A sorpresa Sant'Erasmo ci conduce l'anima di colui che fece la "guerra" al papa di Roma ed ai cattolici anche per l'abitudine di rappresentare liberamente Gesù e Dio con immagini: Lutero, il monaco che diede vita, nel XVI secolo, allo scisma protestante - 11/05/2011

Non mi sarebbe, di certo, mai venuto in mente di chiedere cosa pensa ora, lassù, Martin Lutero, ovvero il monaco che si fece promotore, nel XVI secolo, della riforma protestante. Ma Sant'Erasmo ce lo conduce, a sorpresa, e sospetto che era un pò che desiderava farlo per darci ancora un'altro punto di vista falsato sulla Verità. Un punto di vista che portò sangue e dolore in Europa, dando vita ad uno dei periodi più duri e difficili della storia della Chiesa di Roma, durante il quale si operò lo scisma più forte ed insanabile a partire dal proprio dal suo interno. Lutero era infatti un monaco agostiniano, un teologo tedesco che, operando una revisione personale della teologia cristiana, arrivò, tra le altre cose, a condannare l'uso delle immagini sacre che noi cattolici tuttora facciamo liberamente. In questa sua comunicazione, introdotto duramente da Sant'Erasmo, egli fa una specie di revisione dei punti più importanti del pensiero protestante di cui egli, certamente, gettò le basi. La condanna delle immagini sacre, la dottrina della predestinazione, secondo la quale noi uomini nasciamo già predestinati alla salvezza o alla condanna, per cui nulla possiamo fare in vita per guadagnare il Paradiso (in tal modo svuotando la missione salvatrice che Gesù stesso offre ad ogni uomo purchè segua il suo insegnamento ed esempio, perchè essa, secondo i protestanti, è offerta solo come grazia divina), la condanna dell'uso delle indulgenze, della confessione privata, dei sacerdoti come intermediari fra Dio e gli uomini, dei santi, il rifiuto di riconoscere il ruolo della Madonna, la sua verginità e la sua assunzione in Cielo. Non dimentichiamo che quello fu un periodo davvero cruento della storia della Chiesa, nelle varie guerre che nacquero in Europa, fra cattolici e protestanti, morirono decine di migliaia di persone. In questa registrazione Lutero ritorna sui suoi errori, quelli che Sant'Erasmo chiama, senza giri di parole, "raggiri", e deve dirci perfino, ora che lo sa con certezza, che le anime saranno giudicate dopo la morte per quello che hanno operato in vita, smentendo così, senza ombra di dubbio, la sua dottrina della predestinazione. Ho compreso proprio dalle parole di Sant'Erasmo che si trattava proprio dell'autore della riforma protestante. Ma anche al semplice buonsenso delle persone non pare strana una cognizione simile di Dio e degli uomini? Che senso ha dunque la prova dell'esistenza terrena per le anime, se è già tutto predestinato da Dio?

Qui brutti raggiri non ha clienti ......

SANT'ERASMO

Qui brutti raggiri non ha clienti,
si, trovai, lì da voi do ospiti…parla!


LUTERO

Si, là apprezzi, lei v’aiuta qui.
Oh, udite! Ho cinque dritte,
a me sa c’è bisogno!

Fuori manna di gioie,
da fa il monte!
Si noi giù appella,
ma il Bene giù affar di Dio te aprì!

Levai sfida (deh è giù tedesco)
per immagini!
Ormai Gesù e lì finì i re
che era su lì,

cò tre ce sta amato.
Tocca all’anime, strilli, giudizio,
che giù litigava altri.
Sai su libro sta, lady, lì chi ero, qui n’hai
E mica in bronzo: che sei grulla di già?
Vive l’ombra degli uguali colì!
E giù lì prega Sire!

