Simone è il figlio venticinquenne di Maria, suicida per una delusione d'amore - Enio è il padre di Federica che, dopo una vita di sofferenze, adesso ci appare sereno - 01/04/2011

Simone, la prima entità a presentarsi a registrare, è il figlio di Maria. Questa mamma mi scrisse, disperata, raccontandomi che questo suo bel ragazzo, sano e nel fiore della sua vita, ha deciso di suicidarsi dopo una delusione d'amore. Un gesto che, come tante volte accade, appare incomprensibile alla famiglia, eppure è successo proprio così. Vedrete come Simone ci tiene a raccomandare altri ad avere testa nei rapporti d'amore e a non farsi travolgere in maniera così tragica da un'eventuale delusione. Per dirci della sua condizione nell'Aldilà Simone usa un'immagine straordinaria: ci dice che egli deve salire "l'imbuto dei Cieli", lasciandoci come figura proprio l'immagine dantesca del Purgatorio (ve la pubblico più sotto), però rovesciata, e in tal modo ci fa concepire il Purgatorio proprio come una voragine a forma di imbuto posta sotto i Cieli, ossia sotto i luoghi più elevati ai quali le anime tendono naturalmente. Egli si trova, dunque, ancora in basso perchè deve ancora "integrare" tutte le esperienze che non ha portato a termine qui sulla terra, deve riparare al suo errore e purificarsi prima di potersi presentare dinanzi al Volto di Dio. Enio è, invece, il papà di Federica. Questa ragazza mi ha scritto che il suo papà, in vita, ha molto sofferto, sia fisicamente che psicologicamente, per molti anni della sua esistenza, e desiderava sapere se almeno ora, lassù, quest'uomo ha trovato un pò di quella serenità che non aveva conosciuto in terra. Vi renderete conto anche voi che l'ha trovata. Infatti ci appare molto "brioso" e motivato, ma soprattutto insiste moltissimo affinchè la figlia impari anche lei a fare metafonia, perchè da lassù hanno deciso di donare "una finestra" anche a lei per poter avere comunicazioni dal Cielo, sempre a scopo di crescita spirituale e di aiuto assolutamente gratuito ad altre persone il lutto. Avete capito, ormai, che lassù scelgono determinate persone che avrebbero le capacità giuste per potersi dedicare alla metafonia e, quando le trovano, comunicano a loro direttamente questa meravigliosa possibilità che viene loro offerta. "Non è per tutti" mi disse una volta Sant'Erasmo riferendosi alla metafonia, ed il perchè solo Dio lo sa. Quello che è certo è che Federica è un'ottima candidata, ha già la guida pronta se deciderà di dedicarsi alla metafonia.

s’abbassan braghe e l’arabo spazia!....

SIMONE

I nati, avverti loro:
se amore n’hai venerà,
s’abbia testa!

No lì sonno che onore è
e invia stè carte,

se extra è cuor, devi lì a regista!
Da là ho quote extra,
corri, ‘un dà rischi ahhh!
Ho salir da Cieli imbuto,
c’è lì integrà, si, resto!
E a cecati dite delle cave,
c’è Direttore!
“Fai l’amore che rilassa”?
Bussa al nostro “amico” che sta a Arcore.
E là sta fiducia e chi è là a Roma sa.
E se donna lasciava,
nero fa mai dell’orfano!
Ha le scale alte, mà!


ENIO

Oh, il sangue, scappa Sandro qui, e pace!
E dire a figlia è mò guida,
ha già là con radio a imparà lì!
Ha l’avo là sole e villa lì!
Dà a nuovi (Alfa da lì è Re)
ingresso Oltre!

E noi giù ruffiare,
timidezza della razza troppa!

Togli velo, a vista pesa troppo,
s’abbassan braghe e l’arabo spazia!
E su, n’hai lì, non ti ho offerto limoni!
E scopri là c’è musica, va lì!
Siam lì che insiste: colleghi!
Ha lista, a farne ce vorrebbe,
ce n’è in pista!

E il meglio de noi sta lì!
Bene riuscire, entri e dà finestra,
me piglio lì la musica!

 

Purgatorio dantesco

 

 

 

 

 


