L'incomprensibile tragedia di una mamma e di una figlia, G. e B., entrambe suicide - Piero torna con le sue esortazioni - Sant'Erasmo si raccomanda sulla gratuità delle comunicazioni metafoniche - 04/03/2012

Una lettrice mi scrisse, tempo fa, una storia che mi lasciò davvero molto scossa. Vi sintetizzo alcuni passi della lunga mail che Fiore, questo il nome della mia lettrice, mi scrisse:
"Le scrivo perchè vorrei chiederLe un contatto con la mia vicina di casa G. e la sua povera figlia B. morte purtroppo entrambe suicide. E’ stata una terribile tragedia avvenuta qualche anno fa ma alla quale, mi creda, faccio ancora fatica a credere visto che ci conoscevamo da moltissimi anni. In realtà è stata B. ad andarsene per prima, tentando più volte il suicidio e (solo successivamente l’abbiamo scoperto) dopo numerosi sopralluoghi sul posto prescelto per porre fine alla sua vita. Così la depressione se l’è portata via nel peggiore dei modi, sui binari di una ferrovia, dove B. si è distesa per lasciarsi travolgere dal treno in corsa......questa fine orrenda si è ripetuta un anno dopo quando anche sua madre, che non si dava pace per la perdita della figlia, ha scelto di fare la fine orrenda della figlia più o meno nello stesso punto ed alla stessa ora. Prima di decidere la stessa sorte di B., G. ci ha pensato bene per un anno intero nonostante terapie psicologiche volte a superare il suo doloroso lutto ma lei si sentiva colpevole per non aver saputo impedire alla sua bella figlia (occhi azzurri, fisico da modella, capelli ricci naturale e biondi) di togliersi la vita.......Dopo essere passata in stazione per sapere l’ora esatta in cui sarebbe passato il treno, si sarebbe recata prima nel piccolo Santuario dedicato alla Madonna del paese e poi, rendendosi conto dell’ora, sembra abbia preso la sua bicicletta che poi è stata rinvenuta accanto a Lei nel prato....Attraverso questa mia richiesta, volevo solo sapere se la scelta di G. le ha fatto davvero incontrare la sua adorabile figliola, vorrei sapere se la sua ricerca ha avuto buon esito nonostante conosca bene dalle Sue registrazioni che la condizione dei suicidi (nelle grotte, lontano dalla luce) comporta molta espiazione e purificazione. Questa cosa mi sta davvero a cuore, G. era una persona molto religiosa e con un grande senso di carità verso il prossimo.....".
Davvero un dramma difficile da comprendere, per chiunque, e posso credere senza difficoltà che questa lettrice, che ha conosciuto queste due donne, sia ancora sconvolta da questo terribile episodio, anche se a distanza di tempo. Di fronte a una simile tragedia viene da constatare fino a che punto la depressione possa sconvolgere la mente delle persone, e da domandarsi se è davvero stato fatto tutto, da parte di chi di dovere, per aiutare queste due povere donne. Poi, dopo tutte le tante considerazioni razionali che possiamo fare, resta solo la consolazione che esse ci danno col loro messaggio, messaggio che può donarci la speranza che viene solo dalla misericordia di Dio. Ho potuto capire che le due donne si sono presentate insieme, anche se è la mamma a parlare, ma è accompagnata dalla presenza silenziosa della figlia. Dio ha tenuto conto della sofferenza atroce che hanno vissuto prima di giungere a quel gesto così orribile, anche se la mamma dice che all'inizio, quando arrivò lassù, ha penato. Non ci è dato sapere se sono ancora in Purgatorio oppure no, ma ciò che conta è che sono salve, e speriamo che abbiano superato quel muro nero che le opprimeva quando erano sulla terra, muro nero che impediva loro di vedere il volto di Dio in attesa, al di là di esso. Piero, dopo avermi chiesto di poter venire in registrazione, mi porta il suo affetto ed il suo entusiasmo sempre forte. Chiude il Santo che ci fa capire l'importanza di operare gratuitamente quando ci si presta a questi contatti.

Crede Dio da là? C’è, su là che ride……....

