Carmelo è l'anziano papà di G. mentre Raffaella è la mamma di Aida - Sant'Erasmo chiede a voi tutti di aiutarmi in quest'opera di diffusione dei suoi messaggi e della sua verità di Luce - 17/01/2012

Carmelo è l'anziano papà di G., una mia lettrice in attesa da tempo. Di Carmelo so solo che non riusciva più ad esprimersi prima di morire, probabilmente per qualche malattia che lo aveva colpito, ma vedrete che ora si esprime benissimo, ed esprime soprattutto il suo affetto per sua figlia e il suo stupore per questo miracolo che consente a loro lassù di comunicare con noi quaggiù. Raffaella, invece, è la mamma di Aida. Morta improvvisamente a 65 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile nei figli e nel marito. Donna di forte carattere, ma anche di estrema dolcezza e sensibilità, altruista, conferma ancor più di essere restata tale anche nell'Oltre. Stavolta il Santo si è preoccupato di chiedere a tutti voi di aiutarmi a diffondere, come potete, i suoi messaggi e, soprattutto, la sua grande verità: quella che tutti noi sopravviviamo alla morte fisica e renderemo conto delle nostre azioni e dei nostri pensieri lassù. In fondo, dice per convincervi, farete un grande affare: vi libererete subito della sofferenza del lutto perchè saprete con certezza che chi è partito per l'Oltre non è perso per sempre, e farete girate il bene che egli ci porta godendone voi stessi per primi.

Imbrogliar qui? Dirò, ce n’ha parecchia, dì, di gelosia lì!....

CARMELO

Cuore va giù!
Omaggio mannavo,
sbaglià giù levai, qua zompa!
Ah, ma esco!
Piero ecco, che i rubini è no lì tra i ricchi!
Si esce, qua finestra, qui nel blu, ma che grande!
Pare c’era via là!
Grat’è, lì servo Rai!
Servo ti manda le rose lì giù, vuoi?
E svelare stanno,
gli giunsi lì,
le chiedi, vero sta lì!
Dì: nonno comanda,
sarebbe giù pilastro!
Dischi s’ha amare,
di Piero è il volo:
dona a te, ah si, na luce!
E greve so i possessi,
in noi già fare, assecondar!
Hai là, dì, e vai!
T’ama di là, dì: hai, rospa, allegra!

 


RAFFAELLA

Io ben d’amore ho lì di figli….
Qui, cari, ci sta amore!
Qua dimmi che? Ah, che figli piange?
Luce c’è, dì!
Qua lavora e ben diventa.
Ha fede, è noto da là,
ah, là è già ricca!
Imbrogliar qui? Dirò, ce n’ha parecchia, dì,
di gelosia lì!

Ed ebbi respiro!
Lì, de noi giudizio vi manca per vedere?
Lì dischi li invia, però, eh?
E cade i saldi: lì ha ferita per amore,
qua de poggià, di qui!
E dire, si, a pà:
ferro hai, lì è utile!
Oh, sta qui!
Oro c’è qui, quindi, ilare, lì dica a zia!
Ire, oh, fa giro di lì!
In me, i baci di lì a tutti!

 


SANT'ERASMO

Ma s’ha da là bruttura, problemi, lì gira!
Giù in basso stasera si parte, noi si rientra,
su governatori notizie dà!
Sta qui, gira, di là dà!
Qui l’hanno aiutare, è un grande affare!
Patì ve liberate,
la mì sfera esportai, il bene gira lì.
E gira: là c’è Ida, sole qui.
Signori, qui è Luce,
lanciava sonda laggiù,
cure ai figli portava,
più ne ha addestrati, si lì,
e rinviare lì dice….
Ama su Dio, giù te ripiglia Gesù!

