Sant'Erasmo, ultimamente, mi porta messaggi personali contenenti informazioni importanti circa la metafonia e persone che la praticano indegnamente, per cui non posso pubblicarli - Pierino è il padre di Mimmo che lo attende da tanto - Giovanna la mamma di Anna Rita che sta attraversando un momento delicato per la sua salute - 03/10/2013

Non pubblico il messaggio del Santo nemmeno questa volta perchè, come spiegavo sopra, si tratta di un messaggio esclusivamente personale. Ma ciò non gli ha impedito di accompagnare con entusiasmo e gioia, in questa registrazione, Pierino, un papà atteso da tempo da suo figlio Mimmo, e Giovanna, mamma di Anna Rita che, nel fiore della sua vita, sta attraversando un periodo molto delicato, combattendo seriamente per la sua salute.

Di là acquista pace, passi qua, qua senta parlà,......

PIERINO

Ah si, c’è , si, Grande,
su, so là dire!

E al mondo è raro che porta noi,
salga, eh, l’è ccà, oh, nostri, cieli ho lì!
Noi si ruppe….ma che gran piacere, dì!
E il mio medico non c’è? Là voci do due…
Di là acquista pace,
passi qua, qua senta parlà,
va sereno, vò lì Grande,
mò prove tu dici,
e mio vedrà mondi, ah, lì!
Già fare c’ha dunque,
Croce è, ah qua, uhm!

Ho amici laggiù,
conquistò lì babbo!
Ah cielo è laggiù e tien là dì,
sonerà, vi chiede, oh, "mir"…
là, neh, piglia te, io do mano, si!
Che triste, che amaro…
E sant’ fece ste prove,
chist’, sapevamo, scese lì!


GIOVANNA

E restà che là, dire, se torna, si, stai!
E scrivi, le insegni, dici: mica morti!
Ah dì: lì entrà.
Ah ma è giurà lì: discendo, seri!
E s’entra, uh, serve tempra, ah, lì,
oh rida, giù luce hai qui!
Sarò lì cari, e tornar possa giù,
e visto, su sapè,
osservo, sa…
e qua, mò hai, uh, lì!
Hai Rai, Frà di qua ne ha, sta lì Re,
poi Rai si accende e qua ti venni…
E laggiù gambe rubà e l’oro, dì, de toccà…
E c’è un profumo, lì ambre.
E imbrogli giù di, eh, c’è,
è dura, cielo pregavi, d’onde c’è!

 

 

