Mimmo è il nonno di Teresa - Nazzareno è un mio amico "virtuale", una persona sensibile e altruista che, purtroppo, ho conosciuto solo per poco tempo - Sant'Erasmo ci dona un'altra perla della sua inarrivabile ironia - 25/11/2012

Mimmo è un nonno un pò speciale per Teresa. Passato oltre molti anni fa, continua a dare segnali della sua vicinanza a sua nipote attraverso una foto del suo volto che pare "arrossire" quando egli vuole dare una comunicazione speciale a Teresa che ha imparato, negli anni, ad interpretare questi segnali. Ovvio che lei si domandi se è davvero così o se è frutto della sua immaginazione e lui gli conferma la veridicità del fenomeno anche in questo messaggio metafonico. Nazzareno era un mio amico "virtuale", una persona sensibile, altruista e affettuoso. Non l'ho mai conosciuto personalmente, ma posso dire che nei suoi messaggi mostrava sempre il suo interesse verso i problemi degli altri e la sua disponibilità sincera e disinteressata ad aiutare chi era nella sofferenza. Era molto interessato ai contatti con l'Oltre e alle tematiche spirituali. Un brutto giorno ho letto su facebook che Nazzareno era morto la sera prima, all'improvviso, senza "disturbare", come era nel suo stile. Dopo alcuni mesi ho pregato S.Erasmo di condurlo, per potergli donare una preghiera ed un ricordo e la mia cara guida mi ha accontentata, e spero che qualcuno dei suoi parenti possa leggere il suo messaggio. Chiude S.Erasmo che ancora parla dei "turbatori", ovvero coloro che, con superficialità inaudita e grande dilettantismo, hanno dedicato ben due trasmissioni "demolitorie" (nelle loro intenzioni) alla metafonia su tv2000 equiparandola, incredibilmente, ad una pratica spiritica. "Turbatori", li chiama il santo, perchè, per il gusto maniacale del torbido che vedono dappertutto, portano fumo e maldicenza là dove c'è invece una chiara luce che, per quanto faranno, non riusciranno a spegnere nei cuori di chi ha avuto grandi benefici spirituali dalla metafonia. Quanto tempo dovrà passare ancora perchè certi cervelli si aprano all'evidenza e al sapore dei buoni frutti che questo albero dà? Mah, ci penseranno loro lassù, io di certo non rinuncio a fare metafonia, così come mi sollecita affettuosamente S.Erasmo.

E....tu Frà non rinunciare gił!...

MIMMO

Né di lì sturbà….
Cara, nova!…chi rompe qui mò, eh!??

Mi dà lì consigliare, qua scendo giù, si!
Eri d’or vero, amor c’è, ah!
Gesù su tutti è e farà,
giravi lì è oro!

Là salva, fa rivivere
l’io superiore, già il cuore serve!
E là vira, ferì là vile:
l’è giù stretta camicia!

 


NAZZARENO

Hai n’arma te, hai dischi, serva là!
Cari me chiama, l’amici entrò qua, dì!
E dà c’è, sopporta, ce ne hai le forze!
Hai, rovista cieli, giro ha!
Ah si, ha mò no share,
lei rosa, dico messa di inviar!

 


SANT'ERASMO

Oh, là turbatori…..
Consideri chi entra, giù do firma, si!
E’ santi!
Grida deve uscire, là devi studi,
su luci dava a te!

Ah si riscappa Giuditta multa fo!
Ah, gas aprire, c’è operà,
e rinunciate troppa ira!

Viaggia a unir qua, deh!
Eeee tu Frà non rinunciare giù!

