Sant’Erasmo, due angeli, un’entità sconosciuta, Nikola Tesla e Marco, il nipote di una mia lettrice – 29/11/10

Quando scrissi "La scienza che ha dimostrato l'Aldilà", libro che è gratuitamente scaricabile dalla home page di questo sito, studiai approfonditamente e con molta passione la figura del grande scienziato e inventore serbo Nikola Tesla, e questo perchè dedicai proprio a lui una delle schede biografiche di scienziati e studiosi che compongono il libro. Scoprii così, con mia grande sorpresa, che in realtà l'invenzione del principio della radio si deve a lui e non a Marconi, come ci è stato sempre insegnato dalle verità storiche ufficiali. Marconi ebbe il solo merito di averla sviluppata rendendola un prodotto, per così dire, "industriale". In realtà fu Tesla che scoprì il principio di funzionamento della radio, e devo dire che non ci fu mai, nel mondo accademico, un tale accanimento contro uno scienziato ritenuto scomodo quale fu Tesla, ragion per cui tante sue invenzioni sono state letteralmente "rubate" da altri, dotati solo, rispetto alla grande genialità di quest'uomo, del senso degli affari e del fare soldi, cosa estranea alla personalità di Tesla. Per sapere qualcosina di più, sulla diatriba che ha opposto Tesla e Marconi per il brevetto della radio e a titolo di curiosità, vi invito a leggere qui. Dentro di me, allora, ho sempre desiderato ringraziare quest'uomo la cui genialità ci ha fatto il grande dono di farci scoprire le onde radio grazie alle quali possiamo anche ricevere queste meravigliose comunicazioni dall'Oltre. In cuor mio l'ho sempre ringraziato, desiderando che il mondo, un giorno, gli renda il giusto onore che merita. Ed ecco che allora Sant'Erasmo, con mia grande sorpresa, ha permesso che Tesla, che più volte ho sperato di sentire metafonicamente, venisse a darci il suo messaggio, bellissimo, ed umile così come egli fu sempre durante tutto il corso della sua vita, innamorato solo della scienza e in cerca di invenzioni che potessero migliorare la vita delle persone, non certo dei soldi, tant'è vero che morì solo e in miseria. E' stato davvero emozionante sentirlo in questa registrazione, e sapere che la sua gioia sta nel fatto che le "sue" onde radio si sono trasformate, con la metafonia, in uno "strumento di carità". Noterete che i due angeli e Sant'Erasmo mi rivolgono, anche con una certa forza, incoraggiamenti a non lasciare le registrazioni: il motivo sta nel fatto che, dopo l'ultima registrazione nella quale è venuto Nostro Signore Gesù, mi ha assalito uno strano sentimento di timore, di inadeguatezza ed anche di paura. Mi è sembrato che, a questo, io non fossi preparata, e così mi sono detta che forse ero giunta alla fine della mia missione, che di più non posso fare per la mia inadeguatezza anche spirituale. Leggete un pò cosa mi dicono e con quanto amore per incoraggiarmi. I miei sono umani dubbi, non è sempre semplice continuare, a volte anche io mi sento esausta per l'impegno che devo sostenere, e così cercate di comprendermi: mi sento sopraffatta da tanta grazia, dubito di me stessa, tentenno, però poi da lassù mi arriva la forza e cancella tutto, le paure, i dubbi, la solitudine che tante volte vivo nel fare queste registrazioni che mi lasciano uno stupore così incontenibile che mi pare impossibile che anche gli altri non lo provino egualmente. Lassù sanno quanti difetti ho in me, e sanno che, se desiderano che io continui, devono sostenermi: solo così posso, ogni volta, rimettermi con la stessa forza e lo stesso entusismo dei primi tempi a registrare. Bellissimo, infine, il messaggio d'amore che Marco, un giovane morto in un incidente stradale, dà a sua nonna che lo ha richiesto.

Piovere avrei baci…devi sta qua!....

SANT'ERASMO

Mò attiva, qui servirà,
tu là, si, utilizza il tù nome,
si, l’amministra qui,
ehi, dirigo io!
Oh, su, dai, di lì apro a te!
Si, è stata lei fida là,
guida là dirà, da lei darà esempio.
E scarpe se lega?
Se arriva a odiare stampa,
la giustizia, e ti vò attivà?
E, ma a sfida, suonan lì dei tipi:
ma chi è?

Ah, piglia fregature, uh, già!
Uh, c’è più onda, qua presa c’era!
C’è più presa giù, Frà!
C’ha pure giù udito,
e origli più forte,
forza, qui ridi!
Si, ragli tanti era: mai legge qui!
Tu credi!
Vuol giù diritti soltanto a dire:
c'è qui linfa!