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Pierino afferma subito l'essenza del suo messaggio: il Grande, ovvero Dio, c'è davvero, esiste, e lui ora è in grado di poter parlare attraverso in registratore (so là dire). E' raro che un proprio caro possa venire a parlarci da lassù, per cui Pierino invita suo figlio a "salire" anche lui, metaforicamente, col registratore (Mimmo già ha fatto alcune prove positive con la metafonia), e lo rassicura che avrà per lui anche altri parenti ("nostri"). Pierino si schermisce un pò ironicamente con me, dice che è venuto a "rompere", a "infastidire" col suo messaggio, ma per lui è un grande piacere poter parlare attraverso questo mezzo. Mimmo è medico (come del resto lo stesso Pierino) e così suo padre chiede ancora come mai non c'è anche il "suo medico" al di là del registratore, al posto mio; assicura che darà delle voci a suo figlio se lui vorrà dedicarsi a fare metafonia. Facendo metafonia con onestà di mente e di cuore e senza doppi fini Mimmo troverà pace, dice Pierino; lo invita a "passare" lassù col suo registratore, a sentire loro che parlano, così andrà sereno e senza paure, lo vuole il Grande (Dio) che permette tutto questo a nostro beneficio. Sono prove queste comunicazioni, e Pierino vuole che il figlio lo dica in giro, e facendo metafonia egli stesso "vedrà" altri mondi, capirà che ci sono altre dimensioni della vita. Dunque, dice Pierino, Mimmo c'ha ora da fare, e sappia che è Gesù (la Croce) a sovrintendere a queste comunicazioni. Pierino scherza un pò con me e dice che ora è amico mio, che mi ha "conquistata" con la sua simpatia. Il cielo ora scende sulla terra tramite questi mezzi perchè ha tanto da dirci, da insegnarci, e il cielo ci "busserà" soprattutto per chiederci "mir", ovvero "pace" (mir è la parola in lingua croata che ho imparato a Medjugorje e che significa, appunto, pace). Dunque che prenda questo dono, Mimmo, lui da lassù gli darà certamente una mano. Qui sulla terra c'è tanta tristezza e amarezza e per questo il santo (Erasmo) ci donò queste prove, per portare aiuto, e loro lassù sanno tutti che il Santo (chist', me lo dice in dialetto napoletano perchè sa che lo comprendo) viene in missione sulla terra per portare i suoi messaggi e i cari che vengono richiesti.
Giovanna invita la figlia a "restare" su questo sito, ad approfondire l'argomento, perchè loro possono davvero "tornare" tramite il registratore. Mi chiede di scrivere ed "insegnare" a sua figlia che loro non sono mica morti come noi pensiamo! Invita quindi sua figlia ad "entrare" nel sito. E addirittura, per dare più forza al fatto che lei davvero sta dando il suo messaggio, che è proprio lei, giura che è "discesa" per registrare e dice che loro lassù sono seri (il fatto che dica che discende ci fa capire che Giovanna è in un luogo di luce). Lei "entra" nel registratore e dice ad Anna Rita che ora le serve "tempra", carattere, ma le chiede anche di "ridere" ed essere contenta perchè ora sta ricevendo "luce" da sua mamma. Dice ai suoi cari che lei può tornare vicina a loro in spirito al bisogno, e dice anche che ha "visto" e che dunque conosce i problemi che sua figlia sta affrontando, lei osserva tutto, ma dal cielo sua figlia ne ha di grazie, che dunque abbia fiducia e speranza nella sua lotta. Rivolgendosi a me, dice che ho la "Rai" celeste per ricevere queste trasmissioni, Rai che si "accende" per permettere anche a lei di giungere su queste onde. Chiede a sua figlia di "rubare" le gambe per andare avanti con coraggio e di "toccare" con mano l'oro spirituale che queste comunicazioni ci portano. Giovanna dice di sentire il profumo delle ambre che il santo ci porta con questi doni. Avverte Anna Rita che ci sono anche imbrogli fra chi afferma di parlare con l'Aldilà, di non fidarsi di tutti indiscriminatamente. Sa che per lei ora è dura, le chiede di pregare che di onde benefiche il cielo gliene manderà per aiutarla.

COMMENTO

I rapporti tra genitori in cielo e figli sulla terra in questa registrazione si mostrano in tutta la loro tenerezza ed in tutte le loro mille sfaccettature emotive. Sempre la preoccupazione di un proprio caro lassù è quella di dare, si, la certezza della vita dopo la morte, ma soprattutto è quella di donare una visione più ampia del senso della propria vita per far si che chi è ancora nell'avventura terrena possa dotarsi di maggiore forza spirituale, maggior speranza, e di quelle "lenti" speciali che con queste verità il cielo ci dona e che servono a ribaltare, in tanti casi, la considerazione di se stessi e dello scopo della propria vita. Questi due genitori hanno a cuore che i loro figli, pur se adulti e consapevoli delle proprie scelte, mettano il loro "io" in una relazione più ampia con la vita e con l'Universo, dilatando i confini della loro esistenza oltre il limite temporale della fine del proprio corpo, giungendo ad una comprensione più profonda della realtà nella quale possano trovare spazio e senso tutto ciò che di bello o di brutto ci accade durante la nostra vita. E la chiave per leggere questi messaggi è sempre quella: la speranza e la rivelazione della profondità infinita nella quale essa trova radice.

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