La nonna paterna mi rammenta che fortuna ho avuto a poter ricevere queste comunicazioni, Sant’Erasmo ci ricorda con forza che queste onde sono un dono per aiutarci ad avvicinarci alla fede in Cristo – 28/02/10

Ho già avuto la gioia di ricevere comunicazioni dalla mia nonna materna in diverse occasioni ed ho pubblicato puntualmente queste comunicazioni che potrete facilmente rintracciare dalla sezione "le comunicazioni in ordine cronologico". Però non avevo ancora, seppure in cuor mio lo avessi desiderato, avuto la grazia di poter ricevere un messaggio dalla mia nonna paterna che si chiamava come me, Francesca. In questa occasione Sant'Erasmo ha voluto accontentarmi, anche se, come potrete constatare voi stessi, il suo non è un messaggio personale, bensì i suoi contenuti sono in gran parte di carattere generale, come del resto sempre accade quando ricevo comunicazioni anche di miei parenti defunti. Il contatto non ha quasi mai carattere strettamente personale, quasi che i nostri interlocutori dall'altra parte abbiano ricevuto direttive ben precise di donare insegnamenti validi per tutti. La mia nonna paterna morì, più che ottantenne, quando ero appena una ragazzina, era una donna minuta e dolcissima, aveva avuto una vita davvero difficile e, dopo aver messo al mondo 11 figli, ne aveva perso, per banali malattie, ben 7, di tutte le età. Una donna che, nonostante le dure prove, tra povertà e dolori, aveva conservato un carattere particolarmente affettuoso e dolce, e praticamente, da quel che ricordo, parlava benedicendoci sempre. Me la ricordo sempre serena, sorridente e, come tante donne di quella generazione, aveva una particolare forza dello spirito che, a chi giudica superficialmente, può sembrare semplice rassegnazione. In realtà, per quelle grazie impensabili che spesso toccano questo tipo di persone, lei era serena perchè aveva, per virtù naturale, una visione "celeste" delle cose terrene e con quella fede ha vissuto fino alla fine la sua umilissima vita. Mi esorta a ringraziare il Signore per la grazia che ho ricevuto di poter ricevere queste comunicazioni, anzi, mi esorta a buttarmi letteralmente ai Suoi piedi, e là, ella dice, troverò anche lei, ai piedi di quel Signore che l'ha misteriosamente consolata in terra e poi dopo, nel Suo Cielo. Sant'Erasmo ci mostra ancora una volta il suo instancabile spirito apostolico: l'esortazione a diffondere queste registrazioni per far si che tanti possano avvicinarsi a Dio, è continua, strenua, egli non è mai pago di richiamarci per educarci all'amore di Dio, ed in ciò il suo carattere terreno non è mutato di una virgola in tutti i secoli che sono trascorsi da quando egli ha camminato su questo pianeta come vescovo e poi martire di Cristo.

Ma ero a dare, figlia, ponti, e d’oro.....

NONNA PATERNA

E core qua passerò e ti richiamerò,
e si dice sempre…

fai, spero, d’orecchie,
se può fare e pure po’ fa tu errore,
deve essere orecchio per dire:
“E levi il vigliacco, eh si!”.

E levi là pali,
può fare, del Re qui è l’affare!
Di nonn(a), è mia voce,
ma ero a dare, figlia, ponti e d’oro,
ho un missile!

Ci manna  lì: “potete andà giu
mò che il rettile morde!”.
Dà che sto a pregà, le darò fede,
già lo fa Ida, ne ha l’hobby!
Aveva su lì dei fiori,
darà più a fare inviare,
dà là tesori, benedetto, troppo era!
Vai là a cadere ai piedi, mi trovi!
Bellissimo aiutare, su, gamba!
E sveglia piedi, la cima era a diritta
e cuore giusto hai certamente te!


SANT'ERASMO

Uh, se tiri là a Dio,
te svegliami in su,
quando il gallo canta
è sempre a posto lì!

Ospiti, tremila ho opportuni lì,
corri spesso qui!

Ali indrio gli pose,
svegli, cambiare,

che venga Luce, và, entra!
Come? Re ira oscurarci, dirà?
E là s’han da coltivà, altra parte dire.

Dirai: “Che? Sogni di sbrinà?
c’è piazzole qui!”

