I tre figli della cuoca Daira - Sant'Erasmo mi richiama e mi mette sull'avviso per alcuni problemi avuti di recente con le registrazioni

Il 20 gennaio 2009 ho effettuato questa registrazione che, per la verità, ho impiegato molto tempo per decifrare, soprattutto perchè mi riusciva difficile comprendere che fossero tre entità (tra loro fratelli) ad esprimersi esortandomi a dare coraggio alla loro madre con la quale, secondo quanto mi dicono, dovrei prima o poi entrare in contatto. Di questa madre, che a quanto mi viene comunicato, ha perso ben tre figli, mi viene detto il nome che è alquanto inusuale (Daira, ma che poi ho accertato che esiste ed è di origine greca) ed il mestiere (fa la cuoca ed ha tentato di passare il mestiere ad uno dei figli venuto a parlare). La canzoncina con cui uno dei tre conclude la propria registrazione è probabilmente un segno ulteriore che viene dato affinchè la madre possa riconoscere che quelli sono davvero i propri figli, probabilmente la cantavano quando erano in vita e la madre forse potrà ricordarla. Ovviamente io non conosco questa persona, ma se qualcuno di voi è a conoscenza di questo fatto, se conosce questa povera mamma, magari provveda ad avvertirla. Nella seconda parte della comunicazione, la mia guida mi tira un pò le orecchie perchè negli ultimi tempi ho pensato troppo alla diffusione del sito e meno alle registrazioni e la cosa non è gradita da Sant'Erasmo che insiste sempre affichè io faccia bene le cose, al resto penseranno loro. Anche la confusione che spesso viene ingenerata in me dalle tante letture che danno visioni diversissime tra loro dell'aldilà, spinge la mia guida a rimproverarmi del fatto che "vagheggio troppe credenze" che sono senza fondamento. In alcuni casi che si sono verificati ultimamente, ho ricevuto delle registrazioni che mi hanno lasciata perplessa perchè erano totalmente incomprensibili e in qualche modo "sentivo" che provenivano da livelli "bassi", dove le entità non hanno abbastanza energia per comunicare chiaramente con noi. Sant'Erasmo mi conferma che queste entità "basse" si infiltrano nelle registrazioni e che, appunto, posso accorgermene dal fatto che comprendo male e che lo stesso mio orecchio capisce subito che devo avere dubbi circa la loro provenienza. Infatti, conclude il caro santo, i beati, cioè coloro che possono darci messaggi validi ed elevati, vivono solo lassù, lì dove anch'egli vive, gli altri è megli lasciarli stare, e del resto l'albero si riconosce dai frutti, ed è così che possiamo discernere tra i buoni ed i cattivi maestri: dalla qualità dei loro messaggi.

norma resta chiara: i beati qua sopra vive! .

I FIGLI DI DAIRA

E aspetta ti nasce:
due cineasti ven da lì,
mò alle anime gli sembrò troppi.

E’cuoca Daira e ammannir mi mette là,
a Idi, dai greci a lei dati ci metti damaschi,
tre credi ha lutti, tre per filo hai figli!
Fai dardi i dubbi suoi,
belle doti c’hai scelte
e Re a lì dire tiri,
e scritti ti verrà lì, gemma vedrà,
e poi lo scriva lì, i su veri figli:noi.
Hai noi, dalle ombre parole svendi mai.
“Il bruto esce di notte,
chi di noi sogna mimà lui?”.


SANT'ERASMO

Se urtà mi fò qui in onda più,
avè stima, si ha residuo,
o la batteria allarghi o ben ti fa,
dirò che credi vagheggi:
si po’ cresce(re), sagge vie da chiamare l’avè giù.
Non affaticare, sfondar tu eri tela,
vidi del rischio da lì,

m’appare in cucina, mi rigoverna o stira,
poi mi ritira al desco,

qui viene la giuria
i timbri ha, timbro: è un diritto.
Li hai visti nelle radio i registrati
nasconde e l’audisti male,

c’è nato un inventore addò è morti i Magi,
turberà ma avete due che hanno baci
è invece rabbie
e l’orecchio avè dubbi.
Gli storti e furbi dentro l’ho visti,
norma resta chiara:
i beati qua sopra vive!.







