Ven Agosto 8, 2025

Luigi è il figlio ventisettenne di Angela, suicida - Erika è la giovane figlia di Dora, morta in un incidente stradale - Federico è il figlio diciassettenne di Loredana, anche lui morto in un incidente - 10/01/2012

Tre brevi messaggi che ci portano le "voci" di tre giovani figli volati via troppo presto ed in maniera tragica. Destini diversi che hanno avuto, nelle rispettive famiglie, uguali riflessi di dolore, smarrimento, domande senza risposte. Luigi mi è stato chiesto per sua mamma che ancora si domanda del perchè del suo insano gesto a soli 27 anni, e certo dalla sue parole emerge il quadro di una vita difficile. Erika è una giovane ragazza morta in un incidente di moto, bella, amabile, vivace. Federico è il figlio diciassettenne di Loredana che aveva già avuto tampo fa un messaggio da lui: torna per raccomandarle di diffondere i suoi messaggi da lassù e di credere che lui è davvero ancora vivo lassù e può parlare con lei anche attraverso i miei nastri.

Oh mai fa’ crimini che osserva là!....

LUIGI

Frà auguri, credo!
Sentire, sorde hai troppe: coma qui!
Fai là dire oro:
lì petardo farei giù di droga, qua!
Oro ti dico, arrotonda:
qui di denaro (messaggio dire)
dipende entrà.

Oh certi vaga, ce n’era più!
Oh mai fa’ crimini che osserva là!
Oro a sentire, oh, ruba!
Si ha lì stare. Più amaro qua è lottà!

 


ERIKA

Hai visto? Hai chirurghi, di là dire: su, a bere!
Ho un gilet: che, noti nulla?
Il fiume c’è lì che usciva lì.
Di noi dì: le piace entrà di lì!
Dì: crede(re) giù di lì, è vero, c’è Re!
E di lì gli importi: vede e fa’di lì.
Ci manda, c’era qua figlia, sta lì!
Su, lì mostra: è qua figlia!
Dai di lì, fa fede schizzar i messaggi da lì.
Ha qui, dite, legge,
è Pasqua, vedo, qui.
E digli di ringraziare,
qua dì: urli di lì!

 


FEDERICO

Chi sa noi? Giù tre persone…
Ma veder lì di me fai gli altri!
Per il nome che giù ha, dire: ha creduto?
E giù dì: ah qua prove fa,
lì trovi, dai, che è presto a partire!
E lutto amava persona a lei nemica là….
Eh, lì morti, cara, osserva,
truppe ha di lì nave coi morti.
E dì: correte, fate giù lì gare,
c’è timore, ce n’è troppi:
la schiena fa venire di là.

 

 

 

 

 

 

 