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Non disturbiamo di certo a chiamarlo, dice nonno Mimmo, e poi scherza dicendo che per lui è una novità comunicare con questo metodo e domanda, ironico, chi è che "rompe", appunto, a chiamarlo. Il cielo gli concede di continuare a dare consigli a sua nipote attraverso la foto di cui ho parlato nell'introduzione, lui "scende" davvero quando gli è permesso a "guidare" ancora sua nipote (dunque conferma che il fenomeno che Teresa nota, ossia l'arrossamento del volto del nonno, è vero). Fa un complimento davvero bello a sua nipote dicendole che lei era "d'oro" per lui e che c'è davvero amore fra loro due. Gesù è sopra ogni altra creatura e opererà sempre a favore di noi uomini, questi messaggi sono d'oro e dunque Mimmo consiglia a sua nipote di "girare" sempre in questo sito. Il Signore ci salva e fa rivivere dopo la morte il nostro io superiore o anima che dir si voglia, ma perchè ciò avvenga nella pienezza di Dio serve il "cuore", ossia l'amore che abbiamo donato in vita e il bene compiuto verso il prossimo. Chiude con un consiglio che, credo, si riferisca alla vita privata di sua nipote (di cui io nulla so, ovviamente): le dice di "virare", ossia di cambiare strada perchè lei fu ferita nei sentimenti da un vile (immagino un ragazzo? Un amico? Solo Teresa può capire); dice che a costui stava stretta la "camicia", ed è un modo per dire, forse, che non voleva un rapporto stretto e serio.
Nazzareno (parla su voce femminile che è quella che avevo nella base) dice che queste registrazioni sono una vera e propria "arma" spirituale e dunque si augura che servano davvero agli uomini miscredenti dei nostri tempi. Viene chiamato da persone care e lassù "entrano" amici per lui (io). C'è da dare ancora tanto, dice Nazzareno, incitandomi a sopportare i "venti contrari" che ne ho le forze (me le dona il cielo). Mi chiede di "rovistare" i cieli tramite le registrazioni, che ho un bel "giro" di lettori. Si, dice scherzoso, ho uno "share" ("no" è il diminutivo di "uno" in questo caso). Mi offre una rosa e mi chiede di dedicargli una messa in suffragio.
Ci sono "turbatori", persone che mettono confusione là dove dovrebbe esserci, invece, pace e luce. Definisce così, il santo, coloro che, non avendo studiato a fondo i contenuti della metafonia ed i suoi scopi, l'hanno sbrigativamente equiparata ad una pratica spiritica e di evocazione di morti. Basta leggere un solo messaggio dei più di duecentocinquanta presenti in questo sito per capire che hanno preso un abbaglio monumentale e che un giorno dovranno rendere conto a Dio per aver osteggiato un Suo dono, dono attraverso il quale a tanti di noi è giunta la fede, la speranza e la gioia di tornare a vivere davvero attrverso Gesù Cristo. Appunto, dice il santo, basta considerare chi entra attraverso il registratore, è proprio lui, e ci mette la sua firma, lo garantisce. Sono santi quelli che entrano, anime salve, sebbene qualcuna ancora in Purgatorio, ma sapete bene che le anime purganti sono già anime sante. Bisogna gridare questa verità, basta studiare i messaggi per capirlo, da lassù danno luce attraverso questi messaggi. Ed ecco che il nostro caro santo non perde l'occasione di una fine stilettata a questi "giornalisti" così evoluti da fare di ogni erba un fascio e dire che queste voci sono demoniache (ma vi pare che satana ha più potere di Dio se Egli vuole farci questo dono? Ma come lo considerano il nostro Dio?): il santo, con la sua straordinaria ironia, dice a costoro che se Giuditta (vi ricordate il film "Il piccolo diavolo" di Benigni? Il diavolo uscito dal corpo dell'indemoniata dopo un esorcismo, che era impersonato da Benigni, si chiamava appunto Giuditta) dovesse riscappare da lassù e venire nel mio registratore, ebbene lui gli farà una multa! Vi rendete conto di che straordinaria battuta fa il santo per ridicolizzare questi pavidi fedeli che così poca fiducia hanno nella bontà e nella potenza di Nostro Signore?. Mi dice di dare più gas al motore, di darmi ancor più da fare, c'è da operare ancora molto, e poi ci invita a rinunciare ad arrabbiarci troppo con questi cervelli così bigotti. Loro viaggiano fra il cielo e la terra per portare unione e l'ultima raccomandazione che mi fa è quella di non rinunciare a continuare e a combattere la buona battaglia.

COMMENTO

Con l'arma dell'ironia il nostro caro santo riesce, oltre che a strapparci un sorriso, anche a mettere le cose nella loro giusta luce. Chi ha alzato una voce stonata contro la metafonia merita una bella risata (vi ricordate? Qualcuno disse: "una risata vi seppellirà"), anche perchè certe affermazioni così fuori luogo e fatte senza alcuna cognizione di causa, ma con un certo malanimo e con la sola volontà di imporre il proprio pensiero senza alcun contraddittorio e senza permettere a chi fa davvero la metafonia seriamente di poter controbattere, effettivamente sono poco serie e fanno solo ridere. La verità, alla fine, trionfa sempre e come oggi giudichiamo ridicole certe credenze medievali, così un giorno giudicheranno ridicoli coloro che si oppongono alla ricerca metafonica agitando lo spettro del demonio. Il demonio è un cane legato alla catena di Dio, spesso costoro lo dimenticano troppo facilmente, e se ci si dispone verso la metafonia con la volontà di aiutare gli altri, senza altro guadagno che non sia quello di aver fatto felice un fratello, pregando con fede e ringraziando Dio per quanto ci concede, beh, satana e i suoi ci fanno proprio un bel baffo!

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