Tanti di voi lo ricorderanno senz'altro: Simeone, vittima di una famiglia di pedofili a Ostia, nel 1998, mi è stato chiesto da una persona che si occupa di mantenerne viva la memoria e combattere contro la violenza sui minori tramite la sua associazione - Giovanni è il marito di Rosa, morto per droga - Marilena è la compagna di V., morta suicida - infine le parole d'amore del santo per Gesù Cristo - 28/08/2012

Simeone è stato un vero piccolo martire della pedofilia arrivata, nel suo caso, all'estremo limite di bestialità e completa depravazione morale. Aveva solo otto anni quando fu ritrovato cadavere nella pineta di Ostia, vittima di una famiglia di pedofili, un padre e i suoi due figli, a loro volta abusati, nell'infanzia, dal padre orco. Mi è stato richiesto da S., un uomo che ha deciso di dedicare la sua vita a mantenere viva la memoria di Simone e a combattere contro la violenza sui minori, e che ha fondato un'associazione che si occupa, tra l'altro, di definire forme di giustizia più adeguate a questi odiosi crimini e, se possibile, di prevenirli. Simeone ci lascia un messaggio che lascia attoniti, a domandarci quanto grande sia questo dono di poter comunicare con i nostri cari lassù, a considerare come, in questo percorso tracciato dalle registrazioni metafoniche di S.Erasmo, la meraviglia non abbia mai fine. Dopo Simeone è venuto Giovanni, marito di Rosa, morto per un'overdose nell'incredulità della moglie che non lo pensava affatto consumatore di droghe. Marilena è, invece, l'amata compagna di V., morta suicida dopo una vita difficile, segnata, nell'infanzia, da abusi e violenze. Marilena, pur avendo trovato in V. un grande amore, capace di ricompensarla di ogni male ricevuto, non è riuscita ad avere fede nella vita e in quell'amore sincero e puro che ancora tormenta V. col pensiero di non aver fatto abbastanza per salvarla. Non è così, e Marilena ora sa di aver sbagliato. Chiude S.Erasmo che ha parole di grande amore per Gesù.

Più, dì, salite fiumi!...

SIMEONE

E mò già lui strada giù segue,
ma pulì c’è più de la,
ma ti seguono qui Maria e Re!
Pedofilo lottavi!
Avvilisti che giù il cuore è di lì?
Pagare, si può, giù il figlio, qui già!
Qua murì giù uniti:
più state a dì!
Sotto suonerai il rap
a chi dimentica lì: qui Legge!

Non meglio si può giù operare!
Sai quando poi dite al giudice?....
Quindi senti il parere,
Padre già qui c’è, eh!
E noi star ti chiede, amico, lì.
Gli occhi belli sono, apri per sempre,
e giù Re salvare può!

 


GIOVANNI

Dirò sui segni: è lì vero,
a volte è chiari!

Ne va ceri sotto, ah lì, eh!
Ah, disco che anime ha in voce:
dire lascia a noi mò!

Qua uscir radio fa,
s’esce, eh, noi!

Qua truffa “ladra” ci dà,
è per odio di lì.
Vampiri de più? Più averci pali!
Credi, magna merda, eh!
Fa uscì Re,
fa Re giù pè scuotere,
da noi uscì giù disco a dire,
si, più sordi de là….
Di cimitero là vi parlavo,
alè! Aperto, si!

 


MARILENA

Scrivi: di giù nervi?
Qua soffre così!

Ma dì giù: per occhi vidi Re!
Frà segna: i rosari me li butta?
Ottenga di qui!

Ti scordi…ah lì giù investì doveva!
Anche qua apre il Maestro,
di là n’entra cd, arti sta!
E ho i permessi che lì ucciso è fuori de qui.
E’ ora che ti stacchi,
e a rode la smetti là!
Frà, disco rendi,
sant’ è qua,
signori, regista arriva!
Può darvi note.

 


SANT'ERASMO

Si, dì, na radio!
C’è amici là cò te,
poi già prete leggi,

dirò voi giudicà qui?
In cima addirizzai i maghi,
e laude, ci firma di qua?
Più, dì, salite fiumi!
Gesù, dirà, lì si incontriam,
è si vero augusto lì,
dire è mai di più di Re!
Giù vedi, piccola, ti sfama di vita!

