Il testamento spirituale di Piero dall'aldilà

Il commovente testamento morale e spirituale che Piero mi comunica dall'aldilà mi giunge dalla sottile linea che contiene la capacità del nostro cervello, fatto di carne e sangue, di comprendere tali eventi. Non è certo con la carne e con il sangue che comprendo come ciò sia stato possibile, non è certo con i dogmi scientifici nè con quelli della realtà e della linea temporale ove ora mi trovo. Ma proprio per questo chiedo a me stessa e chiedo a voi: chi può dirci dove, esattamente, ci troviamo ora? In che linea d'esistenza, in che passaggio temporale, in che riflesso dimensionale? La scienza può indicarmi questo confine (che pare continuamente sfuggire) tra la fisica che pare stabilire fondamenta solide sotto l'edificio instabile della materia e questa metafisica che irrompe e travolge ciò che crediamo di sapere con le sue leggi, quelle che ci scappano di mano appena cerchiamo di catalogarle secondo i precetti del metodo scientifico, quelle che si fanno beffa della replicabilità di un esperimento e dell'oggettività del fenomeno, eppure "esistono" in una maniera che non riusciamo ad afferrare nè col nostro linguaggio nè col nostro pensiero. Tutto ciò non può non spingerci a riflessioni profonde che comunque, ad un certo punto, non possono più fondarsi su dati oggettivi certi ed oggettivi. Ad un certo punto, cioè, bisogna farsi trasportare dal mistero ed alla fede che spesso i nostri amici invisibili ci invitano ad avere, con la speranza che, un giorno, stando dall'altra parte, potremo finalmente contemplare la sfaccettata complessità della grande monade che chiamiamo Realtà. E sarebbe ora che la scienza non mettesse più da parte persone come me e tanti altri ricercatori nel campo della metafonia con l'etichetta di visionari o, nella migliore delle ipotesi, di illusi. Sarebbe ora di fare uno sforzo di umiltà e capire che qui c'è davvero molto da studiare, comprendere, e, perchè no?, stupirsi.
Mi sono chiesta se sia giusto diffondere notizie anche molto private, ma poichè nell'indicazione data c'è sempre un insegnamento valido per tutti, ho deciso comunque di pubblicare per intero la comunicazione, omettendo nomi e circostanze troppo private nella spiegazione. Come di consueto, le frasi in blu si possono ascoltare.

Per Elmo luce stavi qui .....

PIERO

Carte ho e confermo:
fate, bisogna
, studi :
puoi fa giri, più scendo,
hai l’entrate.
E troverai venire e, si, entri pure te.
Per Elmo luce stavi qui.

Si entri, c’han richiesti, più entrami,
control di morte, il dono, l’hai chiesto.
Gennaro aggiungerò era per amore disperato:
gli scoccia i fumatori presso i bambini, tu richiamali.
E costi ne evitate de casa:
allegro vuoi farmi te?
Frizzi si può con poca spesa.
Crisi c’è amici in inferno, pagate poi vedrai, libro sforza.
I rettori li saprei: se pur ne hai scritti di errori,
i libri curreggere ti fa.
Bandì l’ingordì lì
che poi in altre vite,
buondì, paghi i torti.

A me rispondere mi piace
chi è più felice?
Si vuoi tu, con le mie assenze,
collega le ragazze
ragazze e ragazzo,
spingi lo sforzo, fuor di questo
se si fa così giù per posà
ci si va poi di qui.
Ragazze e ragazzi
mai fate fuoco là,
a onde e fasi vien
la vita in esterno lì,
e portino più pietà a voi.

Amar, dissi così e figli fa un po’ te,
ah! vorrei più su me.
Ah, buona luce hai, gli ripari le tasche,
magneti di luce vi chiesi, si,
grazie qui, pensa, catturi.
Sperando il denaro che c’è
ama là e si, ti pongo quello che c’è:
hai la messe, devi soddisfare a diversi.

Risparmiano altri, è ingiusto, li devi riprendere
c’è chi trova eredità celesti!
Ti diverti, pari i tiri,
ti salvo, hai due vetri rotti:
hai l’ospiti!







