Franco è l'amato zio di Annalisa - Sant'Erasmo mi porta a sorpresa un mio bisnonno mai conosciuto - Marcella è la giovane amica di Fausto, morta per una grave malattia a soli 29 anni - 30/09/11

Annalisa ha richiesto da tempo questo suo zio a cui era (ed è) particolarmente legata, e lui le porta in dono un messaggio poco personale ma ricco di tanti insegnamenti spirituali e consigli per aiutare la propria anima ad andare verso la Verità. Segno che lui ha compiuto un buon cammino spirituale, e dunque può presentarsi anche nelle vesti di "guida" e consigliere. Sant'Erasmo mi pungola sempre a fare di più, anche se davvero non dovrei dormire di notte, a questo punto, ma si sa, loro lassù stimolano affinchè non ci si abbatta di fronte all'impegno e al sacrificio, in fondo siamo umani e loro conoscono benissimo le nostre debolezze. Mi porta, inaspettatamente, il mio bisnonno paterno che ho riconosciuto dal nome: non l'ho conosciuto personalmente perchè è morto prima che io nascessi. Alla fine arriva Marcella, giovane ragazza, cara amica di Fausto, un mio lettore. Passata oltre nel fiore dei suoi anni, Marcella ci tiene a dire al suo amico che è tutto vero, che l'Oltre esiste davvero ed anche Dio Padre. Il suo è un urlo quasi "rabbioso" verso chi non vuole credere alla realtà della metafonia e all'esistenza dell'Aldilà e insiste affinchè Fausto creda. In fondo è questo il dono di gran lunga più prezioso che loro possano portare da lassù alle persone che amano su questa terra.

Iddio giù manda, qui stai!....

FRANCO

E baci là zio!
Deh, hai razza qui d’onesti,
ehi, là mira che scegli!
Dottor v’è già lì, si, in ombra!
Ehi, si andrà a chiese!
Dio fa là gruppi,
detta, che hai dato filtri!
E lutti lì vedeva?
C’era giù tappo, luce fa giù!
Serve, là è cerume!
Sai dire, sta e giri,
han rose sempre, damme il marsupio!
E due già fa razzi,
ninja c’era sfide…
ai nati lo dicono chiaro chiaro:
oh, Re c’entra, chiar? Parlai del Centro!
Vuò star con l’orso nero? Va da lui!
Ho fede che l’ambra v’interessa,
lì raggi lillà!
E noi…c’è regali!

 


SANT'ERASMO

I morti li hai in cd,
guai se togli!
Garofani ti ho dato,
e a loro che gli dai, le ostriche?

Iddio giù manda, qui stai!
Di lì tanta, qui ci sta la merda
e nun dormì!

Si vol dà ma qui: “chiamo domani”,
giù lì stai in famiglie che hai!

 


BISNONNO GENNARO

Entrò rimedi e caldo,
già c’entra anche avo,
fo il battesimo lì,

mò dire che giù io, lì Gennaro,
pensa a dà a te!

 


MARCELLA

Chattare? Sorprenderà gente!
Unghie, qui reagisco!
C’è l’urna là!
Ha labbra e dai lati è riso,
c’era, si, l’Oltre!
Conoscerà presto:
il denaro nun li fanno amici,
sai già lì!

C’è, già, Padre!
Oh, dirai: videro il sole in immagine,
ce raggiungeva serafino,
poi finire, tu sai lì!
E…si, è Re qua e là!
Errà, e lì lo poteva, riparerà, veloci!
Ha lì Santo ed entra assai,
e la signora ha i marchi.
Tornare a qui sedere tutti!
Dai, potete, gente avrà tesori qui!
E rose! San recitar le bare!