 

 





 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Simeone segue l'attività di S., ne conosce la strada, ne è a conoscenza, ma c'è ancora tanto da "pulire" (si riferisce all'argomento della pedofilia) dice il piccolo. Però, e questo è un dono davvero grande per S, tutto ciò che egli fa è seguito e benedetto da Gesù e Maria, e lo esorta a lottare contro la pedofilia ancor di più. Gli dice di non avvilirsi che il suo cuore è lì con lui. Fa un cenno al figlio del suo carnefice che aveva aiutato il padre a nascondere il cadavere del piccolo (condannato anche lui, mi pare, a 15 anni) e dice che lui può pagare già qui sulla terra, col pentimento sincero e una vita retta, il suo terribile debito. Simeone poi ci dice qualcosa di importante: bisogna arrivare a morire restando uniti al cielo, seguendo le sue leggi, e chiede di dirlo di più, di dirlo a tutti perchè è questo quello che conta. Poi dice una frase scherzosa a S. : gli chiede di suonare il "rap" a coloro che dimenticano che esiste la Legge di Dio, di utilizzare dunque anche un modo diverso di diffondere la Parola, tutte le strade, insomma, sono buone per portare Dio nella vita degli uomini. Qui sulla terra nulla si può fare di meglio, appunto, che non diffondere la Parola di Dio, un giorno saremo davanti al nostro Giudice, dopo la morte, e allora ci conviene ascoltare il parere di Simeone e fare di più per testimoniare Dio con la nostra stessa vita. Il Padre celeste c'è, ci dice il piccolo, e poi, rivolto a S. gli dice che dal cielo gli chiedono di continuare a fare ciò che sta facendo, è un buon progetto. Dice a S. di tenere aperti per sempre i suoi occhi belli e di ricordarsi sempre che solo Gesù ci può salvare dal male.
Giovanni si rivolge a sua moglie e le dice che è vero che le ha mandato dei segni dopo la sua morte, a volte sono proprio chiari questi segni. Le chiede di accendere dei ceri in chiesa per aver avuto questo messaggio; in queste registrazioni (disco) ci sono proprio le voci delle anime, il cielo ora li lascia parlare con noi, dà a loro il permesso di farlo. Le onde radio permettono a loro di "uscire" per venire a parlarci, escono davvero, dice Giovanni. Poi, chiamando "ladra" la droga (e meglio non poteva definirla visto che ruba salute, vita e soldi alle persone), dice che essa è una vera truffa, promette quanto mai e poi mai può mantenere, ed essa esiste solo per via dell'odio dell'uomo contro l'uomo. Gli spacciatori vengono definiti "vampiri" (e quale migliore definizione visto che succhiano letteralmente il sangue delle persone) e se ce ne sono tanti, dice Giovanni, allora bisogna avere tanti "pali" per eliminarli (sapete che la leggenda dice che per uccidere un vampiro bisogna infilargli un paletto nel cuore). Con un'espressione molto forte, che denota tutto il suo schifo verso la droga e i suoi venditori, dice a Rosa che per questi personaggi è come il mangiare feci vendere droga, i loro soldi sono il prodotto del male e dello schifo. E' Cristo che permette a loro di uscire e lo fa per scuotere un pò le anime quaggiù, la registrazione è proprio uscita da lassù dice Giovanni e ciò perchè i "sordi" quaggiù sono tanti. Lui ci sta davvero parlando dal cimitero, e questo dimostra che nella bara c'è solo il suo corpo ma non la sua anima, e felice ci ricorda che il varco per comunicare con loro è ormai aperto.
Scrivi, mi chiede Marilena, scrivi che se sono i nervi la causa del proprio suicidio, ebbene, qui ci porteremo dietro esattamente la stessa sofferenza (qui soffre così), nulla sarà risolto con la morte del corpo. Marilena, mi pare di aver capito, in vita aveva molti dubbi sull'esistenza di Dio, ma ora mi chiede di dire che lei ora ha visto il Signore coi propri occhi. Mi chiede ancora di segnare, di metter in evidenza la sua richiesta: V. le dedica rosari? Lo faccia che lei ne ha bisogno, e cerchi di ottenere che lei possa migliorare la sua situazione lassù (non è in una bella condizione, Marilena, dunque chiede preghiere). Ci si scordi l'idea del suicidio, e poi, con rimpianto, dice che lei avrebbe invece dovuto fare un investimento spirituale della sua vita. Gesù, il Maestro per eccellenza, apre anche questo varco e ci manda i "cd" (spesso definiscono anche così le registrazioni, i dischi), lassù ci sono le arti necessarie affinchè ciò possa avvenire. Marilena chiarisce che ha dovuto avere dei permessi speciali per venire a registrare e ciò perchè i suicidi non si trovano al livello da cui di solito giungono le registrazioni, che è un livello elevato. Rivolta a V., gli dice che è giunta l'ora che si stacchi emotivamente da lei, che smetta di rodersi l'anima pensando che avrebbe potuto fare qualcosa per impedirle di uccidersi, lui non ha alcuna colpa. Mi chiede di rendere la registrazione a V. e dice che S.Erasmo è lì con lei e che sta arrivando per darci le sue note.
Si, è proprio una radio quella che ci porta le "loro" voci, ci sono sempre amici qua con me quando registro, e poi già leggo da tanto quello che lui, il "prete" (S.Erasmo ci tiene sempre a ricordare che lui in vita era un prete) mi dice. Se si vuole giudicare la fonte di queste comunicazioni, dice la mia cara guida, allora bisogna ricordarsi prima di tutto che lui ha messo in riga i cosiddetti "maghi", dunque nulla a che fare con lo spiritismo da quattro soldi e quant'altro. Lode a Dio, dice, bisogna metterci la firma su queste comunicazioni e la grazia che ci portano. Mi chiede di dire a tutti di salire di più i fiumi, ossia di andare, quando necessario, controcorrente per cercare la verità. Devo dire poi che lassù incontreremo Gesù che è il vero "augusto", ossia il vero imperatore, e nessun concetto al mondo si potrà mai esprimere che sia più importante e fondamentale del Signore. Chiude con una frase meravigliosa: vedi, mi dice, come laggiù Gesù ti sfama di vita? Pensate all'Eucaristia.....

