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SANT'ERASMO
Più credevi: ah lì il giudizio!
Morti piange: è dura!
C’è un Re qui e visse di lì,
e Regina,
e giù Lui ripassa e sona lì,
ci ronda e chiede: “decidi lì!”,
entra “mir”, vi vene là!
Può a tutti, deh, speranze già dà!
Dritti, basta!
Collega che vien da studià!
Spera: avrai dei dolci succhi,
da lì ce n'hai cuore.
CHICO
Assisti giù, tu hai libero!
Eh si, discesi: qua vide
l’ombre rimare da noi.
Sole è qui,
qui l’occhio, entrai, c’era il gruppo,
“dire, e vai, verso!
Bene l’auguri do!”.
Che freddo, ohi dura, assaggiai!
Canna avetti giù!
Però un lago d’affetti donà a un bimbo!
O leggi li fa giù picchià?
Se è vero, con le bestie, tornando su,
le rabbie, e domerai vizi, và!
E ladri di mostrà, e mai li coprite!
Si li hai dei menestrelli e venero!
1° film: "Chico Xavier", la biografia, potete scaricarlo qui dopo aver letto le istruzioni nel forum.
2° film: "Le madri di Chico Xavier", l'essenza della sua opera; potete scaricarlo qui.
3° film: "Nosso Lar", in italiano "la nostra dimora", basato su uno dei libri ricevuti dall'Aldilà da Chico. Potete scaricarlo qui. Cliccate poi sotto, sul pulsante verde con su scritto"download più lento".
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Veniamo invitati da Sant'Erasmo a credere al fatto che lassù ci sarà un giudizio dopo la morte. Giudizio che, l'ho detto più volte, ci è stato detto che sarà dato da noi stessi, o, meglio, dal nostro vero Sè, senza meccanismi di autogiustificazione, in maniera schietta e senza appello. Alla presenza della Luce divina non si può mentire e non ci si può dare alcuna falsa giustificazione, vedremo e vivremo su noi stessi tutte le azioni, anche quelle che hanno fatto soffrire gli altri quando siamo stati poco attenti, egoisti, malvagi. E i morti, lassù, quelli che hanno fatto degli errori, piangono, e ci ricordano che poi è dura da scontare la pena che ristabilisce il nostro equilibrio. Lassù, dice il Santo, c'è un Re, Gesù Cristo, ed anche una Regina, la Madonna, e quel Re visse su questa terra un tempo, e ancora oggi Egli ripassa nella vita di ognuno di noi, ci gira intorno (il verbo "rondare" significa proprio fare la ronda, girare intorno) e pazientemente ci chiede di deciderci per lui, e quando lo facciamo Egli ci dona la sua pace (spesso mi dicono la parola croata "mir" che significa, appunto, "pace"). Sant'Erasmo mi chiede di dire a tutti che Gesù può dare a tutti speranza, ad ogni uomo di questa terra. Bisogna andare "dritti", comportarsi secondo i suoi dettami e smettere di violare le Sue leggi. Il Santo, poi, mi introduce il personaggio che ho chiesto di poter sentire, Chico Xavier, e lo chiama "collega", nel senso che anche lui consegnava lettere dall'Aldilà a parenti in lutto. Mi dice che la vita di Chico e le sue idee sono da studiare. Chiude poi con una frase che mi ha commossa: mi spinge a sperare, dice che avrò dei "dolci succhi" (è un'immagine metaforica per indicare dei buoni risultati) e mi dice che ho cuore (grazie Sant'Erasmo!).
Chico mi chiede di continuare ad assistere le persone che, quaggiù, mi chiedono un messaggio dai loro cari (io lo faccio, compatibilmente con le mie umane possibilità, ora le richieste sono davvero tantissime e più di quello che già faccio non riesco a fare).
Mi dice che ho via libera per comunicare con l'Aldilà. Chico ci fa intendere che lui si trova in un piano più elevato, perchè dice che è "disceso" fino al "luogo" dove vede queste anime che "mettono in rima" i loro messaggi per consegnarmeli sul registratore. Non dimentichiamo che Sant'Erasmo si muove incessantemente fra i vari livelli dell'Aldilà per cercare le anime. E lì, in quel punto, egli vede il "sole", una forte luce dalla quale è stato attirato (la luce di Sant'Erasmo), e, dopo essere "entrato" in questa luce, ha visto che lì c'era il gruppo di spiriti che si occupa di queste comunicazioni. Gli chiedono di dire anche lui un verso per me e così lui, intanto, mi fa gli auguri per ciò che faccio. Ma subito il suo messaggio verte su un argomento che, evidentemente, gli sta molto a cuore: racconta che nella sua vita egli ha assaggiato il freddo e la "canna", perchè la sua madrina lo metteva in dure punizioni e lo picchiava anche molto duramente (evidentemente proprio con una canna). Ragion per cui ora egli ci chiede di dare un "lago" di affetto ai bambini, di amarli e rispettarli, perchè egli sa bene cosa significhi, per un bambino, essere trattato con violenza. Chiede se mai ci sono leggi quaggiù che consentono di picchiare e maltrattare i piccoli: se è vero ciò (egli si riferisce anche a leggi non scritte, ad abitudini, consuetudini che portano a tollerare la violenza sui bambini), allora, dice Chico, quando coloro che non hanno rispetto dell'infanzia andranno lassù, troveranno le bestie ad aspettarli (il famoso "zoo" di cui a volte Sant'Erasmo ci ha parlato) e lì, in mezzo a loro, impareranno a domare i loro luridi vizi e la loro rabbia. E chiede anche a coloro che conoscono situazioni di violenza sui bambini di denunciarle, che i "ladri" dell'infanzia non vengano mai coperti da omertà e complicità, perchè anche coloro che si saranno macchiati di questo crimine poi, lassù, risponderanno della loro grave omissione. Mi saluta dicendomi che dall'altro lato ci sono dei "menestrelli" che ci donano questi messaggi (i menestrelli, in epoca feudale, andavano di paese in paese cantando gesta ed accadimenti, portando ambasciate e messaggi), e sono menestrelli che lui venera per la loro purezza spirituale.
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