grande per un'anima: aver sciupato nella maniera più sciocca la propria vita terrena.

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