GIUSEPPINA
Non penare se viene rose!
Sai, lì sotto ti tolgo la vetrata,
ma di più non fai? Lì soffermati, dì me!
Qui ballai, lì col piede vado davanti: girati!
Generi? Ma, ah, mi sposi?
T'auguro prete,
vero, cara, là sia!
Ha verde, vi si tira,
gruppo avviate già là, sarò di lì!
E vuole di là cuore,
si, qui dà l’ambra, è di lì quote,
giuro: Erasmo era giù lì!
SANT'ERASMO
E’ vero, dire raggi do,
qua ti dà la velina:
c’è avere occhi!
E papa era giù Re,
se all’uomo d’unità parlava
vittorie si ritrova, neh!
Aiuto Papi da là arriva, è già lì!
E ai vivi: c’era ragazza, passa la roba lì!
Oh, manda qui,
ah, si, dura è là,
e Dio è l’acqua, si, vera,
e detta, là ti dice,
ne avvisa lì!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Giuseppina chiede a sua figlia di smettere di soffrire perchè ora arrivano queste "rose" da lassù per lei (il messaggio viene equiparato ad un omaggio floreale). Giuseppina viene per togliere "la vetrata" (loro ci dicono sempre che c'è un vetro che separa i due mondi) a sua figlia e poterle parlare, e le chiede di fare di più, di soffermarsi anche lei per cercare di registrarla (la invita a provare a fare metafonia). Mentre è quaggiù per registrare, Giuseppina accenna un passo di ballo mettendo il piede avanti e si sente così "concreta" e presente che invita sua figlia a girarsi per ballare con lei. Le chiede se ci sarà un genero, se si sposerà, e le augura di farlo in chiesa, col prete, e che sia proprio così come lei si augura. C'è il "semaforo verde" da lassù, il permesso, e per questo le vogliono "tirare" ancora doni spirituali e, a questo scopo, Anna viene invitata a formare un gruppo per fare metafonia, Giuseppina le assicura che sarà al suo fianco per aiutarla. Lassù vogliono che si agisca col cuore, e tramite la metafonia ci donano "ambra", cose preziose, e le quote di "ambra" di Anna sono già pronte. Giuseppina saluta con un giuramento: è vero che quaggiù, ad aiutare in questo compito di comunicazione con l'Oltre, c'è proprio Sant'Erasmo.
E Sant'Erasmo conferma, dice che è vero, è lui che ci dona i raggi per comunicaree mi dà una "velina", ossia una notizia "al volo": bisogna avere occhi per la situazione che abbiamo intorno. Il papa rappresenta Cristo in terra, non va dimenticato, e Sant'Erasmo nota che se egli parlerà agli uomini di "unità", allora raccoglierà molte vittorie sui cuori. Arriverà anche l'aiuto di Dio (che Sant'Erasmo qui chiama con affetto "papi"), anzi, quest'aiuto è già qui, sulla terra. E ai vivi Sant'Erasmo manda a dire che ci sono anche io, nel mio piccolo (grazie a Sant'Erasmo per il "ragazza") che ho il compito di passare a voi quanto loro mi dicono attraverso la metafonia (la "roba", dice ironicamente la mia guida). Da lassù mandano tanto, e sanno che è dura quaggiù la vita, e ci ricordano che l'acqua vera è solo Dio, Dio che detta a lui queste comunicazioni con le quali ci ricorda la Sua Verità. Vuole avvisare, ancora una volta, tante anime quaggiù della vera natura del nostro essere. |