Silvia è la mamma di Patrizia, una mia lettrice, morta dopo una lunga malattia - Carmela è la nonna di Anna, dolce e affettuosa - 21/05/2011

Silvia è l'anziana mamma di Patrizia, morta dopo una lunga malattia che l'aveva molto provata fisicamente. La bella notizia, che subito vuole dare a sua figlia, è che ora, lassù, lei è praticamente rinata: non ha più amnesie e si regge bene in piedi da sola. In poche parole, ora sta bene. E questo è ovvio, il corpo astrale non eredita le malattie del corpo fisico, nell'altra dimensione la salute viene immediatamente e completamente riacquistata. Carmela è, invece, la nonna di Anna, un'altra mia lettrice che da tempo attendeva sue notizie. Colpisce, di Carmela, l'aspetto giocoso e allegro, molto affettuoso nei confronti di sua nipote. Due anime semplici ma piene d'amore, che sono sicuramente nella luce.

Lì Padre cuoco giunse ai figli in marcia.....

SILVIA

Qui, si, nascere dà,
no amnesia, mi reggo qui!
Ora qui mò mi reggo e nutro.
C’è il Buddha? E’ moda lì!
Più di rosa fò sognà te e nero mò uscì!
Se da qua ebbe crisi,
e vò entra?
Figlia decide (re): giù a concentrarti!
E animo tornare vede noi.
Lì documenti è da là,
si, mai qua rifiutate,
le voci hanno, vedi mò,
d’annà su segreto,
da là m’aspetti e provi,
qua l’è vero: ti vengo a aprì!

 


CARMELA

Fai lì, giù ripeti:
nonni vezzeggiano!
Ragazze, ora imparate lì!
Ciao brutta, c’eri?
E là dire: Dio li fa,
di sorridere!

E vennero gruccia a fare.
Or hai laggiù nonna,
giocherà e vorrei stare a pettinà lì!
Ccà me po’ fa aprì bare.
Non ricordi che fanno di qua ordinà?
Lì Padre cuoco giunse ai figli in marcia.

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il Signore, dice Silvia, lassù permette una nuova nascita a tutti noi, infatti ella dice di non avere più amnesie e di reggersi in piedi da sola (immagino che negli ultimi tempi della sua vita non fosse in grado di farlo). Ribadisce che lassù si regge da sola e si nutre (ovvio che si parla di nutrimento spirituale). Se ci sono tanti buddisti sulla terra, ci ricorda, si tratta solo di una moda, Buddha non è certo Gesù Cristo, figlio di Dio. Silvia promette a sua figlia che le donerà dei sogni "rosa", le donerà ottimismo, e farà uscire dal suo animo il "nero" che c'è, il suo pessimismo. Se Patrizia ha avuto una crisi spirituale, o di fede (non ne so nulla personalmente), a maggior ragione deve "entrare" lassù, ossia tentare di fare metafonia, leggere i messaggi che ci arrivano e che sono in questo sito, e ciò per acquisire più fiducia, aumentare la sua fede nell'Aldilà. La spinge a decidersi, a concentrarsi di più su questi argomenti per avere più certezze. Silvia sa che a sua figlia tornerà "animo", ossia ottimismo e fiducia. I documenti che dimostrano l'esistenza dell'Aldilà sono anche in queste registrazioni, in questi scritti, non bisogna mai rifiutarli, dice Silvia, perchè queste voci metafoniche hanno il segreto di come aiutarci ad andare lassù col registratore e così avere i loro messaggi. Le dice di aspettarla e provare a registrare, le promette che andrà lei stessa ad aprirle la "porta" che divide i due mondi.
Carmela mi chiede di ripetere quanto mi dice: che i nonni (evidentemente con lei c'è qualche altro nonno), da lassù, "vezzeggiano" Anna. Anche Carmela chiede ad Anna, e forse a qualche altra parente, che imparino a fare metafonia. Poi, con una frase scherzosa, chiede a sua nipote, chiamandola affettuosamente "brutta" se c'è da quest'altra parte a leggere il suo messaggio. Chiede di dire a tutti che è Dio a crearci e che dobbiamo sorridere, essere felici per questo. Loro, da lassù, sono venuti per farci una "gruccia", una stampella per aiutarci a camminare in questa vita in maniera più giusta e corretta, per darci un aiuto. Ora, conferma, hai la nonna laggiù, e questa nonna vorrebbe ancora giocare con te, giocare a pettinarti (forse lo facevano quando la nonna era in vita). Lassù le permettono di "aprire bare" (una metafora per dire che le permettono di far parlare altri "morti" che tali non sono, ovviamente). Poi mi chiede se non ricordo che lassù permettono di fare "ordini", di chiedere con chi si desidera avere un contatto, e, continuando nella metafora di un ristorante nel quale si possono "fare ordini", dice che il Padre Eterno, il cuoco, ossia il regista di tutto ciò, giunse in aiuto ai figli in marcia, ossia ai figli che ancora vivono sulla terra. E' un'immagine bellissima che ci richiama un pò all'episodio biblico che narra della manna che Dio mandò al popolo di Israele in marcia nel deserto: ecco, come allora, Dio "cucina" ciò di cui i suoi figli sulla terra ora hanno bisogno. Il piatto, succulento, è costituito proprio da queste comunicazioni, preziose prove della nostra immortalità e dell'esistenza di Dio e del soprannaturale.

COMMENTO

Davvero bella l'immagine con la quale la nonna Carmela ci saluta. Un'immagine ricca di simbolismi e richiami biblici, che ci presentail ritratto amorevole di un Dio Padre "cuoco" (che non sembri poco rispettosa, per carità, quest'immagine). Un cuoco che conosce bene i bisogni dei suoi figli affamati di Verità e di conoscenza sulla loro vera natura, sulla loro origine e fine, per i quali Egli ha "cucinato" succulenti piatti con queste registrazioni che sono un dialogo, udibile da tutti, col Cielo. E il fatto che ci sia concesso "ordinare" a questo Sommo cuoco, nasconde l'indubbia verità che Dio ascolta sempre i nostri bisogni, anzi, li previene, li conosce ancor meglio di noi, e ci concede sempre, esattamente, ciò di cui la nostra anima ha bisogno per evolvere, anche quando ciò non ci è subito palese, anche quando veniamo sottoposti a dure prove e dolori.

image