E' il turno di Enzo, marito di M., e poi quello di Giovanni, parente di Stefania, scomparso per un infarto improvviso - 11/05/2013

Simpatiche e tenere, le registrazioni di questi due cari giunti in visita da lassù: Enzo, marito di M., e Giovanni, un parente di Stefania. Credo che Enzo, quando è tornato lassù, fosse un uomo di mezza età, mentre di Giovanni non so proprio nulla, se non, appunto, che è morto per un infarto. Fa sempre tenerezza lo stupore che anche loro da lassù manifestano sempre per il fatto che possono ancora venire a parlarci grazie a S.Erasmo e a queste onde, segno che questi contatti sono preziosi per noi, si, ma anche per loro, perchè grazie ad essi possono rassicurarci che la vita continua e che loro continuano ad amarci.

ah studi fatene e nel core d’usà lì....

ENZO

Ire, fa rose e fiaba, core ascì!
E’ ver, va giù dei dischi, dà tango!
E ammette? Sorte ha,
mise ambra al sole e ha lì!
E dillo: mò c’era qui d’osserva
meglio, vero, qua Maestà dà!
Qua hanno, si, nave vera,
portava dei sant’, eh, lì bacio qui.
Oh, sa l’inglese per niente?
Neh dire:
da cuor, mò là dì: “love” ha mò!
Ha risate là, troppi lì,
osservo: chi non c’è qui, sarà convocà(to) lì!
Voce se ho qui trasmesso vi cambierà,
c’è a te sciagurato per un po’!
Quand’ero lì, hanno invidiato a mi: è bella, si!

 


GIOVANNI

Eh si, ma là troppo, si:
mi vieni e fo dischi!
A cielo nuevo qui c’eri, ah!
E il Re n’era a dì: oh, c’è!
In giù colorà, c’ho visti giù,
mente, si, fa qui,
che, ah, girai un po’ qua!
Va a dire lì: già era casa!
Da finestra irrompo giù,
Ah si, vero è, fidare!
Alloggerai lì, tutti c’è!
Entra lì: nascere!
Linea, ma dì, Frà.
Oh, lasci i sordi lì, eh,
ah studi fatene e nel core d’usà lì.
Sai amà, ccà l’ammir,
ha baci, è vero,
c’era là caro: grazia là
e, uh, timbro!

 


