Sant’Erasmo mi porta Piero che ci parla degli intrallazzi delle grandi banche che depauperano l’economia – Un’entità di nome Lidia, forse originaria dell'isola d’Elba, ci porta il suo contributo – 8/07/10

Dopo l'iniziale incoraggiamento a spingere di più affinchè i benefici di queste comunicazioni possano arrivare a tutti e dopo aver ricordato a tutti noi che il vero regista di tutto ciò è il Signore, Sant'Erasmo mi porta Piero, mio marito (che in vita aveva lavorato per anni in banca e poi era diventato, negli ultimi anni della sua vita, promotore finanziario), perchè tocchi un argomento delicato e difficile: il ruolo, appunto, delle banche nelle nostre vite e nell'economia, i tanti intrallazzi ed intrighi che finiscono poi per colpire l'economia e, in definitiva, la società stessa nelle sue fasce più deboli. Abbiamo avuto sotto gli occhi il caso americano della banca Lehman Brothers che, col suo fallimento, ha provocato, a cascata, una delle più grandi crisi economiche dei nostri tempi. Malaffare, interessi privati, collusione con mafie e politica, le banche vengono messe sotto accusa anche dall'aldilà perchè incarnano un sistema di potere pressochè intangibile (Piero dice addirittura che sono "della bestia eredi", ossia eredi di satana, ma si sa, dove ci sono soldi il demonio ha lavoro fin troppo facile). Queste comunicazioni dimostrano ancora una volta che da lassù sono vicini ai nostri problemi, anche quelli che riguardano la società nel suo insieme, e che sono sensibili a ciò che riguarda la corretta gestione dei governi, delle banche, dei sistemi di potere in genere. Piero rammenta che attraverso queste comunicazioni si possono sanare i tanti dubbi che tutti abbiamo sul senso della vita, sull'esistenza del trascendente e dello spirito, ed è per questo che sono preziosissime. Interessante anche l'intervento finale di Lidia, un'anima che ci fa comprendere di essere vissuta all'isola d'Elba dove, non si sa bene come e quando, è stata costretta ad imbracciare un'arma, e dove poi è morta, forse prematuramente. Lei mi dice di dire queste cose a coloro che vanno come turisti all'Elba, ovvero un modo per dire che là dove noi andiamo tante volte per passare le nostre vacanze, a divertirci, ci sono comunque sempre dei motivi per riflettere su cose un pò meno superficiali, e quindi per utilizzare anche la vacanza per trarne insegnamenti utili.

 

dirò le banche c’hanno ridotti in Italia.....

SANT'ERASMO

Ma spinga là benefici,
ebbe  scrivere biglietti che
esprimere per unire ce stà là mire!
E là Roccia fa miracoli,
c’era se scendetti, te libera!
Ozio, svelta giu!
Piero lei viene, stà storia è doce.

Morti giù, son da bussà i nastri,
quando è lì cuore le dà, preparati,
più, se dire,  dirai qui:
ci sarà strada, è fretta grande,

vole che i ciechi in Luce!
Giù a Siena la caccia è degli affaristi,
Ora vede, chiamai De Santi ed esce a dire!


PIERO

E più l’affare ci penetrai,
scoprii del mal, deh,

il lenzuolo tirai,
cò troppi la bisca ammirai, lei pensi,
ah, sta a vicenda fare gli affari
e al mago ridotti c’ha,
dirò le banche c’hanno ridotti in Italia,
scenari: li sfratta tutti,
n’ hanno di già tara: della bestia eredi!
Oh i dubbi ce repara,
telefoni è la linea a lei dietro,
siede e le dettavo,

porta ha qui.
Portai medaglie d’oro lì,
fuori vedo luce e rientro,
là pose lo scritto


LIDIA

E pace, e arrivi, era Lidia qua!
Di vecchi, noi, pittore lì
cò ambre ed ori.

Sta a Dio, il Signore, a farvi.
C’hanno armati in un bosco all’Elba, dir da là!
Dì, neh, ai turisti che va!
E stelle perse ha chi n’ebbe lì murì, corsari!
C’è morte: quindi già, si, migliori,
e appare lì, riccioli fu!
Fu lì lezione, n’avrò dei bei raggi,
scandirà a lei Martire!

Signori qui belli, se bene dai,
sa ha bare, bene sta lì,
ve fa mostrarci lì e…
terminare di lì col Re!







SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo inizia sollecitandomi a spingere ancora di più affinchè i benefici delle comunicazioni possano arrivare a più gente possibile, e ricorda che il mio ruolo è quello di scrivere concetti (espressi da loro lassù) che ricordino il fatto che lassù hanno un solo scopo: unire gli uomini nella pace. Gesù Cristo (la Roccia) fa veri miracoli in tal senso e bisogna ricordare che c'è Lui dietro tutto questo, c'è Lui se Sant'Erasmo ha potuto scendere sulla terra attraverso le registrazioni, è Lui che ci libera davvero. Non devo oziare, devo darmi da fare più che posso nel diffondere queste verità. Mi anticipa che verrà Piero e che questa storia che ancora ci lega è dolce (doce è detto in dialetto napoletano). Ricorda che sono davvero i morti a parlare quaggiù, che per sentirli bisogna "bussare ai nastri", ovvero agire tramite le cassette su cui incidono. Quando ci si mette il cuore in queste comunicazioni con l'Oltre allora il Signore concede sempre di più, mi invita a prepararmi a ricevere ancora doni da lassù, perchè se continuo a dire di più, allora ancor più dirò a chi mi legge grazie a loro che mi riveleranno sempre di più. Ci sarà una strada di comunicazione con l'aldilà se assicurerò di continuare quest'opera di diffusione, loro lassù hanno fretta che queste verità vengano conosciute da più persone possibili, lassù si vuole che i ciechi (una metafora per indicare tutti noi che siamo nel mondo della materia e quindi incapaci di percepire l'Oltre) siano messi nella Luce della conoscenza. Poi il Santo cambia argomento per introdurmi Piero, e dice che Siena (mio marito era originario della provincia senese e ha lavorato a Siena per anni) è territorio di caccia di affaristi senza scrupoli e che ha chiamato De Santi (era il cognome di mio marito), che ora vede chiaramente da lassù che razza di intrallazzi si fanno, per dirci qualcosa in proposito. E' chiaro che si parla di Siena perchè era l'ambiente di lavoro di mio marito, ma il discorso, dal particolare, vuole coinvolgere e riguardare l'Italia intera. Piero dice che più conobbe gli affari che giravano intorno alla banca per la quale lavorava e più scoprì che c'era del marcio, lui "tirò il lenzuolo", ovvero scoprì le situazioni nascoste, e quel che conobbe gli fa dire che quella banca somigliava ad una bisca e la cosa lo sorprese (mi dice "pensi", per sottolineare la gravità della cosa). Fare gli investimenti giusti dipende da tante vicende che è difficile oggi capirlo, ci vorrebbe il mago, dice, e si sa che le banche ci hanno trascinati nella crisi anche in Italia (ricordate l'affare Parmalat, per dirne solo una?). Ma lui lassù vede gli scenari futuri, tutti quelli che usano le banche per arriccchirsi alle spalle dei cittadini saranno spazzati via, dice che costoro hanno una tara in se stessi, sono eredi di satana. Poi si rivolge al lavoro che svolgo per Sant'Erasmo e dice che così posso riparare i dubbi che tutti noi abbiamo sull'esistenza dell'aldilà, che dietro di me c'è la linea telefonica che mi mette in comunicazione con l'aldilà, pare meravigliarsi che io sto seduta qui a casa e lui può dettarmi le sue parole da lassù perchè ho il dono di avere una porta aperta sull'aldilà. Mi porta un dono simbolico per farmi capire che apprezza il mio lavoro, dice che mi porta medaglie d'oro quasi a volermi premiare, poi mi dice una cosa bellissima: dice che vede la luce fuori da dove si trova a registrare, la luce che lo attende, e quindi mi saluta dicendo che oramai mi ha già dato lo scritto che doveva darmi.
L'ultima entità che viene a salutarci è una tale Lidia a me sconosciuta; mi accoglie augurandomi pace e informandomi che da viva dipingeva ritratti di vecchi con colori ambrati e d'oro. Ci ricorda che è compito divino creare la vita e noi stessi. Poi dice qualcosa che io interpreto così: per un qualche motivo, a noi sconosciuto (forse nel periodo della Seconda Guerra Mondiale?) lei, insieme ad altri (parla al plurale), armata forse per combattere contro qualche nemico, è stata nascosta in un bosco dell'isola d'Elba. Mi chiede di drilo ai turisti che vanno nell'isola affinchè meditino su queste vicende tristi. Poi dice che lì ha perso la vista delle stelle perchè è morta. E pare che la sua morte sia stata causata da quelli che lei chiama "corsari", probabilmente invasori. Ma nella morte si migliora, e probabilmente anche i suoi assassini si stanno riscattando; ci dona poi un suo dettaglio fisico: dice, quasi come se ci apparisse, che aveva i riccioli. La sua è stata una lezione per tutti noi, lei è sicura che avrà dei bei raggi di energia per comunicare con noi visto che è il Martire stesso (Sant'Erasmo è così chiamato spesso) a scandirle i versi che deve comunicarci. Poi, rivolgendosi a noi come ad un pubblico, ricorda che se facciamo del bene qui sulla terra, questo bene andrà anche a vantaggio dei nostri cari defunti, il Signore permetterà anche che loro (i defunti) si mostrino a noi qui sulla terra (nelle immagini degli spettrogrammi, per esempio). Lidia conclude affermando che ora termina di parlare affidando il suo ultimo pensiero al Re, a Gesù Cristo, invitandoci a rivolgere anche noi a Lui il nostro cuore..

COMMENTO

Spesso restiamo meravigliati dal fatto che loro lassù siano così vicini ai nostri problemi, ma non ci rendiamo mai conto veramente fino a che punto essi lo siano veramente. Deprecando il comportamento amorale delle banche (o, meglio, di certi uomini che ne determinano gli ingranaggi), da lassù ci richiamano alla correttezza, alla moralità anche nel pubblico servizio e nella gestione politica ed economica della società, alla responsabilità verso chi è più debole. Quando i valori sono quelli che determinano scelte politiche scriteriate (come ne vediamo anche nel nostro paese, purtroppo), che non tengono conto del bene comune ma solo di interessi privati ed egoistici, le conseguenze ricadono poi su coloro che sono più deboli e bisognosi: è questo il vero motivo di un richiamo così severo che stavolta non riguarda il singolo individuo nei suoi comportamenti, bensì un intero sistema di potere corrotto, cancro malefico nell'organismo della società. Riflettere su certe verità non può che far del bene, soprattutto a coloro che sono chiamati ad incarichi di responsabilità nella nostra società. Interessante anche il concetto che viene espresso da Lidia: il bene che noi facciamo sulla terra si riflette positivamente anche sulle anime dei nostri cari defunti, e ciò conferma l'utilità della pratica cristiana di offrire le proprie buone azioni in suffragio per le anime dei propri morti.

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