 


 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Carmelo, in segno di amore verso la figlia, le manda il suo cuore e un omaggio, e le dice che ora lassù il suo corpo non commette più gli errori che, forse per la malattia, compiva sulla terra prima che morisse, ora lassù egli può addirittura saltare (lui dice "zompa"), è sano. Si meraviglia di poter "uscire" per venire a registrare, vede Piero che è andato a cercarlo e dice che per lui questo è un dono preziosissimo, infatti, specifica, i veri rubini non sono quelli che hanno i ricchi qui sulla terra, ma i doni che il Cielo elargisce a loro lassù e a noi qui sulla terra grazie a queste comunicazioni. Continua con stupore a dire che si può uscire davvero da lassù, c'è una finestra nel cielo che permette questo, ed è una cosa grande ai suoi occhi. C'è davvero una via che permette ai due mondi di comunicare. E, grato a Dio, ora il suo messaggio servirà a quella famosa Rai celeste che trasmette da lassù questi messaggi. E lui, che si definisce umilmente servo ancora una volta, manda delle rose a sua figlia. Sa che tanti ricercatori come me stanno svelando il mistero dell'Aldilà grazie anche agli strumenti tecnici come il registratore, e dice che lui è giunto qui da me per registrare, e dice a sua figlia che chieda a questo sito se ha dubbi e domande, perchè la vertià sta qui, nei messaggi del Santo. Mi chiede di dire a sua figlia che il nonno, che è lassù anche lui, "comanda", è un carattere forte che sarebbe ancora un pilastro per la sua famiglia quaggiù. Bisogna amare questi messaggi, dice Carmelo, il "volo" che gli ha permesso di scendere sulla terra è stato possibile grazie all'aiuto di Piero, ormai aiutante fisso di Sant'Erasmo, e Piero, in tal modo, ha donato a G. una luce per comprendere meglio la verità. Gli averi terreni saranno "grevi", ossia pesanti, lassù, meglio operare per il cielo, assecondarlo. Ora che sua figlia ha avuto ciò che aspettava, il suo messaggio, che vada pure a diffonderlo. Carmelo chiude poi in maniera scherzosa con sua figlia: con un affettuoso "rospa" le ricorda che lui la ama da lassù, e le chiede di sorridere, di essere meno triste.
Raffaella inizia in maniera davvero molto affettuosa: dice di avere avuto dei figli che sono il "ben d'amore", doni per lei preziosi, quindi. Rivolgendosi ai suoi cari dice loro che lì dove ella si trova c'è amore, dunque è un luogo di luce e pace. Scherzosamente mi chiede notizie sui suoi figli, ma si risponde da sola, perchè ella ben conosce la loro situazione: sa che i suoi figli piangono ancora per la sua dipartita terrena. Mi chiede di dire loro che lassù c'è luce e che c'è luce anche in questo messaggio che vuole dar loro speranza. Questa Luce, che è Dio, lavora bene, e così ciò che appare ,male diventa un bene. Sua figlia, Aida, ha fede, è notorio, e per questo motivo ella è già ricca qui in terra. Se qualcuno pensa che qui, in questo sito, si imbrogli, ebbene, Raffaella risponde che c'è tanta gente gelosa per quello che faccio e per questo diffama. Lassù Raffaella ebbe respiro, e questa frase possiamo intenderla sia letteralmente, nel senso che ella ha riavuto il respiro perso con la morte, che nel senso che ha potuto riposarsi dalla fatiche e dai dolori terreni. Ai dubbiosi sulla verità della vita dopo la morte chiede se manca loro il giudizio per "vedere" che sono davvero i morti a parlarci in queste comunicazioni, eppure di "dischi", di messaggi, il Cielo ne ha mandati ormai tanti che dubbi non ce ne dovrebbero più essere. Riferendosi al marito, ella sa che anche i "saldi", i forti, cadono, si avviliscono, sa che lui è ferito per l'amore che le portava, ora che lei non è più fisicamente con lui, ma chiede a sua figlia di dire a suo padre che in lui c'è del "ferro", (lui è forte) e ora questo ferro gli è utile per potersi risollevare dal lutto anche appoggiandosi all'idea dell'esistenza dell'Aldilà in cui la ritroverà un giorno. Chiede dunque ai suoi di stare spesso sul sito, i messaggi curano l'anima. Il vero oro è nelle cose spirituali e così lei chiede ad Aida, scherzosamente (ilare), di dirlo a sua sorella, zia di Aida, che è sempre stata un pò troppo attaccata al denaro. Andare (ire), dice ad Aida, fai il giro dei parenti per raccontare del mio messaggio, e chiude donando baci a tutti.
Vista dal Cielo la terra offre solo uno spettacolo di bruttura e problemi, e il Santo mi chiede di "girare" a tutti questa sua osservazione. Poi ci presenta una "scena" in cui pare che lui e le altre entità spirituali che lo accompagnano siano "richiamati" in alto, dove i "governatori" (Spiriti superiori), devono dare loro notizie. Mi chiede di stare qui con lui e di girare a voi lettori quello che da lassù gli hanno comunicato. Le persone devono aiutarmi in quest'opera di diffusione di questi messaggi e di questa verità, e dando questo aiuto, dice il Santo, in fondo faranno un grande affare: si libereranno dalla sofferenza della paura della morte e da quella per il lutto; lui ha "esportato" qui sulla terra la sua sfera celeste tramite questi messaggi, e così il bene può e deve girare il più possibile. Ogni tanto il Santo porta un suo omaggio a mia mamma che tante ore di preghiera quotidiana dedica alle anime del Purgatorio: le dice che lei lassù è per queste anime purganti come un sole (per lei sarà un bellissimo riconoscimento, segno che le preghiere vengono ascoltate e danno frutto lassù). Signori, dice la mia cara guida, qui, in questi messaggi, opera la Luce divina che, con la metafonia, lancia una sonda quaggiù e porta cura ai propri figli sulla terra, e tanti ne ha "addestrati" a questo servizio, ma tanti preferiscono rinviare il compito cui sono chiamati. L'ultima frase è una sintesi straordinaria dei diversi compiti di due persone della Trinità: lassù c'è Dio che ama, ma quaggiù abbiamo Gesù che ci "ripiglia", ci afferra per ricondurci nel suo ovile, proprio come ha fatto con me.

