Dopo tanto tempo torna mio zio Gennaro, allegro e scherzoso come sempre e non atteso - una suora lo segue per darci i suoi consigli - termina Sant'Erasmo che annuncia novità - 28/12/10

Gennaro era un mio zio materno e alcuni di voi lo ricorderanno in tante registrazioni, specie quelle dei primi tempi in cui mi dedicavo alla metafonia. Sempre scherzoso e giocherellone, come anche in questa registrazione in cui mi chiede di fargli il caffè, visto che è venuto in "visita" da lassù. Vi assicuro che il suo carattere è restato lo stesso, immutato, allegro, sornione e amante della risata. Il concetto che vorrei sottolineare particolarmente, nella sua comunicazione, è quello in cui si riferisce a queste comunicazioni come ad una forma di "terapia" a base di amore celeste, terapia che mira a curare il dolore, la disperazione e il senso di impotenza che ci coglie di fronte al pensiero della morte se non abbiamo la fortuna di essere sostenuti dalla fede. Per me ha pienamente ragione: infatti queste registrazioni hanno aiutato anche me, in primis, a superare l'ansia e la paura che, partendo dalla radice primigenia della paura della morte, oscurava poi tutti gli aspetti del mio vivere quotidiano. Sono state, queste comunicazioni, molto più efficaci di qualsiasi ansiolitico e di qualsiasi antidepressivo, una vera panacea che ha agito sull'intera visione della vita e del suo senso, dandole un significato nuovo ed esaltante. La suora che lo segue non ci dice il suo nome, ma anch'ella ci lascia un'immagine, fra le altre, particolarmente significativa e profonda: se piove tanto, afferma, è perchè il Signore vi spinge a cercare luoghi più elevati. Un concetto semplice e allo stesso tempo complesso che va a toccare il significato delle prove cui siamo sottoposti nella nostra esistenza terrena; in questo linguaggio metaforico e simbolico, vero e proprio timbro e cifra poetica delle entità che comunicano con me atrtraverso il registratore, la pioggia rappresenta le avversità che spesso ci troviamo di fronte, e proprio quelle difficoltà, afferma la suora, devono spingerci a cercare quei luoghi elevati che ci mettono al riparo dalle inondazioni e che sono la rappresentazione di un'elevazione spirituale che, poggiando sulla base di un'esperienza difficile, trova la propria accelerazione. So che per tanti è un pò difficile da concepire un simile concetto, ma senza le dinamiche dei problemi e delle difficoltà, senza le spinte a superarli, noi altro non saremmo che manichini, immobili ed immutabili, non conosceremmo nè pianto nè gioia, come gli oggetti inanimati, meteore imperturbabili che vagano in uno spazio indifferente e gelido. E visto che ho commentato un concetto per ognuno dei "partecipanti" a questa registrazione, chiudo con uno dei concetti che mi lascia Sant'Erasmo, ben conoscendo il mio caratterino. "E lotta, però giù negozia", mi dice, e me lo dice ben conoscendo il mio intrattenibile istinto di attaccare a testa bassa quando mi trovo di fronte ad un ostacolo. E' giusto lottare per ciò in cui si crede, ma bisogna, egli mi insegna, per affermare proprio quella stessa verità, anche "negoziare" con l'altra parte, "mediare" per cercare di portare con più efficacia il proprio messaggio che è così tanto spesso frainteso. Eh si, non si finisce mai di migliorarsi e di imparare, infatti la diplomazia non è mai stata il mio forte....

Più ci dà via, qui i Re Magi lo sa!....


GENNARO

Vài, va là Cielo a suonà,
e il male, ah, qui aggiri.
Hai raggio, qua fanno,
reggeva Cristo!

Oh, a Lido son buste, tè!
Qua hai dei visti,
ma nun l’hai fatto il caffe? Svelta!

Ah, dischi permette,
dì: regalato è lì!

Mò amava i figli:
hanno, gli rende e dà mir(a)!

Sarò là, ccà Gennarì fa e di meglio.
Fa denar andà a tutti: l’odor di muffa
gir(a), vedrai lì!

E all’ospiti dire che si fa terapie:
più amore ve dà e amor!

