S'intravede l'Aldilà: qui si riequilibrano i nostri errori.
In questa registrazione mi parla un entità rimasta sconosciuta, eppure, ve ne renderete conto anche voi, questa è una delle più intense e belle comunicazioni che ho ricevuto, anche se, è ovvio, non intendo certo stilare una classifica, per carità! Si intrecciano in essa temi importanti per tutti noi e indicazioni date a me personalmente e che riguardano il mio atteggiamento nei confronti di questo miracolo che sto sperimentando ogni giorno di più e che mi permette di comunicare con "loro" in maniera sempre più approfondita. E' senza dubbio un'entità elevata, lo si intuisce dal contenuto del messaggio e dal tono, dolce e compassionevole. Pare quasi che questa entità, pur volendoci dare, ad un certo punto, un'idea dell'inferno, ne abbia poi pudore, e allora lascia sospeso il quadro, quasi a volerci invitare a completarlo noi, con la nostra sensibilità ed immaginazione, e tanto basterà a noi che, qui, sulla terra, probabilmente non abbiamo parametri equivalenti per comprendere fino a che punto sia orribile quella realtà. Le entità che si presentano, come già avrete potuto capire, sono sempre molto riconoscenti per quanto si fa per loro, per dargli la possibilità di comunicare, e qui ve ne renderete conto ancora di più: dopo le parole che mi ha rivolto come potrei mai pensare di smettere di dedicarmi a questa missione? Continuerò finchè ne avrò la forza a dedicarmici e a diffondere quanto mi è stato donato perchè esso appartiene ad ognuno di noi, ad ogni essere senziente che vive su questo pianeta. E lo donerò senza mai, nemmeno per un attimo, pensare di ricavarci alcunchè, come spesso mi viene indicato dall'aldilà. Qui metto le mie capacità, per quanto modeste, il mio tempo libero e la mia enorme passione affinchè tutti, ma proprio tutti coloro che cercano e vogliono conoscere la Verità, possano incontrarla in queste parole e dentro se stessi, grazie a quel grandissimo Re che ha permesso tutto questo e le cui strade sono lastricate di meraviglia, di stupore e d'inesauribile amore per noi. E se l'ho, alla fine, capito anch'io..... |
Qui finestra poni, non stì a guardar giù!
ENTITA' NON IDENTIFICATA
Noi si muore, eh già,
sui nostri destini c'è un destino:
andà a murì!
Poi verrà per tutti il giorno,
pure i mastici a noi strap saran,
qui finestra poni, non stì a guardar giù!
Eppure si indurisce de più,
e stimolo appare giù,
si, Re là riderà a murì:
da mele a noi prime fette!
E tu hai due figlie,
t’ingrazierà se scuole lì tu n’accendi:
farà presto l’anima a salì su.
Qua si ride, è, sopra, una grande satira:
hai l’estro lì.
Questo portai e si manda a chi nasce:
qui hanno un Re, e sozzi mai venne qui!
Quassù ho sui vetri servizio
che si manda laggiù, ascoltime!
Razionali va: dirai le tiri stelle,
ne hai l’indole e tra se, qui,
ne hai amici, sai posc(ia).
Io chiesi una fiamma rossa, si,
accidenti, ma questo
si ribellerà lei di lì,
ma sempre più
facemmo girà la palla
e si mette fiducia.
E allora fra le basi noi scendiam,
si, è là lui.
E a regime qua per fiele grattano,
ne ho di facce ed assai ne’(re),
il podio è qui.
E facci breve: mi andresti lì te?
Sospesi lascia lì
e dai fino a lì.
Però essere beà: ti riesce,
e fai vedè più: un dì venne per tutti,
gare faran a chi primo si manda da lì,
strofe qui vendere!
In lei grazia gli eredi,
chi muore, per tutti ebbe!
Tiri il nome e…tre!
Dei canestri vendevi.
Però (c’andrebbe una risa),
maledetto il giorno
acquisti o noleggi allestiresti:
è una tregenda, ahimè,
tristezza fa al Re!
Pazzia qui!
Ma, se vorrai, a te il Signore
figlio tu lo ingrazi,
due timbri gli dette,
a scriver finì.
