Giuseppe, suocero di Umberto, Ennio, padre di Caterina e Samantha un angelo volato via a soli 13 anni - 09/04/2011

Umberto è un marito molto innamorato della moglie e, non sopportando di vederla soffrire fino alla depressione per la perdita dell'amato padre, mi mandò una richiesta di contatto per il suocero, Giuseppe, con la speranza di poter dare un pò di conforto a sua moglie. E Giuseppe è venuto invitando sua figlia a risollevarsi e a "giocare" un pò di più, e le sue parole, come spesso succede, diventano poi anche insegnamento. Ennio è, invece, il papà di Caterina, un uomo che aveva sofferto molto in vita e che, ora, con parole brevi ma ben congegnate, tiene a dire l'essenziale a sua figlia: che si volga a Cristo, con un invito forte e deciso, null'altro è poi importante, dice, oltre a questo. Samantha è una bellissima bambina che a tredici anni è volata in Cielo per un malore improvviso, e potete immaginare il dolore della sua mamma che attendeva questo messaggio per cercare di risollevarsi un pò dal dolore. Il messaggio di Samantha è uno dei pochi che, lo potrete constatare voi stessi, arriva chiaramente da un livello molto elevato. Samantha è nella piena luce di Dio, addirittura ci dice che "Pio" (è facile immaginare che sia Padre Pio) va sempre dai figli che si trovano lì dove è anche lui. Un messaggio di contenuto molto "spirituale", ma nel quale, allo stesso tempo, si legge anche il desiderio di condividere con sua mamma il suo entusiasmo per il luogo di grande bellezza in cui ella ora vive.

è qui, immagina, mò pien de sole,

GIUSEPPE

Ehi, tien l’occhiale!
Che lotta, so che ne soffre:
si termina qui!
I’ no qua se ti cerchi le ossa,
hai in mare là!
Abiti? Chiedi il sale, viè(ni) sotto qui!
Ah, so calore: buste lì che sovra c'è!
Se ne offre e viene amici si me giochi!
Era Legge che qua osservi se “ciao” dico me!
Entra e passare, getta ori e bene fa noi.
Vero, ha mar Tunisi ossa,
fanno, ah, preti giù?
C’è nave, venga ristoratore,
corre, via!

Te giù l’hai!


ENNIO

Vero d’entrà giù,
e si busserò,

e ti bacerò,
ma lì offri un po’.
E fine c’è lì, pare.
Sa dire voci:
è clima di lì, là vedi, ah!
In noi fede lì trova, lì!
E dà rifugio regista:
voi stare tutti là!
E già Croce può,
Le dette là i cronisti Erasmo
e, rigà!, riuscivo!

Sede ci presta,
vende ti voglio:
ti volgi Re e niente più!


SAMANTHA

Ha Re de partir:
venir che lì è già estate!

E dire lì “pace”,
giudicà, si, lasciare, jamme!

C’è qui, mamma, c’è Regista,
già mille balli ha scelti per me,

su ce ne ha di bellezza,
costì il brutto, va a nasce là!
E giù nasce l’inferno,
se lì mostro scacci
là piove, si rifiorirà!

Frà, su, metter lì:
è qui, immagina, mò pien de sole,

qui già Pio va ai figli,
io qui sto e giù note leggetene!

 