E L’Alfa bene porti,
fai elle e garbugli: esseri n’dov’è?
Oh nì, là timbra su la Regno,
bava,neh, di doccia
Terra qui sceglie,

il Lume grande,
il Babbo carne vi dà!


UNA SUORA

Mò si ritorna: emozioni, là sogni è!
A tener qua mir(a) fa là suoni!
Forza, deh fa lì,
neh, fa giù di là,
c’è male, ah, in giro,
sotto l’è magra qua!

Ah, piove?
Mir(a) fa il Re acquistar:
più ambiscano i rilievi!

Più ci dà via, qui i Re Magi lo sa!
I Magi venì, già!
C’è l’oro a registrà: suora è a fa là!
Tirà, registrà:
credete là, c’è Re, figli,
che lì doni ha!

Ce aspettamo là dai cinesi unir:
se lascia il posto su!

I sordi (c’ha lei piuma)
più lì giù attiri!


SANT'ERASMO

Martire risparmio giù ideava:
da su va là l’idea
di fa qui vetri a un’altra.
Più rami, deh!
Ce n’è giù, qui ti richiamo,
puoi, di lì entri,
e giù n’hai timbri!
E lotta, però giù negozia!
C’è lì sbaglio, riscrive Marco,
tu valle a dire:
è in Oltre….già troppo!

 

 

 

 


 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Mio zio, quasi parlando fra sè e sè, si "incita" a venire a "suonare" al mio registratore, sottolineando che è il Cielo che viene a "suonare", ed in tal modo ci permette di poter aggirare il male. Mi ricorda che ho la fortuna di poter contare sul "raggio" che permette le comunicazioni (che è stato tante volte citato nelle registrazioni), e ciò perchè è Cristo che permette e fa la regia principale di queste registrazioni. Qui al Lido, dove vivo, arrivano le buste coi messaggi da lassù e lui mi incita a prenderle con un termine dialettale, dice infatti "tè", come a voler dire "prendi". Ho i visti che permettono le visite da lassù ed ecco che zio scherza con me chiedendomi come mai non gli ho fatto ancora il caffè, visto che lui è venuto in visita. Il Signore permette le registrazioni (spesso chiamate "dischi") e sono dei veri regali che giungono da lassù perchè Egli ci ama; facendoci questo dono non solo ci fa un dono, ma un dono che ci rende in termini spirituali e ci dà la giusta mira per i nostri obiettivi. Poi mi dice che è lui, presentandosi col nomignolo che spesso si usava in famiglia per chiamarlo (Gennarì) e dichiarando che farà anche di meglio con quello che sta per dirci. Se ogni uomo potesse arricchirsi a suo piacimento, dice mio zio, allora sulla terra l'odore di muffa si estenderebbe ancor di più (l'odor di muffa si può intendere come la stagnazione che deriva dal fatto di essere appagati dai propri denari che ci trascinano verso piaceri materiali ed effimeri e la sottile insoddisfazione che nasce dal sentirsi "arrivati"). Mi invita a dire ai lettori che con queste registrazioni loro intendono fare "terapie" d'amore per noi, terapie che ci diano una visione più ampia e profonda della vita e dell'esistenza. Chiude con un augurio ed uno strano scioglilingua: l'augurio che l'Alfa, ovvero il Signore, ci porti bene e lo scioglilingua col quale mi chiede ironicamente chissà questi esseri che parlano tramite il registratore dove sono (è la domanda che spesso mi faccio e alla quale non trovo precisa risposta, e nemmeno lui intende ovviamente darmela). Sottolinea ancora che queste registrazioni sono timbrate, ovvero permesse, dal Regno celeste, ma purtroppo ancora la Terra sceglie spesso di fare "docce di bava" (un'immagine forte per indicare il livello di certe scelte) interessandosi di cose molto meno importanti e molto più triviali e tralasciando queste verità che dovrebbero campeggiare ogni giorno sulle prime pagine dei quotidiani e in tutti i programmi televisivi. Bisognerebbe gridare dai tetti queste cose, e invece dai tetti oggi gridano squallidume e stupidità, grandi fratelli e becere donnicciuole di cortile. Altro che docce di bava. Però zio saluta ricordandoci, in poche parole due concetti fondamentali che non possiamo dimenticare nella nostra vita: primo, che siamo esseri spirituali momentaneamente racchiusi in un corpo di carne, secondo che quella carne, così perfettamente funzionante e mirabilmente scolpita, è il Babbo celeste che ce la dà, il nostro Creatore che è innanzitutto padre, babbo, così come Gesù ci ha insegnato.
