Rosa è la nonna cui Moira è restata affezionatissima e che viene per donarle la sua saggezza e i suoi consigli - Alfredo è un medico, giovane compagno di Francesca, passato nell'altra dimensione per un incidente di moto - 25/11/2011

Nonna Rosa pare preoccupata di confermare a sua nipote (che forse conserva in se stessa un pò di scetticismo pur avendo richiesto questo contatto) che è proprio Sant'Erasmo che le ha permesso di poter dare il suo messaggio attraverso il mio registratore, e desidera che la nipote creda a questa verità e non dia ascolto ai "serpi" che cercano di distrarla dalla fede nella vita dopo la morte ed in Dio. Le promette un aiuto che solo Rosa potrà comprendere. Alfredo è il compagno trentacinquenne di Francesca, passato oltre per un incidente di moto quando la loro storia d'amore stava concretizzandosi in una convivenza. Francesca è rimasta ovviamente molto addolorata da questo suo sogno infranto e, come vedrete, questo sentimento, in Alfredo, è ancora forte lassù. Francesca, pur desiderando questo contatto, mi ha espresso il suo dubbio circa la liceità del contatto con i nostri cari lassù (dubbio che una parte della chiesa cattolica ancora si ostina a suscitare nei propri fedeli, ignara degli approfondimenti teologici che, al suo stesso interno, sono stati espressi da teologi di fama come padre Gino Concetti che ha dichiarato che la chiesa cattolica non vieta più il contatto coi propri morti a condizione che esso abbia esclusivamente fini di crescita spirituale). Ebbene, vedrete come Alfredo scherza su questa immotivata paura della sua compagna.

C’era prati, rose, immenso era Amor!.....

ROSA

Dischi! Venne lì giù piume!
Sarasmo ce l’ha qua,
si noi, ir giù una lettera!
Sta serpi: beh, n’hai lì a distrà lì,
va, da lì vede ed è Erasmo là!
Qua è Rai: è giusto che il Signor conosci lì.
Chi vale de più lì? Eh, no furbi!
Dà giù Martire robe,
giuro qui mi venne ed entrammo ora la!
Hanno i fili e voci nascer qui,
taxi m’avvicina, apro mò lì,
è qui onde e c’è mò andar giù là tutti.
Sei bona e smettere ti faccio,
ma cero va scelto lì!
E da lì le direbbe facce:
l’è donare meglio e più ottieni a ride(re).
De lì magnà, dille, Tavor fa:
a remà c’ha, l’è bella lì!

 


ALFREDO

Frà c’è, si leva sole lì!
Ridi, vai, inni già farne.
C’era prati, rose, immenso era Amor!
Oh, m’ero a danzà,
Qua annà gli eroi, dichiara: fa lì!
Ho finestra: fa l’Oltre vedè meraviglie,
te ma non scordai, l’aroma lì…
e quello che provo è il dormire entrà…
è vittima lì!

Entrai e non stopperà vele,
Mi amavi là,
neh, ma rotta sarà qui!

E più avè il velo…
Ed ea, Frà, oh il mistero tirò su!
Ohi, dire lì, vai lì!
E va, indicasse: il vero azzurro è più qui!
Ho finestra pè dà, sai nasce i vetri,
ti venderò cieli in nero!
Fa, dille va padre, giù ronde fa.
E l’avrò perso il corpo,
me gli strati lì ne ha!

Era in ansie e vedo lì, ecc…e!

