Sant'Erasmo, dolce ed ironico, ci parla dei "tassisti" celesti - Palmina è la cognata di Grazia - Patrizia l'amata moglie di Franco - 22/03/2013

E' giunta l'ora della verità per questo mondo, ci dice Sant'Erasmo, ed è per questo che ci preannuncia l'arrivo di altri "tassisti" celesti, ovvero di altre persone che, come me, riceveranno messaggi da lui e dagli spiriti dei nostri cari lassù. In realtà il Santo sta "lavorando" da lassù per affiancarmi persone fidate ed oneste che possano aiutarmi in questa missione, soprattutto aiutandomi a smaltire la lunga lista di richieste che ho. In questa registrazione il Santo accompagna prima Palmina, cognata di Grazia, morta ad un'età relativamente giovane, e Patrizia, l'amatissima moglie di Franco, scomparsa dopo una grave malattia e che ha lasciato nel cuore del marito un grandissimo dolore.

Ma l’ora è di verità,più tassisti lì ve offre noi...

SANT'ERASMO

Mò a te qua arrivo,
curo, sai, il cellulare
con l’ami a me piace andare giù, il mondo eh!
Ingrossa de lì caso: gira quelli, mò, strulli,
luce mò c’entrava là.
E mò sta luce già de su, vuò offrire?
Sia una tassista qui, deh!
Ma l’ora è di verità,
più tassisti lì ve offre noi,
dubbi? Prove qua osserva,
c’è il sito e va lì, sentire!
E noi, sa, vieta lì, eh!
E noi soldi già prendere?
Deroghe voce?
Piero sta là, lì è, resta a lei voce,
deh, noi s’aprì galleria voce.
Gesù qua accetta, svelti, è lì decidere,
salvare è decidere ccà!

 


PALMINA

E’ star, deh, buon affare,
il Grande, oh lì, vi scrive giù,
tra noi mò c’è più.
Lì è miele? No!
E Libro c’è che vera luce hai giù!
Qua dì Frà così:
costa là i peccati,
chinà lì, e ama,
demon amai…
Ha giudici lì, ah, lì corri,
ammiraglia ha lasciato Re, fate!
Oh, a dirghe scendo giù:
ah si, lusinghe è disordine,
e scopri giù che cade,
Erasmo fa, lui è forte ccà ammiro!
E’ vero che sospirai,
che lì va e prende chiavi,
qua dire, ah mò di lì c’ha, deh, vera droga!
Ah, vir questa fiamma?
Scotta, nun rabbellì qui!
Oh, sta, ce provi….e dì!

 


PATRIZIA

E portano chiave,
lì giù può Frà, me collega lì:
pensi qui?
E ama, deh, mò chiave ci fonde.
Han breve sosta,
mò qui voce regala,
nuje a dà, là sta, fo!
Ora non entra? Più esce noi a dà!
Ah là dì è il cuore, ma regge il miele?
Digli core torna giù!
Qua l’info ce rubi, insegnà là,
vanno, eh giù se il Vescovo decide.
Già mi lavai in monasteri,
pena dà sbarre giù,
c’è grazia quassù, mò fa sole giù!
Ah, torna, fa giù l’amor là!