La suora ci comunica con stupore il suo stato d'animo: è un sogno ed un'emozione per lei ritornare a parlare con noi della terra. Mi invita a "fare suoni", ovvero registrazioni, per tenere la mira di tutti verso il cielo,ed anche perchè, purtroppo, sulla terra c'è tanto male, la situazione è addirittura "magra". Poi enuncia il concetto che ho già spiegato nel prologo: se il Signore fa piovere molto è per spingerci a cercare luoghi più elevati (è una chiara metafora). Chi ci dà la vera via è il Signore, e i Magi, lassù, lo sanno bene, visto che fu loro mandato proprio da Dio il segno della stella per trovare il Messia e la salvezza che Egli rappresenta per ogni uomo. Torna il concetto più volte espresso che in queste registrazioni c'è l'oro, c'è il vero tesoro che è la Verità che esse ci portano. Mi chiede di attirare sempre più gente e continuare a registrare, e chiede a tutti noi di credere che il Re c'è davvero e che ha dei doni per chi lo segue e lo ama. Si augura poi che i cinesi si uniscano nella fede a Cristo, e scherzosamente dice che lasceranno lassù il posto anche per loro (che sono tanti!). Mi saluta chiedendomi di attirare di più ancora i "sordi" al richiamo di Dio con l'aiuto della "piuma", ovvero dell'angelo che rende possibili queste comunicazioni con la sua celeste energia.
Sant'Erasmo mi dice che ha ideato un modo per guadagnare tempo e far produrre più registrazioni: darà anche ad un'altra la possibilità di farle, le darà "vetri" lassù, ovvero una finestra per poter comunicare (sapete che già Sant'Erasmo è in comunicazione con altre persone in tutta Italia). Vuole più rami a quest'albero fruttuoso delle comunicazioni che ci manda da lassù. Ci sono giù altre persone in grado di registrare. e io devo ricordarmi che posso farlo sempre, che ho i timbri, ovvero i permessi. Dà poi un insegnamento a me: mi dice lotta pure laggiù per ciò in cui credi, ma devi anche mediare con chi non la pensa come te per poterti rapportare al meglio. Questa ultima parte è rivolta alla nonna di Marco, il ragazzo morto in un incidente stradale e che venne a donare una comunicazione proprio a questa nonna (leggete qui). Questa nonna non è stata molto convinta che quello fosse suo nipote, non so bene perchè, pretendendo forse parole specifiche e frasi che lei aveva predeterminato. Il Santo mi riporta il dispiacere di Marco per questa reazione della nonna; infatti il ragazzo le fa notare che lei si sbaglia a non riconoscerlo e che, essenso lui nell'Oltre, quello che ha potuto dire e fare è già troppo!.

COMMENTO

Devo dire che mi ha colpito l'atteggiamento scherzoso di mio zio, e ciò per due motivi: il primo è che ciò mi dà la prova che è proprio lui perchè ha mantenuto la sua personalità, il secondo perchè mi dimostra che lassù c'è anche spazio per la battuta ironica e lo scherzo, come già tante volte ci ha dimostrato anche Sant'Erasmo con la sua proverbiale ironia. Mi ha colpito anche il dispiacere di Marco perchè ora lo comprendo perfettamente: immaginate quanto sia difficile per queste anime poter venire a dire qualcosa ai loro cari, quanto sia faticoso per loro e anche per me che impiego davvero ore ed ore per decifrare quanto hanno da dire. Immaginate questo ragazzo con quanta trepidazione ha atteso di poter dire quelle parole d'amore alla sua nonna chiamandola addiritttura "tesoro" e di poterla rassicurare sul fatto che lui è vivo e che lei non lo ha perso davvero. E immaginate come si sia sentito quando ha capito che la sua nonna non lo ha "riconosciuto" forse perchè voleva sentire la sua vera voce, e non lo ha "riconosciuto" da ciò che le ha detto. Ha voluto gridarle ancora di più che era proprio lui, per non lasciarla delusa.

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