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
La comunicazione inizia con un richiamo a rilfettere sulla realtà ultima che incombe su tutto il resto: tutti noi dovremo morire e in quel giorno ci saranno strappati anche i mastici, qualora ce ne fossero, ovvero nulla potrà impedirci di morire se è giunto il momento: ragion per cui il consiglio saggio di questa entità è quello di considerare la realtà dell'Aldilà quale realtà ultima e fondamentale e di considerare molto meno le questioni di quaggiù, la materialità, il successo economico, il tornaconto personale. E nonostante l'evidenza di tale realtà, qui sulla terra ci si indurisce ed incattivisce sempre di più, ed è per questo che hanno permesso le comunicazioni fra i due mondi, come stimolo a farci cambiare rotta e per questo Gesù Cristo, il Re, sarà felice. Ed è felice anche del lavoro che sto facendo che viene paragonato ad una succosa mela di cui "loro" vogliono assaggiare le prime fette. Mi viene rammentato che io ho due figlie: in realtà una è biologicamente mia, mentre l'altra è la figlia di primo letto di Piero e di là mi viene chiesto di informare anche lei di tutto questo, senza vergognarmene e se lo farò, quando sarò di là, tutto ciò mi sarà riconosciuto e la mia anima farà prima ad evolvere e a ripulirsi dei peccati. Lassù ridono, sono felici perchè ho dimostrato di avere l'esrtro per presentare questa realtà (bontà loro!), e poi questa dolce entità mi dice di averci portato in dono, a noi che nasciamo e quindi siamo qui, sulla Terra, una notizia: lassù loro hanno un Sublime Re (Gesù Cristo), lasciandomi così intendere che mi parla dal Paradiso e che in quel meraviglioso luogo i "sozzi", ii peccatori incalliti ed egoisti, non riuscirono mai ad andare: bisogna rifletterci, no? Poi mi dice di aver sui vetri quello che deve mandarmi a dire quaggiù, quasi che qualcuno lo avesse precedentemente scritto, e che devo ascoltare e far tesoro: devo dire alle persone troppo razionali che tramite questi messaggi si può trovare un grande tesoro di verità, e di là amici mi aiutano. Poi sembra quasi che voglia condurci a visitare una "fiamma rossa", ossia un gran peccatore, ma quando vede di chi si tratta cerca di proteggermi, preferisce lasciar perdere perchè teme che io mi metta ad urlare dalla paura: però scendiamo lo stesso tra le "basi", ossia verso l'inferno, e lì mi dice che ci sono coloro che grattano fiele per punizione e che hanno facce nere per il fumo (è un'immagine metaforica). Mi dice di farla breve con chi legge, di dirgli semplicemente: ci andresti te in un luogo così? Allora comportati con amore e rispetto, non fare del male. Mi suggerisce di lasciare la visione di quel luogo sospesa e fermarmi fino a qui. Poi si complimenta con me perchè riesco nella comunicazione e faranno a gara, di là, per venire a parlare tramite il registratore e a portarmi strofe da vendere metaforicamente. Dice che la grazia che ho ricevuto servirà sia a coloro che hanno perso un proprio caro che ai defunti stessi che si trovano di là. Sarà come estrarre a sorte un nome: l'immagine è gioiosa e attenua la pesantezza dell'argomento, ma guai a me (e loro sanno che mai accadrà, infatti mi dicono che ci andrebbe una risata su questo avvertimento), se mai decidessi di farmi pagare anche un solo centesimo per questo servizio, ciò darebbe tristezza al mio Sublime Re e sarebbe certamente una pazzia (piuttosto preferirei morire di fame, ed il Re lo sa). Poi mi lascia dicendomi che così facendo farò felice Gesù che magari mi guarderà con occhio benevolo e che egli mi dette due timbri e così potei portare a termine i miei scritti. I timbri, credo, simboleggiano il benestare che, dall'aldilà, danno a ciò che faccio: e sono ben due!
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COMMENTO
Chi mai vorrebbe vedere triste il nostro sublime Re? Il solo pensiero mi ha chiuso lo stomaco: sarò mai capace di non deluderlo? A volte mi rattristo riflettendo sulla mia piccolezza, e, mi ripeto, non so perchè abbiano affidato a me un simile compito. Spesso questo pensiero mi fa sobbalzare nel sonno, non riesco a pensare ad altro. Sinceramente mi avvicinai alla metafonia tramite i signori Desideri con il solo, remoto, desiderio di poter contattare i miei defunti e per avere la conferma della loro sopravvivenza, che un giorno potrò rivederli, e mai e poi mai avrei creduto di ritrovarmi di fronte a tutto questo. Ne sono felice e spaventata, anche se Sant'Erasmo mi esorta a non spaventarmi perchè sono "loro" a dirigere l'opera, io sono una semplice esecutrice, il loro strumento, e mi sento privilegiata per questo. Ecco perchè il mio più sincero desiderio è che quanta più gente si avvicini a questa realtà, al contenuto di questi messaggi, che conosca e tocchi con mano (anzi..con le orecchie) che tutto ciò non è semplice oggetto di fede ma che si può ricevere direttamente un messaggio, che qui ci sono le prove dell'esistenza dell'altra dimensione, non c'è bisogno di credere fideisticamente: ed è all'uomo del ventunesimo secolo, materialista e scettico, che tali prove sono dirette. Forse è per questo che io, un tempo scettica fra le scettiche ed atea convinta, sono apparsa a loro un soggetto ideale, perchè conosco i dubbi ed il modo di pensare di coloro che non credono nè in Dio, nè alla sopravvivenza dopo la morte, e quindi posso parlare a loro di qualcosa che conosco bene. E comunque il tema di fondo di questa magnifica comunicazione è il richiamo ad un comportamento retto, giusto, compassionevole verso il prossimo, quello che il Re ci ha insegnato: in fondo "i sozzi" stanno laggiù a grattare fiele e chi mai desidererebbe questo? Paradiso, Purgatorio ed Inferno non sono solo concetti, ma realtà definite nell'aldilà, ed è questo il significato profondo di quanto ci è stato comunicato da questa entità amorevole. Che ci piaccia o no.
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