TINA
A Rai di là jamme, che grande villa
te dà un regista!
Registi vincer sfida quassù,
serve che noi capire e chinar lì!
C’è fari! E giù fonà, se rischio ch’entra pè raggio là,
corre braccia madre, l’addestra Tina!
Amministra lei affari giù.
Dirà: col corpo ma ibernarsi che interessi ha?
And esseri dov’è giù?
Seguire, stai, più fa, ci rubi il pennino!
Più il cosmo lo si visita
e uscire fa snellire più il corpo:
gli extraterrestri là rischio conosce!
E donna diritto giù offendere,
amore cantava!
SANT'ERASMO
Ma c’è vista là de capra,
ad amar c’è!
Asina, Paradiso già assaggi!
L’amore si rende fino al dramma,
meglio vivi là se il Paradiso non rischi e
di là giova vista alle due dame..
Ida, girati, vedo gambe,
invoca me!
Chi mi chiede notizie, io da qui le ridico!
Vado in onda e così uscire,
già agli aerei, lo sa, non ero abituà,
preferisco là, vedi, seguire.
Francesca è là dura stà lì,
c’è richiesta, è fatica, si,
ma rideva lì!
Il Re dà a me, mò qua ira anderà, te trepida!
Divorà possano i libri!
Francesca devi strillare:
dirottate fino a me!
Ma s’è vista, là de gambe sta bene.
Vai in gamba! Ah, si mò roba scordasse:
trigamba urgere lì!
Ah lì ve si associa, lo credi?
Passando cugini...primi scatti dal Regno: prendi e scopri!
MIRELLA
Ha rota camera, oh mai dirò mai,
prestami i vetri
che mi fa tu spirà lì, Mirella depressa qui!
E là, chiama lei dentro,
e lo dissi con guide!
Io ammirare lì che manna spiriti.
Poi raro è in Piero, lì ma tenevi Giuseppe?
Ho dei suoni, sembra di spirà.
Vicino hai lì su ordine, presentagli dei calci
e avvicina a me qui!
Se sporcava Libro ti permette,
e in armonia avrebbe certezza,
so’ in gamba, Mirella lo capisce!
Frasi potrà da qui uscire
cambiare noi giù,
allora timbrerò l’onda:
saldi il “noir” a sperare in Dio!
Se va Maria più schiari il lume,
negar diavoli,
qui Suo Figlio e ali era a partì!
E stan qui a riferì:
viene lì, gregge sona, là fa poco!
Ho qui garbi, già sfido:
per qui de vie andar,
qua onori t’aggiusti,
leggi che, com’è i fatti, così ha!
Signora dai tu l’oro del si, Venezia!
Solleverà suoni lì!
E’ periglio un attimo
ma là ve discorre Dio!
PEPPE
Vorrai là pista,
è che t’assisterei ma ho solo rutti.
Finire, c’è n’inizio!
Frà sei già là, esco perchè lasciai la carne io.
Ma era valsa lì tornar, entra e dai,
già fà lì solvere!
Io dare affetti un’altra qui:
ho sviluppo effettuà!
Sforzo e avrai le prove,
là chiere un po’ fiducia si eh!
Si, c’era il permesso e busta la tiro,
ti vole dà: attiva rotta!
C’è minor chiami e sveglià:
là dì seminai inutile!
Oh se vò lei dà groppa,
denaro ccà pulire,
di qua dogliamo pulire!
Ti darà un credito:
feretra ha lì drago,
si, sembra, si Re ci va!