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Luigi mi manda gli auguri (spesso lo fanno da lassù come atto di gentilezza) e dice che ora crede in Dio. Spinge a sentire i messaggi, visto che ci sono troppe "sorde" ai richiami del Cielo (forse si riferisce a qualcuno della sua famiglia), sorde che vivono proprio in uno stato di "coma" spirituale. Che gli lasci dire le sue parole d'oro: adesso vorrebbe fare in grosso petardo con la droga che c'è sulla terra e farlo esplodere, vorrebbe eliminare questo enorme flagello. Intanto egli ha ancora qualcosa da dire e con quello che sta per comunicare mi chiede di "arrotondare" la cifra d'oro che mi sta dando: per coloro che si drogano dipende dal fatto se hanno guadagnato o meno con la droga se riusciranno ad entrare in un luogo di luce o meno dopo la morte. Luigi, per chiarire, vuole dire che coloro che sono solo vittime della droga, lassù avranno un trattamento migliore e diverso da coloro che l'hanno spacciata e venduta per rovinare altre vite. Tanti di quelli che hanno spacciato vagano persi lassù, sono confusi dalle loro stesse orribili azioni, e per questo che Luigi avverte di non compiere crimini qui in terra perchè lassù osservano tutto quello che facciamo. C'è ora da "rubare" ascoltando questi messaggi dal cielo. Luigi termina dicendo che bisogna stare qui in terra finchè è volontà di Dio, bisogna lasciare a Lui la decisione sulla nostra fine terrena perchè poi è più amaro, per chi si è suicidato, lottare per la propria evoluzione e salvezza lassù. Il suicidio resta un'azione compiuta contro la volontà di Dio.
I chirurghi a cui si riferisce Erika sono ovviamente i guaritori spirituali che stanno lavorando su sua mamma per portarla alla pace, e ora questi "chirurghi" si manifestano attraverso questo messaggio che le è stato consentito di dare, e per questo bisogna bere, festeggiare, è un grande privilegio per lei e sua mamma. Dice di essere vestita con un gilet (è la prima volta che uno "spirito" mi dice com'è vestito), e si meraviglia che io non la possa vedere (quando registro loro sono qui con me anche se io non li vedo). Erika dice che dal cielo parte un "fiume" che arriva fino alla terra, un fiume che viene a fecondare le nostre anime. Vuole che dica due cose: primo,che le è piaciuto molto venire a registrare per sua mamma, secondo che bisogna credere qui sulla terra perchè è vero, il Signore esiste e gli importa di sua mamma (che forse a volte dubita...), vede la sua sofferenza e opera da lassù per aiutarla. E' Lui che li manda da lassù a registrare e quindi lei, la figlia, sta proprio qui a registrare. Lo ripete per essere sicura che sua mamma comprenda bene: su, mi dice, mostra che sono io, la figlia, e diffondi questi messaggi che fanno aumentare la fede laggiù. C'è la legge di Dio che permette questo, e poi Erika dice qualcosa di veramente straordinario per la profondità concettuale che ci porta: lassù è una Pasqua continua, è sempre Pasqua, perchè le anime "risorgono" tutte dalla morte del corpo, e risorgono in Cristo. Mi chiede di dire a sua mamma di ringraziare Dio per questo messaggio, e che urli a tutti ciò che le è stato concesso e cosa significa tutto questo.
Federico, che aveva già dato un messaggio a sua mamma, le chiede a quante persone lei ha dato questa grande notizia: solo in pochi lo sanno, la mamma non ha avuto il coraggio di dirlo a più persone. Le chiede di far vedere agli altri che lui da lassù parla e dà messaggi perchè è ancora vivo. Le chiede, per il nome che lui aveva sulla terra (Federico che ha la radice in "fede") se lei ha creduto davvero che fosse lui a parlarle nel primo messaggio che aveva dato. Lassù fanno le prove per farci credere e trovare qui in terra la certezza della continuità della vita dopo la morte, non serve partire prima del tempo per sperimentarlo (forse la sua mamma ha avuto pensieri del genere?...). E poi, scherza Federico, se lei davvero volesse sperimentarlo prima del tempo, farebbe contenta una persona che le è nemica (contenta del fatto che lei sarebbe morta). Da lassù i morti osservano quello che facciamo e pensiamo e per questo la loro "nave" (è il mezzo simbolico col quale dicono di raggiungerci) è piena di truppe spirituali che corrono in nostro aiuto quando è loro permesso. Mi chiede di dire a sua mamma che i suoi devono "correre" ad ascoltare i messaggi, fare a gara a chi arriva primo, e ciò perchè qui sulla terra ci sono talmente tante paure e timori che loro, con le loro comunicazioni, possono darci "la schiena", ovvero la forza per affrontarli.

COMMENTO

Molto importante è il messaggio di Luigi che ci parla di una delle grandi piaghe del nostro tempo malato: la droga. Tema affrontato tante volte e mai risolto nella nostra società, anzi, pare che ogni giorno nascano nuove sostanze sempre più a buon mercato e distruttive che attentano alla salute di tanti, giovani e meno giovani. Trovo interessante riflettere sulla distinzione che Luigi fa tra vittime, che pagano solo su se stessi il loro rischio, e spacciatori che dall'altrui disgrazia guadagnano e lucrano. Lassù questi crimini non resteranno impuniti e le anime di questi uomini senza scrupoli nè morale sono destinate a vagare senza sosta nè punti di riferimento, proprio in quello stesso vuoto morale che essi stessi hanno creato nella loro vita terrena. Il risveglio nell'altra vità sarà dolorosissimo per costoro, ed essi prenderanno su di sè tutto il dolore, la sofferenza e il danno che hanno causato ad altri esseri umani solo per inseguire il loro facile guadagno. All'unisono Erika e Federico gridano di credere, loro ci sono ancora, la vita è eterna, e sperano che il dolore delle loro mamme possa acquietarsi alla luce di questa realtà che però chiede di essere interiorizzata ed accettata per poter essere efficace e guaritrice.

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