 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ire significa semplicemente andare, ed Enzo vuole dire che il Signore, come in una fiaba potuta solo immaginare, lo fa "andare" a registrare per poter dare questo messaggio a sua moglie, e gli fa anche delle "rose" attraverso le quali il suo cuore, la parte sentimentale di se stesso, può temporaneamente uscire da lassù e scendere a parlare. E' vero, afferma, delle registrazioni (dischi) vengono dal cielo fino a quaggiù, e a lui il cielo dona un "giro di tango", un ritmo struggente che lo invita ad esprimersi. Sua moglie dovrebbe ammettere che ha avuto fortuna a ricevere questo messaggio dall'Aldilà, lassù il Signore, con questi messaggi, mise "ambra al sole", ovvero valori preziosi e li affidò alla luce del sole perchè tutti li potessero vedere e conoscere tramite la metafonia. Vuole che io dica a sua moglie che ora lei deve "osservare" quello che questi messaggi ci trasmettono perchè è la verità o, meglio, è la verità che il Signore ha scelto di trasmetterci in questa maniera. Da lassù hanno davvero una "nave" (è ormai il simbolo consolidato del mezzo col quale dicono di scendere dal piano dell'Aldilà alla terra), una nave condotta da un santo, S.Erasmo, appunto, e con l'occasione manda un bacio a sua moglie. Poi, preavvertendo che dirà una parola in inglese, dice che la moglie conosce bene il termine (love), e le dice che ora lei ha amore direttamente dal suo cuore. Troppi, quaggiù, ridono di queste registrazioni, e così Enzo fa una semplice osservazione: dice che anche coloro che ora non sono ancora lassù perchè ancora viventi, un giorno saranno convocati lassù e capiranno quanto sono stati stupidi a deridere e a non credere che i nostri morti possono comunicare con noi. Se è riuscito a trasmettere la sua voce, ebbene, questa esperienza riuscirà a cambiare le idee e la mentalità dei suoi cari, poi, con un pizzico di ironia, dice a sua moglie che lui, lo "sciagurato" è stato un pochino con lei grazie a questa registrazione. Poi, con grande galanteria, dice che quando era sulla terra lo hanno invidiato, perchè sua moglie è bella!
E' troppa grazia, dice stupito ed entusiasta Giovanni: il fatto che io "vada" lassù col registratore e che poi lui possa fare "dischi", ovvero registrare! Mi dice che sono arrivata, col registratore, proprio in quel cielo nuovo di cui ci parlò Gesù, quello che ci attende dopo la morte se la nostra vita è stata vissuta senza fare del male al prossimo. E bisogna dire, dice a Stefania, che il Re c'è, esiste davvero. Vuole venire a dare "colore" alla vita di Stefania con quanto le sta dicendo, ne ha i visti, i permessi celesti, e ricorda che è la mente ad agire da lassù, la mente che è separata dal cervello e sopravvive alla morte, e grazie alla mente lui gira un pò qui, in questo ambiente. Vuole che io dica che lassù è la vera nostra casa, e dall'altro mondo ci aprono "finestre", squarci, dai quali lui irrompe quaggiù grazie a questa registrazione.E' tutto vero, bisogna fidarsi, dice a Stefania, e le dice anche che un giorno nel tempo futuro anche lei alloggerà lassù, come tutti noi, lì ci sono tutti coloro che sono morti dall'inizio dei tempi. La invita ad entrare nel sito, a conoscere i suoi contenuti: è come nascere ad una nuova vita, queste verità, infatti, sono capaci di cambiarci. Mi dice che ho la linea da lassù per poter comunicare. Consiglia Stefania di lasciar perdere il parere dei "sordi" su queste comunicazioni, il parere cioè degli scettici che mai hanno nemmeno indagato sul fenomeno e, rivolgendosi a loro, gli consiglia di studiare davvero queste voci e questo fenomeno e poi di usare nel proprio cuore le verità che si scoprono. Dice a Stefania che ella sa amare, la ammira e ha baci per lei, le ricorda che è vero, c'è proprio questo suo caro a registrare, e ciò perchè ha avuto una grazia da Dio nel poterlo fare e il "timbro", ovvero il permesso di poterlo fare.

COMMENTO

Due concetti espressi, uno da Enzo e l'altro da Giovanni, hanno attirato la mia attenzione. Il primo è quello che ci viene rimarcato da Enzo, circa il fatto inevitabile che tutti coloro che ridono di queste comunicazioni un giorno o l'altro smetteranno per forza di ridere perchè saranno "convocati" di persona in quel mondo che è più reale del nostro e allora a ridere non saranno più loro....garantito. Il secondo è quello che Giovanni esprime nel dire che quella è la nostra vera casa e che lì si trovano tutti coloro che pensiamo di aver perso perchè sono morti. Tutti coloro che hanno lasciato questa terra da che mondo è mondo vivono lì, in questa dimensione senza spazio nè tempo, dove sono tornati con l'esperienza fatta in un corpo temporaneo, mortale, soggetto a limiti, malattie, vecchiaia e rischi di ogni sorta. Lo spirito immortale ed incorruttibile viene qui sulla terra a fare un tuffo nella finitezza, nell'incertezza sulla propria natura e sui propri rischi, ed anche questa è la grande lezione che la vita terrena offre alle nostre anime immortali, una buona scuola per sperimentare la compassione, e così facendo evolvere sempre più verso la perfezione.

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