Una bellissima sorpresa per me: mio padre mi dona un meraviglioso messaggio di amore e vicinanza - lo segue Nunziata, la giovane moglie di Francesco - Sant'Erasmo chiude in bellezza - 16/09/2012

In questa registrazione ho ricevuto una bellissima e graditissima sorpresa: è venuto mio padre, portandomi un dolce messaggio nel quale mi conferma quanto i nostri cari ci stiano vicini, ci "vedano" letteralmente, anche se noi non siamo in grado di percepirli con i nostri occhi. Mistero meraviglioso ed incomprensibile per la nostra piccola ragione, mistero che ci consola e ci rassicura del grande miracolo divino che è l'amore, filo sottile eppure indistruttibile che ci lega anche al di là della morte a coloro che abbiamo amato. A seguire mio padre il messaggio di una giovane sposa che troppo presto ha lasciato suo marito Francesco per una malattia, Nunziata, che esorta il marito a dedicarsi anch'egli alla metafonia con parole di grande speranza. Due parole per farvi capire meglio il significato delle parole di S.Erasmo in chiusura di questa registrazione. Devo dirle al solo scopo di farvi comprendere cosa voglia dire il santo esattamente, altrimenti nemmeno avrei più ricordato certe cose, per quanto esse, siano, per la mia piccola umanità, sgradevoli e dolorose. Ci sono state delle persone che, dopo aver ricevuto un messaggio metafonico dal santo, hanno assunto nei miei confronti un atteggiamento accusatorio per determinate opinioni che ho legittimamente espresso. Accuse particolarmente forti la cui veemenza mi è sembrata anche sopra le righe e non giustificata dal contesto e dai fatti, espressione di una rabbia sinceramente ingiustificata e che mi hanno lasciata a dire il vero, si, amareggiata, ma non certo sorpresa, conoscendo la natura umana nella sua debolezza e piccolezza. A queste donne (perchè sono entrambe donne, a dire il vero) risponde il santo da par suo, andando ad individuare la radice di tutto ciò in un'incredibile caratteristica di certi esseri umani: egli dice, semplicemente, che tanti non sopportano che qualcuno possa far loro un piacere! C'è molto da riflettere, psicologicamente, su un'affermazione del genere, non credete? Si nasconde un filo di superbia in chi non sopporta che altre persone possano fare loro un piacere, del bene, ma ricordiamoci che l'umiltà deve esprimersi anche nel saper chiedere al bisogno e nel saper accettare quanto ci viene dato. Ma c'è anche ben altro nelle parole di S.Erasmo.

Ah, si qua, si vita abbiam, hai dolce verità!......

MIO PADRE

Più ascolta, eh, là, cieco su mai!
Avete il secolo che vien là a perdere….
Vi saranno a re di là modifiche,
e più sequestra, coltellate,
salite del mezzo ha oro!
Valendo d’ascia lo aggiusto qui!
C’è in mezzo, hai là padre e si va,
figli là chiama e sto lì!

Erà su le risponde,
oh, scuote là,
giù temono, vedi, il mistero.
C’è colombo, qui visto e mi squaglio,
ah là pensavo: guarda bello il figlio di nonno ora!
Vai Sant’Erà, dai un po’ busta lì,
e Dio mestiere darà!
Onore nostro, stella,
già ti è costà cuore lì!

E fai, ciò fugge or di là!
Vai! Si ne hai di dover sta,
là ci sta da qua dì….

 


NUNZIATA

E ora va!
Ah lì sarò qua elenco: c’hanno di rogne esseri!

Con ombre di Sant’ era là,
qua sanno dì, ah rovesci!

Fede, là ci arrivi, leve farà già andare.
Agì va qui!
E là mò Chi sa  vede,
onde lì dare e fare, lì già hai di qui!
Ha lì Frà di lotte, n’entra mille, sa già,
si, Re è amor se scrivi!
Sonà, agì là, qua mi dà che eroi c’hanno qui!
E vuol dire: viè, te conviè, frutti vita!
A nati può dirgli ebbe raggio là,
c’è, oh, lì porpora, e baci ci attaccai!
Chi travia? Le merde!
Rimbrotti? Dai vermi!
E dai! Andrò, già spetta a me!
E mò può dì, Fra, rotta che c’è, oh, giù!

 


SANT'ERASMO

Sto veloce a guidare:
buste ride….ce rompe avè un favore!
Se là apri, per mò fede accade
e Re cd discendere.
Tanti iniziano a salir poi lì celebra!
Nei rami, dì, non levi frutta?
Se là Cielo tocca va là speranze,
conoscerai: lì cibo desidera grezzi,
ah ma che è?

Che vista, là, amici dare!
Qui i fatti, è vero qui!
Ah, si qua, si vita abbiam, hai dolce verità!
Ed è l’ira guida torva,
se pazzi armate, che macello lì!