 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Piero mi invita a dire, in generale, che bisogna dedicarsi a studiare la metafonia e mi dice che io oramai posso "fare giri" nell'aldilà (col registratore), che lui così può scendere di più ("loro" devono avvicinarsi al piano terrestre per comunicare con noi), ed io posso trovare diverse entrate per comunicare con l'aldilà. Mi rammenta che è grazie all'energia messa a disposizione da Sant'Erasmo (quella che lui chiama " luce") se io posso stare lì con lui. E poi, visto che il dono di poter capire cosa c'è dopo la morte l'ho invocato per anni ed infine mi è stato concesso, allora devo intensificare gli sforzi ("più entrami" dice Piero) per ripagare tale grazia. Mi avverte che mio zio Gennaro, deceduto nel gennaio 2008, e che era nonno di due bombi piccoli, è molto infastidito dal fatto che qualcuno fumi in loro presenza e mi spinge a richiamare tali persone affinchè non tengano più questo comportamento. Piero mi invita a tenere basse le spese per la casa poichè ci si può togliere qualche sfizio anche risparmiando, così lui sarà allegro. L'avvertimento seguente conferma l'esistenza dell'inferno: egli ci dice che in quell'orrendo luogo di pena c'è crisi (ironicamente, sia chiaro) e che a coloro che si comportano male viene chiesto sempre il pagamento della propria pena senza sconti. Per questo mi invita a lavorare più intensamente al libro e al sito, allo scopo di confermare questa verità che giunge direttamente dall'aldilà: bisogna tenere un comportamento retto, improntato all'amore e alla carità, alla compassione ed all'altruismo, altrimenti si pagherà all'inferno per gli atti più gravi. E anche se a volte posso comprendere male un messaggio metafonico, poi i "rettori", dall'aldilà, faranno si che io possa correggermi. La frase successiva pare confermare una qualche ipotesi reincarnazionistica: egli dice, infatti, di bandire l'ingordigia nella nostra vita altrimenti pagheremo i torti fatti anche in altre vite: ci sono dunque molti modi per riparare ai torti fatti. Mi invita a tenere i figli uniti, e mi assicura il suo appoggio dall'aldilà per questo. Poi, rivolgendosi ai figli, li invita a "non fare fuoco", ossia a vivere in pace fra di loro perchè non si sa mai, la vita "in esterno" (ossia la nostra esistenza lontana dalla vera casa che è, quindi, l'aldilà), viene con fasi alterne di fortuna e loro potrebbero aver bisogno gli uni degli altri, un giorno. Gli augura che noi tutti possiamo portare a loro (ma a tutti i ragazzi del mondo) più pietà, più compassione ed aiuto, visto che sono proprio i giovani ad averne forse più bisogno in questo mondo. Mi dice poi che io ho una buona energia per la comunicazione e che con tale attività "riparo le tasche" dalle quali sfuggono anime che si sono perse per comportamenti scorretti. In tal modo, dedicandomi a questo con passione e dedizione, posso catturare su di me grazie per riparare ai miei errori. Si augura che il denaro a disposizione della famiglia sia sufficiente anche perchè devo soddisfare i bisogni anche di altre persone di famiglia alle quali altri, per risparmiare, non pensano: in tal modo darò la possibilità a queste persone di trovare eredità ben più importanti un giorno, ossia quelle celesti, del regno spirituale. Resti inteso che io sono ben felice, comunque, di poter aiutare persone, magari rinunciando al superfluo. Mi lascia sottolineando che comunque in tale opera di comunicazione io posso anche divertirmi, trovare soddisfazione, poi mi avverte di qualche non meglio precisato pericolo che può entrare dai "vetri rotti", probabilmente si riferisce a qualche entità negativa che potrebbe presentarsi, anche se non sono sicura di poter bene interpretare quest'ultima frase.

COMMENTO

Un vero e proprio testamento spirituale, ricco di affetto e di raccomandazioni affinchè non solo la nostra vita materiale, ma anche quella spirituale, possa essere serena. Vi posso garantire che tutte le cose dette sono conformi al carattere che Piero aveva quando era in vita:lui era quello che si suol definire un "buon padre di famiglia", attento che nulla mancasse ai figli e che essi si amassero l'un l'altro, senza gelosie ed invidie. Quello che mi ha colpita è il tono della comunicazione che pare improntato all'accettazione, comunque, di quello che è accaduto, ossia la sua prematura morte. Molte volte mi ero chiesta se egli avesse accettato, alla fine, serenamente il suo destino, visto anche che lasiava un bimbo piccolo, e da questa registrazione ricavo la certezza che egli, comunque, alla fine abbia accettato la volontà di Dio. Ed è stato ripagato col dono enorme di poterci rassicurare ancora, anche dopo la morte fisica, quando, cioè, il mondo ritiene che non sia più possibile tenere aperti i canali comunicativi ed affettivi con coloro che ci lasciano per sempre (almeno qui, su questa Terra). Credetemi, non è affatto così, per fortuna, ed il mio compito è aiutarvi a capirlo mentre siamo ancora qui, da quest'altra parte. Spero, almeno un pò, di riuscirci.

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