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ormai l'ironia di Sant'Erasmo è proverbiale, ed è proprio con tale ironia che egli inizia questa registrazione. Immaginando di possedere un cellulare attraverso il quale io lo "chiamo" quando ho bisogno di registrare, mi assicura che viene in fretta da me, ed afferma che è ben felice di venire sulla terra con molti ami per cercare di pescare quante più anime è possibile. Ormai il "caso" di questo sito si sta ingrandendo, si sta diffondendo sempre di più e, purtroppo, esso è frequentato anche dagli "strulli", da persone stolte che, nella loro miseria spirituale, danno a tutto questo motivazioni molto bieche e ben diverse da quelle che, invece, rispecchiano la realtà dei fatti, e lui viene a portarmi luce su questa verità. Mi chiede se voglio continuare ad offrire questa luce che viene dall'alto, e mi esorta ad essere ancora la sua "tassista", ovvero colei che, metaforicamente, permette alle anime del cielo di scendere qui sulla terra per dare il proprio messaggio tramite il mio registratore. E siccome ormai per l'umanità è giunta l'ora della verità, ossia di dover fare una scelta decisa nei confronti di Colui che è la Verità, ecco che il cielo, par aiutarci, ci offrirà ancora più "tassisti" celesti, ovvero vi saranno ancora più persone capaci di ricevere questi messaggi metafonici e diffonderli. Se qualcuno ancora conserva dei dubbi circa le verità che vengono affermate in questi messaggi, basta che osservi le prove che sono raccolte in questo sito, che ascolti le frasi e le voci metafoniche che, a migliaia e migliaia, sono raccolte in questo stesso sito. Probabilmente rivolgendosi a questi altri tassisti che saranno a disposizione di chi vorrà ricevere messaggi dall'Aldilà, il santo afferma che, siccome loro non chiedono soldi per venire a parlare con noi, la stessa cosa viene pretesa del chi desidera dedicarsi qui sulla terra a questa missione. Ironicamente chiede se abbiamo sentito voci di deroga a questa che è una regola ferrea che il cielo ha posto fin dal primo momento che ho iniziato a registrare: nessuno deve chiedere mai soldi a nessuno per dedicarsi alla metafonia, il cielo non lo consente, e se ciò accadesse, chiuderebbe subito i contatti lasciando libero il campo a spiriti bassi e menzogneri, se non proprio diabolici. Mio marito Piero, mi informa il Santo, è sempre accanto a me come voce, la voce che aiuta e sostiene, anche non manifestandosi sempre, in questa missione; infatti, come dice la mia cara guida, lassù aprirono una galleria di voci che noi tutti possiamo ascoltare in questo sirto che è, appunto, una galleria di voci dall'Aldilà. La frase con cui Sant'Erasmo chiude questo suo bel messaggio, è veramente molto importante, oserei dire fondamentale, per tutti coloro che sono ancora alla ricerca della verità. Dall'alto del cielo in cui egli si trova, e della verità in cui vive, Sant'Erasmo ci invita ad accettare qui sulla terra Gesù Cristo, e a fare presto, perché è qui che dobbiamo deciderci per Lui. Riconoscere qui in terra che Egli è il nostro Salvatore, ci permetterà di deciderci già qui sulla terra per la nostra salvezza ed il nostro destino eterno, riconoscere che Gesù è la vera via della salvezza per ogni uomo e confessarLo figlio di Dio, credere che Egli abbia già pagato per i nostri peccati, ci apre già un pò le porte del Paradiso salvandoci dalla perdizione eterna di restare separati da Dio per sempre.
Palmina esordisce dicendo che stare qui a ricevere i loro messaggi è un buon affare, e che il "Grande", ovvero il Signore, attraverso questi messaggi, ci "scrive", quindi adesso tra i vivi e i morti c'è molto di più, c'è questo legame che ci permette di ricevere i loro messaggi che attestano che la vita continua dopo la morte. Chiede a sua cognata se c'è del "miele", della dolcezza nella sua vita, ma sa benissimo che non è così, che le cose quaggiù probabilmente non vanno tanto bene, e allora le dice che la vera luce per superare anche i problemi della vita quotidiana è nel Vangelo. Rivolgendosi a me, chiede di dire cosi: lassù costano i peccati che abbiamo commesso sulla terra; poi chiede a sua cognata di inchinarsi di fronte a Dio ed amare, e confessa che nella sua vita, purtroppo, ella ha amato un "demone", probabilmente intendendo dire che ha avuto qualche vizio che ha oscurato la sua anima. Dopo la nostra morte, lassù troveremo i nostri giudici, quindi bisogna "correre" dice Palmina, sempre rivolta sua cognata, il Signore, con questi messaggi, ci ha lasciato la sua "nave" ammiraglia, e quindi dobbiamo cercare di mettere in pratica quello che Egli stesso ci ha insegnato. Scende quaggiù proprio per dire a sua cognata che amare ed accettare le lusinghe della vita, è segno di disordine della nostra anima che ha deviato dal vero bene, e ben presto, chi ama troppo i beni e le lusinghe del mondo, scoprirà che tutto ciò, alla fine, è destinato a cadere,a diventare polvere. E' Sant'Erasmo che agisce per portare le loro voci sulla terra, e Palmina commenta che è davvero forte questo grande spirito, lei lo ammira, ed è vero che lei ha sospirato tanto per dare questo messaggio, lo ha tanto desiderato, e finalmente ora Erasmo prende le chiavi simboliche che le permettono di ritornare qui sulla terra a dare il suo messaggio. Vuole che io dica che tutto quello che è contenuto in questi messaggi dovrebbe essere la vera droga di cui tutti noi dovremmo sentire il bisogno e la necessità. Chiude il suo messaggio mostrando ("vir" in dialetto napoletano significa "vedi"?) simbolicamente a sua cognata Grazia la fiamma in cui purtroppo ancora ella si trova, la fiamma simbolica della purificazione, le dice che questa fiamma scotta, che non serve ad abbellire il luogo dove ella si trova. Chiude il suo messaggio chiedendo a sua cognata di restare in questo sito, e di provare anche lei a fare metafonia, ma soprattutto vuole che Grazia dica a tutti i parenti quello che lei è venuta a dire in questo messaggio.
Con una voce ancora molto flebile e sottile, Patrizia dice a suo marito che le stanno portando la chiave simbolica che le permetterà di dare il suo messaggio qui sulla terra. Afferma che io sono in grado di collegarla dal cielo, e invita il marito a riflettere su questo fatto così eccezionale, ne pare sorpresa lei per prima. Il Signore ci ama e cerca di consolarci anche con questi messaggi, e lassù stanno "fondendo" la chiave che vorrebbero dare anche a Franco per provare a fare metafonia, la chiave che permetterà anche lui di "accedere" a questo mondo con le registrazioni. Gli spiriti che le permettono di parlare faranno una sosta breve, e infatti messaggio di Patrizia non sarà tanto lungo, le regalano una voce attraverso la quale ella può esprimersi e dare il suo messaggio, loro lassù sono a dare più che possono, e chiede a suo marito di "stare" anche lui, di fare anche lui metafonia, e promette di darsi da fare per aiutarlo. So che Franco aveva già tentato di fare qualche registrazione e che aveva desistito per la grande difficoltà incontrata nella decifrazione delle parole, e per questo Patrizia gli chiede come mai ora non entra più con il registratore lassù, proprio adesso che loro uscirebbero a dargli i messaggi che lui desidera. Patrizia e Franco erano una coppia molto innamorata ed affiatata, ed infatti lei adesso dice a Franco che il suo cuore è con lui, sempre quaggiù, e che esso contiene tanta dolcezza, al punto che gli domanda se "reggerà" il dolce peso di tutto il miele che lei ha nel suo cuore per lui. Mi chiede di dire a suo marito che il cuore permette loro di poter tornare quaggiù, è l'amore che consente loro di conservare i legami sentimentali. Patrizia incita suo marito a "rubare" le informazioni tecniche, a imparare come si fa a fare metafonia nella maniera giusta, che poi gli spiriti da lassù verranno a collaborare con lui se il vescovo, ovvero Sant'Erasmo, lo deciderà. Patrizia fa un dono particolare al marito, e gli parla dello stato della sua anima, della condizione spirituale in cui lei ora si trova. Confessa, infatti, che lei ha già lavato la sua pena in un monastero; e qui dobbiamo veramente fare uno sforzo per immaginativo per comprendere come possano esistere i monasteri nell'Aldilà. Può anche essere che, con il termine monastero, si voglia indicare simbolicamente un luogo di isolamento, preghiera e forte dedizione al divino. Fatto sta che Patrizia dice di aver già pagato il suo debito con Signore in un tale luogo, perchè la pena in un carcere con le sbarre è concepibile solo sulla terra, lassù c'è la grazia divina e dunque metodi ben diversi di "correzione". E sempre la stessa grazia ci illumina quaggiù. Chiude il suo bel messaggio invitando il marito a tornare attraverso il registratore, perchè è l'amore che opera in tutto questo, sempre e solo l'amore, quello divino e quello fra gli uomini.