 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Giuseppe inizia rivolgendosi idealmente a sua figlia e dicendole di prendere "l'occhiale" che ora lui le darà per farle meglio vedere che la realtà non è quella che pensa lei, ma ben altra, e che lui non è affatto svanito nel nulla. Sa che suo genero ha sostenuto una vera lotta di fronte alle sofferenze di sua figlia, per cercare di attenuargliele, e afferma che poi tutti noi termineremo il nostro viaggio terreno nel posto dove ora egli si trova, nell'Aldilà. Dice a sua figlia che, se lei cerca ancora lui in carne ed ossa, allora lui non può esserci, perchè è vivo, invece, con la sua coscienza e la sua anima in questo mare di onde che gli permettono di parlarci. Chiedi begli abiti alla vita? No, dice Giuseppe, non ti è utile, chiedi invece il "sale" (la sapienza) che ti viene di quassù, vieni sotto qui a prenderlo. Giuseppe dice di conoscere il calore e l'affetto che ha avuto Umberto per sua figlia, e ora ci sono le buste che egli ha chiesto per cercare di consolarla. Ne offrono di "buste" (messaggi) e vengono anche tanti amici insieme a lui a patto che sua figlia gli "giochi", ossia si mostri scherzosa e non triste con lui. Era grazie alla Legge Divina se lei lo può sentire ora mentre le dice "ciao" (notate, dice ciao e non addio). Un invito a fare metafonia, perchè lassù gettano "oro" e poi fanno anche del bene a noi. Ecco che cambia il tono del messaggio che diventa più generale: è vero, dice Giuseppe, il mare tunisino è pieno delle ossa dei migranti naufragati, e i preti fanno qualcosa per aiutare queste persone? (C'è un pizzico di ironia e di critica). Ultimamente c'è sempre una nave in arrivo in Sicilia piena di queste persone e qui pare di capire che Giuseppe inviti suo genero a portare aiuto ( lo chiama "ristoratore", forse perchè lui può portare del cibo o ristorare in qualche modo queste persone?), e saluta dicendo a sua figlia che, appunto, il "ristoratore" sua figlia ce lo ha giù, vicino a lei, Umberto, appunto. Un ristoratore anche spirituale.
E' vero, dice Ennio, che loro possono entrare qui sulla terra e dice che busserà a questa "porta" e bacerà sua figlia; ma la invita ad offrire i suoi baci anche a tutti i suoi cari. Pare che quando siamo sulla terra tutti pensiamo che ci debba essere una fine alla nostra vita, e invece queste voci sanno ancora parlare (perchè vive) e se lo fanno è per il brutto clima che c'è oggi sulla terra e chiede a sua figlia se, infatti, anche ella se ne rende conto (che le cose vanno male sulla terra...). La esorta a trovare più fede tramite i loro messaggi, messaggi che sono come un rifugio donatoci dal Regista (Dio) e nel quale invita a stare tutti noi. La Croce ha potuto farlo: permettere che Sant'Erasmo mi portasse loro, chiamati scherzosamente "cronisti", dall'aldilà e poi, con un gergale "rigà!" (ragazzi!), esprime il suo stupore per essere riuscito anche lui a parlare ancora con sua figlia. Sant'Erasmo presta a loro la sua sede per farli registrare, e chiude dicendo che vuole "vendere" un prezioso consiglio a Caterina: volgiti a Cristo, e poi più nulla è davvero importante.
Samantha ci apre facendoci partecipi di una scena celestiale: dice che il Signore deve partire per venire a visitarci sulla Terra, visto che quaggiù è già estate e dunque il Suo viaggio sarà piacevole. Bisogna dire "pace", dice la piccola, e abbandonare ogni forma di giudizio e ci esorta con un "jamme" che io, da buona napoletana capisco benissimo (significa "forza, su!"). Alla mamma dice che lassù dove ella si trova c'è Dio, e Lui ha scelto mille balli per lei, e ne ha tanta di bellezza lassù (che per lei non è facile esprimere); il brutto, dice nasce solo qui, sulla terra. E sulla terra nasce anche l'inferno per colpa degli uomini, ma se riusciremo a cacciare satana dalle nostre vite, allora qui sulla terra pioverà di nuovo acqua rigenerante e tutto rifiorirà a nuova vita. Mi dice di scrivere per sua mamma (mi chiama Frà): immagina un posto pieno di sole, un posto dove anche Pio (credo sia Padre Pio) viene spesso da noi figli, ecco, dice, io sto qui e chiude invitando la mamma a leggere i messaggi che che già ci sono stati dati.

COMMENTO

Due padri che, accorati, si preoccupano di far sentire ancora il loro amore alle loro figlie e che, soprattutto, desiderano che esse si accostino alla fede nella sopravvivenza dell'anima e nel Cielo. Sono sempre emozionanti questi messaggi, è indubbio, perchè ci indicano, e mi ripeto, che i rapporti d'amore non vengono affatto spezzati dalla morte, e che l'amore è proprio l'energia essenziale che occorre alle nostre vite. Il messaggio di Samantha è pieno della gioia del Paradiso, della luce e della perfetta felicità di quel luogo, e ci è dato davvero raramente di poter avere qualche notizia sulle condizioni "fisiche" dei luoghi dell'Aldilà. La piccola pare entusiasta di dare a sua mamma notizie del posto dove ora vive e ci lascia l'impressione della pura gioia e della pura felicità. Ma il suo messaggio ha anche contenuti più generali, come sempre, e così ecco l'invito alla pace e a non giudicare nessuno, mai. Cosa davvero molto difficile per noi esseri umani, vero? E soprattutto l'invito a cacciare il male dalle nostre vite. Credo che la mamma di questo piccolo angelo abbia avuto davvero una grande consolazione: la sua bambina gioca con gli angeli ed i santi e di sicuro intercede per la sua famiglia con le sue preghiere.

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