Tito è il papà suicida di D. - un'entità che non ci dice il suo nome col suo bellissimo messaggio - Sant'Erasmo e la sua gioiosa ironia - 13/11/2012

In questa registrazione è il turno di Tito, il papà di D. che si suicidò quando lei aveva solo 6 anni. L'evento ha segnato profondamente questa mia lettrice che, pur avendo affrontato altri lutti nella sua vita, ha certamente subìto questo in maniera più incisiva, sia perchè si è trattato di un suicidio, sia perchè lei ancora soltanto una bambina, bisognosa dell'immagine paterna. Tito dà la sua "busta amara" a sua figlia, perchè evidentemente lassù il pentimento del suo gesto ancora è molto forte ed egli sta ancora pagandone le conseguenze. Lo segue un'entità che non ci dice il suo nome, ma che ci porta un bellissimo messaggio, anche in relazione, ancora, a quel pessimo programma andato in onda su tv2000 ("Vade Retro") nel quale la metafonia è stata trattata alla stregua di un'attività diabolica, senza ammettere contraddittorio e senza dare voce a chi, invece, la metafonia la fa da tanti anni portando aiuto a chi soffre e a chi è ancora alla ricerca di Dio. Mah, della disonestà, anche intellettuale, si risponderà un giorno dinanzi a Dio, ora voglio solo dimenticarmi di questa gente e ignorarla come merita, io credo nelle parole di Cristo che ho messo in apertura dl sito: "sono risorto e ora sono sempre con te". Chiude la registrazione S.Erasmo con dolcezza ed ironia.

Ho visto, eh, core ha Dio.....

TITO

Mò qui de fa giù avere rosa!
Ho visto, eh, core ha Dio
se finestra aprire e venir qua!
Ah, rocce crepa….
Cieco me che, invece, ce n’è de là risanà!
Ah lì, figlia, segreto ti sollevo,
ah, busta amara a te, cara, affidai di lì…..
e là aro stanno i ladri
ah, neh, è qua l’uccisore!
Ho visti, già Lui dà “mir”,
buste dà là mire, l’avviso lì,
mi ritiro mò su!

Oh, nave è giù,
cattivi vuol lì star con il Signore?

Già mò dì radar: se noi viver, bene!

 


ENTITA' SCONOSCIUTA

Fai che c’era il benessere,
qui vende l’oro, qui ce va onde.
Era ovvio, che lei ne mostri:
fa le voglie posà!

Ah, di bene è là sentire,
lei lo sa: ire, lussi, rischi gli dà!
Oh, n’hai: la terra è pè partì,
drago distrai, venuti è giù là!
E lei va! Era ovvio che le dà noi riuscì da là.
E turbà evità giù,
e restar, qui c’entra cielo!
Ah, difendi! Da là dubbio uscirà là,
e esce che noi sfrutta de là: vergogna dì là!
Ah là, si, n’ha: era oste, c’allinea in onda,
ccà vonn’ a nutrire ccà!

 


SANT'ERASMO

Riflettete: deciso giù scelte?
Agite e dite!
Ah si, qua mi vedete,
porta dipingete,
però mai discese!
E’ lì prete, ah, sorridete così?
E ha potere, qui l’esce,
girate, qui c’è, urca!
Girà, luci è…..
E vedi, studia i misteri!
Si scappa, là musica ebbe santo, si, apri lì!
E ridi che spinta dona giù,
e lì le do: è in atti sviluppo…qui giri!

 

 







