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Francesca è la figlia trentaquattrenne di Giulia, precipitata da un balcone, non si sa se volontariamente oppure no, ma lei qualche indizio ce lo dà - Giuseppe è l'amato nonno di Annamaria che ha doti di sensitiva - 27/07/2012

E' il turno di questa giovane ragazza della quale so solo che è morta a 34 anni cadendo da un balcone, e la famiglia non sa se si è buttata volontariamente (ma lei non aveva problemi particolari) oppure se sia caduta accidentalmente. Lei ci dice però qualcosa che ci dona un indizio: lassù, racconta, ha potuto vedere meglio, nella luce di Dio, la sua vita e per se stessa è stata una delusione vedere come poi è andata. Pare di cogliere un velo di dispiacere e disillusione in questa sua frase. Dopo Francesca è venuto a registrare Giuseppe, il nonno amatissimo di Annamaria, la quale mi ha confessato di avere lei stessa spiccate doti di sensitiva naturale e che ha potuto "vedere" suo nonno, ma non parlargli o avere da lui qualche messaggio. Giuseppe è molto entusiasta, allegro, contagioso nella sua vitalità ed ottimismo, vedrete che bel messaggio chiaro ha portato a sua nipote.

si, Credo vige, lo sa lì!...

FRANCESCA

Qui fo giri, ‘ndemo che gira!
Venne figlia, uscì là.
A uscì n’offerta,
qui da sta più, già studi là,
qui vedo meglio, è delusione…..
poi giù davo: a unirci è giù a Roma,
su, nella Chiesa vedo albeggi de là!
Occhio, credete sani là….
Scolla lì, da là, miti!
Sta, più ride voi in cd!
Ho un taxi di Mary qua e si va!
Qui pare lieto timbra istruttore,
ben fa giù, ci credi? Tutti lì giù uscire!
Ave sta di più lì, pure sbaglià, ma sta aiuti.
E di lì dischi ridà, sono per qua dire:
li porti i bicchieri?

 


GIUSEPPE

Oh, l’estate! Nuota, ti cura!
E’ qui busta, IVA non assolve,
neh, c’è uno scafo, può portà sopra oceano!
Si, darò qua, stammi de lì, cara, è buon gioco.
Sa, pur tu hai, si, il Credo vige e lo sa lì!
E a voi non arriva, n’è rischio c’è,
proprio me l’apparì lì, corrente che hai là, si!
Io-te, a lei manca!
Oh, fui grande di qua,
verrà mò lì chiude(re), poi là dico ancora,
se allà cchiù sa dì, insegnò il pilota!