 


 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Mio padre raccomanda di ascoltare di più la Parola, affinchè non si vada mai lassù, dopo la morte, da "ciechi", da persone che hanno sempre ignorato Dio e la Sua Parola. Siamo nel secolo in cui satana è sciolto dalle catene (come aveva detto la Madonna a Fatima) e che ha il potere di venire a perderci, a confonderci. In questo tempo, dice mio padre, ci saranno cambiamenti nei governi di tante nazioni (a re di là modifiche, cambi tra i "re" terreni), ci saranno azioni violente tra i popoli, come sequestri e coltellate, dunque le salite che si fanno col "mezzo", ossia col registratore, sono vero "oro" in questi tempi così oscuri e difficili. Il registratore, quando serve per questo servizio celeste, è prezioso e mio padre, essendo un bravo "maestro d'ascia" (è un modo per dire che lui è bravo ad aggiustare tutto, infatti in vita lo chiamavamo proprio "l'aggiustatutto", aveva le mani d'oro come si suol dire) lo "aggiusta" in modo che le loro parole possano sempre giungerci più chiare e distinte. E nel "mezzo", appunto, c'è lui, mio padre (e qui ho compreso che era lui), lui viene da me, i figli chiamano, dice, a e allora lui arriva. "Erà" , ossia Erasmo, su mi risponde per scuoterci quaggiù con le sue parole e perchè sa anche che sulla terra temiamo il mistero ed egli vuole rendercelo meno, appunto, "misterioso".Dovete sapere che mentre registravo, c'era un piccione che continuava a svolazzare e tubare fuori dalla mia finestra e io ero un pò infastidita dal rumore che il volatile provocava perchè non mi faceva sentire bene le voci metafoniche, e così mio padre, per darmi la prova che lui era effettivamente vicino a me mentre registravo, dice che lui lo ha visto il "colombo" che lo "squaglia", lo intenerisce. E poi, per darmi anche una prova più importante del fatto che egli vedeva me e le persone che erano in casa, dice che gli era venuto da pensare una cosa: che suo nipote, mio figlio (che lui chiama "figlio di nonno"), che era in casa con me, appunto, si sta facendo un bel ragazzino. Un modo tenero e dolcissimo di dirmi "vi vedo", "sono lì con voi". Poi, rivolgendosi in al Santo in dialetto (lo chiama infatti Sant'Erà) lo prega di darmi sempre più buste, e poi Dio penserà a darmi il "mestiere" di capire sempre meglio il loro linguaggio. Con tanto amore, che mi ha commossa profondamente, papà mi chiama "stella" e dice che io sono il loro "onore" (si riferisce al resto dei miei cari lassù) per il fatto che mantengo questo "ponte" fra i due mondi aperto; già ho il suo cuore qui con me. "E fai" mi spinge papà, ricordandomi sempre che questo servizio fugge l'oro, ossia non deve essere fatto per averne in cambio benefici materiali. Ho il dovere di stare qui, di continuare perchè loro ne hanno ancora da dire tante di cose da lassù!
Una voce fuori campo invita Nunziata a parlare dicendole "e ora va", come a dirle che ora tocca a lei. Nunziata, pensando a tutti i problemi di salute cha ha avuto in vita dice che lei potrebbe rappresentare un elenco di tutte le "rogne", le malattie, che hanno gli esseri umani. Ora è venuta insieme alle anime che accompagnano S.Erasmo queste anime sanno come si fa a parlare con noi, e invita il marito a "rovesciare" anche lui il nastro per poterli sentire. Se avrà fede, Francesco arriverà anche lui ad avere messaggi, lassù già muovono le leve affinchè ciò accada, bisogna dunque agire, darsi da fare. Il Signore, che tutto sa e vede, gli darà le onde, che dunque si dia da fare, ha già avuto segnali da lassù Francesco. Nunziata sa che ne ho di lotte da fare per portare avanti questo mio compito (specie contro chi fa dello scetticismo estremo la propria cieca fede), mille lotte da mille fonti diverse, ma devo dire che se scrivo ciò che scrivo in questo sito, ebbene, ciò è dovuto solo all'Amore del Signore. Rivolta al marito Nunziata gli chiede di "suonare" alla porta del santo, di registrare anche lui, da lassù la manderanno a lui in registrazione proprio quegli spiriti "eroi" che rendono possibile tutto questo. Dice al marito, troncando le parole, "vieni, ti conviene" e questa convenienza sta nel fatto che metterà a frutto la sua vita se si dedicherà a questo servizio. Alle persone che gli stanno intorno (nati) può dire che ha avuto la grazia di ricevere il "raggio" che permette di comunicare con loro lassù; Nunziata consegna una "porpora" simbolica (richiamo alla porpora cardinalizia) a suo marito per dimostrargli quanto lo stimi e per dirgli quanto è stato bravo e a questa porpora attacca i suoi baci per lui e la sua famiglia. Nunziata non le manda certo a dire dicendo in maniera colorita e molto forte che coloro che traviano da questa verità sono delle "merde" e che coloro che fanno dei rimbrotti a coloro che si dedicano alla metafonia sono dei "vermi". Dai, dice ancora al marito, ora però deve andare, ma ora Francesco può dire che c'è una "rotta" quaggiù che ci conduce a ritrovare i nostri cari in cielo (la metafonia).
Viene veloce a "guidarci" il caro santo quando certe cose ci lasciano dubbiosi, perplessi, e non sappiamo darne ragione. Chi ride alle "buste", ossia ai messaggi ricevuti, semplicemente non sopporta che qualcuno possa fargli un favore, una buona azione con gratuità. Se io riesco ad "aprire" questo varco che ci permette di comunicare, ciò è dovuto solo alla fede che permette ai "cd" del Signore, ossia a questi messaggi, di discendere sulla terra. Sant'Erasmo ci dice che tanti iniziano a "salire" lassù col registratore per curiosità, ma poi pian piano acquistano fede e celebrano la grazia che il Signore concede loro. E poi, rivolto a me il santo mi pone una domanda: "che forse non stai già raccogliendo frutti dai rami?" intendendo tutte quelle persone che si sono convertite grazie a questi messaggi e che si dedicano anch'esse alla metafonia aiutandomi anche in questo compito divenuto così grande (le richieste per avere un messaggio da lassù sono davvero tantissime). Se il cielo "tocca" la vita di qualcuno, allora arriva la speranza che cura e consola, ma, dice il santo, imparerò a conoscere che i "grezzi", ossia coloro che sono incapaci di apprezzare i doni spirituali che giungono attraverso questi messaggi, desiderano il "cibo", ovvero il bene materiale ed immediato che non costa sacrificio e impegno nè mentale nè spirituale, che non è nulla per il bene e la salvezza della nostra anima. Il messaggio celeste è troppo impegnativo e richiede troppe rinunce per costoro a cui invece sta bene una fede più all'acqua di rose, più "progressista" e meno dura: a Gesù, coloro che lo ascoltavano ai suoi tempi, dicevano "Questa Parola è dura, chi può ascoltarla?" Ma Egli è venuto ad affermare la superiorità dello spirito sulla carne, a non chiudersi nel temporaneo, nel contingente, ma a puntare sull'eterno. Invece gli uomini istintivamente preferiscono un Dio che li segua nella loro strada; una vita carnale concreta, anziché una vita spirituale; una sicurezza temporale immediata, anziché una incerta prospettiva futura.  Per questo si ride su queste "buste", così come allora hanno riso e sputato su Gesù. Da lassù ci danno la vera vista, ci insegnano a distinguere fra le tenebre del mondo dov'è la Luce, in questi messaggi ci sono i fatti, il vero, lassù hanno la Vita, questa è la dolce verità, dice il santo che ci lascia con due parole per i tumulti nel mondo arabo in cui assistiamo in questi giorni. L'ira che li guida è, appunto, una guida "torva", che esprime astio e rancore, ma se noi occidentali continuiamo ad armare i pazzi (le armi con cui è stato colpito l'ambasciatore a Bengasi erano le stesse armi che l'occidente ha fornito ai nemici di Gheddafi), allora sarà un vero macello su questa terra. Bisogna riflettere, e molto, su queste sagge parole.

