Antonio è il nonno di Antonio (portano lo stesso nome); il contatto mi è stato richiesto da Rosario, un caro amico di Antonio - Marino è il marito di Paola, morto improvvisamente a soli 54 anni

In questa registrazione è il turno di Antonio, un nonno molto amato da suo nipote omonimo, e che mi è stato richiesto per tramite di Rosario, un carissimo amico di Antonio; vi dico ciò perchè il nonno fa un riferimento a questo ragazzo nel suo messaggio, altrimenti non comprendereste il senso delle parole di questo nonno, scherzoso e gioioso, felice di poter parlare a suo nipote e al quale, vedrete, alla fine del messaggio, fa una bella "pubblicità" rivolta alle donne. Marino è il marito di Paola, morto a soli 54 anni improvvisamente. Molto forte la sua richiesta di preghiere, preghiere che gli servono per poter iniziare, finalmente, a "salire" dal luogo in cui si trova ora.

Si vince Erasmo già corre pace: capì là c’è!.....

ANTONIO

Figlio, lei ah bussa,
qui l’apro, qui prove!
L’esce a dì: qua festa,
su, n’hai lì curiosà!
E giù, master, lì feste giù arriva: buonumore!
Sta qua “isso”,
andava a lei casa,
ohi è raro, lì sta qua sole,
donna lì su è!

Serranda alla rabbia,
la nostra spalla sta lì, te stimare.
Oh, Fatima è incensà!
Ahh, già in terra Lei madre v’è!
E sient: fate le gare là?
Nota là lancia….
Amico in giù è raro, vi stava giù onda:
arò va lì?

Ahh, ha molto da campare,
oh donne, già, si, nasce caruccio,
Re darà, gambe ti da….eh!

 


MARINO

Entra baruffa!
Regno ha la chiave,
dì: strappà, oh, lì!

Forte, deh, scava là di già,
ce ne sò pochi turnà su!
Ho sentito là, giù i missili ir vi è lì,
dirò: vie donerà il Rabbi,
deh, trattalo a dir rosar, puzza è lì!
Ah, va a dì: qua nun se va a salire…
Na cava è là, deh,
c’andrà, deh, lode lì!
E raglia bocca, là è vero che c’è!
Oh si, il Duce è in Aldilà Re, dà aiutar lì!
Abbracci al cuore amici merita,
Si vince Erasmo già corre pace:
capì là c’è!

Ah, che vita, me uscire qua tomba!

 

 