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Francesca viene a farsi un giro e dice "'ndemo", ossia "andiamo", alla veneziana, visto che il turno ha ora girato per lei. Viene lei, la figlia che mi è stata chiesta, ed esce attraverso il registratore. E' una vera offerta che viene loro fatta quella di poter "uscire", venire a dare un messaggio, da lassù stanno dando tanto e Francesca invita sua madre a studiare di più il contenuto di questi messaggi. Lassù Francesca vede meglio, con enorme chiarezza, la sua vita e prova delusione per se stessa. Ci dà un forte consiglio: bisogna unirsi nella chiesa di Roma, in questa stessa chiesa di Cristo ella vede "albeggi", ossia nuovi inizi, nuove vie per l'umanità. Bisogna avere occhio, credere solo alla sana verità e "scollarsi" di dosso tanti falsi miti che popolano la cultura moderna, frutti di false religioni e credenze che esulano dal Vangelo originario. Con questi "cd" (spesso scherzano chiamando così le registrazioni) noi qui sulla terra possiamo "ridere" di più, perchè il loro contenuto è fonte di speranza per tutti noi. Poi Francesca, con un'immagine molto dolce, ci dice che lei è venuta a registrare portata da un "taxi" che le ha mandato la Madonna (evidentemente Maria SS. l'ha soccorsa nel Purgatorio per aiutarla a dare il suo messaggio: attraverso questi messaggi, ricordiamolo, i nostri cari ricevono un grande beneficio per la loro anima e il loro cammino verso Dio). L'istruttore (ossia S.Erasmo) le concede lieto i "timbri" per venirci a parlare, lui ci fa del bene quaggiù portandoci questi messaggi, tutti quelli che vengono richiesti lassù, lui, prima o poi, li fa "uscire", li fa venire a registrare. Francesca chiede più preghiere alla sua mamma perchè le preghiere, anche se loro lassù hanno commesso degli sbagli, aiutano le loro anime. Le registrazioni bisogna farle conoscere anche ad altri, Francesca vuole lasciarci dicendoci di portare i bicchieri per brindare a questa meraviglia che il cielo ci concede: poter risentire un proprio caro oltre il velo della morte e avere la certezza della vita eterna.
Giuseppe esordisce con grande allegria ed entusiasmo: è estate qui sulla terra, allora, dice a sua nipote, nuota che ti fa bene! Mantenendo il suo tono scherzoso, afferma che porta la sua "busta" ad Annamaria e che per spedirla non deve nemmeno assolvere l'obbligo dell'IVA, è gratis. Lui arriva con uno scafo (loro dicono sempre di scendere quaggiù con una "nave" simbolica) che potrebbe navigare sull'oceano senza alcun problema. Ora le dà la risposta che lei attendeva da lui (lei capirà): chiede ad Annamaria di accettare tutto nella sua vita, anche le sofferenze e di stare al "gioco" che è un buon gioco, anche se a volte a lei non sembra. Anche lei ha il dono di poter comunicare con l'Aldilà, anche se in maniera diversa, il nonno lo sa bene, e le ricorda che lassù vige la Verità che è scritta nel Credo, le dice, in definitiva, che la Verità sta nella fede cristiana e nei dogmi espressi nel Credo, ma questo, dice Giuseppe, sua nipote lo sa già. Non c'è alcun rischio in queste comunicazioni, anche in quelle che riceve Annamaria, era proprio lui che le è apparso, lei ha una "corrente" (così la definisce Giuseppe) che le permette di ricevere comunicazioni dall'Aldilà. Riuscendo a condensare in pochissime parole un concetto molto profondo, Giuseppe constata che ad Annamaria manca la strettissima relazione che c'era fra loro due (il rapporto io-te, così lo definisce in maniera molto efficace). Poi, continuando a scherzare dice che è stato grande da lassù a parlare con noi, chiaramente e con ricchezza di concetti. Ora deve chiudere, ma preannuncia ad Annamaria che ancora le si presenterà e poi chiude con una frase in napoletano (Annamaria lo comprenderà benissimo) e dice che se ha saputo esprimersi così bene tramite il registratore il merito è del pilota (S. Erasmo che guida la "nave") che gli ha insegnato come fare.

COMMENTO

Spero che la mamma di Francesca possa trovare qualche certezza in più sui motivi della morte della figlia e aiutarla con più preghiere nel suo cammino verso la luce che, comunque, Francesca ha già iniziato con l'aiuto della Madonna. Vorrei farvi notare come i nostri cari si presentino col loro carattere e con una personalità ben precisa: io non so com'era Giuseppe in vita, ma ora egli si presenta come una persona entusiasta, vivace, anche ironico e affettuoso e mantiene questa caretteristica in tutta la registrazione. La sua frase finale mi invita a ripetervi una cosa che ho detto già tante altre volte ma che, nella vastità del sito, a tanti può essere sfuggita: i nostri cari, anche se in vita magari non avevano una grande cultura o una grande proprietà di linguaggio, quando vengono a registrare si esprimono anche con termini difficili ed un linguaggio aulico e complesso: bene, ci spiega Giuseppe, ciò è merito del "pilota", di S.Erasmo, che è il maestro assoluto nell'arte di incastrare termini e parole giusti e di senso compiuto nel rovescio di parole che sono incise dal lato dritto del nastro, un vero puzzle che egli risolve in pochissimi attimi, il tempo di far scorrere il nastro al contrario. Un'abilità davvero soprannaturale.

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