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Paolo è l'amato padre di Alessandro, passato oltre per un infarto improvviso - Alberto è il giovane cognato di Lorella - 20/03/2012

In questa registrazione potrete ascoltare le parole di Paolo e di Alberto. Paolo è il papà di Alessandro, purtroppo passato oltre per un infarto improvviso mentre era fuori casa, dunque potrete ben capire il dolore di questo figlio e di questa famiglia, dolore amplificato dal fatto di non aver potuto salutare per l'ultima volta il loro amato congiunto. Alberto è, invece, il giovane cognato di una mia lettrice, Lorella, passato oltre per una grave malattia. Uomo di buon carattere, affettuoso, si mostra ancora tale nelle sue parole.

Dire: il cuore agli amici do, dividerà! .....

PAOLO

Oh, nati! A fa, deh,
vita brutt’ seguivo quelle ricette.

Figlia sta qui e rodi? Dico t’apre!
Con l’ariete di lì entrò chi lì piangere.
E lì già rose, e qua c’era capriole,
può giù a terra tornare qua!
Lì si spera a campà giù, che destino è lì!
Qua dà linea, l’hobby,
spray portai, hai giù vetri!

Sa pà: si, ne va di là riviste,
che dichiara assai vita l’hai di lì!
Sito s’entra, là acquistà!
Valere signora se esser qua!



ALBERTO

Dà via, s’andrà!
Qua a te dirà d’essere,
verranno i baci là!

E le lacrime sgocciolerà, metà se dirà!
Là mi divide via,
e dirò: quest’uomo era a salire,
a piedi, sfatto è!
Ce lasciai lì fama e borsa no ha!
Oh, ma c’imbosca!
Dire: il cuore agli amici do, dividerà!
Lì, ah, rischia amici là, torna qui Re.
Dà chiave, e rovesci!
Gente è fredda, avea amor qua nua!
Ma c’è più sperà se legalità….
Il cielo era andato in là,
linea aveva ‘un vuol levare.

Va, ire, un viaggio a Firenze, ce stai? Va!
No, eh, per onda bere? Documenta là!
E  a voi dà i record di lì.

 


SANT'ERASMO

Vi ama, qua gira e fa luce!
Ma lascia, già vi scrive de là Cieli…
Chi ride combatti, verrà qua, sa!