Fra fai venire, mi costringo già
ch’entri in una cerasa,

e fino a Roma raduni i svegli.
Bussai giù e v’aprivo un bagaglio,
più n'hobby, semmai, era aprire.

Si era onde desideran poi, ne rimarrà!
Odi le onde, busca le onde, indaghi
veglia sugli acquisti,

pure tv e soldi, dirò che
ci entra zia O., credi, rischia!
Dirò uscirà, qui dicci c’era un babbo!








SPIEGAZIONE DEL TESTO

Visto che ho desiderato spesso di poterla sentire, e lei lo sa bene, ecco che la nonna, dopo avermi dedicato un tenero "core", inizia prendendomi un pò in giro: si dice sempre sulla terra, fra persone che si conoscono e si vedono poco, "si, passerò, si, ti richiamerò", poi però magari non passiamo da quell'amico e non lo richiamiamo. E così, ironicamente, ella si giustifica del fatto che solo ora si è fatta sentire da me che in cuor mio l'ho invocata. Nonna mi dice che con le mie orecchie devo continuare ad ascoltare le loro voci, lo posso fare, mi è concesso, e posso anche qualche volta fare qualche errore di interpretazione, l'importante è che queste orecchie mi servano per poi poter dare un messaggio di fondo dicendo di "levare il vigliacco", ossia di stare lontani da satana, le sue opere e le sue tentazioni. Mi ricorda che con queste comunicazioni si possono togliere i pali che delimitano il nostro mondo da quello dell'aldilà, e che lo posso fare in quanto questo fenomeno (lei lo chiama "affare") è permesso e voluto dal Re. Poi si presenta dandomi conferma che la voce che sento è proprio di lei, della nonna, che però, dice è venuta a dare ponti d'oro con la sua comunicazione, ponti fra i nostri due mondi e che è come se avesse un missile da lanciarci dall'aldilà per poterci far comprendere la realtà del suo mondo. Poi fa un'affermazione molto importante: dice infatti che specialmente in questo periodo, da lassù, li mandano a parlare con noi, ed è perchè ora "il rettile morde", ossia satana è più attivo che mai per allontanare gli uomini da Dio e convincerli che Egli non esiste con le sue false dottrine pseudoscientifiche. Mi esorta a dare, che anche ella sta a pregare per me, per darmi più fede, e dice di sapere che anche mia madre, che si chiama Ida, prega tantissimo anche per me, addirittura ci scherza un pò dicendo che mia madre ha l'hobby della preghiera, cioè ci si dedica tanto (è verissimo). Poi, parlando dell'Altissimo, dice che aveva lassù dei fiori da inviarci quaggiù con la metafonia e che farà in modo da inviarcene ancora di più (i fiori rappresentano le tante grazie che ci portano queste registrazioni), e che questo dono immenso era anche troppo, benedetto Lui, e così mi dice di ringraziarLo andando a buttarmi ai Suoi piedi, là dove troverò anche lei intenta nello stesso atto di ringraziamento. Mi ricorda che è bellissimo aiutare chi è nella sofferenza, che devo darmi da fare (gamba! Ossia: cammina!). Mi saluta con una bellissima frase: mi dice di svegliare i miei piedi su questo cammino, che la cima della montagna da scalare è a dritta davanti a me, che è appunto una salita difficile, però (e qui mi ha fatto un dono bellissimo che mi ha commossa), ella mi dice che ho il cuore giusto per farla, questa salita. Speriamo abbia ragione.
Sant'Erasmo ci ricorda che se "tiriamo" le persone verso Dio, se le svegliamo al mondo di lassù, quando moriremo (il gallo canta), saremo sempre a posto davanti a Dio. Mi ricorda che ha tantissimi ospiti che sarebbero opportuni da presentarci, e mi invita ad entrare spesso, cioè a registrare tutte le volte che posso. Poi, utilizzando un termine in dialetto veneziano ("indrio" che vuol dire "dietro"), dice che Dio ha posto dietro di me un angelo che dà la sua energia per permettere queste comunicazioni, dunque bisogna svegliarsi, cambiare ascoltando il contenuto dei messaggi, in modo da far entrare più Luce, più verità. Qui devo fare un breve prologo. In questi giorni sono venuta a conoscenza di una famosa profezia, fatta da più santi mistici nel corso della storia, quella dei "tre giorni di buio" (vi invito a mettere qeste parole nel