L'ANGELO RUDY

Sarebbe là ali scarpa!
Piovere avrei baci…devi sta qua!
Sta lì l’Oltre, siam de là a registrare!
Si, vi dirà: ha il drappo a nero se tu ci lasci!
Qui si dà lì flussi e qui dei piedi dà!
E a tutti de là
ve fa aprì, io affermai.
E scheda, lettere, lì giri e dà!
Fa lì uscire il profumo!
Te li dà mille rimbrotti:
ma puoi uscì lì tu?

E saggia! Giri imbrogli là.
Ah, Rudy sta!


L'ANGELO SIMONE

Fare ha lì, de qua, solidale qua!
C’è qua talento,
Spargi notizie: è a rimare qui.
V’è Simone, turneggia piume qua!
Ci aprivi? Se voci viene ha merce:
amore ha qui!


TESLA

Se a distruggere era, tiene, ah, là, bacilli!
Frà, noi lettura là ebbe,
e giù una copia!

Uhi, bello gregge dover ritornare!
Sanno che fai lì giù,
danno a che fare, eh!
Ah, qui mi disturbano, c’ho....


ENTITA’ SCONOSCIUTA

Stasera godo il mare: che navi qua!
E qui, ma sai, ho su il regista: fa passare!
Cara, c’è riposo!
Prima de sfuocare:
più terra benedire bella notizia!


TESLA

Cara, desti un titolo…
Cara investi: tira bende!
E onda va: questo è bellissimo,
brevettai lì per gli studi,

c’è un’arma di carità!
E sarà che nonna lo ha l’erede:
vanno le richieste!


MARCO

Era anche studi:
tiene laurea!
Ride, si, noi:
finì lì de rabbia,
al secchio va là sciagure!
Caro ce l’ha nei sogni lì:
che tesoro, e ridi, va!
Separa quasi nulla, va a dire papà!
Avè terra mò a ‘nvecchià,
ma avete vivi là!
Devota a Re! Dei su meriti
sè visto qui laudi!