Ah, qui de moderà,
Anna la vedo lì batte e l’è già stracco,
semo donne era,
trionfa là poeti e cresce!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Tina, con tono gioioso, mi invita virtualmente ad andare ("jamme" in dialetto napoletano vuol dire "andiamo") alla sede Rai di lassù (sapete che scherzano sempre chiamando "Rai" la loro stazione per comunicare con noi quaggiù), e mi dice che il regista, ossia Sant'Erasmo, mi darà una sede ancor più bella per le comunicazioni, una grande villa. I registi stanno vincendo la loro sfida lassù, ossia quella di portare concretamente la realtà della vita dopo la morte più vicina a noi e c'è necessità che noi tutti, quaggiù comprendiamo questo e ci inchiniamo a loro e al loro grande impegno per aiutarci a comprendere che esiste una realtà ben più grande dopo la nostra morte fisica. Mi ricorda che ci sono i fari che ci aiutano ad orientarci in queste comunicazioni e se, registrando, dovessi mai correre qualche rischio indesiderato, Tina stessa, mi assicura, correrebbe con braccia materne in aiuto perchè lei è una delle guide preposte ad amministare gli affari quaggiù, e dunque anche ad aiutare Sant'Erasmo. Tina mi invita a chiedere a voi tutti: che interesse c'è ad ibernarsi dopo morti? Poi, usando "and", all'inglese, al posto della congiunzione "e" italiana, ci invita a riflettere su un punto: dove sta poi l'essere che "abitava" quel corpo ibernato dandogli il soffio vitale? L'anima che lo ha utilizzato? Senza quell'anima il corpo non potrà più rivivere e dunque l'ibernazione è un'operazione totalmente inutile. Mi invita a seguirli, a stare di più al registratore (faccio quello che posso al massimo, vi assicuro), che così posso loro rubare il pennino per scrivere (cioè scrivere ciò che loro hanno da dirmi). Tina ci lascia donandoci un'altra "perla": sanno bene lassù che noi terrestri sempre più spesso visitiamo il cosmo per conoscerlo meglio, e sanno che uscire dall'atmosfera terrestre fa "snellire" più il corpo, ossia ne diminuisce massa ossea e muscolare per effetto della mancanza di gravità, e ci dice che gli extraterrestri ben conoscono questo rischio, volendoci forse far capire che essi, dunque, proprio per questo problema, non ci visitano "di persona", ma che mandano o sonde oppure (ma questa è solo una mia ipotesi) ci visitano utilizzando il loro corpo astrale, avendo acquisito la necessaria conoscenza per farlo. Ci saluta ricordandoci che quaggiù si offendono spesso i diritti delle donne e ciò lo dice cantando con amore.
Sant'Erasmo mi fa subito una delle sue tirate d'orecchio: dice che ho proprio una vista di "capra", che sono testona, quando non comprendo che il modo per giungere al Paradiso è uno solo: bisogna amare, fare le cose con e per amore! Mi chiama anche "asina" (mea culpa) perchè non comprendo che il Paradiso già si assaggia quaggiù e non è un posto lontano lassù o chissà dove, come tante volte mi viene da pensare. Gli dico sempre a Sant'Erasmo che deve avere pazienza con me ed i miei limiti umani! Dice Sant'Erasmo che però l'amore che dobbiamo avere è quel tipo di amore da rendere fino al "dramma", fino alla morte, come quello che anche lui ha avuto quando si è fatto martirizzare per la sua fede in Gesù Cristo. Si vive meglio così, amando, si vive meglio se, coi nostri egoismi, non rischiamo il Paradiso. Dice che il poter "vedere" che esiste l'aldilà grazie alle registrazioni che faccio, giova a me e a mia madre (ci chiama ironicamente "le due dame") che in questi giorni è venuta in visita a casa mia per qualche giorno. Sapete che mia madre si chiama Ida e lui, mentre stavo registrando, mi chiede di girarmi perchè, appunto vede le gambe di mia madre (effettivamente lei si era silenziosamente seduta dietro le mie spalle mentre registravo e io non me ne ero accorta). Con questo il Santo mi ha fatto capire che, quando registro, egli è vicino a me perchè, appunto, girandomi, ho poi visto davvero le gambe di mia madre accanto a me. Lui sa bene che ella lo invoca sempre pregandolo intensamente. Chi chiede notizie per un proprio caro senz'altro le avrà proprio da Sant'Erasmo, lui ha questo compito. Poi ci delizia con la sua tipica ironia: dice che lui esce da lassù andando in onda con queste comunicazioni e gli sta bene viaggiare così perchè agli aerei non è abituato; preferisce seguire i tanti di noi che quaggiù abbiamo contatti con lui tramite le registrazioni. Mi dice che sa che è dura per me stare qui al