motore di ricerca per saperne di più), ovvero tre giorni in cui la Terra si dovrebbe oscurare come castigo divino per purificare la terra dai peccatori. Fra me e me ho riflettuto su questo evento e sinceramente non mi sono fatta un'idea precisa, per cui ho chiesto a Sant'Erasmo di donarmi un chiarimento, Ma lui, un pò sibillinamente mi risponde che alcuni diranno (come me): ma come, l'ira del Re ci oscurerà addirittura? Mentre altri diranno che si, Egli fa bene, che bisogna coltivi i suoi figli anche con i castighi più duri. Non mi chiarisce, però fa intendere che è solo nelle mani di Dio la soluzione di questo arcano e che noi dobbiamo fidarci di Lui, noi uomini non siamo mai d'accordo fra di noi, figuriamoci se possiamo rimettere in ordine il mondo da soli!. Poi mi dona una delle sue belle immagini: mi dice che dovrò dire a coloro che sognano di "sbrinare" il ghiaccio che ha raffreddato i loro cuori e gli impedisce di vedere nella loro vita chiaramente, proprio come quando il ghiaccio ha incrostato il parabrezza della nostra auto, che qui, in questo sito, ci sono delle "piazzole di sosta" in cui è possibile sbrinare il proprio cuore ed i propri occhi, ovvero la verità che emerge dai messaggi aiuta a sbrinare tanti cuori induriti. Basta fermarsi con un pò di calma e buona volontà. Mi incita a far venire sempre più persone a questa verità, che egli mi aiuterà facendo l'impossibile, come, ad esempio, costringendosi ad entrare in una ciliegia ("cerasa" è un altro nome della ciliegia). Ovvero farà l'impossibile per aiutarmi in questo compito e così potrò radunare le persone sveglie e pronte di spirito "fino a Roma", ossia molto lontano. Mi ricorda che è stato lui a bussare quaggiù per mostrarci il bagaglio delle sue verità meravigliose (Sant'Erasmo si palesò dapprima all' incredulo signor Desideri durante l'ascolto di un semplice disco di musica, leggete la storia nella home page di questo sito), e dice che avrebbe dovuto essere un "hobby", un piacere, aprirgli. Se sono queste onde che ci permettono le comunicazioni quelle che desideriamo, egli dice di star tranquilli, che ce ne sono tante da avanzare. Noi non dobbiamo fare altro, per rimanere sulla retta via, che ascoltare le comunicazioni ed indagare sui contenuti in modo giusto, vegliare su ciò che consumiamo (essere modesti), sulla tv che guardiamo (i richiami a spegnere questa tv becera e stupida, creatrice di falsi idoli, sono tantissimi) e sul nostro desiderio di avere sempre più soldi (deve bastarci il necessario). Poi il Santo mi fa una triste previsione: mi dice che sta per entrare lassù (cioè sta per lasciare questo mondo, anche se ora è in apparente buona salute) un'altra mia lontana e molto anziana zia (se ne vanno tutte insieme!), e mi chiede di credere, di rischiare nel porre in lui fiducia per questa previsione. Mi lascia dicendomi che lì vicino c'è, pronto a parlare, un babbo.

COMMENTO

Mi ha colpito il fatto che la devozione che mia nonna aveva verso il Signore quando era vivva sia rimasta intatta, anzi, comè giusto che sia, adesso è ancora più sentita. Mi stupisce sempre il fatto che queste persone che in vita erano semplici, che non avevano studiato e quindi utilizzavano un linguaggio semplice, dopo la morte, invece, diventino così "forbite". Certo hanno l'aiuto di Sant'Erasmo che suggerisce loro i termini, però certo entra in gioco anche l'evoluzione spirituale che hanno avuto e che permette loro di ampliare di molto le loro conoscenze ed in una maniera molto più rapida di quanto possa accadere sulla terra, dove certe facoltà sono mediate dai limiti del nostro cervello. L'appello della nonna a darmi da fare (in questi tempi in cui "il rettile morde", tenetelo a mente) è accorato, amorevole, dolce e pieno di sollecitudine per tutte le persone che hanno bisogno. Io terrei a mente in particolare una frase che ella ci dice, e la segnerei in rosso per meglio farne tesoro nel vivere quotidiano: "Bellissimo aiutare!". C'è da aggiungere qualcosa?

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