RO.
Col tempo padre ha aperto gli occhi, già!
Portai occhiali ai lati,
occhi, si, svegliate, già ori c’è!
Oh, si lascia lì vestaglie, qua si fa!
E’ ala per cui chiedere,
del resto te viene in terra pè muli!
Oh, mi dà, giù agenda dà morti,
là è mia figlia!
Chiedo amore, su, la pace!
E da là masticate, sotto è vero, usa!
Mette le rose in cuore,
dai, devi sta, vedi bavagli?
E ohi neh va a dire, meno hai l’asini.
Gli stupidi sbaglia:
questo mai devi dì, in gamba,
alzati e lotta!
Davano l’uscita, lì si deve al martirio!
SANT'ERASMO
Ispira, te pensa qui dire:
giova a noi dei fiori?
E giuro, oro qua dì:
in noi sta qui giudizi,
sappia lì dì, gira di lì!
Bilancià: agire là!
Merità ci s’ha qui, nun vò le scuse, Dio!
Cuore lì ho in terra,
e lì creda, più in terra fa!
Ma chi ha lì medicina qua vivrà!
Ah, semi lì durerà, figlia,
qui vidi là piante!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Ro. dice che ha aperto gli occhi su cosa significhi davvero la vita. Con un'immagine simbolica, dice che portò gli occhiali ai lati degli occhi, quindi la sua visione delle cose e della vita allora non era stata la più giusta, ora vede le cose con più chiarezza e profondità; ci invita a svegliarci, qui, con questi messaggi, c'è oro per le nostre vite e le nostre anime. Lassù, dice ancora Ro. utilizzando un'altra immagine, si lasciano le vestaglie da casa, ossia non si sta affatto senza fare nulla, in pantofole, lassù si fa, si agisce per la nostra e l'altrui crescita. C'è un angelo grazie al quale si può chiedere un contatto lassù, è infatti l'energia di questi esseri che permette queste comunicazioni metafoniche, e tutto ciò, se è stato concesso che giunga in terra, è per i "muli", per coloro, cioè, che sono chiusi alla verità, impermeabili ad essa, testardi come muli, appunto. Finalmente ha potuto parlare, dice Ro., il fatto è che lassù c'è un'agenda, una lista cronologica da rispettare per poter venire a dare il proprio messaggio, ed è contento affermando che c'è sua figlia, ora, ad ascoltare questo suo messaggio. Chiede amore e pace per sua figlia. Invita a "masticare" ossia ad avere confidenza con questi messaggi, ad usare nella propria vita ciò che ci insegnano perchè è tutto vero. Il cielo, tramite la verità che ci viene confermata attraverso queste comunicazioni, mette "rose" nei nostri cuori, cose belle, e chiede a sua figlia di continuare a seguirle, a leggerle, a parlarne, in fondo, dice Ro., non ci sono certo bavagli da mettersi nel diffondere questi messaggi. Invita sua figlia a parlarne anche ad altri, e così in giro ci saranno meno "asini", ossia meno persone ignoranti di ciò che concerne la vita dopo la morte. Riferendosi alla vita di sua figlia, egli le dà un consiglio: che non dica più a se stessa che solo gli stupidi sbagliano nella vita, non è così, tutti possono sbagliare, la invita a stare in gamba, ad alzarsi e lottare senza perdersi d'animo. Se dal cielo concedevano ai morti questa "uscita" per poter venire a comunicare con noi, ebbene, dice, ciò lo si deve al martirio che S.Erasmo ha subito per amore di Cristo e che gli ha fatto meritare questo compito così importante.
In questo breve messaggio, S.Erasmo ci ricorda molte cose importanti. Innanzitutto mi dice che vuole farci riflettere su una cosa: a cosa servono i fiori a loro lassù? Praticamente a nulla. Quello che davvero beneficia l'anima di un defunto è la preghiera fatta per lui, le messe che possiamo dedicargli, le opere di carità che possiamo applicare a beneficio delle sua anima. I fiori portano benefici al fioraio, certo, al nostro desiderio di fare ancora qualcosa di pratico per chi non c'è più fisicamente su questa terra, ma non certo possono sollevare le pene di chi deve sostare in Purgatorio prima di entrare in Paradiso. Giura che ora mi farà dire qualcosa che vale oro (io credo molto più dell'oro) per chi ascolta e crede: lassù saremo tutti giudicati per come abbiamo vissuto, e mi chiede di girare a voi queste parole, di sapervele spiegare. Bisogna bilanciare sulla terra i propri errori e peccati, bilanciare con opere buone e positive di amore e carità, è qui, sulla terra che bisogna agire, lassù sarà troppo tardi. Bisogna meritarselo il Paradiso, dice il Santo, Dio non accetterà certo scuse. Il cuore di S.Erasmo è qui, con noi tutti, sulla terra e il contributo che egli ci porta per aiutarci a sapere e capire fa tanto per molti e dice che chi ha la medicina della fede in Cristo e del vivere così come Egli ci ha insegnato allora costui, lassù, avrà la pienezza della vita eterna. Il Santo conosce bene le mie preoccupazioni a proposito di questo sito e di quanto esso contiene, sa bene che penso che un giorno esso andrà perduto (quando io sarò lassù, chi manterrà e curerà il sito? Ecco, vi confesso che questa domanda mi assilla e mi amareggia) e mi consola dicendomi che i semi che ho piantato dureranno e daranno anche frutti, lui già vede le piante che da questi semi stanno crescendo. Speriamo che diventino un bosco rigoglioso!
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