COMMENTO

Il tema della purificazione dopo la morte, purificazione che per noi cattolici si identifica col Purgatorio, è un tema che suscita sempre molti contrasti, molte difficoltà, ed anche molto interesse. Per quello che abbiamo potuto imparare da questi messaggi, mi sento di dire che il fuoco di cui parla Palmina non è certamente un fuoco reale, piuttosto esso è il simbolo di una condizione spirituale tormentata sia dal ricordo delle occasioni perdute durante la vita terrena che dalla mancanza della visione beatifica di Dio, Sommo bene a cui tutte le anime naturalmente tendono come propria suprema realizzazione. E quella di cui ci parla Palmina, non è certamente una fiamma che "rabbellisce", bensì è una fiamma che scotta, che sottopone quindi l'anima al vaglio di se stessa, mettendola di fronte ai propri obiettivi mancati e alle proprie azioni egoistiche, centrandola sui fallimenti scaturiti dall'aver fallito lo scopo del proprio amare e del proprio desiderare. Il "demone" di cui ella parla è la materializzazione delle proprie debolezze, quelle che ora le impediscono di avere la "vista" necessaria per godere la più alta vibrazione della Luce. Purificarsi significa anche "imparare" a mettere a fuoco per poter vedere, a sintonizzarsi su frequenze più elevate, e di certo egoismo, attaccamento alle cose terrene ed edonismo sfrenato sono una grande zavorra che impedisce di sollevarsi. Sant'Erasmo è chiaro nel darci la soluzione per eccellenza, affinché possiamo superare la nostra fallace e fragile umanità: riconoscere Cristo, chiedere a Lui il sostegno per la nostra debole spina dorsale, appoggiarsi con fede a Lui che, sulle Sue spalle, ha già portato i mali di tutti gli uomini. La via d'uscita, dunque, se ci crediamo con forza, è già a portata di mano, nel confessare Cristo confessiamo la nostra povertà, e in quel momento, guardando in faccia alle nostre mancanze, saremo certi di poterle colmare.

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