G. e B

Penai venendo qui, mi senti?
Le fa lei i messaggi, l’accarezzi,
voi trovare qui!
Col Signore ce vestiam:
offre i suoi gigli, noi s’andrà a dì!
Di là l’è sempre d’insegnà.
E volesse di là ballà:
Sa giù? Rivedersi qui!
E’ di materia vita? Re do ori!
Ahi là, già l’è brevi i sonetti,
butta lì gli occhiali sopra
se lì importa, lì!
Era qui, le maneggia:
ce stan mimose, care, vi scuoto là!
E per giù due fa lettere,
vero si, neh, c’è su là: ci portan lì giudice!
Ah, vero è l’Aldilà,
qui rende fede: fa su entrà!
E là, sai, di più miri dimora,
si, mo sai libri.
E dì che c’è morta lì:
e lì baci è sempre da recà giù qua.

 


PIERO

Frà: guidava lei tomba,
si, rido giù,
qua de fa ti dice e s’andrà giù!
A maggior bene, dì, fa, oh lì, de qua!
E no è giù a gridà, neh, mortali?
C’ho nastro facile,
ah entra moglie, più le timbra, là aiutava,
le darò di là, vanesio, van agili, valere.,
notizie le può dà già morti.
Do lì, là Piero, t’inoltro, è qua baci.
Nostri è là truppa, l’hai pure, l’jà piglià,
là, vivi in casa tua!

 


SANT'ERASMO

Stava Aldilà lì, si, voce era finestra.
Serratura era difesa,
principe spiava, corre si ingresso
se al suon dell’oro aprite.
Se i dischi ‘un era qui l’hobby
sei ignuda, ma è colpa, è ver dire! E lì
può venì da me, lei quindi sale lì, unghie….
Crede Dio da là?
E' su là che ride……

 

 

 

 

 


