Sant’Erasmo, un’anonima entità ospite e mio padre ci mettono in guardia sui gravi mali in cui sguazza questo mondo avvolto in una “rete mortale”; “su n’ha ira”, dice la mia cara guida, attenzione! – 10/03/10

Sempre più spesso (e sempre con maggiore sollecitudine), nelle ultime registrazioni, veniamo messi in guardia dai nostri comunicatori dell'oltre: ci è stato più volte detto che i demoni sono "sciolti" e liberi di agire fra noi, che il mondo è avvolto in una rete mortale in cui esso stesso si è stretto allontanandosi poco a poco da Dio, più o meno consapevolmente, ed in più di una registrazione si accenna al fatto che Gesù ritornerà sulla terra, anche se non ci viene data alcuna chiara indicazione sui tempi in cui ciò dovrà accadere. Anche in questa registrazione si ripresentano con una certa urgenza dei temi che stanno molto a cuore a loro lassù: l'ira divina riguarda il fatto che saranno le nostre stesse armi ad incendiarci, e ritengo che questa affermazione sia da intendere sia in senso letterale (pensate a quante armi atomiche giacciono negli arsenali delle grandi potenze), sia metaforicamente, mettendo a fuoco il fatto che sarà il nostro stresso stile di vita, folle ed insensato, a ritorcersi, alla fine, contro di noi. Altro tema spesso toccato è il fatto che, per credere a quanto io vado diffondendo in questo sito, per ricercare su questa strada la verità dell'esistenza della vita dopo la morte e conformare a questa nuova visione la nostra vita, non basta essere solo uomini di scienza e di studio, ma bisogna avere "sangue", passione, amore per la verità non immanente, non conoscibile con le sole facoltà del cervello, e "sale in zucca", ovvero quella sottile capacità (che secondo me è un dono di Dio anche quella, ma che tuttavia possiamo esercitare, superando e rigettando la superbia di una certa scienza che si è arroccata fino a farsi puro dogmatismo) di oltrepassare tutto ciò che è sensibile, ovvero che possiamo toccare e vedere coi sensi, di allargare il proprio orizzonte cognitivo a ciò che trascende la realtà e considerarlo reale alla stessa stregua della materia che ci circonda. Che questi tempi, visti nell'insieme delle loro peculiarità sociali, morali, economiche, non siano tempi facili è sotto gli occhi di tutti noi: mai lo sbandamento morale era giunto a tali livelli, mai l'uomo si era trovato di fronte alle emergenze di un mondo sovrappopolato che divora se stesso ad un ritmo che ha oramai toccato il punto di non ritorno. E forse è per questo che il richiamo a tornare a Dio, ad uno stile di vita improntato all'altruismo e alla sobrietà, si fa man mano più forte e pressante, così come pressante è l'invito alla preghiera, a riappropriarsi immediatamente del nostro "quadrante spirituale", quello che, solo, può darci l'illuminazione necessaria a perseverare nell'amore, nella dignità e nella fede in Dio. Non è forse nei nostri stessi cuori che si dovrà operare la vera rivoluzione? Non è forse partendo dal nucleo più profondo di ogni anima che dovremo ricostruire una società più giusta? E forse questi richiami servono a ricordarci che il vero ed unico Padrone della storia e delle nostre singole vite sta lassù, che nessuno si illuda...

Orare! Papà protesta, han rete mortale....

SANT'ERASMO

Era ira a fare girà più.
Costa se ami riuscire là
a credere là a Franca:

c’han da avè scopo in zucca,
oh, may be!

Dì lì: su n’ha ira, Messer qua ci dice:
giù tue armi ti incendia!
A ira grande iva associa, fatemelo scrive(re):
ci va sangue, non studio extra!
Palestra famiglia fa a ciò fare:
avè, si, matura, figlia, fede,
beh posso andare!


UN'ENTITA' BENEVOLA

Eh, di là rotta l’è sbagliata,
è sforata tra lettere.

Serve una pietra per fiorire:
l’ebbi gridare!

Ci invia, ecco Santo, ti rallegri.
Bussarono lì e giusta rotta colpire lì fa già.
Hai oro, qua porta il Re, piglia lì!
Qui lascia a vende droga e lavori,
scappa, dai!

Devo andà via, butta il fiore da lì,
però dallo in famiglia, mi permette uscire qui.
Aprir de là, sempre là,
basta far battute e ridire, deh !
E sonan: vuoto c’è, è in Europa.
Sperano, sai, oro sparagnate e terrete qui.