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Franco manda i suo baci ad Annalisa e poi, con malcelato orgoglio, dice che loro sono una famiglia di "onesti", di brave persone, e così suggerisce a chi legge di mirare bene a cosa si sceglie di seguire nella vita come verità ed ideale. Il "dottore", ossia Sant'Erasmo, è già vicino a noi sulla terra, anche se come "ombra", anima invisibile ai nostri occhi, per aiutarci a "mirare" bene, appunto. Raccomanda di andare nelle chiese e ciò perchè, dice, Dio ci divide in gruppi (a seconda di come ci siamo comportati e di quale verità trascendente abbiamo seguito); mi chiede di "dettare" (in maniera che resti meglio nella mente) che con queste registrazioni ho dato i filtri giusti attraverso cui passare per avvicinarsi alla Verità, che è quella di Gesù Cristo. La gente qui sulla terra vede solo i lutti e il male, chiede Franco? Allora il rimedio è anche quello di togliere il "tappo" alla verità che è stato messo quaggiù (con questi messaggi, ad esempio), quello di fare luce con queste comunicazioni meravigliose che ci giungono dal Cielo. E serve continuare a gridare la verità perchè la gente ha il cerume nelle orecchie, non vuole sentire. Mi chiede di stare sempre con loro col registratore, di fare giri del nastro (quando registro metto il contagiri), da lassù hanno sempre rose per ringraziarmi e ne hanno tante che mi chiede il marsupio per mettercele tutte dentro. Poi mi dà un avvertimento: dice che ci sono due persone che si preparano per spararmi contro dei razzi (è una metafora per dire che riceverò l'attacco di qualche scettico ad oltranza di turno, di qualche bravo eseguitore di compiti del cicap, magari), scherzando dice che sarà una sfida di ninja (capirai, già tremo), poi, cambiando tono e diventando serio dice che ora darà un avvertimento chiaro chiaro a costoro: in queste comunicazioni c'è la regia del Signore, del Centro di tutte le cose, e che dunque non scherzino tanto. Se costoro vogliono stare con "l'orso nero", ossia dalla parte del male, che lo facciano pure, saranno poi affari amari loro un giorno. Ma Franco dice che ha fede che quest'"ambra" che ci viene donata con le registrazioni ci interessi più dell'orso nero, e quindi arriveranno tanti raggi "lillà" e con essi i loro regali (ossia questi messaggi).
Sant'Erasmo inizia con una delle sue inarrivabili battute: dice che i morti ce li ho sul cd, in registrazione, dunque, guai se smetto quello che faccio. Dice di avermi donato garofani con queste registrazioni e se smetto poi ai miei lettori che mi chiedono contatti cosa darei, le ostriche? E' Dio che ci manda giù questi doni, dunque mi invita a stare. Ed ecco che di nuovo il Santo utilizza un termine che tanto ha scandalizzato i lettori nelle altre occasioni in cui ha usato lo stesso termine, dice che quaggiù c'è tanta "merda" per cui bisogna andare avanti a diffondere queste verità con la speranza di aprire gli occhi alle persone affinchè si convertano ad uno stile di vita più corretto ed altruista (ma vi invito a leggere qui questo delizioso post sul blog di un professore di italiano che, appunto, spiega magistralmente l'uso del linguaggio volgare in Dante e ci aiuta a capire con quale spirito anche Sant'Erasmo usi questo termine). "Non domire" mi esorta la mia guida, c'è tanto da fare! Loro voglio dare sempre i loro contributi preziosissimi da lassù, ma tante volte la mia stanchezza fa si che io dica "chiamerò domani" per ascoltarli, però il santo sa che tanto tempo lo devo anche dedicare alle "famiglie" che ho (la mia e quella di origine). Capisce, si, che faccio quello che posso, ma loro darebbero anche di più se io umanamente riuscissi a fare di più (non saprei come, davvero).
Il mio bisnonno, che si presenta alla fine del suo breve messaggio, dice che con queste registrazioni entrarono, sulla terra, rimedi al dolore del lutto e il calore della Verità. Dice che entra un mio avo, che fa il battesimo del nastro perchè è la prima volta che viene a parlarmi, e vuole che io dica che lui, che qui sulla terra si chiamava Gennaro, pensa al modo in cui può dare cose utili e belle a me che mi dedico a queste registrazioni.
Marcella esordice con un termine inusuale: dice che il fatto che loro, i cosiddetti morti, possano "chattare" con noi vivi, certo sorprende tanta gente, li lascia increduli, e allora lei tira fuori le unghie contro chi non crede che ciò sia possibile e reagisce duramente dicendo che è vero che "l'urna" può ancora parlare, che le anime hanno labbra per parlare ed anche sorridere. Grida ancora con stupore a Fausto che è vero, l'Oltre c'era davvero dopo la morte. Fausto capirà presto, nella sua vita, che i soldi di certo non ci renderanno amici gli spiriti superiori, e in fondo lui lo sa già questo (Marcella vuole dire che i soldi non devono essere il valore più importante della nostra vita, ma che dobbiamo mettere ben altro al primo posto dei nostri scopi). Conferma a Fausto che c'è davvero Dio Padre lassù, bisogna credere e amarlo. Poi passa a descrivere a Fausto cosa ha visto subito dopo la sua morte terrena: ha visto il sole in un'immagine, ossia ha visto una creatura splendente come un sole, un serafino (un angelo) che l'ha raggiunta un attimo prima che lei spirasse, poi, dice a Fausto, tu sai che sono finita lì, sulla terra, ma non certo qui, dove sono viva più di prima. Si, gli conferma, Gesù è Re lì dove ora ella vive e qui sulla terra, è il Re dell'Universo come ci hanno sempre insegnato. Si, dice Marcella, si può anche sbagliare qui sulla terra non credendo in Lui (in fondo siamo liberi), però ora, dice Marcella, ora che vi ho confermato che Egli esiste davvero ed è il Re, dovete riparare veloci a questo vostro errore. Dice che io ho qui accanto a me, in queste registrazioni, Sant'Erasmo, che "entravo" molto lassù (registro spesso) e che ho i "marchi", ossia i permessi per fare questi contatti. Marcella chiede a Fausto di portare tutti quelli che la conoscono a sedere qui per far ascoltare loro il suo messaggio. Dai, insiste, potete farlo se volete, le persone trovano un vero tesoro qui, in queste registrazioni. Chiude con una battuta scherzosa: chiede che le vengano lanciate delle rose, visto che loro, le "bare" (figura retorica per indicare i morti), sanno recitare, e lei ha recitato bene in questa sua registrazione.

COMMENTO

Quanto insistono i nostri cari e Sant'Erasmo affinchè diamo il giusto credito a queste comunicazioni così fondamentali per il genere umano! Non sanno proprio più come dircelo, altro che cerume tanti hanno nelle orecchie! Ma così è: l'uomo è libero e può anche girare gli occhi verso "l'orso nero" decidendo che la cosa è per lui più vantaggiosa e divertente. Certo se si è scelto una vita di trasgressioni e piaceri terreni, satana ha molto di più da offrire, nell'immediato, all'uomo che vede solo il vantaggio rapido di una gioia effimera, che poi lascia il vuoto di un desiderio mai soddisfatto, incolmabile. Ma questo vuoto gioco dura ben poco e costa molto caro. Il bene è una scelta che porta sulla via stretta e in salita, ma che poi ripagherà già qui, su questa terra, con quella che noi chiamiamo "pace interiore".

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