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Chiama "figlio" il nipote che lo aspetta e gli dice che, visto che io sto "bussando" alla sua porta col mio registratore, lui mi aprirà e darà qui le prove del fatto che egli, lassù, è pienamente vivo. Esce a dire che sta facendo festa per questa opportunità e invita suo nipote a "curiosare" nel sito per comprendere meglio la realtà della vita dopo la morte. Lo chiama "master" e gli ricorda che stanno arrivando le feste di Natale, e lo invita ad essere di buonumore. In napoletano dice "isso" (lui) per dire che egli sta proprio qui, in casa mia mentre sto registrando, è raro per loro lassù poter parlare attraverso questi mezzi ma in questi messaggi c'è il "sole", la luce della conoscenza, e io (donna) sono proprio lassù quando aziono il mio registratore. Invita suo nipote a mettere una "serranda" alla sua rabbia e lo rassicura dicendogli che la sua "spalla" (ovvero il suo appoggio) gli sarà sempre garantita perchè egli lo stima. Bisogna "incensare" la Madonna di Fatima che già, per noi che siamo ancora qui sulla terra, è madre e soccorso. Parlando un pò in dialetto napoletano (Antonio è napoletano) Antonio invita suo nipote a non fare le "gare", ossia a non competere col suo amico Rosario, e gli lancia la "nota" per ricordarglielo, perchè loro sono due buoni amici, sono sulla stessa lunghezza d'onda, ed è raro trovare un amico vero su questa terra, dunque, gli chiede, dove va a cercare? (Arò và, ossia dove va). Suo nipote Antonio ha motlo da campare, è giovane ed è anche nato "caruccio" e questo il nonno lo ricorda a tutte le donne.....Lo saluta dicendo che il Signore gli darà buona gambe per camminare nella sua vita.
Marino avverte subito sua moglie che con lui entrerà un pò di "baruffa", di agitazione....il Regno di Dio nell'Aldilà ha una "chiave" (la preghiera) che permette di entrare e dunque Marino invita sua moglie a "strapparla" questa chiave che gli permetterebbe di potervi accedere (strapparla pregando per la sua anima). La invita a scavare con forza la strada che lo porterà nella luce (con molta preghiera), sono pochi quelli che entrano in Paradiso direttamente, subito dopo la morte. Marino sa che sulla terra ci sono sempre venti di guerra, missili pronti a colpire questo o quel popolo, ma il Rabbi (Gesù Cristo) darà vie per uscire da certe situazioni, e Marino invita Paola a pregarlo con rosari visto che sulla terra c'è la "puzza" del male. Mi chiede di dire che lui non va ancora a salire ad un livello superiore, nell'Aldilà c'è una "cava" (le famose "grotte di cui parla sempre Sant'Erasmo e che corrispondono al purgatorio) e ad essa si sfugge anche grazie all'aiuto delle "lodi" e delle preghiere di chi è ancora sulla terra. La bocca che nega l'esistenza del purgatorio "raglia" come quella di un asino che nulla sa e che parla solo per dare aria alla bocca, è vero che questo luogo c'è nell'aldilà, dice Marino. Gesù Cristo è Re nell'Aldilà e con questi messaggi ci porta aiuto per farci comprendere meglio la verità delle cose. Manda abbracci ai suoi amici che meritano il suo affetto e ricorda che se Sant'Erasmo vincerà nella sua battaglia per far conoscere al mondo la realtà della vita dopo la morte attraverso questi messaggi in diretta dall'Aldilà, allora la pace correrà per il mondo, la pace vera, e questo bisogna capirlo tutti (ecco perchè vorrei che più persone mi aiutassero a diffondere questo sito, cosa che invece non accade per nulla, moltissimi stanno ben zitti e si vergognano di parlare di questo sito e della metafonia, anche se hanno avuto la grande grazia di ricevere un messaggio dai propri defunti per tramite di Sant'Erasmo....e questa è una vera tristezza per me, credetemi). Ah, che vita c'è anche lassù, dice Marino, vita che permette loro di uscire subito dalla tomba che contiene soltanto le spoglie di un corpo e non certo la loro anima che è viva per sempre.

COMMENTO

Eh si, ci sarebbe bisogno davvero di far conoscere molto di più l'operato di Sant'Erasmo tramite la metafonia! Io e altri ricercatori che pure ricevono messaggi sotto la guida di Sant'Erasmo facciamo tutto il possibile, ma i nostri mezzi sono limitati e non riusciamo a raggiungere un numero più elevato di persone, anche per il disinteresse, quando non addirittura l'ostracismo, dei mezzi di comunicazione di massa. Il passaparola non funziona in questo caso e sapete perchè? Perchè la gente si vergogna, teme di passare da pazza a parlare di metafonia e, anche dopo aver avuto prove e messaggi, continua a stare zitta e a tenersi questo dono dentro di sè, stando ben attenta a non farsi scappare nulla con nessuno di una così grande realtà che potrebbe aiutare tanta gente e cambiare il cuore di tanti. Molti mi chiedono di mettere solo le iniziali del loro nome, anche se hanno nomi comunissimi e mai potrebbero essere riconosciuti, per non rischiare proprio nulla, e sapete perchè? Per vergogna di dire di aver avuto una così grande grazia da Dio, per il timore del giudizio degli altri (e poi se ne fregano di quello che Dio avrà per loro un giorno, ben più importante e da tenete in considerazione). Per me tutto ciò è incomprensibile, anche perchè quando ci si trova persi in un deserto con altre persone che hanno tanta sete, se si trova una fonte di acqua, si è tenuti a dire agli altri dove si trova la fonte, altrimenti si deve essere ritenuti responsabile della sofferenza se non della morte degli altri compagni di viaggio. Ma in questo mondo tutto, ma proprio tutto, conta più di questa verità capace di dare un senso nuovo e profondo alla nostra esistenza, tutto è più importante di questa chiave che può aprirci le porte di un mondo nuovo, toglierci la paura della morte, il dolore per i nostri cari scomparsi, il lutto dal cuore e dagli occhi. Tutto. Il giudizio di un amico che magari nulla sa, l'ironia meschina di chi dorme nel proprio sonno beato e mortale, la vigliaccheria di chi preferisce credere al nulla per non affrontare se stesso e i propri limiti. E anche la viltà del nostro cuore che ci fa chiudere nella piccola gabbia del nostro egoismo l'aquila meravigliosa della verità, capace di renderci uomini liberi e migliori in questo mondo che sta per affogare nel proprio nulla.

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