COMMENTO

Tante volte la commozione mi prende forte alla gola man mano che comprendo il senso delle registrazioni, mi succede spesso e credo che lo possiate comprendere, vista la grande carica emotiva di questi messaggi ed il loro profondo significato. Questa registrazione è stata particolarmente coinvolgente per me, e questo perchè ognuna delle anime che sono venute a registrare rappresenta una diversa sfaccettatura del male che oggi ci circonda feroce e, apparentemente, vittorioso. Simeone ci ha trascinati nell'abisso senza luce della pedofilia, aprendoci uno squarcio su un mondo senza contorni morali, dove tutto si sfuma in un colore incomprensibile, nulla è dove deve essere, tutto è rovesciato, allucinato, malato, si sente la puzza acida di un orrore quotidiano, mascherato da apparenze che al solo sfiorarle si sfaldano in un cumulo di cenere tossica che fa fatica ad essere smaltita, anche per la incredibile mancanza di quanti, dovendo sorvegliare, comprendere e difendere i più deboli, hanno invece chiuso gli occhi, vergognosamente, per risparmiarsi la fatica di mettersi in gioco e rischiare. Giovanni ci ha portato nel mondo sordido dei suoi vampiri, quelli che gli hanno succhiato via l'anima e che si aggirano per il mondo seguendo le linee delle fogne dalle quali saltano fuori appena fiutano la preda, oscure divinità degli inferi capaci di indirizzare destini e condizionare vite portandole sempre e solo in un'unica direzione, ma chissà perchè il loro fascino malato funziona ancora con tanti, dovremmo domandarcelo più seriamente di quanto in realtà facciamo. Marilena, infine, ci ha aperto il suo di abisso. Un abisso di violenze, fragilità, incapacità di credere alla parte luminosa del creato, alla speranza che per lei non è stata l'ultima a morire nonostante la presenza di un uomo devoto e pieno di amore pronto a offrirle la propria vita. Una fragilità che ancora le impedisce di ricostruirsi lassù e che ancora deve esplorare, conoscere, guarire, dopo aver trovato la forza di ammettere la sua stessa malattia e il suo bisogno di cure. La vita non è proprio uno scherzo, certe vite sembrano destinate a battaglie più estreme di altre, a percorsi dolorosissimi, a dover lottare più duramente e il mistero del perchè ciò accada non ci è dato comprendere appieno. Quello che possiamo comprendere, però, è che la vita va sempre accettata e vissuta traendone insegnamenti nel bene e nel male e ciò perchè ormai abbiamo compreso che attraverso la vita approderemo all'altra sponda, quella celeste, e se sarà una sponda luminosa o buia, beh, questo dipenderà da come abbiamo condotto la nave. E anche se abbiamo spesso navigato a vista, bisogna ricordarsi che non siamo mai stati davvero soli.

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