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo mi incita ad essere attiva perchè servirò così a loro, posso utilizzare il mio nome, certo, ma che sia chiaro che io sono uno strumento amministrato dall'alto, visto che le comunicazioni le "dirige" lui, Sant'Erasmo, appunto. Mi incoraggia dicendomi che mi "apre" l'aldilà" tramite le registrazioni e riconosce che si, sono stata fedele fino ad oggi nel registrare e perciò lui, guida spirituale elevata, ci darà ancora insegnamenti attraverso il mio registratore, unitamente ad esempi da seguire. Mi chiede poi, per introdurre l'argomento seguente, se, per camminare, sia utile legarsi le scarpe fra loro. Certo che no, con le scarpe legate non si va da nessuna parte senza cadere, così come arrivando ad odiare la stampa e la giustizia (come fanno alcuni nostri governanti...), una società non può evolvere, visto che esse sono due pilastri della libertà e della vita di un paese civile. Odiandole sarebbe come legare le scarpe della società per farla cadere nell'oscurantismo e nella dittatura, per cui il santo chiede a tutti noi di attivarci per evitare che questo possa accadere. La frase seguente è rivolta a me, per un fatto accaduto in questi giorni. Sono stata contattata da una persona che, con una scusa palesemente assurda, pretendeva di parlare direttamente con me e poter scoprire così dove vivo, per scopi che non mi sono stati chiari fin da subito. Ecco che il santo mi mette in guardia e mi dice che costoro, se hanno brutte intenzioni, prendono (come hanno effettivamente già preso) fregature. Il mio istinto mi ha messa al riparo, istinto mosso da loro lassù, ovviamente, e così ho "oscurato" questa persona che ha dovuto suo malgrado rinunciare ai suoi propositi non chiari. Siccome ho trovato un nuovo registratore a cassette, molto migliore di quello piccolo e limitato che ho usato finora, il santo dice che così c'è "più onda", ossia le comunicazioni possono essere migliorate. Mi riconosce che ho "udito" per comprendere le loro voci e così mi invita ad "origliare" ancor di più che, così, potrò sorridere per le cose belle che mi donano.
Per farvi comprendere la parte finale delle parole del santo, devo raccontare brevemente ciò che era accaduto quella mattina. In tv, durante una breve pausa, avevo assistito all'intervista che Corrado Augias aveva fatto al professor Umberto Veronesi nel suo programma su Rai Tre. In quella intervista il professore presentava la sua autobiografia da poco uscita nelle librerie e, parlando della sfera religiosa, egli affermò, con sconcertante superficialità (che mi colpì in un uomo tanto razionale ed intelligente), che, dopo aver tanto studiato ed approfondito in gioventù le varie religioni dei vari popoli, era giunto alla conclusione logica che la religione è semplicemente un'invenzione che i vari popoli hanno fatto nella storia e che fanno ancora oggi per consolarsi, per non dover accettare il fatto che essi sono esseri destinati alla polvere e a finire nel nulla. Insomma tutto stò pò pò di studio fatto era giunto a cotanta sbalorditiva verità, pensate un pò! E tanti di noi non l'hanno mai nemmeno sospettata, una cosa del genere! Ovviamente, disse poi con la sicumera dell'intellettuale al di sopra di ogni sospetto o possibile obiezione, egli non è credente, lasciando intendere che chi è credente è, a voler essere proprio buoni, un illuso, un sempliciotto, per non dire peggio (come già fece Oddifreddi quando li definì "cretini" in suo libro). Restai, sinceramente, molto delusa da una persona che pur tanto stimo e chiesi a Sant'Erasmo, ad alta voce, cosa mai lo spingesse a fare simili affermazioni, senza avere alcuna prudenza nè alcun dubbio. Ed ecco la risposta del Santo, decisa ed ironica com'è nel suo stile: a ragliare, dice, sono in tanti, purtroppo (anche perchè non si sognerebbero nemmeno di leggere quanto c'è scritto in questo sito e che potrebbe far loro cambiare idea), e sono più o meno intellettuali, e il fatto che a parlare sia stato un uomo così stimato professionalmente non significa, per il santo, che egli non sia un asino in questo settore. Ed i ragli certo non arrivano al Cielo, mai, si fermano molto più in basso. Queste persone, dice Sant'Erasmo, vogliono avere solo il diritto di dire la propria opinione senza rispettare quella degli altri, anzi, senza nemmeno volerla sentire, ma che si diano una regolata perchè, dice la mia guida, la vera linfa della Verità è proprio lassù.
Che questa entità, venuta subito dopo Sant'Erasmo, sia un angelo, ce lo dice la prima frase che egli dice: le sue ali equivalgono alle nostre scarpe, ovvero sono il suo mezzo di locomozione, si sposta volando. La frase che mi dice subito dopo mi ha strappato qualche lacrima di contrizione per i pensieri assurdi che mi sono trovata a fare in questi giorni: mi dice che ha per me dei baci a pioggia (ossia davvero tanti), ma che devo continuare a stare al registratore. Addirittura dice che lassù metteranno il drappo a nero, ossia a lutto, se io li lascio. Loro danno flussi di energia per le comunicazioni (sono gli angeli che forniscono questa energia che è di tipo a noi ignoto), e ci danno anche "dei piedi", ossia dei mezzi per camminare nella conoscenza. Afferma che io riesco a far aprire il Cielo a tutti quelli che lo chiedono e pertanto devo continuare a girare quaggiù le schede ed i messaggi che ci danno lassù, a far da tramite. Inoltre devo far in modo che il profumo del Cielo si possa sentire attraverso queste comunicazioni (una bellissima immagine). Questo angelo dolcissimo mi fa "mille rimbrotti" per quanto ho potuto pensare: come puoi uscire da qui, mi dice? Mi raccomanda di essere saggia nello scoprire gli imbrogli e le trappole che tanti vorrebbero tirarmi. Saluta dicendo di chiamarsi Rudy.
Subito dopo ecco un altro angelo (conferma di esserlo quando dice, poco dopo, che "turneggiano piume", ossia ci sono angeli che fanno a turno per parlare). Mi invita ad essere solidale coi progetti del Cielo, col loro talento nel comunicare con noi: diffondi la notizia, dice, che lassù sanno rimare, ossia sanno creare comunicazioni in forma di versi. Mi chiede di nuovo di aprire loro la "porta" del registratore perchè, se le voci vengono, ci portano di sicuro una merce meravigliosa: l'amore.
Che colui che viene a parlare dopo sia Nikola Tesla, l'ho capito solo dopo, quando ha continuato a parlare nella seconda parte (parla in due tempi differenti, infatti) facendomi capire che si tratta di colui che ha brevettato la radio. Se sulla terra siamo a distruggere la natura, dice, allora siete malati, ci devono essere dei bacilli che non vi fanno più ragionare. Mi dice che abbiamo avuto entrambi il privilegio, io di poterlo sentire, lui di poter comunicare, e mi chiede di scrivere una copia di questa comunicazione per chi legge. E' bello, dice, poter ritornare al "gregge", ossia fra gli uomini anche se solo con le onde radio: lassù sanno bene tutti quello che faccio con le registrazioni ed il sito, e scherza dicendomi che mi danno tutti da fare. Poi si interrompe perchè c'è qualcuno che lo disturba e vuol parlare.
L'entità che si presenta dopo, brevemente, mi è sconosciuta: egli ci fa capire di essere di fronte al mare e di goderselo, guardando anche le navi meravigliose che ha davanti. C'è per lui come una sorta di "riposo", di sospensione (forse dalle pene del purgatorio?), e ci informa che è stato il "regista", ossia Sant'Erasmo a farlo passare per registrare. Ma prima di sfuocare, ossia di perdere la comunicazione con me, si raccomanda che, sulla terra, si benedica di più la bella notizia, ossia che è possibile, per i due mondi, comunicare fra loro.
Per cominciare a farmi capire di chi si tratta, tesla mi dice che io detti un titolo ad una scheda del mio libro col suo nome (è vero, ho dedicato anche a lui una delle schede biografiche del mio libro). Si raccomanda di investire in un solo, proficuo modo: tirando via la benda dagli occhi a tanti che non credono. L'onda va, funziona dice Tesla, che brevettò, per gli studi che per primo aveva effettuato su di esse, proprio la scoperta delle onde radio, e ciò che è bellissimo per lui è il fatto che esse ora si siano trasformate in un'arma della Carità divina nei nostri confronti attraverso la metafonia. Mi saluta dicendomi che ora una nonna avrà in registratore il suo erede, il nipote che aveva chiesto, ora, dice, si soddisfano le richieste di parenti.
Non comprendo bene, non sapendolo, se Marco dice di aver ottenuto una laurea sulla terra, prima della sua prematura dipartita, oppure se l'ha ottenuta lassù dove ancora si dedica a studiare. Dice subito che lassù ridono, sono felici e che la rabbia dei loro cari restati sulla terra deve finire, proprio perchè loro sono felici, nella gioia. Che vadano nel secchio della spazzatura le sciagure, esse in realtà, se si guarda con gli occhi della fede in Dio, non esistono. Si rivolge poi alla nonna e dice che il suo caro nipote lei ce l'ha già nei sogni, ossia che lui va a visitarla davvero nei sogni e le rivolge una frase amorosa, dicendole che lei è un vero tesoro e la prega di ridere, di essere felice. Quasi un niente separa noi vivi dai nostri cari trapassati e desidera che questo la nonna vada a dirlo a suo padre (che forse non è molto convinto dell'esistenza dell'aldilà? O forse pensa che sia un mondo troppo lontano da noi?). Marco scherza un pò: dice che sulla terra siamo destinati a invecchiare, però i veri vivi sono loro lassù che ora sono con noi tramite il registratore. Saluta la nonna raccomandadole di restare sempre devota a Gesù Cristo: dei meriti infiniti di Gesù, infatti, egli ancora sente gli angeli cantare le lodi, instancabilmente (è un modo per dire che egli si trova in un luogo di luce e di gioia, vicino a Dio, in Paradiso).