COMMENTO

So che mi ripeto, ma mi colpisce sempre molto il sentimento di grande amore che i genitori trapassati conservano per i loro figli sulla terra: nulla cambia per loro, anzi, se possibile il loro amore è ancora più puro e intenso, e si fa loro più vicino. In questi messaggi lo straordinario diventa ordinario proprio nell'amore, nel legame che resiste oltre il tempo e lo spazio. E' già un pò che Sant'Erasmo chiede anche a voi lettori un aiuto a diffondere il sito e i suoi messaggi, e ciò perchè io, coi miei modesti mezzi, più di quel che faccio non posso proprio. Non è giusto che il messaggio di vita e speranza di questo sito resti patrimonio di pochi, non è giusto che tante mamme restino senza questa consolazione e che tante persone disperate e impaurite da quel nulla che il mondo di oggi ha messo sulla croce al posto di Cristo, consumino la propria esistenza credendo che essa non abbia alcun senso, vivendo nella paura e nell'ansia e credendo che solo i farmaci possano dare loro quella pace chimica che è effimera e che mangia, poco a poco, la loro volontà di vivere solo per il gusto di vivere, perchè la vita è bella, nonostante tutto. Basta che ognuno di voi segnali il sito a qualcuno che ama, che lo faccia scoprire a un amico, a un familiare, a un proprio conoscente, non servono grandi sforzi, credetemi, in fondo Gesù affidò il suo messaggio a soli dodici apostoli, e da così pochi uomini il cristianesimo è giunto in ogni angolo del mondo.

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