Maurizio è passato oltre per una grave malattia a soli 22 anni, coraggioso e generoso, pieno di amore per gli altri - Lucia è la nonna di Roberta, una mia lettrice - chiude, con le sue delizie, Sant'Erasmo - 13/01/2012

Mi scrisse Giovanna tempo fa per chiedermi la consolazione di un contatto col proprio figlio Maurizio, un giovane di soli 22 anni, morto per un tumore. Maurizio, a detta di sua mamma,. ha affrontato eroicamente il periodo della sua malattia, con grande serenità di spirito, dando coraggio a chi gli stava intorno con grande fede e amore. I suoi genitori sono separati e non in buoni rapporti, e lui accenna brevemente a questo, anche perchè, lo sapete bene ormai, loro da lassù non possono intervenire nelle faccende terrene, anche se queste riguardano i propri genitori, come in questo caso. Sua mamma avrebbe voluto risposte troppo precise che da lassù non danno, ma essi lasciano immaginare, suggeriscono, sta a noi poi comprendere e decidere se accettare o meno determinati consigli. Lucia è la nonna di Roberta, e le lascia un messaggio di grande esortazione alla fede, fatta però con simpatia e affetto. Infine Sant'Erasmo viene a sollecitarmi affinchè io trasferisca tutte le registrazioni fatte nel sito in diversi libri, di modo che anche coloro che non hanno dimestichezza col computer, possano avvicinarsi alla materia e avvantaggiarsi dei suoi messaggi.

Il Messia è giù benessere, ti dà la fede, è immane!....

MAURIZIO

Ci sta voce: qua mò noi vi disturba là, dì!
Amo si, è qua blu che sta!
Per arte va ori,
il maestro è dato lì,
ora dì: lì c’è notte, le tombe sono agitate,
e aspetti? E’ st’onde chiare, oro è…
qui Re copie domanda lì!
E prove, lutti, disse, son de più…
Però è spiegare, il babbo là…
Per il corpo la fine è a morire,
st’ombra, però, è goffa
e là più circola se potrà.
E piangere ccà liberate,
qua gli occhi, vera alba!
Fa aerare, spazza tutto,
croce ha: partire, va!
E finire, te vò dì, in qua affidò!
A Ida c’è figlia d’arte:
se lì tace qui dormo.

 


LUCIA

Ah dire: c’ha lady più a star lì!
Sempre là in amor qua gli si dice:
permetti? Qui cadi innanzi a Lui,
il Signor può!

C’è qua medici, sai?
E mò tu hai la fibra e il tempo, si cara,
qua me le compro le quote a lavorà: so fa!
Qui noi, spumeggia giù il mare,
dì di più lì: c’è giudizi, leggo a te!
Chiude RAI: fai il cinque!
Il Messia è giù benessere,
ti dà la fede, è immane!

 


SANT'ERASMO

In noi giù arte piglia un po’, olè,
fa girà ragione.

Qua trova sordi trovando a me.
Mi piace sfoglià…già lì van due rose, giuro!
Qui ti ama, dà foto giù là, siam lì dov’è!
Giro lì vivo, a lì presto!
Ma ci affitti là giù al Lido
che lì c’è messe?

Penna c’hai: lì d’onorà!
Scritti, deve sta qui lei,
e giù caro a ciurma sarebbe,
c’ha strada, ce n’ha legge, c’è ori!
Lo sbarco aiuti nel finale,
a voi dubbio è il mistero,
qui le vidi Leggi grandi!
Più rivela, aprì di qui,
oh là di prende(re)!

Morti lì dice, dico!