 



SPIEGAZIONE DEL TESTO

Questa entità esordisce facendomi una previsione: mi preannuncia che ben due "cineasti" mi contatteranno, probabilmente per realizzare qualche programma su quanto vado facendo, e scherza dicendomi che due, alle anime, sembrano anche troppi. Introduce poi subito l'argomento che gli sta a cuore, e mi parla di Daira che è cuoca e che aveva l'abitudine di mettere a preparare i pasti proprio l'entità che mi sta parlando ( ammannire significa preparare pasti). Mi dà altri dettagli che potranno servire alla persona che mi viene indicata: mi dice infatti che a lei, presso Idi (il monte più alto dell'isola di Creta, nella provincia di Rethimno), in Grecia, furono donati dei damaschi e che ha vissuto ben tre lutti perchè ha perso tre figli che ora, però, sono a parlare tramite il "filo"nel mio registratore. Ho come l'impressione che, attraverso questa singola voce che mi parla, in realtà stiano esprimendosi in tutti e tre i figli di Daira: vengo da loro è esortata a trasformare i dubbi da cui è attanagliata questa donna in "dardi", ossia in cose che possono essere scagliate via, allontanate con le certezze che loro stanno cercando di darmi a tutti i costi. Mi lusingano un pò, dicendomi che ho belle doti grazie alle quali il Re (Gesù Cristo) può esprimere il suo messaggio tramite tutte le entità che si presentano a parlarci. Mi preannunciano che mi arriverà uno scritto da parte forse di Daira e che così lei potrà ascoltare questa "gemma"che loro vogliono regalarle ed essere così sicura che a parlarle sono proprio i suoi veri figli. Mi raccomandano poi di non "svendere" mai le parole che loro (si definiscono spessissimo "ombre")mi affidano. La loro comunicazione termina con questa canzoncina che forse per noi significherà poco, ma che sicuramente dovrà servire alla mamma perchè li individui con più certezza: Il bruto, dicono, esce di notte e allora chi di noi sognò di imitarlo?
Nella seconda parte della registrazione Sant'Erasmo esordisce dicendomi che, se gli si facesse urtare dal mio comportamento, non dovrebbe più presentarsi in onda con me (negli ultimi tempi, probabilmente, ho trascurato un po' troppo le registrazioni): egli mi dice che devo scegliere tra "allargare la batteria", ossia cercare più consensi possibile, e tra il fare bene quello che devo fare, ovvero registrare e riportare quanto mi viene comunicato. Mi avverte poi di smettere di vagheggiare su spiegazioni fantasiose che riguardano l'aldilà e che traggo da svariate letture, infatti egli mi dice che posso crescere sulla via della conoscenza percorrendo le vie che, per grazia divina, che sono già state indicate anche attraverso i messaggi che già ci sono stati dati proprio da lui. Essendo a conoscenza che, ultimamente, sono un po' esaurita dal sovraccarico di lavoro, egli mi invita a non affaticarli troppo perché c'è il rischio che io " sfondi la tela", ovvero possa perdere la mia serenità interiore. Infatti egli nota come, accanto al mio lavoro e all'attività di registrazione, io debba associare i miei doveri di madre di famiglia, cucinare, rigovernare, stirare, stare al desco con i miei cari e quindi dedicare del tempo anche a loro, e cercare di non deludere quella che lui chiama "la giuria", ovvero quanti giudicano quello che faccio e che, con un'immagine ironica, debbono apporre un timbro di approvazione sulle mie azioni. Forse, per un essere umano, è effettivamente troppo, del resto non saprei come porre rimedio. Nell'ultima parte della registrazione, il santo fa riferimento a dei problemi che ho avuto ultimamente perché, in alcune registrazioni, ho notato la presenza di entità non proprio benevole o elevate, sia perché incomprensibili, sia per l'uso di termini usuali e perfino volgari; la mia guida mi dice che, forse per l'azione di un inventore passato da poco nell'aldilà e che era nato dove sono morti i Re Magi (Marco Polo afferma di aver visitato le tombe dei Magi nella città di Saba, a sud di Teheran, intorno al 1270), alcuni riescono a "nascondersi" nelle onde radio (il termine va inteso metaforicamente) disturbando le normali comunicazioni, per cui il risultato è stato che io ho compreso male quanto comunicatomi e le mie orecchie hanno, giustamente, avuto dei dubbi, anche perchè ci sono due entità che si presentano amorevolmente ma in realtà covano rabbia verso di me.. Il santo mi dice di aver visto, nelle trasmissioni, quelli che lui definisce "storti e furbi", ma che, comunque, per me deve valere una norma: i beati, cioè coloro che possono darci messaggi veritieri ed edificanti, vivono lassù, per cui il contenuto del loro messaggio sarà, per noi tutti, una chiara indicazione della sua stessa provenienza. Io, ovviamente, confido nella grandezza della mia guida e in Gesù affinchè mi proteggano da tali influenze nefaste.