 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Paolo si rivolge ai "nati", ossia a noi che viviamo ancora su questa terra e, quasi con disappunto, fa una considerazione sulla sua vita terrena dicendo che ha fatto una vita non tanto bella perchè ha seguito le "ricette" che tutti noi seguiamo per conformare ad esse la nostra vita. Probabilmente Paolo vuole dire che noi viviamo male perchè seguiamo modelli sbagliati: ricerchiamo il successo, la sicurezza economica, gli obiettivi materiali, ma senza tenere in nessuna considerazione la nostra parte più vera ed eterna, il nostro spirito. Visto che io sono lì per lui e per farlo "parlare" (mi chiama paternamente "figlia"), allora perchè, chiede a suo figlio, ti rodi? In poche parole Paolo vuol dire che se lui sta parlando è perchè è vivo e quindi suo figlio non deve tormentarsi per la sua morte terrena. Ricorda che a suo tempo sono "entrata" lassù tramite il registratore con "l'ariete", ossia con la forza della volontà, quando ero nel pianto per la morte dei miei cari. Manda delle rose alla sua famiglia e per la felicità di poter comunicare col figlio dice che fa le capriole lassù, e poi gli comunica che anche lui, dalla terra, se lo vuole, potrà tornare lassù tramite la metafonia (gli dice in pratica che può fare metafonia, lo invita a tentare). Paolo, dal suo punto di vista privilegiato, sapendo che la vita che lui ora vive è la vera vita nella sua pienezza, ci dice che noi quaggiù abbiamo lo strano destino di sperare di campare tanto qui sulla terra, perchè non conosciamo la bellezza dell'altra vita. Dal cielo danno la "linea" a suo figlio per fare metafonia, gli danno la possibilità di farlo come hobby (mai prendere soldi per queste cose, il Santo si raccomanda sempre), e lui scherza dicendo che, siccome hanno dato questa "finestra" aperta sull'Aldilà a suo figlio, lui gli ha portato lo spray per pulire i vetri. Papà, dice, lo sa: ne vanno di "riviste" laggiù, di registrazioni, e vanno per dichiarare che nell'Aldilà c'è "assai" vita. In questo sito, entrando, si acquista conoscenza, e chiude commentando gentilmente che "ho valore" se sono lassù da loro col registratore (bontà sua!).
Alberto dice che il santo gli dà il via e così lui può iniziare. Dirà subito a Lorella che lui lassù "è" (dirà d'essere), esiste, e le dice che manderà tanti baci. Se Lorella dirà agli altri suoi cari solo la metà di ciò che già conosce circa la vita dopo la morte e di ciò che lui sta per dire, egli piangerà di gioia (le lacrime sgocciolerà). Divide solo una "via" i due mondi e dice che lui ora sta "salendo", seppur con fatica (dice che sale a piedi ed è sfatto ad indicare che l'evoluzione verso Dio non è semplice). La "fama" che si ha in terra, la stima di cui si gode, si lascia, appunto, sulla terra, perchè lassù Dio non ci dà una borsa adatta per portarci dietro queste cose che lassù non serviranno. Scherzando un pò dice che Dio non li fa sparire con la morte, ma li "imbosca" ai nostri occhi soltanto per un pò. Chiede a Lorella di dire a tutti i suoi amici che dà a loro il suo cuore da dividersi. Anche attraverso la via metafonica torna il Signore per ammonirci perchè sulla terra stiamo correndo grossi rischi, Lui dà la chiave per accedere al Cielo, il nastro da rovesciare che utilizzo anche io. La gente è fredda di questi tempi, mentre loro lassù hanno tanto amore per noi. Sulla terra si può sperare di più solo se ci sarà più legalità. Con la metafonia, il Cielo è venuto qui sulla terra, ci ha dato una linea per comunicare e non vuole togliercela. Poi dà uno strano consiglio a Lorella, le dice di fare un viaggio di piacere a Firenze, forse per svagarsi, chissà. Chiede perchè non beviamo e non festeggiamo di più per queste onde che ci vengono donate dal cielo, esse documentano la verità della vita dopo la morte e ci donano "record" (credo che si riferisca al numero delle registrazioni metafoniche che ormai sono nel sito, ma non sono sicura di aver compreso bene).
Molto breve l'intervento di Sant'Erasmo: dice che il Signore ci ama e che gira quaggiù per farci sempre più luce, darci più conoscenza e certezze. Mi chiede di lasciar perdere coloro che non vogliono credere che sono davvero i cieli a "scrivere" questi messaggi, di combattere quelli che ridono di tutto ciò, tanto prima o poi dovranno andare di persona lassù a rendersi conto della realtà.

COMMENTO


Abbiamo brutte ricette da seguire per vivere la nostra vita terrena, come ci dice Paolo. Se solo riflettessimo adeguatamente su questa affermazione, la nostre vite potrebbero trarne un enorme giovamento. Innanzitutto viviamo pensando che la nostra vita sia tutta quaggiù, per cui cerchiamo di trarre il massimo di piacere e di guadagno terreno da essa, e poi ci prefissiamo obiettivi illusori ed effimeri per raggiungere i quali ci giochiamo spesso ciò che abbiamo di più caro, come la famiglia, gli amici, gli affetti, per scoprire poi, una volta raggiunti, che essi non ci danno quello che cerchiamo e che ci lasciano più affamati e vuoti di prima. Tutto passa, invecchia, passa di moda, le carriere più brillanti spesso ci portano a vivere con tanto stress e poi magari ci tolgono la serenità e il sonno, le cose che abbiamo acquistato a prezzo di sacrifici ad un certo punto non ci danno più la stessa gioia, gli abiti eleganti diventano presto "vintage", e così chi vive per questi idoli si ritrova presto, davanti a sè, un altra novità alla moda da raggiungere, un altro desiderio da soddisfare anche a prezzo della propria serenità interiore. Queste sono le brutte ricette di cui parla Paolo, e credo davvero, e non da ora, che per avere un pò di gioia da questa vita bisognerebbe urgentemente cambiare ricettario.

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