COMMENTO

Sant'Erasmo si mostra fine psicologo nel darci spiegazione di certi comportamenti che noi, superficialmente, definiamo semplicemente "ingrati". In realtà dietro determinati atteggiamenti c'è qualcosa di più profondo e grave, a mio avviso: il non accettare che il nostro prossimo possa farci un favore, una buona grazia, e ciò per superbia, perchè ci scoccia umiliarci per chiedere, il nostro ego non accetta il fatto che qualcun altro possa darci gratuitamente e con spirito di dono qualcosa che da soli non possiamo darci. E' ancor più triste dover prendere atto di ciò, perchè questo atteggiamento io lo noto in tante persone che hanno avuto in dono un messaggio da S.Erasmo. Sbagliando clamorosamente (perchè io penso che nessuno debba niente a nessuno se non a Dio che consente questi messaggi) certe persone quasi si risentono verso chi porta loro il messaggio perchè pensano che poi dovranno gratitudine, dovranno accettare che qualcuno ha fatto qualcosa per loro in maniera disinteressata e addirittura con gioia, e questo, stando a quanto il santo ci dice, per alcune persone è davvero intollerabile. Ma quant'è complicato, dico io, l'essere umano! Nessuno chiede nulla a costoro, ma si sentono in debito lo stesso, per astruse regole morali che hanno imparato nella vita, e questo, a quanto pare, diventa per certuni intollerabile. Una vera lezione per tutti noi, insomma, nelle parole del santo, i meccanismi dell'animo umano sono complessi e più profondi di quanto possiamo immaginare.

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