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FRANCESCO
Oh, ce n’ha tre se mi apre!
Se vò fà là?
Piero, si, farà, andrà su da noi pè sfoglià!
C’era giù la sofferenza:
lui fa rima,
là il dolor si che resta,
che inutile dire!
Amore, che lucida tomba!
Noi giù sta sugli altarini, è vero?
Puro egoismo, che sudo.
Noi siamo tirchi?
C’è il bordo arrivare oro!
Hai rotto tazzina: ai reati si dorme?
Spiragli so che reggete euro;
fiera ostenti coerenza:
è ruota pensieri in più!
Bisogna laggiù di pulizia di fare ben più!
Ma non hai là avvisà che mi scrive?
Che rida: chi sono, forma lì e qui resterà!
LUISA
Santo, si, l’attesi,
che sa su vegliar di noi, dì!
Fragili eventi lì,
ora so, Aldilà c’è!
Qua c’è di bello e vi amo!
Chi è lì sa? C’è moglie!
Torna capelli,
c’alleva, cresca là stoffe: e giù nastri!
C’ha Lido e urna lì dà!
Morti, si, saluta là,
a lede(re) sta merda lì!
Se le facce giù cari danno lì,
mani rullare per ore:
e ce vò a figli!
Se l’orecchio va smelato
bagnà d’acido!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Francesco dice che verranno in tre se gli "apro" il registratore (insieme a lui e Luisa è venuto, infatti, anche un mio parente ma il messaggio è troppo personale e ho deciso di non pubblicarlo) e mi sollecita chiedendomi se mi decido a darmi da fare, a sbrigarmi (sa che sua mamma è in trepida attesa). C'è Piero, mio marito, a fargli da guida, Piero che va da loro per "sfogliare" l'elenco delle richieste e andarli a "chiamare". Francesco entra subito nel tema che più gli sta a cuore: sa che sua mamma soffre ancora tantissimo della sua perdita terrena, ma sa anche che, sebbene Sant'Erasmo le mandi i suoi messaggi in rima il dolore resta uguale, ossia non le sono serviti a molto questi messaggi di Francesco, e allora lui, con un pò di amarezza, constata che è inutile per lui "dire", parlare con sua mamma. Chiamando "amore" sua mamma, le fa notare che lui vede che ella tiene la sua tomba lucida e le chiede con ironia: è vero che mi hai messo sugli altarini? Però a Francesco la cosa non piace molto e scherza con sua mamma dicendole che metterlo sugli altarini coi lumini è un atto di "egoismo" perchè gli fa caldo coi lumini accesi. E' evidentemente una battuta scherzosa per prendere un pò in giro sua mamma che, evidentemente, cura molto la tomba al cimitero che però, come sappiamo bene, è vuota perchè Francesco è altrove. Loro non danno molta importanza alle loro tombe, non si curano se ci sono fiori o lumini, semplicemente è qualcosa che non gli appartiene più. Continua a scherzare, Francesco, dicendo che certamente, non essendo tirchi, bisognava far arrivare "l'oro fino al bordo", e credo che con questa frase egli voglia intendere che forse sua mamma gli ha fatto una tomba troppo ricca e troppo decorata e per questo la prende in giro bonariamente. La frase successiva non riesco a ben comprenderla, spero la comprenda Rosaria: lui dice che lei ha rotto una "tazzina" (o forse un vasetto?) e la riprende sempre scherzando, dicendole che non si dorme sui "reati", quasi che rompere una tazzina fosse un reato. O forse lui intende dire che sua mamma considerava grave il rompere una tazzina? Sinceramente questa frase mi resta un pò oscura. Francesco tiene a dire che ci sono spiragli per situazione di crisi in cui versa l'Italia a patto che si sostenga l'euro (di solito queste informazioni vengono suggerite ai nostri cari dalle guide superiori). Dice a sua mamma che lei è fieramente coerente con se stessa quando afferma che la "ruota", ossia l'automobile, è solo un pensiero in più, una preoccupazione in più, specie per le condizioni stradali che vi sono oggi e specie per una mamma. Francesco dice che quaggiù dobbiamo fare molta più "pulizia" e si riferisce ad una pulizia morale. Poi chiede a sua mamma perchè non ha avvisato gli altri della famiglia che io ora scrivo le sue parole, ossia che lui viene in registrazione grazie alla metafonia. Che rida la sua mamma, dice Francesco, e rida perchè la forma di ciò che lui è, l'essenza sua, rimarrà tale sia qui sulla terra nei suoi ricordi che lassù dove lui ora vive, e lei un giorno lo ritroverà. E' un bellissimo concetto, espresso con grande efficacia.
Luisa dice subito che attese tanto che Sant'Erasmo andasse da lei per farla parlare, e lo attese perchè lui sa vegliare su di loro lassù, li cerca e li porta a registrare. Gli eventi della vita terrena, dice questa mamma, sono improntati alla fragilità, la vita terrena è fragile, e così lei è dovuta partire anzitempo, ma ora sa che l'Aldilà esiste, che è reale, e questo tiene a dirlo ai suoi figli e dice loro anche che c'è tanto di bello nel posto dove lei si trova e che li ama. Chiede poi a Pietro se suo marito, che è ancora sulla terra, sa della sua registrazione, se sa che c'è sua moglie ancora qui a parlare con la sua famiglia. Evidentemente Luisa aveva perso i capelli per le cure fatte e allora dice che i capelli lassù ricrescono, dice quindi che ora lei è tornata sana e bella, e informa che il Signore lassù ci "alleva" anche spiritualmente per farci evolvere (ecco perchè i nostri cari lassù sembrano più evoluti anche culturalmente di quanto non fossero sulla terra), perchè la "stoffa" di ognuno, le qualità che abbiamo già in embrione dentro di noi, vengano fuori al meglio delle possibilità. E anche a questo scopo mandano questi "nastri" con le registrazioni quaggiù. Dice che il Lido (il luogo ove vivo, lo ripeto) ha avuto questa possibilità di far "parlare" le "urne", ossia i morti che, si, ci salutano anche dal Lido per dirci che la "merda" (ce ne dev'essere proprio tanta ultimamente se insistono tanto con questo termine) ormai ci sta danneggiando in modi che nemmeno possiamo comprendere con chiarezza (ledere significa, appunto, danneggiare). Poi Luisa tiene a dire qualcosa di specifico: se da lassù i "morti" mandano le proprie "facce", le proprie immagini, bene, dice, di fronte a ciò bisognerebbe applaudire per ore dalla gioia e non considerare normale la cosa, e poi afferma che questa osservazione ci voleva "ai figli", intendendo con ciò non specificatamente i suoi figli, ma tutti noi. Chiude con una frase, come sempre accade, a doppio senso: dice che per "smelare" le orecchie (ossia per togliere il cerume che impedisce loro di sentire la verità), a volte esse vanno bagnate con l'acido e si riferisce alla frase che ha appena detto, un pò "acida", appunto, a proposito delle immagini dell'Aldilà così poco considerate nella loro, invece, enorme importanza nel dare prova dell'esistenza dell'Aldilà. |