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

C'è la voce del nastro a disposizione per poter parlare, e Maurizio quasi si scusa, ha paura di disturbare. E' ancora capace di tutto il suo amore ed è nel blu, in un posto elevato, dunque. Attraverso l'arte di questi versi arriva oro quaggiù sulla terra ed il maestro capace di ciò (Sant'Erasmo) ci è stato donato dal Cielo. Mi chiede di dire che qui sulla terra c'è un grande buio (buio morale, ovvio), e per questo loro, i morti (le "tombe") sono agitati, per cui non bisogna tentennare oltre nell'utilizzare queste onde chiare che ci arrivano dal Cielo per portare luce e verità, il Signore vorrebbe che anche altri copiassero i messaggi di questo sito e li diffondessero. Inoltre il Signore avverte che prove e lutti ce ne saranno ancora per quest'umanità che pare smarrita nella propria follia autoreferenziale. Però Maurizio vorrebbe che la mamma dicesse anche a suo padre di questo suo messaggio e del fatto che esiste la vita dopo la morte, forse Maurizio pensa che questo potrebbe rimettere il padre sulla giusta via. Per il corpo di carne, dice Maurizio, è la fine naturale la morte, ma la sua anima è ancora goffa lassù, ancora non ha imparato a muoversi bene, e allora, dice Maurizio, girerà sulla terra accanto alla mamma come potrà, appena saprà farlo (le darà segni quando sarà in grado di farlo). Leggendo in questo sito ci si libera dal pianto e dalla disperazione, bisogna puntare lassù gli occhi dell'anima, lassù c'è la vera alba di una nuova vita. Chiede alla mamma di aerare la sua stanza (ma è una richiesta anche metaforica, quella di respirare, cercare di uscire dal dolore e dal ricordare troppo il passato), di spazzare il vecchio, si affidi alla croce e parta per un nuovo percorso di vita. Nei momenti della sua fine, le ricorda Maurizio, lui pregava affidandosi al Cielo. Infine fa un saluto a me, sa che ci sono io che sono figlia di Ida (è il nome di mia mamma) la quale prega quotidianamente per tutte le anime lassù, mi dice che sono figlia d'arte perchè è merito di mia mamma e delle sue preghiere se mi sono riavvicinata a Dio. Se io taccio, se smetto di registrare, lui, come gli altri, sarà costretto a "dormire" lassù.
Lucia mi raccomanda di stare più al registratore (più di così mi è impossibile, non dovrei più dormire o dovrei tralasciare la cura della famiglia e il lavoro). In amore Lucia rivolge un consiglio a sua nipote, se lei glielo permette: di cadere innanzi al Signore per i suoi problemi e bisogni, Lui può aiutarla. Lassù ci sono i "medici" in grado di curare le ferite della nostra anima, e ora Roberta ha la fibra giusta e il tempo per avvicinarsi al Signore. Lucia lassù, "lavorando" per il proprio miglioramento, sta comprando le "quote" per il Paradiso (si sta purificando). Ci sono davvero loro, i "morti" che fanno spumeggiare questo mare di onde coi loro messaggi, e soprattutto Lucia vuole dire una cosa precisa a sua nipote: c'è davvero il giudizio lassù, dopo la morte. Ora, scherza questa nonnina, la Rai che ha permesso questo collegamento, deve chiuderlo, dunque chiede alla nipote di farle il "cinque" in segno di saluto, in un gesto tipicamente giovanile e simpatico. Chiude ricordando a Roberta che il Messia è il vero benessere dell'anima quaggiù e che Egli è "immane" nella Sua inesplicabile grandezza.
Sant'Erasmo inizia in allegria: olè, mi dice, qua prendi la nostra arte in versi e fai, con essa, girare la vera ragione, quella dello spirito (non quella degli pseudoscettici che credono solo a ciò che toccano e vedono, e non è sempre detto neppure quello). I "sordi" alla Parola divina trovano quello che cercano nel momento in cui trovano lui in queste registrazioni. Il Santo sa che sto preparando la versione in diversi libri di tutte le registrazioni raccolte nel sito, anno per anno, e mi dice che a lui, appunto, piace "sfogliare" questa versione cartacea del sito, e per questo mio nuovo impegno giura di mandarmi due rose da lassù. Mi amano lassù e mi donano anche delle loro "foto" se mi ci dedico, visto che loro stanno proprio dove sono io quando registro. Lui gira qui vicino a me, vivo. Scherza, come ama tanto fare, è mi chiede se gli affitto una stanza qui a casa mia al Lido, dove c'è la "messe", il raccolto di tanti bei messaggi celesti. Ho la penna, dunque ora che li onori scrivendo i libri, e questo scritti saranno cari alla sua "ciurma". Posso farlo perchè, mi ricorda il Santo, ho la strada aperta, la legge divina che lo consente e gli ori che mi mandano da lassù. La frase dello sbarco non l'ho ben compresa, in verità: il Santo può volermi dire che con questi messaggi si può aiutare le persone a "sbarcare" più facilmente lassù dopo la morte, ma anche che loro "sbarcheranno", ovvero si faranno più palesi sulla terra in futuro. Per noi umani il mistero significa dubbio, e ciò è sempre stato e sempre sarà, ma lui lassù ha già visto grandi leggi all'opera che forse ci permetteranno di capire sempre di più e meglio la natura dei nostri esseri e la realtà vera. Loro rivelano sempre di più se io apro loro il registratore, ed egli ci chiede di prendere quello che ci donano. Chiude ribadendo con forza che sono i morti a parlare (non si ripete mai abbastanza, visto il grande scetticismo che c'è in giro).

COMMENTO

Maurizio ci parla della sua condizione di anima che sta ancora imparando a muoversi nel giusto modo nel nuovo ambiente, e ciò ci fa capire che anche lassù ci sarà un percorso di conoscenza da affrontare, così come quando nasciamo sulla terra e dobbiamo imparare a camminare, parlare, muoverci nell'ambiente che ci circonda. Sempre più spesso i nostri cari da lassù ci fanno presente la triste situazione della terra su cui aleggia un buio di valori che ci sta portando a periodi difficili per tutti. C'è da sperare solo in una rinascita dopo la morte di un mondo che ormai non può più autosostenersi a lungo per problemi ambientali, economici, sociali e, ultimi ma non ultimi, spirituali. Acquistando piena coscienza della natura spirituale di ognuno di noi, cadono naturalmente, per un naturale processo, i veli che ci avvolgono e l'umanità potrebbe ricominciare a costruirsi su nuove basi. Certo l'uomo di oggi è e resta egoista, egocentrico, votato al successo individuale e materiale, ma le cose non potrebbero restare così nel momento in cui si giungesse alla percezione della propria vera natura e, soprattutto, del destino che attende tutti noi dopo l'abbandono di questo mondo che è solo una casa temporanea ed instabile nella quale, però, siamo chiamati a formare sempre più il nostro vero Sè.

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