COMMENTO

Si, mi sono sentita dispiaciuta per aver avuto, per un attimo, dubbi sul fatto se continuare o no con le registrazioni. Di fronte a tanto amore siamo nudi, incapaci, piccoli: tutto ciò pare sopraffarci. Mi chiedo (e lo farò fino alla fine dei miei giorni) perchè io. Loro in realtà già una volta mi diedero una risposta chiara: Dio comanda e viene giù a scegliere i figli. Io sono felice, rinuncio a voler capire e comprendo solo attraverso la volontà di Dio che certo io non posso comprendere nella mia miseria umana. Mi affido, mi abbandono a loro, che sia quel che il Signore vuole e ha deciso. Certo ho bisogno del loro aiuto, ogni attimo, e loro non me lo negano di certo. Anche nella prova, nei momenti più brutti e difficili, loro mi danno una forza che non credevo di possedere. La tenerezza divina è infinita ed immensa e precede ogni nostra richiesta, trasforma ciò che noi, nella nostra limitata visione, giudichiamo una sventura in un grande insegnamento, in un grande bene. Marco ce lo dice: quelle che noi consideriamo sciagure, lassù vanno a finire nel secchio della spazzatura, si mostrano per quello che sono: il compimento di un percorso verso la Luce, verso Dio. Per noi, che siamo ancora in questa valle di lacrime, è davvero difficile comprendere e digerire una simile verità, ma questo concetto è proprio la risposta alla domanda fondamentale che allontana tanti dalla fede: perchè esiste il male se esiste Dio? Perchè si soffre? Noi, come diceva, Padre Pio, siamo seduti su uno sgabello basso e, guardando nostra madre che ricama (Dio), vediamo solo il rovescio del lavoro, brutto ed intricato. Quando saremo cresciuti, quando saremo più in alto, vedremo il ricamo dalla parte bella e allora lo vedremo nella sua perfezione e meraviglia, e non ci sarà più un solo filo fuori posto. Allora vi auguro, piano piano, di poter vedere il ricamo dalla parte giusta prima possibile.

image