UN INCREDIBILE GALLERIA DI IMMAGINI PARANORMALI: MILLE VOLTI DALL'ALDILA'

Ci sono cose, nella vita, per le quali vale la pena saltare sulla sedia per lo stupore: ebbene, credo che questa sia una di quelle. Cose per le quali siamo autorizzati, per una volta, ad uscire dalla profonda anestesia emotiva in cui i meccanismi di questa specie di vita-spettacolo che ci troviamo a vivere ci pongono sempre più spesso, disabituandoci dalla meraviglia e dall'interrogativo; cose che ci portano il dono sempre prezioso della possibilità di confrontarsi con una visione più elevata e profonda della vita, lo squarcio inatteso sul mistero più grande, un varco spalancato che ci dona la possibilità di guardare negli occhi di quel mondo "altro" che abbiamo sempre evocato, immaginato, e al quale ci siamo accostati con paura o speranza e dal quale, per secoli, ci sono giunti segnali di ogni tipo. Ma, ritengo, mai con questa intensità e questa forza che pare voglia sfidare lo sterile materialismo di quest' epoca e mettere a dura prova l'ostinazione di quanti continuano a negare, negare per abitudine, poca voglia di documentarsi seriamente, o partito preso, negare ciò che i loro cinque sensi non riescono a filtrare e decifrare per pigrizia mentale (o per vendere libri), quelli che, con una colorita espressione toscana, "pur di negare, affermerebbero che Cristo è morto dal sonno". O, nella migliore delle ipotesi, che siamo tutti truffatori: in mancanza di argomenti seri, questa affermazione è buona per tutte le stagioni e riesce a tenere la maggior parte della gente lontana da questi scomodi argomenti, ingenerando dubbi e confusione laddove cominciano ad essercene sempre meno. Mai come stavolta, la mia guida spirituale, Sant'Erasmo, ci spalanca la porta per scrutare come dietro un ineffabile vetro questi volti che, certo, ci portano anche, a seconda del grado di consapevolezza di chi le guarda, domande o risposte, sollievo o angosce, pace o inquietudine. Volti che ci guardano dalla loro profonda e vibrante umanità, che è poi la stessa nostra, e che ci pongono dinanzi ad una scelta che nessuno di noi può facilmente eludere: quella di prendere atto che l'aldilà è una realtà così come quella che stiamo vivendo in questo stesso momento, e ciò ha enormi implicazioni sulla vita di ognuno di noi e dell'intera umanità. Io non sono una scienziata, sono una persona normale, e qui metto in gioco la mia reputazione e la stima che mi sono guadagnata in anni di vita semplice ed onesta: credete che lo faccia a cuor leggero? No, certo, ma capirete che non posso tenere per me una cosa simile. Vi ricordo che ottengo questi volti con una tecnica strabiliante, poche volte esplorata prima e messa a punto da Keith Clark in America, io ho solo apportato modifiche personali ai valori consigliati da Keith: non c'è videocamera o fotocamera, non c'è un televisore, no, ma semplicemente una radio normalissima, le sue onde corte per la precisione, un microfono collegato al pc ed un programma computerizzato che trasforma le emissioni radio in uno spettrogramma visivo: su questo spettrogramma, dall'ammasso plastico delle onde, sorgono a centinaia a questi visi che, in molti casi, paiono colti da una macchina fotografica in questo mondo, tanto sono "vivi" ed espressivi. Provvedo poi solo a renderli in bianco e nero dall'originario colore azzurro del programma e a equalizzarli con luce e contrasto con un apposito programma di grafica. Guardateli con attenzione, essi vengono a portarci un messaggio che va oltre ogni umano linguaggio e che tocca ogni uomo su questo pianeta, qualunque sia la sua religione, razza o lingua. Sappiamo come un'immagine valga più di mille parole, lassù lo sanno bene, e allora essi ci donano la loro immagine affinchè sia più facile ed immediato, per noi, accettare la realtà della vita dopo la morte. Hanno speso la loro energia per proiettarci il loro volto così come lo vediamo e per cercare di farlo meglio che potevano per evitare che prima o poi qualche cieco sapientone venisse a spiegarci con la sua ripetitiva prosopopea che stiamo solo guardando in faccia delle illusioni o degli infantili giochi di luce ed ombre. Spero che questa ce la risparmino, almeno stavolta.

ESEMPIO DI COME RICEVO LE IMMAGINI ORIGINALI E DI COME DIVENTANO DOPO AVERLE FILTRATE CON PHOTOSHOP:

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