MIO PADRE

Si ingrati legge poi belle qua l’ebbe!
Ma lì Piero baci ridavo qui e più zie,
e nasce, bravi già dirò, specchio d’oro lì!
Trovare papà può le onde
se davvero le alghe hai pulito,

leggeva, invitato s’offriva!
Orare, papà protesta, han rete mortale, poi fa Dieu!
Su veglia quattro babbi,
qui Dio fa una lettera là!

Ne hai spirito?
Se acqua Egli versa, carpa allevi!








SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ecco che il tema dell'ira divina inaugura questa registrazione: a far girare le entità che si succedono per richiamarci continuamente allo scopo di distoglierci dal materialismo, dal consumismo e, soprattutto, dall'egoismo, è appunto l'ira di Dio per l'insensatezza dell'uomo che sempre più si avvicina all'orlo del baratro per il suo stesso egoismo. Qualcuno, specie in famiglia, usa abbreviare il mio nome, Francesca, in "Franca" ed è così che il Santo mi chiama affermando che costa un certo sforzo riuscire a credermi (più che a me, a quanto loro lassù mi affidano perchè lo pubblichi in questo sito), sforzo che richiede la necessità di avere uno scopo ben preciso e forte in "zucca", ovvero nella testa, e quando anche lo si avesse non è certo che si arrivi ad interiorizzare queste verità (il Santo dice "may be", ovverso "forse", in inglese, facendo intendere che anche con quello scopo pressante in testa non è detto che si sia ad un tale livello di consapevolezza da credere a tutto ciò). La mia guida mi invita a dire che lassù hanno ira, che il Signore (chiamato Messer) gli dice che saranno le nostre stesse armi ad incendiarci, indicando così che la causa dei nostri mali nasce da noi stessi. Su questa grande ira, il Signore mette anche l'iva (è un modo ironico, nello stile di Sant'Erasmo, per dirci che l'ira divina è, se possibile, molto più che grande di quanto possiamo immaginare), e per poter rimettere in sesto le cose non occorre studio extra ma "sangue" e passione, cuore. La soluzione non è nelle mani del solo uomo, bisogna affidarsi a Dio ed in ciò la famiglia può fungere da palestra per allevare una nuova generazione di uomini capace di avere una fede matura che, sarebbe, sola, soluzione automatica di ogni male. Poi il mio caro Sant'Erasmo mi saluta lasciando spazio ad un'entità che rimarrà anonima e che, per la sua grande benevolenza, mi ha lasciato pensare (ma è un'idea mia) che fosse un altro santo. Egli ci dice subito che la rotta dell'umanità è sbagliata ed è "sforata", ovvero abbiamo oramai oltrepassato i limiti che ci erano consentiti, "tra lettere", ovvero fra discorsi inconcludenti, non basati più sulla verità divina. Questa entità ci ricorda che per far nascere un fiore basta anche una pietra (avete presenti quei timidi fiori che nascono fra le crepe del cemento, come i cardi?), ovvero in qualunque cuore apparentemente arido può nascere qualcosa di bello. Dice che ci vengono inviati da lassù col beneplacito di Sant'Erasmo e ciò deve rallegrarmi. Gli Spiriti Superiori, afferma, bussarono qui e per la loro grande grazia ci aiutano a colpire la giusta rotta, a tenere il giusto comportamento. Mi rammenta che queste comunicazioni sono vero oro mandato dal Signore, mi raccomanda di prenderlo (con grandissima umiltà cerco di non sprecare una sola lettera). Poi, come rivolgendosi a coloro che si dedicano allo spaccio di droga, li invita a lasciar perdere immediatamente e a lavorare, a scappare letteralmente da quella trappola. Mi dice che ci butta un fiore quaggiù con queste parole e mi raccomanda di portare nelle famiglie queste verità per aiutarle nel loro compito, è per questo che gli permettono di uscire da lì dove si trova per parlare con noi. Mi incita ad aprire sempre alle comunicazioni e raccomanda tutti noi a non fare battute stupide su queste registrazioni (forse qualcuno le fa). Prima di chiudere mi dice che da lassù suonano chiaro un concetto: in Europa, oramai, c'è un grande vuoto di valori, soprattutto cristiani aggiungo io, ragion per cui assistiamo a sentenze come quella che ha stabilito di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche. Mi saluta dicendomi che lassù sperano che noi, con le nostre vite, metteremo da parte tanto oro da portare lassù (è una metafora per dire che sperano che guadagneremo tante opere buone da far fruttare poi quando saremo nell'aldilà).
L'ultimo a parlare è mio padre. Egli mi rincuora per certe persone che, avendo ricevuto delle prove che attendevano, si sono poi fatte convincere da persone malinformate che queste registrazioni hanno a che fare con lo spiritismo (che stanca sono di ripetere sempre le stesse cose: leggete qui cosa disse papa Pio XII a padre Ernetti e padre Gemelli quando scoprirono la metafonia). Dice che costoro ne avranno delle belle per capire quanto si sbagliano. Mi porta i baci di Piero (mio marito) e delle zie che si trovano lassù, poi mi dice brava per il sito che egli paragona ad uno specchio d'oro (specchio che riflette la verità dell'aldilà). Mi dice che egli, papà, può trovare le onde giuste per comunicare con me se davvero "ho pulito le alghe": fa una similitudine fra le onde sonore e le onde del mare e mi chiede se ho fatto pulizia in me stessa con il pentimento e la preghiera, perchè con animo pulito le comunicazioni sono più facili per loro. Mi dice che si è offerto lui stesso per essere invitato e venire a registrare. Dal tono personale passa subito ad un richiamo per tutti: egli, dice, protesta con forza perchè preghiamo poco, ci invita a pregare di più (orare vuol dire pregare), perchè siamo avvolti nella rete mortale del male che ci affligge sempre di più, a pregare e ad affidarci a Dio (che egli chiama in francese, Dieu). Mi dice che con lui lassù vegliano su di noi familiari "quattro babbi", ossia Piero, lui ed altri due miei zii e che queste comunicazioni vengono da Dio ("qui Dio fa una lettera là"). Chiude con una battuta che cerca di alleggerire la tensione che ho provato a sentire le situazioni prospettate al mondo se non si ravvederà: se il Signore deciderà di mandare un altro diluvio, beh, mi dice scherzando, si potrebbe girare la situazione a nostro vantaggio allevando le carpe!