 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Tito manda una rosa simbolica a sua figlia, si presenta dunque con questo omaggio floreale che dimostra il suo legame. Ha visto che Dio ha avuto cuore con noi qui, sulla terra, se ci ha permesso di poter aprire questa simbolica "finestra" attraverso la quale possiamo gettare lo sguardo sull'Oltre. Il Signore, se vuole, apre anche le rocce, le teste e i cuori più duri, lui, invece, dice di essere stato cieco in vita, non ha creduto all'amore di Dio e ora lassù ancora ha da risanare molto il suo spirito che ha compiuto suicidio. Rivolto a sua figlia le dice che ora le rivelerà il segreto circa la sua condizione nell'Aldilà, le consegna purtroppo questa "busta amara" in cui le confessa che egli si trova là dove sono i "ladri" (in questo caso lui ha rubato a se stesso la possibilità di vivere, notate che dice qualche parolina in dialetto, arò vuol dire dove), ed è lì "l'uccisore", si definisce infatti così avendo ucciso se stesso. Tito è pentito amaramente di quel gesto e sta ancora affrontando un lungo cammino di purificazione. Ha i visti, i permessi per parlarci, sa che il Signore dà pace (mir è una parola croata che usano spesso e che significa appunto "pace", la dice sempre la Madonna a Medugorje), e avvisa, prima di ritirasi di nuovo su, che questi messaggi (le buste) vengono dati per darci una "mira", un obiettivo che è quello di avere fede, credere e vivere secondo la Parola di Dio. La nave simbolica che è il "mezzo" con cui il cielo viene a donarci questi messaggi è quaggiù per darci aiuto, e allora, chiede Tito, non si decidono i cattivi a stare col Signore, a redimersi? Il vero radar capace di guidarci fra le traversie della vita, dice Tito, è proprio ciò che lui non è riuscito a fare: vivere bene la propria vita sulla terra.
La benevola entità apre la sua registrazione invitandomi a continuare, a fare, perchè con questi messaggi ci arriva il benessere spirituale, quello dell'anima, dal cielo ci "vendono" oro e qui, nel mio registratore, arrivano le "onde" che ci permettono di avere le loro comunicazioni. Viole che io vi mostri con chiarezza che il Signore, anche tramite questo mezzo, ci conduce a perdere le "voglie", i desideri insani, ed è anche per questo che è un bene continuare ad ascoltare questi messaggi. Lo so bene, è vero, che il lusso di ricevere comunicazioni dal cielo mi attira i rischi della ire di tanti, ma dovrei forse averne paura? Vi assicuro che non temo alcun uomo o il suo giudizio, temo solo Iddio. Ho qui una bella verità: la terra è il luogo da cui l'anima parte per il suo viaggio nell'eterno (è un modo per dirmi che, appunto, bisogna preoccuparsi solo di questo, della nostra vita eterna), ma il "drago", ossia satana, va "distratto" perchè anche tramite quel "programma" e i bigotti che lo hanno ideato vuole distruggere questo mezzo che tanti ha riportato a Dio e continua a donare speranza viva a chi ha subito lutti e perdite. Se io vado avanti e ricevo tanta grazia è solo perchè sono loro lassù che mi concedono di riuscire (io non ho alcun merito e ne sono ben consapevole). Bisogna evitare di turbare le persone (avviso a chi sta sporcando la metafonia, questo dono di Dio così bello e prezioso) e invece bisogna restare qui a leggere questi messaggi perchè qui entra il Cielo. Mi chiede di difendere questo sito e ciò che faccio perchè ci accuseranno che facciamo questo per qualche scopo recondito, per sfruttare chissà chi o cosa e il cielo dice a chi si macchierà di questa accusa: vergogna!. Ne ho di cose meravigliose dal Cielo, c'era l'ospite principale, ossia S.Erasmo, che li allinea in onda lassù e ciò perchè il Cielo vuole nutrire la nostra anima anche con questo mezzo, "extra" che Iddio concede alla nostra incredulità nella Sua infinita Misericordia.
Una bella lezione per esortarci ad usare il dono del libero arbitrio che Dio ci ha dato: S.Erasmo ci chiede se abbiamo riflettuto abbastanza anche sulla metafonia, se lo abbiamo fatto allora che si scelga da che parte stare e poi agire di conseguenza, e dire a tutti di queste comunicazioni. Il concetto che viene espresso qui di seguito, con il linguaggio stringato ed efficace di S.Erasmo, è davvero molto importante per farci comprendere come i due mondi, in realtà, non siano separati nello spazio, infatti lassù non esiste il concetto spazio-tempo. Il santo, infatti, dice che egli è talmente vicino che potremmo vederlo perchè la porta che noi immaginiamo esista fra i due mondi in realtà la "dipingiamo" noi nei nostri umani concetti, in nrealtà egli non è mai "disceso" da un cielo che sta lassù come a noi piace pensare, e ciò per il semplice fatto che il cielo è qui, lassù, in ogni luogo perchè non si trova in uno spazio definito. Lui, il prete (S.Erasmo, lo dico per chi non lo sapesse, era vescovo)è proprio qui vicino a me mentre registro, ha il potere di spostarsi alla velocità del pensiero, e può "uscire" dall'Oltre, ci invita a girare fra i messaggi di questo sito, ce n'è di meraviglie, urca!, dice scherzoso. Ci sono luci per il nostro buio in questi messaggi se si gira nel sito, bisogna studiare questi misteri. Ora deve "scappare" dopo averci portato la musica delle sue parole, si, apri lì, mi invita (e io apro, eccome). Mi chiede di ridere ed essere allegra che il Signore dona una "spinta" a questa causa quaggiù, e mi dà una notizia: negli atti del Cielo ci sono sviluppi ulteriori per la metafonia e tutto ciò che su di essa è stato detto di sbagliato.

COMMENTO

Vorrei tornare per un momento sul tema del suicidio che, tra l'altro, ho già trattato in altre occasioni. Non tutti suicidi condividono lo stesso destino nell'Aldilà, molto dipende dalle motivazioni per cui essi hanno compiuto l'insano gesto. In questo caso Tito appare prostrato (tutti i suicidi lo sono) da ciò che ha fatto e ci dice con chiarezza che sta ancora scontando il suo Purgatorio tra i "ladri", visto che egli ha rubato a se stesso la possibilità di vivere e lucrare insegnamenti per il suo spirito qui, sulla terra. E' amaro, purtroppo, Tito, e di sicuro ha ancora tanto bisogno di preghiere e di Messe in suffragio per migliorare il suo stato lassù. Considerate, vi prego, la bellezza delle parole dell'entità senza nome che è venuta in registrazione e di S.Erasmo, sono parole di sollecitudine per lo stato di questa umanità cieca e senza salda guida, di vicinanza, di rassicurazione, parole di dolcezza che ci lasciano immensamente grati per il dono enorme che abbiamo ricevuto con la metafonia, l'"extra" che Iddio ha voluto concedere alla durezza del nostro cuore e della nostra "cervice" in quest'epoca materialista e iper razionalista.

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