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Avverti coloro che sono nati, dice Simone: se hanno in alta considerazione l'amore inteso come rapporto con un'altra persona, se lo pongono al centro della loro vita, abbiano sempre però testa, non perdano mai la ragione, come invece ha fatto lui arrivando al gesto estremo. Mi chiede di non dormire, di sbrigarmi a consegnare queste "carte" a sua madre perchè per loro lassù è un onore poter comunicare con noi quaggiù; e se c'è un cuore "extra", speciale, dietro questa possibilità che gli è stata data, ciò si deve al regista, a Sant'Erasmo, che tanto si adopera per loro lassù e per noi quaggiù. Dice di aver avuto una quota extra di registrazioni grazie al Santo, e chiede a sua madre di correre lassù tentando di registrare anche lei perchè non ci saranno mai rischi di intrusioni dannose di spiriti malevoli. Adesso lui ha da salire "da Cieli imbuto", ossia, come ho spiegato nell'introduzione, dal Purgatorio, perchè deve riparare, equilibrare il male compiuto su se stesso. Ai "ciechi", ossia coloro che non credono all'Aldilà e al fatto che dovremo tutti rendere conto delle nostre azioni, bisogna dire dell'esistenza delle cosiddette "cave" nell'Aldilà, le "grotte" di cui tanto spesso ci ha parlato anche Sant'Erasmo, luoghi di purificazione, e, dice Simone, bisogna dire loro anche che esiste il "Direttore", ossia Dio, Colui che tutto governa. Quello che segue è la critica leggermente ironica di un comportamento oggi abbastanza diffuso, specie in certi ambienti, ossia quello di avere rapporti sessuali al solo scopo di rilassarsi, per scaricare la tensione di una vita troppo stressante, la concezione che il sesso sia solo una volgare valvola di sfogo da tenere separata dai sentimenti e dal coinvolgimento emotivo, insomma, un semplice sport, una ginnastica o poco più. Bene, dice Simone con ironia, avvertite il "nostro amico che sta a Arcore" (beh, sarà semmai "amico" suo, e avete capito tutti chi è, no?), che questo tipo di concezione del sesso porta dritti dritti ad una miserevole condizione nell'Aldilà. Che qualcuno lo avverta, se può! Insomma, il sesso non ci è stato dato da Dio allo scopo di farci sfogare i nostri bassi istinti, come degli animali, ma è ben altro, ha un ben altro ruolo nella costruzione del nostro essere e dei nostri rapporti con l'altro, ed ognuno di voi rifletta sul significato di questo avvertimento in cuor proprio, visto che questa è una concezione che va diffondendosi sempre di più in questi tempi di terribile vuoto morale. Hanno fiducia in ciò che faccio e mi viene detto che chi è a Roma conosce quanto vado facendo. A voi cercare di afferrare il significato di questa ultima frase. Chiude con un avvertimento: se una donna ti lascia, dice, non creare il lutto di un orfano nella tua vita, ma reagisci, anche perchè, dice rivolto a sua madre (la chiama "mà"), il Signore poi di là ha gli scalini molto alti per poter arrivare al Cielo, ossia la pena è dura da scontare.
Proviamo ad immaginare la scena che Enio si è trovato davanti appena ha avuto la possibilità di dare uno sguardo al nostro mondo: dice allarmato di vedere del sangue (si riferisce alla guerra in corso) e così dice ad un'entità di nome Sandro che lo ha accompagnato di scappare per l'orrore che vede, e ci esorta: pace!. Non so chi sia questo Sandro. Mi chiede di dire a sua figlia che ora c'è una guida per lei lassù e che lei deve imparare a fare metafonia con la radio. Le dice che un suo avo, forse un nonno (o lui stesso?, Non so bene) di Federica, ora lassù ha "sole e villa", ossia è in un luogo di luce e sta bene. L'Alfa (Dio), che è il Re dell'Universo e che quindi tutto può, ha deciso di dare a nuove persone l'ingresso all'Oltre tramite la metafonia. E allora, dice Enio scherzando, lui ha fatto un pò il ruffiano perchè venisse data anche a sua figlia questa possibilità, anche perchè la timidezza che lui ed anche altri della sua famiglia hanno avuto in terra è stata davvero troppa, così ora ha deciso di essere più "audace", è ora di cambiare, di non esserlo più. Chiede a sua figlia di contribuire, con la metafonia, a togliere il velo illusorio che ci separa dalla realtà ultraterrena, dalla realtà vera, perchè questo velo, dice, peso troppo sulla capacità di tanti di "vederla" davvero questa realtà. Questo è necessario anche perchè, dice Enio, oramai noi cristiani siamo disposti ad "abbassarci le braghe", a rinunciare, cioè, alla nostra vera fede ed identità, e così gli arabi, i mussulmani, possono spaziare liberamente imponendo sempre più la loro religione contro Cristo. Coraggio, invoglia sua figlia, "mica ti ho dato limoni da mangiare!", ma un dono meraviglioso! Le dice che scoprirà che nella metafonia c'è una "musica", e le chiede di dedicarvisi. Dice di essere qui ad insistere chiedendo a Federica di collegare i due mondi con la tecnica della metafonia. Ciò sarebbe un aiuto anche per me che, dice, ho una lista lunghissima di richieste e a dover accontentare tutti ce ne vorrebbe di impegno e tempo! E comunque il meglio di quanti sono lassù è qui, vicino a me, quando registro. Le dice che riuscirà bene, che entri lassù col registratore, le daranno una finestra per scrutare lassù (metaforica, ovvia). E poi, saluta Enio, anche lui prenderà quella dolce musica se Federica vorrà seguire il suo invito.

COMMENTO

Sarà una coincidenza che ultimamente mi son presentati ben tre suicidi tutti di fila? Io non credo affatto alle coincidenze e sono convinta che da lassù hanno voluto darci un insegnamento molto forte: la vita è sacra e solo Dio può disporne in ogni momento della nostra esistenza. Il suicidio è la più grande mancanza di fiducia nel nostro Creatore, l'atto di superbia più grande che un uomo possa fare verso Dio, e anche se possono esserci a volte motivazioni profonde ed incontrollabili che portano tanti a fare questa scelta estrema, il suicidio resta tuttavia un gesto che va contro il nostro più profondo istinto di sopravvivenza, contro la speranza e la possibilità di trasformare la sofferenza in qualcosa di costruttivo per la propria vita, in un "humus" su cui far fruttificare l'esperienza, anche per gli altri che ci stanno intorno. Non si scherza con la vita, nè con la nostra nè con quella degli altri, anche quando essa ci appare oramai ridotta allo stato vegetale, non dobbiamo mai pensare di poter essere noi i registi della fine di un'esistenza. Una volta un prete, parlandomi della sofferenza dei malati terminali mi disse: "Chi può dire che Dio, attraverso quelle che noi chiamiamo sofferenze, non sta dando a quell'anima misteriose vie di uscita per il Paradiso?". In effetti nè io nè nessun altro siamo in grado di fornire con certezza una risposta a questa domanda fondamentale.
La preoccupazione principale di Federica era quella di sapere come sta suo papà adesso lassù. Mi pare di poterla rassicurare. Il suo papà appare sereno, ma tanto ansioso di spingerla a dedicarsi alla metafonia, probabilmente sa già che potrà darle ancora tanti messaggi personalmente. Allora, coraggio!

image