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

G., la mamma, dice che, al momento del suo arrivo nell'Aldilà, ha penato e lo dice accompagnandolo con un "mi senti?", quasi a volerlo sottolineare, pare che però quella pena sia alle spalle, sia stata superata, almeno così pare di capire. Nota che sono io a fare i messaggi per chi me li chiede e mi manda una carezza (spesso hanno atteggiamenti affettuosi con me da lassù), e poi appare incredula e meravigliata che Fiore abbia chiesto questo contatto (voi trovare qui!). Bellissima immagine che richiama il Vangelo ( Lc 12,27:" Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro".): G. dice proprio che ciò è vero, lassù loro si vestono come i gigli che offre loro il Signore e lei chiede di andare a dirlo a tutti. C'è sempre da insegnare qualcosa quaggiù, ed è verissimo. Chiede a Fiore di ballare di gioia alla notizia che un giorno si rivedranno lassù. Fa poi una domanda che ha in sè una risposta ovvia: chiede se la vita è fatta solo di materia, quella che conosciamo qui sulla terra, e nel farci capire che non è così, ella ci porta l'oro che il Signore ha riservato a tutti noi con questa verità. Sospira perchè questi "sonetti" che formano i messaggi sono troppo brevi, ma attraverso essi da lassù ci buttano gli occhiali per far vedere, a chi interessa e ricerca la verità, che esiste un'altra vita dopo la morte. La figura che maneggia le mimose (notate la finezza, siamo vicini alla festa della donna) che G. vuole offrire è quella della figlia che resta silenziosa, e con queste mimose G. ci vuole scuotere, darci la certezza dell'Aldilà e su questa certezza modellare la propria vita terrena (le due donne si sono dunque ritrovate). Questa lettera che giunge dal cielo è "scritta" da due persone (la mamma e la figlia), ed è vero, e bisogna dirlo, che poi di là ci sarà un giudice per come abbiamo vissuto. Ripete che l'Aldilà è vero, è reale, e dice che in quel mondo ciò che rende è l'aver avuto fede in terra, questo poi fa salire ai livelli più elevati. Consiglia a Fiore di tenere sempre come mira dinanzi a sè la vita futura, la dimora eterna, e di informarsi di più su questi argomenti, ci sono tanti libri che possono aiutare e Fiore dovrebbe conoscerne qualcuno. Mi chiede di dire ancora che c'è stata proprio una "morta" a parlare con noi grazie al registratore, e manda baci da recare a Fiore. E io glieli giro volentieri.
Mi immagina a guidare coloro che vengono dalla "tomba" a parlare e ride a questa buffa immagine. Mi dice di fare sempre questa attività, di non stancarmi, che loro verranno sempre giù. Mi ricorda che i sacrifici e l'impegno sono per un "maggior bene" di tutti, e poi chiede a noi mortali se non c'è da gridare di gioia dinanzi a un tale dono che ci permette di avere la certezza della vita dopo la morte. Lui, che è aiutante di Sant'Erasmo, dice con ironia che ormai ha "il nastro facile", ossia gli riesce bene anche a lui far comunicare le anime che vengono richieste. Entra, moglie, mi dice, che ti danno sempre più "timbri", permessi, e così posso aiutare quaggiù. Piero era un pò vanitoso in vita, in maniera simpatica e autoironica, certo, e così mi dice che anche ora, vanesio, può vantarsi di dire che viene lui ad aiutare, lui che è agile e che vale, che è bravo. E loro vengono a parlare con noi perchè è proprio possibile ed è permesso da Dio che coloro che sono già morti possano darci loro notizie. Lui, Piero, mi "inoltra" i suoi baci e mi dice che tutta la truppa dei "nostri", ossia i parenti che son lassù, sono "costretta" (l'ja piglià, li devi prendere, lo dice in napoletano) a prenderli ospiti in casa mia, proprio ancora vivi, tutti.
C'è l'Aldilà in queste comunicazioni e le voci che vengono sono come una finestra aperta su quell'altro mondo. Il Santo mi dice che lui ha messo a mia difesa una "serratura" contro i demoni, però il "principe di questo mondo", ossia satana, sta a spiare, e appena sente che qualcuno apre il contatto al "suon dell'oro", ossia per soldi, ecco che ha via libera per danneggiare e dare false comunicazioni, oppure per infestare gli ambienti in cui si registra nei casi più gravi. Se registrare non fosse più solo un "hobby", dunque, si sarebbe "ignudi" di fronte a questa minaccia, ma sarebbe solo colpa nostra, ed è la verità, va detta, dice il Santo. Però io posso andare da lui (non faccio questo per soldi nè per altri vantaggi terreni), quindi posso salire in quel suo livello che è elevato, e devo farlo tirando fuori le unghie, dandomi da fare con forza. Chiude con un tono allegro: mi chiede se credo a Dio (sa che è così, la sua è una domanda retorica per introdurre quello che sta per dire), ebbene quel Dio proprio in quel momento preciso stava ridendo per quanto il Santo fa e dice.

COMMENTO

Stride un pò l'inizio di questa registrazione con quell'immagine finale di Dio che ride. Noi ci immaginiamo Iddio sempre serio e accigliato, ma in realtà non è nè può essere così. Dio è gioia, felicità, amore, e questo si è espresso nel gesto del ridere che noi ben conosciamo, il Santo ha usato un'immagine che possiamo comprendere, quella del ridere, anche perchè sa bene che non sapremmo come figurarci nel pensiero l'allegria di Dio se non con una bocca che si apre per ridere, anche se Dio forse non ha una bocca come noi la intendiamo (e chissà...). Ovvio che Sant'Erasmo voleva comunicarci lo stato d'animo del Signore di fronte a lui e ha dovuto usare questa immagine. Dicevo che stride la grande tragedia con cui ho iniziato questa registrazione con la gioia divina, o almeno questo ad un esame molto superficiale, in realtà Dio sa bene che ogni Sua creatura è sempre al sicuro, sempre sulla strada migliore per lei, anche quando sulla terra potrebbe sembrare che non è stato così. Lui conosce i Suoi piani e sa che sono perfetti, anche quando una vita va sprecata nel suicidio, nella droga, nella delinquenza, nel crimine. I Maestri lassù sanno come curare le anime che sono finite fuori strada, la famigerate "grotte" servono anche a questo, e un'anima viene lasciata al suo destino di separazione da Dio, quello che chiamiamo inferno, solo se è lei stessa a volerlo con tutte le sue forze. E pare proprio che G. e B. lassù ora abbiano "reimparato" a vivere davvero.

image