 





 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

I brutti raggiri, dice Sant'Erasmo, specie quelli che conducono le anime fuori dalla strada della Verità, lassù non trovano tanti clienti come invece accade sulla terra, purtroppo; e ciò perchè lassù la verità è palese. La mia cara guida ha trovato lassù proprio uno che, a causa dei suoi raggiri teologici, ha provocato la più grande scissione nel seno della Chiesa di Pietro (dunque Lutero), e ce lo porta ospite. Lo invita a parlare con tono molto brusco (ed in quel suo "parla!" riconosciamo tutto il desiderio che ha Sant'Erasmo di comunicarci la verità, di accostarci ad essa), quasi a volerlo invitare a dire adesso la verità. Lutero dice che con la diffusione dei messaggi del Cielo posso portare aiuto alle persone e ciò è apprezzabile. "Udite!", dice, seguendo dunque l'invito di Sant'Erasmo a parlare. Ha delle notizie giuste da darci ("cinque" è un numero puramente indicativo), e sa che su questa terra ce n'è bisogno. Il Signore permette una "manna" di gioie attraverso queste comunicazioni, tanta manna da farci una montagna. Si, dice Lutero, siamo noi anime che veniamo chiamati giù a parlare ma è Dio, il Sommo Bene, che ha permesso mi si aprissero "gli affari di Dio", il mondo ultraterreno. Ecco che dice qualcosa che ci fa comprendere di chi si tratta, senza dubbio: dice che sfidò il papa (che oggi è tedesco, guarda caso come fu lui sulla terra) a causa delle immagini sacre (i protestanti, come ho già detto, non concepiscono la possibilità di rappresentare visivamente il sacro). C'è Gesù e con lui son finiti i re del Cielo, ossia, l'unico Re è solo Lui. E Gesù, amato, stava in alto, nella Trinità divina. Mi chiede di dirlo strillando (e qui sconfessa la sua dottrina della predestinazione): le anime subiscono un giudizio per le proprie opere dopo la morte, ossia sono responsabili della propria salvezza e del proprio libero arbitrio. Mi chiede di dirlo, che qui sulla terra ancora tanti teologi litigano su questa questione da lui stesso sollevata. C'è scritto nei libri chi era lui e ora lui è qui che parla al mio registratore e non è una figura di bronzo (ci sono sue statue), ma è proprio lui, e mi dice che sarei "grulla" (stupida), nel caso lo pensassi. Qui sulla terra (e qui sconfessa un'altra sua tesi), vivono, incarnate, le anime degli uguali, ossia dei figli che Dio crea tutti uguali, senza alcuna differenza nè predestinazione. E ci lascia con un'esortazione a pregare il Signore.

COMMENTO

Ogni tanto Sant'Erasmo decide di non concedermi le persone che richiedo a nome di chi mi scrive col desiderio di poter avere un contatto da un proprio caro. E lo fa sempre per farci un dono ancora più grande e per avere spazio per portarci i suoi preziosi insegnamenti. Così è stato in questo caso. Lutero è stato colui che ha diviso in maniera tragica e dolorosa la Chiesa di Pietro, pur essendo stato un monaco agostiniano e cresciuto, dunque, nella fede cattolica. La sua dottrina della predestinazione stravolge completamente la prospettiva della salvezza umana: egli stabilisce che Dio non crea i suoi figli tutti uguali, ma che essi sono già predeterminati alla salvezza o alla perdizione eterna. Capite bene che svuotamento di senso subisce la vita umana: a che serve la prova dell'esistenza terrena se Dio già conosce il nostro destino perchè lo ha determinato Egli stesso? Che diventa l'uomo senza la sua libertà? Senza il suo libero arbitrio? Un manichino inconsapevole di disegni divini capricciosi per i quali non c'è alcuna chiave di interpretazione. L'aspetto religioso, fra i protestanti, è lasciato alla sfera individuale, intima, poche o nulle le occasioni di comunione e condivisione della propria fede che resta relegata, anche nei suoi principi morali, alla sola sfera privata. Sant'Erasmo lo incita duramente a parlare affinchè affermi la verità che egli ha negato sulla terra e, in tal modo. ha contribuito ad allontanare tante anime dalla giusta direzione: c'è un giudizio dopo la morte, un giudizio che ci ritiene responsabili in prima persona delle nostre opere ed azioni come autonomi e liberi figli di un Dio d'amore che così ci ha voluti, degni di custodire la scintilla divina che ci ha dato perchè persone libere di scegliere sempre, anche di negarLo. E' questo il timbro che il Cielo ha posto su una nostra verità di fede, siamo liberi e responsabili di fronte a Dio come di fronte a noi stessi.

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