registratore perchè ci sono tante richieste di contatti, sa che è fatica, però sa anche che io nel mio cuore sono felice per quanto mi è stato donato. Poi, però, mi dice che ora deve riportarmi quanto il Signore gli ha detto: Egli è arrabbiato e per questo devo trepidare, dice che si augura che gli uomini possano divorare i libri su cui trovano la Sua verità (la Bibbia, il Vangelo), mi chiede di urlare ancora di più per diffondere quanto mi viene detto nelle comunicazioni per portare alla fede, mi chiede di "dirottare" le persone verso i contenuti di ciò che mi viene detto. Però lo sanno che ho buone gambe e sto camminando facendo il possibile, e mi spinge ad andare a ricordare, se mai lo scordassi, che addiruttura oggi si dovrebbe correre su questa via con tre gambe. Sant'Erasmo ci saluta dandoci un'informazione dal Regno, uno scatto, come dice lui: ci dice che lassù ci associano già prima di nascere, nel senso che stabiliscono prima le relazioni affettive che avremo e le persone che faranno parte della nostra famiglia per cercare di metterci nelle migliori condizioni per rafforzare il nostro spirito, addirittura anche i cugini sono già prestabiliti lassù.
Di come Mirella si sia presentata nella registrazione vi ho già raccontato nel prologo. Avevo deciso, essendo una richiesta vecchia, di aspettare ancora a contattarla perchè il tempo per me è sempre prezioso e devo riuscire a gestirlo accontentando più persone possibili. Ma lei entra senza che io l'abbia richiesta e mi dice che ora la "camera" di questa "Rai" di lassù, avendo la ruota, gira verso di lei dandole voce. Non dirà mai che non è possibile che i morti possano venire a parlarci perchè infatti lei ci sta già parlando e mi chiede di prestarle i "vetri" della finestra che mi hanno concesso per comunicare con loro lassù, me li chiede perchè lei è lì a sospirare per questo contatto ed è depressa nell'attesa, e mi invita a chiamarla subito dentro il registratore, anche perchè dice di averne già parlato con le guide chiedendo il permesso. Ammira molto che da lassù abbiano deciso di inviare "spiriti" a parlare con noi sulla terra. Fa poi un complimento a Piero, mio marito, dicendo che ci sono qualità rare in Piero, qualità che lo fanno assomigliare a Giuseppe (lo dice con un pò di ironia, è chiaro), il padre putativo di Gesù, sposo esemplare.
Si meraviglia di poter ancora emettere dei suoni come se ancora respirasse come quando era in vita. Sa che vicino a me ho la lista con "l'ordine" che suo figlio mi aveva fatto chiedendo un contatto con lei, e mi chiede di presentare a lui i calci (affettuosi) che le dà per avvicinarlo di più a lei lassù, al suo mondo, alla realtà trascendente. Se suo figlio dovesse offendere l'insegnamento della Bibbia (il "libro" per antonomasia), allora sono autorizzata a presentargli questi suoi calci, e aggiunge che se egli fosse davvero in armonia con se stesso potrebbe allora avere la certezza che lei è viva e che non si muore col corpo: questa verità lei la capisce perchè, dice, è in gamba. Afferma che da lassù potranno uscire frasi che possono cambiare il comportamento gli uomini quaggiù, e allora lei mette un timbro sull'onda che le fa dire che si può saldare lo sporco del nostro comportamento se solo speriamo davvero in Dio (usa la parola francese "noir" per dire "nero"). E se la Madonna viene sulla terra è per dare più lume alla nostra ragione e aiutarci a dire no ai diavoli e alle loro tentazioni; aggiunge poi una nota che spesso ci viene data ultimamente nelle registrazioni: dice che Gesù, insieme agli angeli (ali) stanno per partire da lassù e venire sulla terra. E mi dice che qualcuno le sta riferendo di avvisarci di ciò e svegliare il "gregge", ovvero i fedeli di Cristo, perchè fanno poco per prepararsi alla Sua venuta. Mirella dice di avere delle gentilezze per suo figlio e lo sfida a percorrere le vie che vengono indicate da loro lassù per guadagnare gli onori dell'anima: lo invita a leggere quanto loro ci comunicano in questo sito perchè, dice, come sono i fatti così essi sono detti da loro lassù e riportati in questo sito, ossia qui si può leggere la verità. Poi si rivolge a me (che abito a Venezia) e mi dice di diffondere "l'oro del si", ovvero la bellezza della conversione, del si detto a Dio che solleverà ancor di più i suoni di queste voci. E' vero che c'è un piccolo pericolo nelle comunicazioni, ma ne vale la pena correrlo perchè così, in questo modo, è come se ci parlasse Dio.