COMMENTO

Continuo a pensare che queste meravigliose entità che vivono in questa dimensione per certi versi ancora misteriosa ma senza dubbio governata dall'Amore, facciano di tutto per darci le prove della loro reale esistenza e del fatto che desiderano che possiamo superare il dolore nella consapevolezza che l'anima è immortale e che coloro che sono già passati di là, conservano chiari ricordi di noi, amore e sentimenti, proprio come quando erano in questo piano di esistenza. Anche questa registrazione ce lo prova: di solito siamo noi viventi a cercare in contatto con coloro che già si trovano nell'altra vita, ma in questo caso sono proprio questi tre figli che, addolorati dalla sofferenza immane della propria madre che ritiene di averli persi per sempre, vengono a cercarla per gridarle che loro sono ancora vivi, che la amano, che ricordano quanto lei ha fatto per loro e che le sono ancora vicini, anche se, ovviamente, in modo diverso. E' sconvolgente, per tutti noi. Ed è sconvolgente la semplicità e la naturalezza di tutto questo che, ad un profano, potrebbe solo sembrare il segno dell'umana follia che cerca di autoconsolarsi di fronte alla tragedia della propria mortalità. Questi figli, che a noi appaiono sereni, sono turbati dal dolore inestinguibile e dai dubbi della loro madre e sono venuti per aprirle il varco della Speranza con la esse maiuscola, per consolarla e rassicurarla sul fatto che un giorno li ritroverà intatti nel loro amore e sarà consolata ogni singola lacrima che ha versato. E' difficile per me non cadere nella banalità di fronte ad un caso simile, ma ciò che mi ha più colpita in tutta la registrazione è stato proprio questo senso di naturalezza, di semplicità, per cui dei figli scomparsi possono ritornare fra noi a consolare la propria madre che, possiamo immaginare, ha avuto una vita difficile e faticosa ed in più ha dovuto affrontare una delle prove più terribili per il cuore umano. Mi auguro di trovarla, Daira, per darle il mio messaggio ed un abbraccio, spero che attraverso queste pagine lei possa farsi avanti, spero di strapparle un sussulto quando le farò ascoltare la canzoncina con cui mi hanno salutata i suoi figli e, magari, che le sue lacrime smettano di annebbiare il suo futuro. Tenete in considerazione, per favore, quanto il Santo ci dice lasciandoci: i messaggi reali sono solo quelli che ci vengono da coloro che sono beati, che vivono in alto ed hanno a cuore che possiamo conoscere la verità per farne tesoro, gli altri, quelli ingannatori, lasciamoli nel dimenticatoio.

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