Dopo i saluti del santo per il mio ritorno, ecco Sara, giovanissima amica di Vasco scomparsa in un incidente - Andrea, anche lui passato oltre per un incidente, è il giovane figlio di Tiziana - 20/06/2012

Dopo il mio rientro dal pellegrinaggio a Medugorje, il Santo mi saluta con la sua solita a deliziosa ironia e i suoi divini insegnamenti, rassicurandomi ancora sulla bontà di questi contatti e sulla loro origine celeste e benefica. Il Santo ci introduce Sara e Andrea, due giovani ragazzi che hanno avuto in comune lo stesso destino di perire in incidenti. Sara è un'amica del liceo, un pò particolare, diciamo così, di Vasco, il quale me l'ha chiesta in registrazione anche se, dice, in vita non avevano avuto sempre un rapporto armonico di amicizia, anzi. Sapete come accade a volte fra compagni di classe, no? Magari lì per lì ci si sta antipatici, ma poi col tempo ripensiamo a quell'amico o amica anche con un certo rimpianto, e così è accaduto a Vasco. Andrea è invece il figlio poco più che ventenne di Tiziana che viene a portare uno splendido messaggio di inno a Dio e alla fede che, sola, può salvarci dal dolore e dalla disperazione.

Oh, vengo da sole, che Gesù, credi, è qui sole!

SANT'ERASMO

Francy, disturbo? Eh, eh, eh,
d’ auguri trovi, ah!

E già hai giù mille, schiera,
qua viso hai nel blu!

Compassione, giù mai là dite, giù manda.
Ave, evviva: qui luci ha, poesie qui dà.
A voi giù profitto là: han qua, fa entrà,
e vuoi lì in penna, poi mamme dà?
E ode inventata chiede? Ahè!
Tiro, metti lì che c’era lì leone…..
A te fo scala,
tiri me giù e lì integri…
giuro sapevo e gli usciva il grande cuore,
coraggioso c’è!
Oh, vengo da sole,
che Gesù, credi, è qua sole!

Lì dubbio ti resta Francy?

 


SARA

Uhm, ma passa Re Magi?
C’è disco, ma è troppo, lady!
E hai nebbie? Qua barattà, che tremi?, Dice, va!
Si, grida, grida!
N’hai da fare in giù….
Morendo è l’alba di vivere,
quelli vedrai lassù.
Se piange già avere lì Signore!
Ah gira busta cara, sotto là tegola!
E davo, prendi questo,
è bacio a trasformà: erravo, eh!

Qua disco si dà,
poi da essi vidi premio:
ah fiori? Si commenta qua:
ah, che si entra noi qua!


ANDREA

Deh, ah resti cogli abbattuti, dì?
E ho là note, sperava là,
giù vengo, è de fa’ qua!
Qui risponne però giù dirà a nonna
già st’eroe esiste!
Segnasse: da qua n’entra prove!
Ora pè gli amici musica! Hai Re,
il vero sale, mettere gambe,
già la smetti?
Eh già, che non c’era, dì, Signore?

C’era di più: un grande fratello
lì cogli uomini già è!

Col Padre qui perdona,
su, diam le strofe!

Era giù lì donne, ero sul mare,
raggi e strofe, dire giù veloci: siam noi qui!
Chè dai via? Hai spesar fiori?
Sai dì nome Re giù?
E giù mai levà!