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ecco la registrazione ("dischi") che arriva con l'aiuto dell'energia angelica (le "piume") da cui è accompagnato Sant'Erasmo (a Venezia, spesso, per dire Sant'Erasmo, che è un'isola della laguna, si dice affettuosamente "Sarasmo", per cui io avrei certamente capito questo modo di chiamarlo). Si, conferma Rosa, siamo noi e va una lettera laggiù ("ir" sta per andare). D à un avvertimento a sua nipote: le dice che ha intorno a sè dei "serpi", persone subdole che tentano di distrarla dalla verità della vita dopo la morte, dalla fede, che la confondono, e questo lo ha visto Sant'Erasmo che, essendo uno spirito superiore, può avere una visione delle vicende di coloro che a cui sono indirizzati i messaggi. Come spesso ci dicono scherzando un pò, hanno la "Rai" celeste che da lassù trasmette i propri messaggi perchè è giusto che si possa conoscere Dio già qui sulla terra, se lo si desidera e lo si cerca (i messaggi sono uno dei modi per avere la conferma che Egli è il nostro Creatore). In modo un pò provocatorio, Rosa invita sua nipote a riflettere su una verità: coloro che avranno più valore un giorno lassù non sono certo i "furbi" che hanno facile successo sulla terra. E' proprio il Martire, Sant'Erasmo, che ci manda giù questi messaggi, Rosa lo giura a sua nipote caso mai avesse dei dubbi, e le dice che, grazie a lui che è andato a cercarla, le è stato possibile "entrare" nel mio registratore. Da lassù hanno i "fili", ossia la possibilità di trasmetterci le loro "voci" che "nascono", appunto, lassù; Rosa accenna al "taxi" come al simbolico mezzo che l'avvicina al piano terrestre per farla parlare con noi, e constata che hanno tante onde che permettono a tutti loro lassù di poter comunicare con noi sulla terra. Fa poi un'affermazione che solo Moira potrà comprendere del tutto: le promette, vista la bontà d'animo della nipote, di aiutarla e di "farla smettere", evidentemente ella si riferisce a qualche cosa in particolare, a comportamenti o atteggiamenti che disturbano la serenità d'animo di sua nipote, e certo che poi, dopo questo aiuto celeste, sua nipote dovrà portere un bel cero in chiesa come ringraziamento. Le "facce" che mi si presentano sugli spettrogrammi, quelle degli spiriti che sono lassù, ora le direbbero, come sano consiglio, che nella vita è meglio donare che ricevere e che si ottiene molto di più col sorriso che con l'aggressività. Rosa chiude consigliando alla nipote di stare lontana dagli antidepressivi se mai nella sua vita se ne dovesse presentare la necessità, e scherza dicendo che poi il Tavor (famoso antidepressivo, molto diffuso) fa "magnà", nel senso che aumenta l'appetito e fa ingrassare (cosa verissima). Le ricorda che deve darsi da fare (a "remà c'ha") per spingere avanti la sua vita e la saluta constatando che sua nipote è bella.
Alfredo, come sorpreso, prende atto che la sua Francesca ascolterà questa registrazione ed è come se per lui si levasse il sole, ne è felice. Per questa grazia grande di poter comunicare le chiede di elevare inni al Signore e di ridere per la gioia. Lassù, quando è "arrivato" ha trovato ad accoglierlo prati, rose e l'Amore immenso di Dio che lo ha avvolto. Dalla gioia Alfredo "danza" e chiede di dire che dal Cielo vengono giù gli "eroi" per permettere a loro di comunicare con noi (sono eroi perchè accettano di discendere momentaneamente dal Paradiso per venire vicini al piano terrestre ed ho già detto in altre occasioni che per loro la cosa equivale a scendere in una zona malsana). Dalla "finestra" che ci è stata concessa e dalla quale ora Alfredo comunica, l'Oltre fa vedere le sue meraviglie, ma nonostante queste meraviglie in cui ora Alfredo vive, egli, dice, non ha dimenticato Francesca e il suo profumo. Ciò che ha provato al momento della morte è stato come l'entrare nel sonno, quando è restato vittima dell'incidente fatale. Da quel momento Alfredo è entrato nel suo cammino di evoluzione e certo le sue vele non si stopperanno in questo cammino, egli sa bene che Francesca lo amava qui sulla terra ma le rivela che la loro vera rotta insieme sarà lassù. Qui sulla terra, purtroppo, il velo che impedisce la visione dell'altro mondo è sempre più spesso a causa del materialismo crescente e diffuso, ma, bontà sua, Alfredo dice che io, con ciò che faccio, ho un pò contribuito a sollevarlo, questo velo sul mistero ultimo. Questa verità bisogna dirla, e Alfredo chiede a Francesca di andare a dirla a chi conosce, di dire che il vero azzurro è lassù. Gli è stato concesso di poter aprire una finestra anche a Francesca (se vuole anche lei potrà provare a registrare), e, se lo farà, scherza Alfredo le "venderà" le verità del Cielo in "nero". Egli fa questa battuta perchè Francesca ha dentro di sè il dubbio sulla liceità di questo contatto, essendo condizionata un pò dal più tradizionale insegnamento della chiesa cattolica, ed è per questo che scherzosamente le dice che le regalerà queste verità di nascosto dalla chiesa che, pur avendole fra i suoi dogmi di fede, ha però smesso di insegnarle, sopraffatta anche dal secolarismo e dallo scientismo più spiccio. Alfredo aveva una figlia nata da una precedente relazione e così chiede a Francesca di far sapere a sua figlia che lui di tanto in tanto va da lei, che le fa le "ronde" per proteggerla. Apprestandosi al saluto, Alfredo ci dona una verità che mi viene detta per la prima volta con questa chiarezza: egli ha perso il corpo fisico con la morte, ma ha poi constatato che in quel corpo di carne c'erano altri strati di materia via via più sottile che sono i veicoli dell'anima immortale. Saluta infine dicendo che sa bene che Francesca vive con tante ansie e poi interrompre con un "eccetera" lasciando intendere che conosce bene gli altri suoi problemi inespressi.

COMMENTO

Già in altre registrazioni le voci mi hanno parlato del fatto che, se oggi le farmacie sono tanto affollate nel tentativo di risolvere ansie e paure con l'aiuto della chimica, è proprio perchè non si ricerca più l'aiuto dello spirito, di quei meccanismi innati che sono in noi e che non aspettano altro che di essere messi in moto con una seria ricerca spirituale che approdi all'acquisizione della realtà della vita dopo la morte e dell'esistenza certa dell'anima immortale. E così anche nonna Rosa ci scherza un pò su e ci dice che poi il Tavor ci spinge a mangiare di più e ad ingrassare, oltretutto. Le risposte, come sempre ci dicono da lassù, sono sempre già dentro di noi, basta non soffocarle con lo scetticismo ostinato ed il rifiuto di prendere atto che noi siamo ben più del nostro corpo di atomi, molecole e cellule. Nel meraviglioso messaggio d'amore di Alfredo, ci viene confermato per la prima volta, in queste registrazioni, che dentro il nostro corpo di carne ci sono altri corpi via via più sottili, dei gusci che, man mano che passiamo di sfera in sfera, si dissolvono per lasciare posto al "corpo" eterico più idoneo al nostro livello di evoluzione spirituale. Mi ha fatto piacere averne la conferma, perchè spesso mi sono chiesta se questa informazione, che altri ricercatori dell'Oltre hanno diffuso, fosse vera o meno. Comunque definirei commovente il messaggio di Alfredo che è di sicuro in un luogo di pace e di luce.

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