Peppe, il fratello di Anna, una mia cara lettrice, esordisce dicendomi che lui sa cosa vorrei: una bella registrazione, però, dice è come se lui avesse solo suoni sgraziati da offrirmi. E' un atteggiamento umile, perchè poi Peppe darà anche lui le sue perle in questa registrazione. Ci ricorda che dobbiamo portare a termine la nostra vita perchè c'è un inizio che è stabilito da Dio. Si rivolge a me chiamandomi, come spesso fanno lassù, Frà, e mi dice che ora esce da lassù perchè lui stesso decise di lasciare la sua carne (lui dice "carna"), in qualità di suicida. Però, dice, gli valse la pena tornare, mi invita ad entrare lassù e a dare ciò che loro mi offrono, cercando di far capire alle persone che devono farsi "assolvere" i loro peccati già qui sulla terra. Poi dice che ai suoi familiari (affetti li chiama) vuole dare un'altra notizia: adesso, dice, egli ha avuto uno sviluppo spirituale, è maturato spiritualmente grazie ai maestri che lassù lo hanno aiutato, poi dice che per avere le prove dell'esistenza dell'aldilà bisogna anche sforzarsi un pò ed avere un pò di fiducia, fiducia che chiedono lassù ("chiere" sta per chiedere). Dice di aver avuto il permesso da Dio per parlare e così può tirare quaggiù la busta col messaggio (è un modo metaforico per indicare la sua registrazione), e vuole dire a sua sorella di attivare la sua rotta, ossia di rendere la sua vita utile al prossimo. Siccome c'è una bimba piccola ("minor") che egli ha lasciato, chiede a sua sorella di chiamarla a sè e di "svegliarla" sulla realtà spirituale, di sensibilizzarla verso la fede e di dirle che il suo papà ha seminato inutilmente nella sua vita perchè poi ha deciso di terminare col suicidio la propria vita senza poter raccoglierne i frutti. Se lei vorrà, Dio le darà una groppa per correre verso di Lui, e bisogna sempre ricordare che poi, se si è vissuto solo per il denaro, poi lassù bisognerà "pulirsi" da questo atteggiamento errato e ciò provoca dolore alle anime che dovranno affrontare questo periodo di purificazione. Dice che Dio vuole darci un credito lasciando che loro ci avvisino di una cosa: il demonio, chiamato drago, ha la sua faretra puntata verso il mondo, verso ognuno di noi, per colpirci coi mezzi che il mondo oggi gli offre a profusione, però, dice Peppe, pare che il Re, Gesù Cristo, verrà quaggiù per stabilire la Sua giustizia (conferma quanto detto da Mirella prima di lui). Dice che adesso è il momento, per tutti noi di moderare i nostri desideri; la vede Anna, sua sorella, combattere le sue guerre quotidiane e solo a vederla lui si sente già "stracco", sfinito, perchè non avrebbe la forza che invece ha lei. Del resto, dice Peppe, siamo nell'era delle donne (riconoscendo loro più forza di fronte alle avversità). Loro spesso lassù mi chiamano "poeta" riferendosi alla mia passione per la poesia, ed egli dice che, siccome sono riuscita a decifrare una registrazione così lunga, per me è stato un "trionfo", e preannuncia che crescerò ancora in questa "attività" di comunicazione con loro.
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