 

 

 

 






 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il Santo mi prende un pò in giro per la mia lontananza e si ripresenta chiedendomi ironicamente se disturba con una risatina e facendomi gli auguri per la ripresa delle registrazioni. Già in mille, in tanti cioè, aspettano le registrazioni e ciò perchè leggendole ed ascoltandole è come se già si avesse il viso nel "blu", nel Cielo. Non diciamo mai abbastanza che, con queste registrazioni, il Signore ci manda la sua compassione. Con un ave e un evviva S.Erasmo ricorda che da lassù danno luci e poesia con questi messaggi e che tutto ciò è a nostro profitto, fanno entrare lassù, poi donano messaggi da trascrivere con la penna e donare specialmente alle mamme che hanno perso un figlio e certamente, commenta la mia cara guida, queste mamme non chiedono certo messaggi inventati e commenta con un "ahè" di rimprovero a coloro che ancora dubitano questo. Lui ci tira la verità da lassù e questo perchè in questi tempi sulla terra si aggira il "leone", ovvero satana. Mi fa la scala perchè io lo possa "tirare" quaggiù attraverso il registratore, e in tal modo posso anche "integrare" le mancanze che commetto. Mi fa poi un complimento grande, che lascio a voi immaginare quanto mi randa felice e, allo stesso tempo, stupita: dice che lui sapeva che alla fine ci avrei messo il mio cuore in questa "missione", ed anche il mio coraggio. Ci ricorda, se mai ce ne fosse ancora bisogno per qualcuno, che lui viene dal sole e che lassù il sole è Gesù, dunque lui è inviato da Gesù ed è spirito buono e amorevole, e mi chiede, con un pizzico di ironia, se mai mi restano ancora dubbi su questo (assolutamente no).
Sara, stupita dal grande dono che riceve con la possibilità di comunicare con noi, chiede simpaticamente se per caso stanno passando i Re Magi coi loro doni, e sa che ora c'è il "disco" che lei potrà darci e mi dice che è davvero troppo per lei, proprio come quando qualcuno riceve un regalo davvero gradito. Se si hanno "nebbie", ossia dubbia, allora questi si possono barattare ascoltando queste registrazioni perchè con esse si può acquisire certezza, non bisogna aver paura e andare spediti verso questa verità. Rivolta a Vasco gli dice ben due volte di gridare questa magnifica realtà, ovvero che loro possono comunicare con noi e in tal modo rendere convinti coloro che ancora vagano nel buio e, appunto, nelle "nebbie". Ne ha da fare Vasco quaggiù, dice Sara, perchè ora lui può insegnare anche agli altri ciò che lui ha scoperto con questo sito. Dice poi una frase davvero bella: morire è l'alba della vera vita e coloro che ha "perso" Vasco li rivedrà lassù un giorno. Se si piange nella vita, bisogna avere il Signore nel cuore, con Lui si smette di disperarsi e si comincia a sperare davvero. Chiede poi a Vasco di girare la sua "busta", il suo "messaggio" , credo, a sua madre o comunque a qualche "cara" della sua famiglia perchè, dice, per loro fu una brutta tegola in testa la sua morte. Vuole dare a Vasco, e gli chiede di prenderlo, un bacio per trasformare il brutto rapporto che avevano avuto quando lei era sulla terra (insomma vuole fargli capire che non ha alcun rancore). Lei gli ha donato questo disco, però ora attende un premio in cambio da Vasco e siccome dice che i fiori a loro non servono perchè ormai sono "entrati" in un'altra dimensione del vivere, sicuramente si aspetta una Messa in suo suffragio come bel premio per questa bella registrazione, Vasco è avvisato.
Andrea mi chiede subito di restare, con questa mia registrazione, accanto agli "abbattuti", ossia accanto ai suoi cari desolati, che non riescono a riprendersi per la sua morte. Ha le "note" che sua mamma sperava di ricevere con questa registrazione, viene dunque quaggiù perchè sa che c'è ancora tanto da fare per consolare sua mamma. Lui risponde da lassù, però ad un patto: che sua mamma dica di questo suo messaggio anche a sua nonna e deve dirle che lui, che si definisce un pò scherzosamente "eroe", esiste ancora. Sua mamma deve proprio segnarselo per iscritto, in modo da ricordarselo per sempre: da lassù ci arrivano le prove che loro sono vivi, anche con queste registrazioni. Dice a sua mamma che questi messaggi posso essere musica anche per i suoi amici, c'è il Re, il Signore che è il vero sale della nostra vita e allora bisogna mettere gambe, ossia darsi da fare a farlo capire anche agli altri. "La smetti?" chiede a sua mamma che, evidentemente non riesce ancora a darsi pace, le dice che lei si comporta come se non ci fosse il Signore lassù a consolare e dare speranza, come se ci fosse solo il nulla, e invece c'è ben di più che Dio, c'è Dio che è, inoltre, un grande fratello (Gesù Cristo) e che è già insieme agli uomini (Gesù ci disse. "Sarò con voi ogni giorno fino alla fine dei tempi"). Insieme al Padre Gesù perdona, e ora per grazia sua loro ci danno queste "strofe", queste comunicazioni. Quaggiù sa che ci sono le sue "donne" (di famiglia, sua mamma e sua sorella), e lui naviga su queste "onde" sonore, questo mare simbolico, con i raggi degli angeli che permettono queste comunicazioni e le strofe che ci donano, vuole che si dica, veloci, che loro, i "morti", sono lassù. Chiude anche lui come Sara, chiedendo di non spendere per i fiori, ma di pregare col nome del Signore che mai va tolto dalla nostra vita. E noi sappiamo quanto, i nostri cari, ci chiedano preghiere, vera moneta per il Paradiso, i fiori sono solo un vezzo per noi quaggiù, ma a loro lassù non servono.