COMMENTO

In questa registrazione focalizzano la nostra attenzione su diversi ed importanti temi. Sant'Erasmo sottolinea con forza che, per credere ed interiorizzare davvero e profondamente a ciò che loro lassù diffondono anche tramite me, è necessario avere una spinta interiore molto forte, un anelito alla verità molto profondo che si traduce poi in una ricerca sentita che ha, come sbocco obbligato, ciò che il Santo chiama "fede matura", ossia una fede che ha solo risposte e non ha più alcuna domanda, vero motore di quella pace interiore a cui tutti noi aspiriamo. In poche parole non bastano i messaggi da soli a compiere il miracolo di trasformarci in persone nuove, più consapevoli di ciò che siamo e dell'origine divina della nostra anima, bisogna che di questi messaggi ci appropriamo con la nostra volontà, quella del cuore e quella della mente, che li metabolizziamo nel nostro vissuto quotidiano facendo loro spazio nella futilità dell'apparenza che inganna i nostri sensi. Viene poi trattato ampiamente il tema dell'ira divina per il comportamento stravolto dell'uomo che si è allontanato da Lui perdendosi nei labirinti dei suoi stessi errori, tessendo da solo quella "rete mortale" che piano piano sta stritolando l'essenza dell'uomo stesso. Le eventuali catastrofi che colpiranno il mondo e che vengono adombrate in questa comunicazione, ci vengono presentate come il naturale epilogo di quella costruzione folle che l'uomo sta impiantando su questa terra al posto di Dio che è stato rimosso col beneplacito di quel "politically correct" che ispira, per esempio, le leggi dell'unione europea accusata di poggiare sullo sterile grande vuoto dei non-valori che non edificano nulla di buono fra i popoli se non quel tentativo di evitare conflitti culturali senza i quali, però, non ci può nemmeno essere scambio produttivo di idee. Non servono studi extra per salvare il pianeta e l'uomo che vi abita, serve passione e sangue, ovvero partecipazione prima di tutto interiore, trasformazione del cuore di ognuno fino al punto da cambiare la nostra stessa vita riformulando tutto il sistema di valori che fino ad oggi ha informato sia le scelte dei governi che quelle dei singoli. Ci viene indicata la famiglia come cellula primaria di formazione di valori ed idee, ed il valore della preghiera nel misterioso piano della Misericordia divina che desidera salvare ad ogni costo ognuno di noi, ma, come diceva Sant'Agostino: "Dio, che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te".

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