COMMENTO

La nostra usanza di portare fiori ai nostri cari defunti evidentemente non è tanto gradita a loro lassù, per loro sarebbe più importante la preghiera in suffragio delle anime, pratica ormai quasi del tutto abbandonata ai nostri giorni o, perlomeno, praticata da pochi con costanza. I fiori appassiscono, danno cattivo odore quando marciscono al caldo dei nostri cimiteri, e in più costano anche discrete cifrette,e, in più, non hanno alcuna efficacia per le anime dei nostri cari che si trovano in Purgatorio e che hanno bisogno, invece, dei suffragi che solo noi viventi possiamo fare per loro, lucrando a loro favore indulgenze e "sconti di pena", se così posso esprimermi. La chiesa militante, che è quella che ancora è pellegrina sulla terra, può, in tal modo, unirsi in un afflato di amore alla chiesa purgante che è lassù e che può pregare con efficacia solo per noi viventi, non più per se stessa. Ecco perchè la questua continua da lassù di Messe in suffragio e preghiere per le loro anime, solo noi possiamo ancora fare molto per i nostri cari, e questa è una vera grazia che Dio ci concede, perchè ci rende consapevoli che abbiamo ancora un legame di amore coi nostri cari che ci attendono lassù, legame molto più forte di quello che avevamo in terra, e sapere di poter fare ancora un gesto così importante per loro ci solleva e consola. Per cui, forza, pregate per i vostri cari perchè si elevino più velocemente verso Dio, fate elemosine a loro nome, pregate perchè abbiano indulgenza, pregate perchè Dio accordi loro ancor più misericordia ed abbrevi il loro potente desiderio di vedere Dio che è la loro vera pena. Fuoco d'amore che consuma e arde ogni imperfezione dell'anima, ma che è pur sempre fuoco d'amore, di desiderio potente di Dio, solo lontanamente paragonabile al desiderio dell'acqua che ha un assetato nel deserto. Oggi la chiesa non ci parla più del Purgatorio, i preti il più delle volte preferiscono tacere su questa realtà dell'oltretomba, troppo spesso preferiscono parlarci di banalità quotidiane, e allora facciamolo noi, diamo l'esempio fra i nostri cari, i nostri vicini, i nostri amici, ricordiamo loro che possono ancora fare tantissimo per chi credono di aver perduto per sempre e che invece è, come dice Sara, all'alba di una vita nuova, la vera vita. E possono fare con la preghiera amorevole ed accorata offerta a Dio per loro.

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